La ” passata a Monte Rotondo “
Aprile 18, 2010 by Francesco Giannini
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In località Monte Rotondo, più nota come Monte Sannace, i cittadini di Gioia l’ottava di Pasqua, il giovedì e la domenica in Albis si ritrovano intorno alla Chiesetta rurale dell’Annunziata per celebrare un rito, noto come ” passata al Monte “.
E’ un’ antica festa che ha tutto il sapore di un rito magico-pagano e religioso nello stesso tempo e che si svolge agli esordi della primavera, stagione del risveglio della natura e della ripresa della vita dei campi e della rinnovata vegetazione degli alberi.
La constatazione che la cerimonia si svolge intorno ad un luogo sacro dovrebbe far propendere per una interpretazione della stessa come una rinascita dello spirito e come un rito di ringraziamento per il rafforzamento fede cristiana.
E’ molto probabile che però la Chiesa in tempi recenti sia intervenuta a modificare in sacro un rito che originariamente aveva un significato magico-pagano.
Un tale rito lo si trova descritto anche presso i Romani e in alcune zone della Francia e della Gran Bretagna e, poiché era ritenuto contrario ai principi del cristianesimo, sappiamo che viene anche condannato come culto idolatrico da parte di alcuni religiosi, tra cui spicca la figura di San Bernardino da Siena.
La Chiesa dell’Annunziata a Monte Rotondo
Febbraio 6, 2008 by Francesco Giannini
Filed under Storia, Turismo
A 6 Km. da Gioia, sull’altura di Monte Rotondo, a 380 mt. s.l.m., a circa un Km. dagli scavi archeologici di Monte Sannace, nell’omonima contrada, domina l’antica Chiesetta dell’Annunziata.
Il sito, così come quello venuto alla luce su Monte Sannace, è stato abitato e urbanizzato in tempi remoti, poiché, trovandosi in uno dei punti più elevati dello spartiacque tra il mare Adriatico e quello Ionio, era un luogo strategico e importante dal punto di vista viario e per le possibilità difensive che offriva. Inoltre ancora oggi è inserita in un’area boschiva protetta, per la presenza di essenze arboree particolari e in via di estinzione.
Il territorio rurale su cui insiste la Chiesa venne assegnato alla Chiesa di Bari dal duca di Puglia Ruggiero e prese il nome di Feudo di Monte Sannace.
La Chiesa costituisce una testimonianza dell’arte del XIV secolo in Terra di Bari, importante non solo sotto l’aspetto architettonico, ma anche sotto quello pittorico.