La “partaggia”

Settembre 26, 2024 by  
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Decreto di Giuseppe Napoleone del 2 agosto 1806 sull’abolizione della feudalità

La partaggia, termine utilizzato nei secoli scorsi nel vernacolo dei contadini delle nostre contrade, mutuato dall’italiano partaggio, è un appezzamento di terreno pari a 6554 m², circa un tomolo. Ricaviamo tale dato da testo Misure locali per le superfici agrarie, pubblicato dall’Istituto Centrale di Statistica, A.BE.T.E., Azienda Beneventana Tipografia Meridionale, Roma 1950, nel quale per Gioia del Colle si riporta la superficie del tomolo = are 65,54.

La parola partaggia/o deriva dal francese partage (a sua volta dal latino partire), termine che significa ripartizione, divisione, spartizione. Il termine fu introdotto in Puglia durante il periodo dei Napoleonidi, passato alla storia come “Il Decennio Francese” (1805-1815).

Fino al 1805, cioè prima dell’abolizione della feudalità del 1806, insieme ai beni feudali ed ecclesistici figurava  la  proprietà privata, costituita da concessioni o donazioni di terreni in colonìa; il territorio di Gioia del Colle, in definitiva, era fortemente frammentato ed era diviso in sette categorie terriere:

-Terre demaniali feudali, la gran parte delle quali appartenevano al Principe Carlo de Mari, feudatario di Gioia del Colle e di Acquaviva,

-terre demaniali ecclesiastiche, proprietà della Mensa Arcivescovile di Bari, della Chiesa di S. Nicola di Bari, del Sovrano Ordine Militare di Malta, del Rev. Capitolo della Collegiata e Chiesa Matrice di Gioia del Colle e proprietà dei Conventi di S. Francesco e S. Domenico di Gioia del Colle,

-terre demaniali universali, cioè di proprietà del Comune di Gioia del Colle, Leggi tutto

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