I “Monacacìidde”
Agosto 16, 2021 by Francesco Giannini
Filed under Storia
I “Monecacìidde”, che dal dialetto gioiese possiamo tradurre nella forma italiana Fraticelli, nella tradizione popolare sono i folletti che, di notte, entravano nelle stalle e facevano trecce alle criniere o alla coda dei cavalli.
Nel folklore meridionale, non soltanto pugliese, ma anche quello lucano, calabrese, napoletano e siciliano, è presente questo folletto, che è rappresentato con caratteristiche demoniache e si raccontava che alcuni questi demoni erano custodi di tesori e di beni terreni.
Questo folletto, dell’altezza di circa mezzo metro, vestito con pantaloni lunghi fino alla caviglia, piedi simili a quelli del diavolo unghiuto, con un cappuccio rosso sul capo, penetrava nelle stalle attraverso il buco della serratura o di un piccolo pertugio e si divertiva ad annodare in trecce le criniere e le code dei cavalli. Era in grado di provocare il mal di pancia alle bestie domestiche e realizzava trecce anche alle donne dai capelli lunghi. Spesso saltava sulla pancia delle persone che dormivano e si divertiva a pressarla costringendo i malcapitati a svegliarsi col fiatone e a causa dei battiti accelerati del cuore. A volte i dispetti del folletto arrivavano al punto da legare mani e braccia del malcapitato, fino a paralizzarlo; altre volte rompeva piatti e soprammobili, soffiava nelle orecchie dei dormienti, oppure palpeggiava le donne. Si adirava se qualcuno riusciva a togliergli il cappello, ma era in grado di consigliare di giocare dei numeri al lotto per realizzare una cospicua vincita. Leggi tutto