Il culto di Santa Lucia a Gioia del Colle
Dicembre 13, 2024 by Francesco Giannini
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Non ci è dato di sapere il periodo preciso in cui il culto di Santa Lucia ha avuto inizio a Gioia del Colle, né da chi fu introdotto.
Una Chiesa di S. Lucia è stata un tempo una modesta Cappella rurale, di rito greco, considerata rurale perchè costruita extra moenia, cioè alla periferia del paese, probabilmente nel secolo XVI.
Infatti nel verbale della prima Santa Visita dell’Arcivescovo di Bari Antonio Puteo, tenutasi a Gioia il 24 ottobre 1578, a seguito delle indicazioni del Concilio di Trento (1545-1563), si parla del culto di Santa Lucia de’ Greci.
Questa denominazione, data dagli abitanti di Gioia verosimilmente nel XVI secolo, confermerebbe ancora una volta la nascita e il popolamento di Gioia da parte di popoli provenienti dall’Oriente, che hanno portato con sé tradizioni culturali e religiose delle loro terre d’origine.
Nei Decreti della Santa Visita del 1640 effettuata dall’arcivescovo di Bari Diego Sersale si riporta: Nella Cappella di Santa Lucia si provveda con i proventi delle elemosine, dal gradino sopra l’altare, ad una Croce, alle carte alle luci. In essa si ordina di non tenere le solite vigilie nella notte di Santa Lucia e che la stessa Cappella rimanga chiusa dal tramonto del sole e che la si conservi chiusa e che si possa aprirla tutte le volte in cui si celebrino i sacrifici Divini, e una volta che quelli siano terminati venga nuovamente chiusa.
Nel 1885 la Cappella viene distrutta da un terremoto; si salva solo una immagine della Santa, che viene portata nella Cappella dell’Addolorata, di proprietà della famiglia Buttiglione, che si trovava all’inizio di via Bartolomeo Paoli. Tale Cappella viene sconsacrata nel 1921. L’immagine della Santa rientra nella nuova Chiesa a lei dedicata, fatta costruire dall’omonima Confraternita e ultimata nel 1918 Leggi tutto