Resoconto del 46° Congresso Nazionale della Fidas a Bari
Per tre giorni Bari, è stata la capitale della donazione del sangue con il motto "Solidarietà senza Confini", tra i presenti il giornalista Antonio Caprarica che è stato ospite della sezione FIDAS di Gioia del Colle. Abbiamo ricevuto da Maria Stea, presidente della sezione di Gioia del Colle e Vice Presidente Regionale, il resoconto della manifetazione. […]
Per tre giorni Bari, è stata la capitale della donazione del sangue con il motto "Solidarietà senza Confini", tra i presenti il giornalista Antonio Caprarica che è stato ospite della sezione FIDAS di Gioia del Colle.
Abbiamo ricevuto da Maria Stea, presidente della sezione di Gioia del Colle e Vice Presidente Regionale, il resoconto della manifetazione.
Si è svolto, il 46° congresso Nazionale della Fidas (Federazione Italiana Associazioni Donatori Sangue), presso l'Hotel Palace di Bari nei giorni 28 e 30 aprile. Il tutto è cominciato già dal 27 aprile, presso la sala consiliare del comune di Bari, con la conferenza stampa di presentazione dell'evento, alla presenza delle maggiori cariche associative Fidas tra cui il presidente nazionale Aldo Ozino Caligaris, il presidente della Federazione Pugliese Donatori Sangue, Domenico Dileo e la presidente Fidas Puglia, prof.ssa Rosita Orlandi,
che definisce questo "il congresso di riscatto" del meridione. Non sono mancate le maggiori autorità militari della Puglia e naturalmente il sindaco di Bari, socio Fidas, Michele Emiliano. Il presidente nazionale Ozino ha comunicato con orgoglio l'incremento nel 2006 del 21% dei donatori giovani (età compresa tra i 18 e i 28 anni) e ha annunciato che la Puglia e quindi la Fidas, donerà, una parte di sangue raccolto ai bambini talassemici albanesi. In Albania, dove esiste la donazione a pagamento, due anni fa è nata la prima Associazione di donatori di sangue con lo stesso statuto e regolamento della Federazione Pugliese Donatori Sangue. Quest'associazione è stata fondata dal dott. Natale Capodicasa, italiano ma residente in Albania da dieci anni, presente con una delegazione albanese all'intero congresso. Da qui il tema del Congresso, solidarietà senza confini, da una goccia di sangue pugliese nasce un arcobaleno, simbolo di vita, per raggiungere l'Albania, dove non c'è sangue sicuro, se non quello dei pochi donatori associati.
Il 28 aprile si è svolta l'Assemblea annuale alla presenza di 350 delegati di 65 associazioni, non è mancato il saluto del Sindaco Emiliano e del Presidente del Consiglio Regionale Puglia, prof. Pietro Pepe, anche lui socio Fidas, il quale ha voluto sottolineare l'importanza della cultura della donazione volontaria, anonima, responsabile e associata.
La giornata più attesa è stata quella del 29 aprile, Bari era pronta ad ospitare le migliaia di donatori provenienti da tutta Italia, alle ore 9.00, in diretta su telenorba, la Santa Messa celebrata dal priore della Basilica di San Nicola, padre Damiano Bova, sui gradini del Teatro Piccinni, alla presenza di labari, striscioni, e gonfaloni, ma anche d'autorità, l'onorevole Antonio Gaglione, sottosegretario al Ministero della salute, il presidente del consiglio regionale, prof. Pietro Pepe, il sindaco di Bari Michele Emiliano e tra gli altri sindaci anche il sindaco di Gioia del Colle, Vito Mastrovito. Al termine del saluto del presidente nazionale, è cominciata la sfilata con una staffetta motociclistica, della polizia di Stato, polizia Penitenziaria, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale. Presente la banda dell'Aeronautica Militare, la banda dei donatori di sangue leccese, la banda di Falcicchio di Gioia del Colle, nata nel 1860 e la Banda Brigata Corazzata Pinerolo. A seguito le varie regioni ed infine la Federazione Pugliese Donatori Sangue, come al solita numerosa, ma questa volta ancor di più, con le 40 sezioni presenti, naturalmente non è mancata la Sezione di Gioia del Colle, presente dalle ore 7 di mattino, perché impegnata anche nel servizio d'ordine alla sfilata.
Il compito della Sezione di Gioia non finiva qui, nel pomeriggio, un gruppo con il pullman a proseguito a Fasano al parco divertimenti, altri invece avevano il compito di accogliere in aeroporto il dott. Antonio Caprarica, giornalista rai e direttore di radio1 e giornali radio che arrivava da Venezia a ritirare il premio "un amico per la comunicazione" e partecipare alla serata di Gala di domenica sera. Ma torniamo indietro, per tutta la durata del congresso in aeroporto c'è stata una postazione info-point ad accogliere tutti i delegati e congressisti, postazione gestita per tutta la durata da donatrici gioiesi. La domenica, all'arrivo di Caprarica, anche la presidente di gioia, Maria Stea, vice presidente della Federazione, la quale non solo ha accolto il noto giornalista, subito riconosciuto, anche da ragazzine che non si sono fatte sfuggire l'occasione per avere un autografo, ma aveva il compito di accompagnarlo alla serata di gala tenutasi a Putignano all'Antica Masseria, serata conclusasi con fuochi d'artificio e lancio di una mongolfiera.
Il 30 aprile si è concluso il congresso con una tavola rotonda di politica sanitaria, "Solidarietà senza confini, esigenze trasfusionali: punto di arrivo e punto di partenza". Presente il viceministro alla salute albanese Arben Ivanaj che afferma l'importanza della nascita di un'associazione di donatori volontari per il miglioramento dell'emergenza sangue in un paese dove a giorni sarà varata una nuova legge sul tema della donazione. Non è mancato l'intervento del dott. Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, che afferma con una simpatica metafora tra donare i pesci o la canna da pesca è più utile offrire lo strumento che li renda indipendenti, di qui parte una collaborazione tra Puglia e Albania, mirata a costruire modelli di autosufficienza. Non ha perso occasione per affermare che le pagine che le la FPDS ha scritto in questi anni rappresentano per le istituzioni un "felice ingombro". Presenti anche l'assessore alle politiche della salute dott. Alberto Tedesco che ricorda il protocollo firmato con la Fidas per sensibilizzare nelle scuole e il dott. Michele Scelsi, coordinatore tecnico CRAT, che racconta quando nel 1980, per la prima volta varcava la soglia del policlinico, c'era un'automobile e per la precisazione un'alfa romeo che vedeva ferma davanti alla banca del sangue, pronta a vendere donazioni ai parenti degli ammalati. Oggi non solo quella macchina non c'è più, ma grazie alla caparbietà delle associazioni di donatori di sangue, la Puglia è vicina all'autosufficienza. Il dott. Giuseppe Aprili, presidente SIMTI e il dott. Giuliano Grazzini, Direttore Centro Nazionale Sangue hanno parlato della conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale e dell'esigenza di dotare la Puglia della prima banca che dovrà raccoglierle. La mattinata si è conclusa con la consegna del premio "un amico per la comunicazione" ad Antonio Caprarica, che con gran simpatia ha apprezzato e condiviso il nostro sforzo di fare corsi di comunicazione e il nostro motto, fare e far sapere.
"Possiamo veramente ritenerci soddisfatti, afferma la vicepresidente Maria Stea, un anno di lavoro è servito ad ottenere visibilità, credibilità e professionalità, adesso ci auguriamo che i donatori aumentino ancora, sia per la nostra autosufficienza, ma anche per poter garantire ai bambini talassemici albanesi, il sangue che necessita, nella speranza che al più presto il governo albanese si organizzi per la donazione volontaria anonima, responsabile e soprattutto senza fini di lucro.
6 Maggio 2007