Una strana meridiana a Gioia
In passato il tempo, come erroneamente si affermava, era scandito esclusivamente dal movimento del Sole, che sorgeva il mattino da est e tramontava in direzione ovest. In realtà già nel Seicento Galileo Galilei, a seguito delle sue osservazioni scientifiche, affermò che la Terra non era al centro dell’universo e che il Sole le ruotava intorno, […]
In passato il tempo, come erroneamente si affermava, era scandito esclusivamente dal movimento del Sole, che sorgeva il mattino da est e tramontava in direzione ovest.
In realtà già nel Seicento Galileo Galilei, a seguito delle sue osservazioni scientifiche, affermò che la Terra non era al centro dell’universo e che il Sole le ruotava intorno, ma che era la Terra a girare intorno al Sole. Proprio in conseguenza di questa scoperta scientifica, e cioè della rotazione della Terra intorno al Sole, derivava la certezza che era il suo moto intorno al luminoso astro celeste ad indicarci lo scorrere delle ore.
Con il passare dei secoli, prima dell’introduzione degli orologi meccanici, il susseguirsi delle ore durante i giorni soleggiati era segnalato da primordiali segnalatori o indicatori del tempo, le cosiddette meridiane, dette anche orologi solari. Esse erano già conosciute nel periodo del Neolitico, nell’antico Egitto e presso altre civiltà antiche, tra cui quella dei Greci e dei Romani.
Meridiana, dal latino meridies, significa mezzogiorno, in quanto segnava un momento importante nella giornata lavorativa, quello del mezzogiorno, tempo in cui si effettuava una breve sosta per ritemprare le forze e per rifocillarsi per poi riprendere con maggior lena il lavoro interrotto.
Gli orologi solari venivano tracciati sulle pareti esterne degli edifici, esposte a sud poiché erano visibili a distanza ed economici da realizzare. Il quadrante o era semplicemente dipinto sul muro oppure era ricavato su una lastra di pietra o di marmo. Lo gnomone, l’asse che proiettava la sua ombra sul quadrante era uno stilo di ferro o di ottone. Dalla base dello gnomone verso il bordo del quadrante venivano tracciate le linee corrispondenti alle ore. Gli angoli di queste linee erano calcolati con una formula ben precisa. Raramente capitava di realizzare delle meridiane orizzontali, quasi sempre poste all’interno di giardini di pertinenza di abitazioni nobiliari.
A Gioia del Colle erano presenti almeno due meridiane, una sulla facciata dell’abitazione privata della famiglia Pavone, ubicata in via Dante Alighieri, attualmente di proprietà della famiglia Benagiano, e l’altra in Piazza XX Settembre, sulla facciata dell’abitazione della famiglia Marvulli. Di queste due meridiane sopravvive solo quella in Via Dante Alighieri poiché quella che era presente in Piazza XX Settembre è andata distrutta a causa dell’abbattimnto dell’edificio su cui era posizionata, per dar luogo ad una costruzione condominiale.
Entrambe le meridiane sono state costruite con criterio scientifico, in quanto sono state posizionate sulla facciata sud delle relative costruzioni e per questo motivo i raggi del Sole, durante il moto di rotazione terrestre, riescono a proiettare l’ombra dell’asta conficcata sulla base della meridiana e a segnalare l’ora di quel momento.
Quasi a supplire alla perdita della meridiana sita in Piazza XX Settembre, non molto distante da quell’abitazione, ai giorni nostri un’altra meridiana è stata apposta su un’abitazione privata in via Monte Sannace. Si tratta di una installazione molto strana, poichè inutilizzabile in quanto esposta a nord, dove il sole non batte mai e quindi non segna l’ora in ogni momento del giorno.
Probabilmente il proprietario dell’abitazione del n. 22 di Via Monte Sannace ha inteso inserire questo elemento architettonico allo scopo di abbellire la facciata della sua casa con una installazione che ricordasse ai moderni passanti un’antica tradizione nella misurazione del tempo.
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5 Gennaio 2024