Sculture della Natura – Gli Ulivi Secolari di Puglia
La Biblioteca Comunale "Don Vincenzo Angelillo" di Gioia del Colle, nell'intento di valorizzare le tradizioni, la storia e gli aspetti culturali legati al nostro territorio, ospita una mostra del fotografo Tonino Angelillo intitolata Sculture della Natura – Gli Ulivi Secolari di Puglia.. Tale mostra fotografica, inaugurata lunedì 11 giugno resterà aperta al pubblico fino a sabato 30 giugno […]
La Biblioteca Comunale "Don Vincenzo Angelillo" di Gioia del Colle, nell'intento di valorizzare le tradizioni, la storia e gli aspetti culturali legati al nostro territorio, ospita una mostra del fotografo Tonino Angelillo intitolata Sculture della Natura – Gli Ulivi Secolari di Puglia..
Tale mostra fotografica, inaugurata lunedì 11 giugno resterà aperta al pubblico fino a sabato 30 giugno 2007, presso i locali della stessa Biblioteca Comunale, dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 18.00 alle 21.00.
La cittadinanza è invitata.
Testimone dei principali eventi della vita della nostra Comunità, a partire dal dopoguerra, dopo aver presentato in una precedente Mostra immagini della città di Gioia in bianco e nero, con questa sua ultima fatica Tonino Angelillocoglie, attraverso l'occhio del suo obiettivo, un aspetto particolare e caratteristico sia della campagna gioiese che di quella pugliese: il lavoro infaticabile che la natura ha operato nei secoli nel modellare o, come il manifesto stesso della Mostra suggerisce, nel creare sculture con gli alberi secolari di ulivo, patrimonio unico per l'umanità, che corre un grave pericolo di estinzione.
E l'Angelillo questo pericolo lo avverte a tal punto da decidere di fissare nei suoi " scatti " questo paziente lavorio, questa parte della nostra storia, per recuperare la memoria della nostra cultura mediterranea e contadina, che affonda le sue radici in un passato che si perde nella notte dei tempi.
Sono ormai all'ordine del giorno i quotidiani scempi causati dall' espianto di secolari alberi di olivo dalle nostre campagne ( dovuti da una parte a uomini allettati da facili e consistenti guadagni e dall'altra a persone spinte dal desiderio di abbellire le proprie ville del nord con questi resti dell'archeoflora mediterranea ) , che privano le nostre campagne e le nostre comunità della propria storia, della propria cultura, della propria identità.
Osservando questi capolavori che la natura ha creato, mirabilmente immortalati sulla sensibile pellicola dalla sensibilità di un serio e attento professionista, come l'Angelillo, se ne ricava, pur attraverso forme contorte e sempre varie, attraverso l'alternanza di giochi di luci e di ombre, di materia e di aeriforme vuoto, una piacevole sensazione che dà libero sfogo all'immaginazione nel ricreare figure, forme, personaggi straordinariamente nuovi e differenti.
E all'albero di olivo, così caro alla nostra cultura e a quella dei paesi dell'area del Mediterraneo, sono legati non solo tanti miti, tante storie, ma fa continuo riferimento la religiosità cristiana.
Un ramoscello di olivo recava nel becco la colomba che annunciava la fine del diluvio universale e l'inizio di una nuova era di pace; ramoscelli di olivo accompagnarono Gesù nel suo trionfale ingresso in Gerusalemme; sul monte degli Ulivi inizia la passione di Gesù; con l'olio che si ricava dal suo frutto si ungono i battezzandi, i cresimandi e gli infermi…
L'olivo, dunque, si connota come elemento importante nella vita dell'uomo, come simbolo di pace, di amore, di fratellanza; far scomparire l'albero di olivo significa cancellare una parte dell'uomo, della sua storia, di quei sentimenti che ad esso sono correlati.
Attraverso questo percorso fotografico avvertiamo, al di là di una forma di espressione artistica più o meno condivisa o condivisibile, di essere in presenza di un paziente lavoro didattico, rivolto non solo agli adulti, che notoriamente sono legati alle tradizioni e al passato, ma anche ai più giovani, perché, sensibili come sono alla spontaneità, all'amore per la natura e per l'arte in tutte le sue svariate forme, possano amare e tramandare ai posteri quel patrimonio di storia, di cultura, che ricevono nelle varie tappe che caratterizzano il loro percorso educativo, e l'amore e il rispetto per l'ambiente.
Sulla locandina dell'evento sono riportati versi del Prof. Giovanni Vasco.
"Foto-Tempo"
Tempo amico ogni sorriso intorno
uscendo per strada a respirare
l'aria piena dei giorni di cielo
poi la sera si prega si spera.
Tempo amico le ore che vanno
invecchiandoci piano d'eterno
nuovo un bimbo ci chiede per storia
sulle foto negli occhi di mamma
(Prof. Giovanni Vasco)
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14 Giugno 2007