Il cav. Pompeo Lippolis
22 Ottobre 2024 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia
La famiglia Lippolis è stata una delle più significative nel panorama gioiese dell’800, tanto da dare due sindaci alla nostra comunità: il cav. Pompeo Lippolis dal 20 gennaio 1870 al 15 gennaio 1876 e il figlio, il dott. Cav. Pietro Lippolis (1876-1951) dal giorno 11 settembre 1908 al 25 giugno 1910.
Pompeo Lippolis nacque nel 1835 e morì nel 1897.
Il 18 dicembre 1869 a seguito di aspri scontri con l’opposizione consiliare il sindaco, dott. Vito Prisciantelli, un po’ rude nel suo fare, si dimetteva e subentrava al suo posto il cav. Pompeo Lippolis, uomo dal carattere più conciliante e in grado di comporre le tensioni tra i vari gruppi consiliari.
Il suo mandato fu caratterizzato da un lato da un’azione pacificatrice all’interno del Consiglio e del paese, al punto che resse le sorti del Comune per due mandati, dal 20 gennaio 1870 al 15 gennaio 1876, e dall’altro da numerose iniziative a beneficio di Goia. Vale la pena ricordare le principali.
Nel 1870 fu deliberato l’alberamento del Viale della Stazione ferroviaria, la numerazione delle case e la denominazione delle strade e delle piazze, la preparazione della Pianta Topografica del Comune.
Il Pastificio Marella al SIAL di Parigi
19 Ottobre 2024 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Comunicati, Prodotti Locali, Territorio & Ambiente
Da tempi immemorabili Gioia del Colle è rinomata per le sue produzioni agro-agroalimentari: vino, olio, mozzarelle, pasta, ortofrutta.
Nei secoli scorsi Gioia del Colle era conosciuta e apprezzata oltre che per la produzione di vini e di distillati anche per i mulini e pastifici che operavano in loco e commerciavano i loro prodotti anche a livello internazionale.
Oggi gli antichi mulini e pastifici sono in disuso e fanno parte dell’archeologia industriale gioiese; al loro posto sono operanti pastifici più moderni e innovativi, quali il pastificio Svevo, il pastificio Del Colle e il pastificio Marella. Tali industrie producono svariati formati di pasta, alcuni dei quali di diversi colori e decori.
Per avere un barlume di conoscenza delle tradizioni e delle eccellenze agro-alimentari del nostro territorio un nostro concittadino, il dott. Vito Santoiemma, nel corso di un quarantennio ha raccolto strumenti, attrezzi, materiali utilizzati da diversi artigiani e operatori del settore agricolo e zootecnico, tra cui spiccano torchi, macine, mulini, che ha raccolto in un Museo della Civiltà Contadina o meglio un Museo Etnografico del Mediterraneo, che si spera possa trovare una collocazione più idonea per l’esposizione del vastissimo patrimonio che è riuscito a salvare dalla distruzione del tempo. [Continua la Lettura]
Il 230° anniversario della morte di Emanuele De Deo
18 Ottobre 2024 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Gioiesi nel Mondo, Storia
Ricorre quest’anno il 230° anniversario della morte di Emanuele De Deo, gioiese morto il 1794 per l’affermazione dei principi della Rivoluzione francese: libertà, fratellanza e uguaglianza e per la concessione di una Costituzione repubblicana che sancisse quei valori.
Notizie su Emanuele De Deo è possibile reperirle consultando un articolo su questo sito digitando il seguente link; https://www.gioiadelcolle.info/lasilo-dinfanzia- e-de- deo/.
Per aver partecipato alla congiura giacobina del 1794 De Deo fu condannato alla forca il 18 ottobre al Largo del Castello di Napoli. Così ce ne parla lo storico Pietro Colletta, nel suo libro Storia del Reame di Napoli: Alzato perciò il palco nella piazza detta del Castello, sotto i cannoni del forte, circondato il luogo di guardie, muniti di artiglierie gli sbocchi delle strade, ed avvicinate alla città numerose milizie, bandirono che ad ogni moto di popolo i cannoni tirerebbero a strage. Uffiziali di polizia travestiti, sgherri in abito, e spie a sciami si confusero nella folla. E tra tanti provvedimenti di sicurtà, stavano i principi nel palagio di Caserta, più timidi ed ansanti de’ tre giovinetti (E. De Deo, V. Galiani e V. Vitaliano), che rassegnati morivano. [Continua la Lettura]
Gioia dal Colle
6 Ottobre 2024 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Comunicati, Storia
Dopo la proclamazione dell’Unità d’Italia, il 17 marzo 1861, i nostri governanti cercarono di mettere ordine in molteplici settori della vita amministrativa, nelle varie regioni che componevano il nostro Paese. Uno tra gli impegni più urgenti e pressanti, dal punto di vista burocratico era costituito dal fatto che nella nuova Italia, che aveva assunto una più ampia dimensione rispetto al passato, erano presenti località che erano individuate con la stessa denominazione. Un dispaccio, una comunicazione, una richiesta di documentazione, una qualsiasi missiva rischiava di non giungere alla giusta destinazione per incompleta indicazione della località cui era destinata.
Il Governo, dunque, allo scopo di eliminare ogni disguido o equivoco, a tutti i Comuni d’Italia che portavano la stessa denominazione inviò una richiesta di modificarla onde evitare confusione tra di loro.
Tra questi Comuni rientrava anche Gioia, la cui denominazione era pari pari utilizzata per altri Comuni, quelli che oggi si chiamano Gioia Tauro, Gioia Sannitica, Gioia dei Marsi.
Di seguito riporto la deliberazione integrale del Consiglio Comunale di Gioia del 16 agosto 1862, con quale si ottemperava alla richiesta del Ministero dell’Interno.
Riunito il Consiglio Comunale in seduta straordinaria, giusta l’autorizzazione del Sig. Sotto Prefetto del Circondario de’ due corrente mese di Agosto N° 1089 [Continua la Lettura]
Università della Terza Età e del Tempo Libero di Gioia A.A. 2024-25
5 Ottobre 2024 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Associazioni, Comunicati, Scuola
Quest’anno inizia il XXII Anno Accademico dell’Università della Terza Età e del Tempo Libero di Gioia del Colle. Nel frattempo sono in corso le iscrizioni ai vari corsi che sono stati attivati nel corrente anno.
Di seguito si riporta l’elenco dei corsi:
1- FARMACOLOGIA, con il dott. Filippo Abbruzzese,
2- LINGUA FRANCESE, con la prof.ssa Isa Antonicelli,
3- ARCHEOLOGIA- Viaggio nel Tempo: focus su Castello e Museo, area archeologica, con la dott,ssa Rossana D’Addabbo,
4. TEATRO DEL ‘900, con il dott. Pino Dentico,
5- DAI MITI ALLE RELIGIONI, con il sig. Enzo Diana,
6- DAL SECONDO DOPOGUERRA ALL’ESPERIENZA CULTURALE DEL ’68, con il prof. Sergio D’Onghia,
7- PERSONAGGI E LUOGHI IMPORTANTI DI GIOIA DEL COLLE , con il prof. Francesco Giannini,
8- PILLOLE DI STORIA, con il prof. Francesco Giannini,
9- STORIA DELL’ARTE – IL PRIMO RINASCIMENTO, con il prof. Ferdinando Iacobellis,
10– BOTANICA: LE PIANTE DEL MITO, con il dott. Walter Ivone,
11- LA TERRA PIANETA DELL’ACQUA, con il prof, Giuseppe Liuzzi,
12- POESIA – Dérèglement Américan: LA POESIA DELLA BEAT GENERATION, con il prof. Giacomo Leronni,
13- SPOKEN ENGLISH, con la prof.ssa Bice Masci,
14- FEDE E RELIGIONE, con il prof. Vito Mastrovito,
15- INVITO ALL’ASCOLTO MUSICALE, con il prof. Vito Mastrovito,
16- SALUTE E BELLEZZA, con il dott. Giuseppe Mirizzi,
17- CONVERSAZIONI SU “POST COVID”, con il dott. Giuseppe Nettis,
18- LA COSTITUZIONE E NOI, con il prof. Michele Pavone,
19- INGLESE 1° LIVELLO, con la prof.ssa Francesca Santoiemma,
20- TARANTISMO TRA MITI, RITI, TRADIZIONI E STORIA, con il dott. Domenico Scapati,
21- TECNICA DELLA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE NON MEDIATA, con il dott. Domenico Scapati,
22- LA SALUTE INIZIA A TAVOLA, con la dott.ssa Anita Mazziotti.
Sono stati previsti i seguenti laboratori:
23- TOMBOLO, con la sig.ra Maddalena Addabbo,
24- STRIMPELLARE LA CHITARRA, con il maestro Leonardo Capurso,
25- LAVORI AD UNCINETTO, con la sig.ra Elena Colapinto,
26- BALLI DI GRUPPO, con la sig.ra Angela Colombo,
27- TANGO, con il maestro Michele De Nicolò,
28- MANUALITA’ CREATIVA, con la sig.ra Vita Anna Donvito,
29- ENIGMISTICA DI BASE, con il prof. Giorgio Gasparro,
30- IL ROK CHE CAMBIA (due corsi), con i sigg.ri Franco Gisotti e Domenico Szost,
31- BIGIOTTERIA, con la sig.ra Rosa Lilli,
32- LABORATORIO PORCELLANA FREDDA, con la sig.ra Antonella Mancino,
33- I SEGRETI E LE “MERAVIGLIE” DELLA FOTOGRAFIA, con la sig.ra Rosangela Mancino,
34- ARTE PRESEPIALE, con il maestro Giorgio Masi,
35- TENNIS, con il maestro Vito Massaro,
36- DIZIONE E LETTURA DRAMMATICA, con il maestro Ugo Maurino,
37- GINNASTICA DOLCE, con la sig.ra Domenica Montemurro,
38- LA TECNOLOGIA NON CI LASCIA SOLI (PER UN CORRETTO USO DELLO SMARTPHONE), con la prof.ssa Maria Proto,
39- IN CAMMINO ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO TERRITORIO, con i dott. Giuseppe Recchia e Walter Ivone,
40- ARTE PITTORICA, con la maestra Nicoletta Valente.
Le iscrizioni si ricevono presso la sede dell’UTE, in via Ludovico Ariosto n.42-44, nei giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 17 alle ore 19, presso la quale sede si possono acquisire informazioni più dettagliate sullo svolgimento dei corsi o ulteriori chiarimenti.
Il World Grand Prix 2003 di pallavolo femminile a Gioia del Colle
4 Ottobre 2024 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Comunicati, Eventi & Tempo Libero, Prodotti Locali, Storia, Turismo
Tra le eccellenze di Gioia del Colle, che rafforzano la richiesta del titolo di Città al nostro paese, come proposto da una mia precedente proposta, va annoverata una manifestazione internazionale tenutasi in loco 21 anni fa.
Nel 2003, infatti, la FIVB (Federazione Internazionale di Palla a Volo) ha affidato alla FIPAV (Federazione Italiana Palla a Volo) l’organizzazione della manifestazione mondiale del World Grand Prix di pallavolo femminile, che per la prima volta si è disputato in Europa.
Il responsabile della FIVB, sig. Franz Schmied, dopo aver svolto il 3 luglio 2003 un sopralluogo nei Comuni di Gioia del Colle, Matera e Andria, ha deciso che la manifestazione si svolgesse dal 21 al 30 luglio nei Comuni di Gioia e di Matera e il 2 e il 3 agosto nel Comune di Andria. A tale scopo furono incaricate le Federazioni Regionali della Puglia e della Basilicata di curarne l’organizzazione e in quella circostanza furono coinvolti i Comuni interessati, tra cui quello di Gioia del Colle.
Hanno partecipato alle manifestazioni dodici nazioni: Cuba, Germania, Giappone, Olanda, Stati Uniti, Italia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Russia, Tailandia. [Continua la Lettura]
Encomio del Presidente Sergio Mattarella all’ANPI di Gioia del Colle
3 Ottobre 2024 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Comunicati, Scuola, Storia
Un altro importante tassello a favore della richiesta di concessione del titolo di Città per Goia del Colle è costituito da un encomio ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Da febbraio fino a maggio del 2024 con il coordinamento della prof. Dina Montebello e il supporto dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Gioia del Colle e analogamente a quello di Sammichele di Bari, è stato avviato un progetto per le quinte classi della scuola elementare e per quelle della scuola media sul tema della Resistenza e della Costituzione Italiana.
Il progetto ha visto la partecipazione di docenti ed esperti che si sono alternati nelle varie classi, impegnati in 5 moduli. Per Gioia hanno aderito la Scuola elementare di Via Eva e quella del Villaggio Azzurro.
Il 1° modulo ha sviluppato il tema “Introduzione alla Resistenza”, il 2° modulo è stato imperniato sul tema “L’importanza della Costituzione”, il 3° modulo ha trattato il tema “Storie di uguaglianze e libertà”, il 4° modulo ha approfondito il tema “Assemblea Costituente. Gioco di ruolo.” e infine il 5° modulo ha riguardato la “Progettazione finale”. [Continua la Lettura]
Carlo Curione
1 Ottobre 2024 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Prodotti Locali, Storia
Un tempo Gioia del Colle, oltre che per il castello normanno-svevo, il sito archeologico di Monte Sannace, il vino primitivo, per le mozzarelle, per i mulini, i pastifici e le distillerie, per l’olio e l’ortofrutta, era nota anche per valenti artigiani che producevano mobili di pregio.
Numerosi sono gli artigiani locali che hanno onorato Gioia anche al di fuori delle mura cittadine e tra questi figura Carlo Curione.
Ciò in parte è dovuto anche all’istituzione nel 1884 nel nostro Comune, di una Scuola di Disegno e Calligrafia, trasformata successivamente in Scuola di Arti e Mestieri, diventata municipale e diretta da Gennaro Minei e poi da Enrico Castellaneta.
Questa Scuola, oltre a fornire ai frequentanti una istruzione tecnica, è servita alla formazione del senso estetico, della precisione, del gusto delle proporzioni, negli artigiani, qualità riconosciute ed apprezzate anche da persone al di fuori del contesto cittadino.
Figlio di Giuseppe e di Rosa Nico, Carlo (Gioia 7 agosto 1880-19 maggio 1960) è stato avviato sin da piccolo alla scuola del maestro Nicola Serino, titolare di una falegnameria sita in via della Stazione e maestro di molti operai. Infatti Carlo è stato un artista del legno per inclinazione naturale: sin da piccola intagliava utilizzando mezzi rudimentali.
Per le sue qualità e inclinazioni fu poi ammesso a frequentare la Scuola di Arti e Mestieri diretta da Gennaro Minei, Scuola che fu frequentata anche da altri futuri artisti tra i quali vanno annoverati il pittore Francesco Romano, lo scultore Giuseppe Masi, l’artigiano del ferro Cristoforo Castellaneta, Gaudiomonte, costruttore di mobili, Benito Tateo, intagliatore. I migliori lavori eseguiti dagli allievi di quella Scuola annualmente venivano scelti ed esposti in alcune Mostre cittadine. [Continua la Lettura]
La “partaggia”
26 Settembre 2024 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia, Territorio & Ambiente
La partaggia, termine utilizzato nei secoli scorsi nel vernacolo dei contadini delle nostre contrade, mutuato dall’italiano partaggio, è un appezzamento di terreno pari a 6554 m², circa un tomolo. Ricaviamo tale dato da testo Misure locali per le superfici agrarie, pubblicato dall’Istituto Centrale di Statistica, A.BE.T.E., Azienda Beneventana Tipografia Meridionale, Roma 1950, nel quale per Gioia del Colle si riporta la superficie del tomolo = are 65,54.
La parola partaggia/o deriva dal francese partage (a sua volta dal latino partire), termine che significa ripartizione, divisione, spartizione. Il termine fu introdotto in Puglia durante il periodo dei Napoleonidi, passato alla storia come “Il Decennio Francese” (1805-1815).
Fino al 1805, cioè prima dell’abolizione della feudalità del 1806, insieme ai beni feudali ed ecclesistici figurava la proprietà privata, costituita da concessioni o donazioni di terreni in colonìa; il territorio di Gioia del Colle, in definitiva, era fortemente frammentato ed era diviso in sette categorie terriere:
-Terre demaniali feudali, la gran parte delle quali appartenevano al Principe Carlo de Mari, feudatario di Gioia del Colle e di Acquaviva,
-terre demaniali ecclesiastiche, proprietà della Mensa Arcivescovile di Bari, della Chiesa di S. Nicola di Bari, del Sovrano Ordine Militare di Malta, del Rev. Capitolo della Collegiata e Chiesa Matrice di Gioia del Colle e proprietà dei Conventi di S. Francesco e S. Domenico di Gioia del Colle,
-terre demaniali universali, cioè di proprietà del Comune di Gioia del Colle, [Continua la Lettura]
La statua di San Filippo Neri sul prospetto della Chiesa Madre di Gioia
24 Settembre 2024 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Eventi & Tempo Libero, Storia
Spesso ci capita di osservare un quadro o una scultura; se si tratta dell’opera di un grande artista o pubblicizzata da critici o dai mass media la osserviamo attentamente per gustarne la bellezza e verificarne la notorietà che si è guadagnata. Se, al contrario, si tratta della produzione di un autore sconosciuto o che a prima vista sembra di scarso pregio artistico, l’occhio e la mente sono spinti ad osservarla con frettolosità e superficialità, senza soffermarsi ad esaminarne i particolari.
Il secondo caso può verificarsi per una scultura presente a Gioia. Sulla facciata della Chiesa Madre di Gioia, dopo la sua ricostruzione, avvenuta nel 1764, in una nicchia posta a sinistra della porta di accesso all’edificio sacro è stata posizionata una statua raffigurante il nostro Santo Patrono: San Filippo Neri, opera, secondo alcuni, attribuita, inappropriatamente, allo scultore Stefano da Putignano, poichè il Santo era meno che trentenne alla morte di quell’artista.
La statua, che ha subito la mutilazione di un braccio del Santo, a detta di alcuni, inizialmente era policroma.
Questa scultura potrebbe rientrare tra le stranezze di San Filippo. In questo caso la stranezza sarebbe data dal volto e dagli occhi del Santo, i quali sono orientati in direzione Sud Ovest cioè virtualmente verso la Sicilia e la Tunisia, terre che compaiono anche in una foto che ritrae un arcobaleno rovesciato apparso in piazza Plebiscito il giorno 26 maggio 2015.
In quel giorno si verificarono temporali in tutta la Provincia di Bari e di Taranto e si rischiava che la festa in onore del Santo Patrono San Filippo, portato in processione, non potesse aver luogo. Nel pomeriggio, però, al momento della processione del Santo per le vie cittadine, la pioggia cessò e all’arrivo della statua di San Filippo in Piazza Plebiscito, per ricevere le chiavi della città, in cielo comparve un arcobaleno capovolto o rovesciato, che aveva l’aspetto di un sorriso o della carena di una imbarcazione. [Continua la Lettura]