La leggenda del Sacro Graal a Gioia del Colle
Aprile 29, 2021 by Francesco Giannini
Filed under Storia
Non solo nel corso dei secoli passati, ma ancora oggi, sono molte le città si contendono il possesso del Sacro Graal, per attestare la presenza nel loro Comune di un sacro e prezioso oggetto che potrebbe proteggere la popolazione locale e costituire uno stimolo per incrementare l’afflusso turistico e l’economia del paese che ne detiene il possesso.
La definitiva scomparsa della popolazione locale da Monte Sannace, intorno al secolo X, la formazione del primo nucleo cittadino gioiese da parte dei bizantini, la scelta del patrono nella persona di Santa Sofia, anch’ella di provenienza bizantina, l’essere stata Gioia una delle vie che avrebbe consentito a pellegrini e crociati di recarsi in Terra Santa, la storia leggendaria del passaggio da Gioia di San Francesco diretto in Terra Santa e degli apostoli Pietro e Marco dalla Terra Santa a Roma, hanno alimentato supposizioni e altre leggende circa il trasferimento in Puglia, e in particolare a Gioia, di alcuni oggetti sacri, legati alla vita di Gesù, tra cui il Sacro Gaal, che avrebbe contenuto il suo Sangue.
Infatti alcuni sostengono che lo stemma del Comune di Gioia del Colle potrebbe avere origine dal Graal, poiché nel nostro caso si tratta di un calice, anche se pieno di gioie, elemento aggiunto quasi a giustificare la spiegazione del toponimo Gioia. Leggi tutto
Nuova Porta dipinta nel Centro Storico
Giugno 29, 2016 by Francesco Giannini
Filed under Territorio & Ambiente, Turismo
Non si ferma la produzione di artisti locali, volta a valorizzare e a rendere più vivo e fruibile il nostro Centro Storico.
Infatti nei giorni scorsi a cura della pittrice gioiese Antonella Lozito, già autrice di una Porta dell'Imperatore nel 2012, il Centro Storico di Gioia del Colle si è arricchito di un nuovo dipinto.
L'opera, che compare sulla porta d'ingresso dello studio d'arte della pittrice gioiese, al n.15 di Via Piottola, è localizzata in una strada già ricca di altre Porte dell'Imperatore: una dipinta da Mario Pugliese, che raffigura Federico II sul trono del Castello di Gioia, si trova al n. 3, una dipinta da Valerio Pastore che raffigura un cavaliere saraceno a sevizio di Federico II, al n. 9, una dipinta da Graziano Milano, che raffigura un cavaliere templare, al n. 25, e un'altra dipinta da Ninnì Rizzi, che raffigurava una porta crociata, al n. 27.
Per quest'ultima opera abbiamo usato l'imperfetto raffigurava, perché il proprietario, così come era avvenuto qualche tempo addietro per la Porta dell'Imperatore di via Barba n. 28, dipinta da Gino Donvito e che presentava un tessuto araldico, ha provveduto a riverniciare il dipinto, composto di quattro pannelli rettangolari formati di 55 quadratini ciascuno di colore verde o celeste, in cui erano inserite quattro croci di colore arancione, coprendolo con un colore grigio e insignificante, mortificando con il suo gesto l'autore del dipinto e privando il visitatore di quella vista.
Le Porte dell’Imperatore
Giugno 18, 2016 by Francesco Giannini
Filed under Associazioni, Primo Piano, Storia, Turismo
Grazie alla fantasia dei pittori gioiesi Mario Pugliese ( e alla collaborazione di Sergio Gatti ) al loro amore per la nostra Gioia del Colle, artisti che hanno pensato a far rivivere il Centro Storico, il primo aprendo la sua bottega artigianale, Studio Uno Tre, al n. 13 di Via Barba, anche per eventi culturali del giovedì, e poi ideando il progetto di abbellire il Centro Storico con opere pittoriche di altri artisti gioiese e non, a partire dalla I edizione del 2012, e il secondo aprendo il suo studio-laboratorio in via Michele Petrera sempre nel Centro Storico, oggi la culla del nostro Paese si è arricchita di preziose opere che testimoniano quanto la nostra storia è legata alla presenza federiciana.
Sono appunto Le Porte dell’ Imperatore, a cui nel 2013 si sono aggiunte altre Porte e le sculture in pietra di un altro artista gioiese, Mario Vacca, sempre in tema con la presenza federiciana a Gioia.
I testi che corredano i dipinti sono a cura della dott.ssa Maria Marmontelli.