Via Catapano
Non tutte le dominazioni delle strade sono legate ad un personaggio di spicco locale, nazionale o internazionale. Nel Centro storico di Gioia, esattamente nel Borgo degli Albanesi, la strada che si dipana con un percorso curvilineo tra Via via Fusco, adiacente Piazza Livia, e Via Arciprete Gatta, prende la denominazione di Via Catapano. Catapano, termine […]
Non tutte le dominazioni delle strade sono legate ad un personaggio di spicco locale, nazionale o internazionale.
Nel Centro storico di Gioia, esattamente nel Borgo degli Albanesi, la strada che si dipana con un percorso curvilineo tra Via via Fusco, adiacente Piazza Livia, e Via Arciprete Gatta, prende la denominazione di Via Catapano.
Catapano, termine di origine bizantina è un’ulteriore conferma della presenza dei Bizantini a Gioia del Colle.
Questo nome, infatti, è stato attribuito per ricordare i Catapani (o con il termine antico Catepani), titolo concesso ai governatori locali dei territori che i Greci avevano in Puglia a partire dal secolo X.
Il termine deriverebbe dal latino medievale catapanus, catepanus, che a sua volta deriverebbe dal greco bizantino κατεπάνω, propr. «soprintendente», colui che sta sopra, oppure dall’avverbio κατ’ἐπάνω «sopra» da κατά (katà) ed ἐπάνος (epànos). Negli ultimi decennî del sec. X e durante il sec. XI, con il termine catapano si indicava l’alto ufficiale bizantino, governatore di province, il governatore bizantino residente in Bari, nome che spesso viene citato nei documenti del tempo. È una nuova magistratura imperiale, un governatore supremo, investito di poteri straordinarî militari e civili, che l’imperatore invia da Costantinopoli per riorganizzare i suoi domini d’Italia e per contrastare le pretese di possesso da parte dell’imperatore d’Occidente (particolarmente di Ottone I).
Il nuovo governatore, che nella scala bizantina delle dignità occupa altissimi gradi, risiede nella Puglia e governa direttamente il tèma di Longobardia, a volte viene indicato come tèma d’Italia, che corrisponde all’ attuale Puglia e a parte dell’odierna Basilicata.
Con la conquista normanna le antiche usanze locali ed il vecchio ordinamento dello stato bizantino non decaddero completamente, in quanto i nuovi dominatori non disponevano di un apparato già attivo e collaudato. Il governo assolutistico dei feudatari normanni ridusse ai vecchi funzionari molte delle loro attribuzioni politiche, lasciando loro solo le funzioni amministrative e giudiziarie. Le funzioni del Catapano quindi si ridussero alla promozione delle riunioni di piazza, alla sorveglianza dei mercati, dei pesi, delle misure, della bontà delle merci e a multare gli eventuali trasgressori.
Con l’avvento degli Angioini, la carica di Catapano fu abolita completamente e sostituita con quella del Sindaco, più funzionale alle necessità del paese.
Per quanto riguarda Gioia, da alcuni documenti diplomatici veniamo a conoscenza che un certo Giovanni di Laterza era il Catapano gioiese nel 1196, mentre a partire dal 1362 nei documenti ufficiali scompare tale figura e cominciamo a trovare la quella del Sindaco.
In una abitazione sita in via Catapano n. 15 era presente una scultura in pietra, opera eseguita probabilmente dallo scultore Stefano da Putignano, che raffigura la Madonna che regge il Bambino, mentre si protende verso destra, nell’atto di deporre una corona sul capo di Santa Caterina d’Alessandria, inginocchiata, ovvero rappresenterebbe le nozze mistiche di Santa Caterina. Da circa un ventennio la statua, dopo un paziente lavoro di restauro, è stata portata in Chiesa Madre e posizionata al lato destro della Cappella del S.S. ovvero di Maria Bambina.
Al n. 24 di questa strada è presente una terrazza bassa con tre colonne; quella centrale, molto bella e antica, è ornata da un magnifico capitello del secolo XV. La terrazza da qualche tempo è stata chiusa da una tettoia in legno, che, pur proteggendo il terrazzino dagli eventi atmosferici, ne ha sfigurato l’aspetto architettonico iniziale.
Sul sul prospetto di quell’abitazione sono stati posizionati alcuni bozzetti di autori che hanno partecipato al Concorso “Vessilli ad arte”, organizzato nel 2016 dall’Associazione artistico-culturale Artensione, nella persona di Mario Pugliese.
Un maestro elementare, che il prossimo anno avrebbe compiuto 100 anni, era iscritto all’anagrafe di Gioia con il cognome Catapano.
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22 Settembre 2024