Gesù, il Crocifisso (Riflessioni sulla Passione)
Aprile 20, 2011 by Rossana D'Addabbo
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Specialmente nella Settimana Santa, pensando a Gesù, alla Sua terribile “Passione” e morte in croce, almeno una volta nella vita ci siamo chiesti: perché uccidere proprio Lui, che predicava l’amore di Dio e l’amore per il prossimo?
Da un punto di vista strettamente umano ciò avvenne per due motivi, uno religioso ed uno politico. Il motivo religioso presenta molteplici sfaccettature. Innanzitutto Gesù era contrario all’osservanza puramente formale della legge mosaica, come dimostra l’episodio della prostituta salvata dal linciaggio: “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra”, disse Gesù, rivolgendosi ai presenti, ma nessuno ebbe il coraggio di farlo… Per le sue parole sul Tempio, che avrebbe ricostruito in tre giorni, riferendosi con esse al suo corpo e non al Tempio di Gerusalemme, il luogo sacro degli Ebrei per eccellenza (per cui una tale affermazione appariva loro pari ad una bestemmia). Per il suo atteggiamento, che destava scandalo: frequentava peccatori e mangiava con loro.
In sostanza Gesù con i suoi insegnamenti ed il suo esempio avrebbe capovolto la visione religiosa della gente e abbattuto i privilegi di una ristretta cerchia di persone, che detenevano il potere; andava, dunque, eliminato.
Novità sul simbolo cristiano per eccellenza
Ottobre 12, 2009 by Rossana D'Addabbo
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La sera del 12 settembre 2009, nella Chiesa di S. Antonio, ha avuto luogo un interessante “fuori programma” nelle manifestazioni in onore del SS. Crocifisso: la presentazione del libro di Michele Loconsole, “Il segno della croce. Storia e liturgia”, con cui il giovane autore ha illustrato i risultati delle sue indagini sulla devozione per la S. Croce nei primi secoli dell’era cristiana, sfatando alcuni luoghi comuni. Il pubblico, conquistato dalla semplicità, dall’immediatezza e dal fascino delle sue parole, ha così potuto conoscere un alacre studioso di storia delle maggiori reliquie della Passione di Gesù, come la Sindone, la corona di spine, il cartiglio con il titulus ovvero l’iscrizione identificativa del condannato, fissata sulla sommità della croce – per Gesù, con le lettere dell’acronimo I(esus) N(azarenus) R(ex) I(udeorum).