L’onomastico di San Filippo Neri

San Filippo Apostolo

Viene spontaneo chiedersi: Quando festeggiavano il loro onomastico i Santi mentre erano ancora in vita?

A differenza delle generazioni odierne, in passato era norma assegnare il nome ad un novo nato/a rifacendosi a quello dei nonni o comunque a quello di un Santo significativo, che proteggesse e accompagnasse il bambino/a nel percorso della sua vita terrena.

A San Filippo Neri fu imposto il nome del suo Avolo, Filippo. Nel ‘500 la festività di San Filippo era celebrata il 3 maggio, giorno in cui la Chiesa ricordava l’apostolo San Filippo.

Il 3 maggio a Gioia del Colle, fino a qualche anno fa, si celebrava la festa della Madonna della Croce o Madonna della lattuga, o Madonna del Vero Zelo, nome che fu mutuato dall’omonima contrada di Vero Zelo, luogo in cui era stata costruita una Chiesa rurale a Lei dedicata.

Su questa Chiesa è possibile leggere, su questo sito, l’articolo La Chiesa di Santa Maria della Croce o di Vero Zelo.

Di seguito riporto una ricerca storica del nostro concittadino, l’insegnante Giuseppe Montanarelli. [Continua la Lettura]

La Masseria Soria a Marzagaglia

La masseria di Cesare Soria, a Marzagaglia

A Sud di Gioia, a circa 5 Km dal paese, in contrada Marzagaglia, sulla provinciale per Castellaneta, è ubicata una masseria di proprietà di Cesare Soria.

Come ricorda Guido Malcangi in una monografia sui Soria, La discendenza dei Soria di Puglia prende le mosse da Donato Antonio Soria, fratello di Diego senior, che, trasferendosi a Gioia del Colle, prese dimora nell’avito palazzo cinquecentesco sito dietro la chiesa di S. Francesco, verso la fine del Cinquecento. Donato Antonio ebbe tre figli: Francesco, che, nel 1799 fu al seguito del reazionario cardinale Ruffo, Pasquale e Cesare, in lotta con lui, per i loro principi liberali.

Il casato dei Soria si attestò a Gioia proprio con i fratelli Pasquale e Cesare, eminenti avvocati, verso la fine del secolo XVIII. Cesare morì a Trani nel 1839.

Di Cesare Soria si diceva che filava, per mettere in evidenza le sue qualità di profondo ed acuto ragionatore che dalle più riposte ragioni della filosofia e del diritto antico traeva gli argomenti favorevoli alle sue cause. [Continua la Lettura]

La festa di San Giuseppe Lavoratore a Gioia del Colle. 1 Maggio

L’arciprete don Di Maggio in processione, a cavallo, a Montursi durante la cavalcata del 1° maggio

Su questo argomento, che riproponiamo nel giorno del tradizionale festeggiamento del giorno 1 maggio, anche quest’anno soppresso a causa della pandemia, si possono visionare, sempre su questo sito, i seguenti articoli:

-La Chiesa di San Giuseppe Lavoratore e il Parco di Montursi

-La festa di San Giuseppe Lavoratore

-La festa del 1° maggio a Montursi.

Di seguito riporto una ulteriore ricerca storica del nostro concittadini, l’insegnante Giuseppe Montanarelli.

La festa di San Giuseppe Lavoratore a Gioia del Colle. 1 Maggio.

La seconda memoria liturgica dedicata a San Giuseppe, sotto il titolo di Lavoratore, fu istituita ilL’Arciprete Primo Maggio del 1955, da Papa Pio XII, per dare un valore e senso religioso e cristiano alla Festa laica internazionale del Lavoro.

Questa memoria trae la sua origine dalla Festa del Patrocinio Universale della Chiesa conferito a San Giuseppe e fissata da Papa Pio IX, alla terza Domenica dopo Pasqua. [Continua la Lettura]

Ancora una leggenda su Gioia del Colle

30 Aprile 2021 Autore:  
Categorie: Storia

Stemma di Gioia del Colle

Abbiamo già riportato alcune leggende su Gioia del Colle: quella di Bianca Lancia che al tempo di Federico II perse un gioiello, quella di una nobildonna che perse una collana, riportata, sia pure con qualche variante, da Vito Umberto Celiberti e da Leonardo D’Erasmo.

Un’altra leggenda, che come le precedenti, spiega il perché del simbolo adottato nello stemma comunale di Gioia viene riportato da narrazioni popolari, scomodando, questa volta, non personaggi risalenti al Medioevo, ma al mondo arcaico.

Con questa leggenda, oltre a giustificare la presenza della coppa nello stemma del Comune di Goia, si sarebbe data una spiegazione del toponimo Gioia, come già aveva detto l’abate Francesco Paolo Losapio, nel suo libro ‘Quadro Istorico-poetico sulle vicende di Gioia in Bari detta anche Livia’, il quale nel Canto I afferma: Canto di Giove la Cittade antica, / detta Jovia in latino, e quindi Joya …

Che si tratti di una leggenda è riscontrabile anche dal fatto che si fa riferimento a figure mitologiche del mondo greco e della produzione del vino primitivo in un’epoca in cui il nostro territorio non registrava la presenza di abitanti sedentari, che giustificassero la coltura della vite e della trasformazione del suo prodotto in vino.

Di seguito riporto una ricerca effettuata dal nostro concittadino, l’insegnante Giuseppe Montanarelli. [Continua la Lettura]

La leggenda del Sacro Graal a Gioia del Colle

29 Aprile 2021 Autore:  
Categorie: Storia

Il Sacro Graal, possibile ricostruzione

Non solo nel corso dei secoli passati, ma ancora oggi, sono molte le città si contendono il possesso del Sacro Graal, per attestare la presenza nel loro Comune di un sacro e prezioso oggetto che potrebbe proteggere la popolazione locale e costituire uno stimolo per incrementare l’afflusso turistico e l’economia del paese che ne detiene il possesso.

La definitiva scomparsa della popolazione locale da Monte Sannace, intorno al secolo X, la formazione del primo nucleo cittadino gioiese da parte dei bizantini, la scelta del patrono nella persona di Santa Sofia, anch’ella di provenienza bizantina, l’essere stata Gioia una delle vie che avrebbe consentito a pellegrini e crociati di recarsi in Terra Santa, la storia  leggendaria del passaggio da Gioia di San Francesco diretto in Terra Santa e degli apostoli Pietro e Marco dalla Terra Santa a Roma, hanno alimentato supposizioni e altre leggende circa il trasferimento in Puglia, e in particolare a Gioia, di alcuni oggetti sacri, legati alla vita di Gesù, tra cui il Sacro Gaal, che avrebbe contenuto il suo Sangue.

Infatti alcuni sostengono che lo stemma del Comune di Gioia del Colle potrebbe avere origine dal Graal, poiché nel nostro caso si tratta di un calice, anche se pieno di gioie, elemento aggiunto quasi a giustificare la spiegazione del toponimo Gioia. [Continua la Lettura]

La villa del ‘Masciaridde’

La villa del ‘Masciaridde’

La villa è ubicata sulla strada provinciale 61, che collega Gioia del Colle a Turi, poco prima dell’ingresso del sito archeologico di Monte Sannace.

La costruzione di questa villa ha una storia in comune con quella di un’altra villa simile, ubicata sulla Provinciale per Acquaviva delle Fonti, a circa 4 Km. da Gioia, di proprietà del costruttore Romano. Infatti entrambe sono state costruzione durante il tempo libero dai rispettivi proprietari, costruttori, che hanno utilizzato come elemento preponderante la pietra locale, che si trova in abbondanza nelle nostre campagne e che hanno subito una interruzione nel loro completamento a causa della morte degli stessi titolari.

La villa apparteneva al signor Leonardo Castellaneta (1937-1995), di professione costruttore, in particolare nell’esecuzione di lavori rustici in pietra e in restauri. Tra l’altro si deve a lui il restauro della masseria Montanaro, esistente all’ingresso del parco archeologico di Monte Sannace, attualmente utilizzata come centro di accoglienza dei visitatori e di orientamento alla visita. [Continua la Lettura]

Festa dell’apertura di San Filippo Neri a Gioia

San Filippo portato in processione in abiti feriali

È ormai tradizione consolidata a Gioia del Colle quella di ‘aprire’ le celebrazioni per la festa del Santo Patrono il giorno 26 aprile, trenta giorni prima della festività di San Filippo Neri.

Una serie di fuochi d’artificio segnala l’apertura delle celebrazioni civili, mentre una Messa solenne e la traslazione della Statua di San Filippo dalla Chiesa Madre ad una parrocchia di Gioia dà l’avvio ai festeggiamenti religiosi.

Durante il mese che precede la festività di San Filippo si sussegue una serie di manifestazioni civili, culturali e religiose in preparazione alla solennità del Santo Patrono.

Negli ultimi anni anche gli studenti della Scuola elementare e quelli della Scuola media sono stati coinvolti in progetti e ricerche, con lo scopo di far conoscere loro la figura del nostro patrono, San Filippo, educatore modello delle giovani generazioni del suo tempo, valido anche per il nostro tempo, ed esempio di dedizione verso il prossimo e di santità.

La pandemia ha rallentato questo processo di approfondimento di un aspetto importante per la società gioiese, quello della conoscenza delle nostre tradizioni e della nostra storia plurisecolare, che ha influito positivamente sulle coscienze individuali e sui comportamenti della società gioiese.

Di seguito riporto una ricerca storica del nostro concittadino, l’insegnante Giuseppe Montanarelli.

La festa dell’apertura di San Filippo Neri. [Continua la Lettura]

La festa di San Marco Evangelista a Gioia del Colle

il culto di San Marco, ricerca dell’ins. Giuseppe Montanarelli

Il culto di San Marco a Gioia del Colle risale a tempi antichi.

Su questo sito, in data 2 maggio 2020 ho pubblicato l’articolo ‘Il culto di San Marco a Gioia del Colle’, visionabile con il seguente link: https://www.gioiadelcolle.info/index.php?s=San+Marco.

Di seguito riporto una ricerca del nostro concittadino, l’insegnante Giuseppe Montanarelli.

La festa di San Marco Evangelista a Gioia del Colle. 25 Aprile.

San Marco Evangelista nacque il 24 Luglio dell’anno 05 a. C. a Shabat, borgata di Cirene, in Libia. Giovanni Marco, ebreo di origine, era figlio di quella Maria nella cui casa si radunavano i primi Cristiani di Gerusalemme e dove andò a rifugiarsi lo stesso San Pietro dopo la prodigiosa liberazione dal carcere. San Marco era cugino dell’Apostolo Barnaba con il quale si recò, insieme a San Paolo, ad Antiochia ed a Cipro per svolgere attività evangelizzatrice.

Fu prima prezioso collaboratore di San Paolo e poi discepolo preferito di San Pietro, del quale raccolse la predicazione nel secondo Vangelo.

Fondò la Chiesa di Alessandria d’Egitto, dove, secondo una relazione, fu martirizzato, trascinato dai pagani per le vie della città, legato ad un cavallo, con funi al collo, il 25 Aprile dell’anno 68 d. C. [Continua la Lettura]

La Villa Cassano, ex Milano

22 Aprile 2021 Autore:  
Categorie: Storia

Villino Milano, 15-09-1915

Su Via Vicinale Milano a Gioia del Colle, di fronte alla Termosud, oggi Ansaldo Caldaie S.p.a., insiste un villino della fine dell’Ottocento, in origine verosimilmente proprietà della famiglia Milano, come possiamo apprendere da una foto che riporta la seguente scritta: Villino Milano 19-9-’15.

Il nome del proprietario del villino, anzi meglio masseria padronale, ha dato origine alla denominazione della strada. Infatti parlando di quella via di collegamento che va dalla provinciale per Santeramo, partendo dall’imbocco del casello autostradale, fino all’incrocio con Via Federico II di Svevia, ex statale 100, gli anziani ancora oggi dicono: Sop à Milan, denominazione italianizzata in Sopra Milano, anche nella Carta topografica elaborata dall’Istituto Geografico Militare nel 1949. [Continua la Lettura]

Un’altra leggenda di Gioia del Colle

20 Aprile 2021 Autore:  
Categorie: Storia

Stemma del Comune di Gioia del Colle

Al post pubblicato su questo sito il 21 marzo 2021, dal titolo Alcune leggende di Gioia del Colle, ne aggiungiamo un’altra più nota, anche se simile a quella già citata, che ci offre la motivazione della scelta dello stemma del Comune di Gioia del Colle, che raffigura una coppa ricolma di gioielli, su un campo di grano.

Si tratta, naturalmente di una leggenda, che gli abitanti dei secoli scorsi riferivano come racconto veritiero, sia perché così era stata loro tramandato sia perché assegnava al nostro paese nobili origini, di cui si poteva andare gloriosi.

I documenti storici, come riportato in altri articoli pubblicati su questo sito, ci confermano realmente il percorso che dai toponimi Ioha, , Ioe, Ioja, Ioya, Iovia, Zoia, Gioya, Gioija, Gioja, si è giunti a Gioja dal Colle ed infine all’attuale  Gioia del Colle.

Di seguito riporto una ricerca storica del nostro concittadino, l’insegnante Giuseppe Montanarelli, dal titolo: Il simbolo dello stemma araldico comunale di Gioia del Colle.

Secondo la tradizione locale, il simbolo dello stemma araldico della città di Gioia del Colle è una coppa d’argento con due manici, colma di gioielli preziosi contornata lateralmente da due spighe di grano in campo in alto per tre quarti di colore azzurro ed in basso per un quarto di colore verde. [Continua la Lettura]

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