San Nicola e Gioia del Colle
Maggio 9, 2020 by Francesco Giannini
Filed under Storia
Il culto di San Nicola è diffuso nel mondo non solo perché ha dato origine a Santa Klaus, a Babbo Natale, ma per il modello di vita cristiana che ha incarnato durante la sua vita e per i numerosi miracoli che ha operato in vita e in morte.
San Nicola è venerato come patrono dei naviganti, dei pescatori, dei mercanti, dei farmacisti, dei bambini, dei ragazzi e delle ragazze, degli scolari, degli avvocati, dei prestatori di pegno, dei detenuti, degli avvocati e degli arcieri.
La venerazione di San Nicola in Puglia si è diffusa a seguito della traslazione delle reliquie del Santo, operata nel 1087, quando una spedizione navale partì dalla città di Bari per la città di Mira, in Turchia, e si impadronì delle spoglie di San Nicola. Queste arrivarono a Bari l’8 maggio e furono consegnate alle autorità religiose locali il 9 maggio. Nel 1089 furono riposte nella cripta della basilica, che fu costruita in suo onore e a Lui intitolata.
Anche Gioia da tempi remoti ha stretti legami con San Nicola.
Il duca normanno Ruggero d’Altavilla, figlio di Roberto il Guiscardo, nel giugno 1087, un mese dopo l’arrivo da Mira a Bari delle reliquie di San Nicola confermò all’arcivescovo Ursone II la donazione che suo padre aveva fatto alla Mensa Arcivescovile di Bari, delle terre del Canale, di Gioia a Frassineto, presso Monte Sannace e della chiesa di Sant’Angelo (Cod. Diplom. Bar. I,32). Il diploma dice: Concediamo anche a te e ai tuoi successori nello stesso luogo la Chiesa di Sant’Angelo, sita sul Monte Joannacii con tutti gli orti e gli orticelli che sono vicini questa zona e che va per la strada che porta ad Joam.
Tale donazione fu confermata dal fratello Boemondo nel 1093 (Cod. Dipl. Bar. I, 35).