Gesù, il Crocifisso (Riflessioni sulla Passione)
Aprile 20, 2011 by Rossana D'Addabbo
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Specialmente nella Settimana Santa, pensando a Gesù, alla Sua terribile “Passione” e morte in croce, almeno una volta nella vita ci siamo chiesti: perché uccidere proprio Lui, che predicava l’amore di Dio e l’amore per il prossimo?
Da un punto di vista strettamente umano ciò avvenne per due motivi, uno religioso ed uno politico. Il motivo religioso presenta molteplici sfaccettature. Innanzitutto Gesù era contrario all’osservanza puramente formale della legge mosaica, come dimostra l’episodio della prostituta salvata dal linciaggio: “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra”, disse Gesù, rivolgendosi ai presenti, ma nessuno ebbe il coraggio di farlo… Per le sue parole sul Tempio, che avrebbe ricostruito in tre giorni, riferendosi con esse al suo corpo e non al Tempio di Gerusalemme, il luogo sacro degli Ebrei per eccellenza (per cui una tale affermazione appariva loro pari ad una bestemmia). Per il suo atteggiamento, che destava scandalo: frequentava peccatori e mangiava con loro.
In sostanza Gesù con i suoi insegnamenti ed il suo esempio avrebbe capovolto la visione religiosa della gente e abbattuto i privilegi di una ristretta cerchia di persone, che detenevano il potere; andava, dunque, eliminato.