Primo Centenario della costruzione della Chiesa dell’Immacolata di Lourdes

L’Arcivescovo di Bari, Mons.Giulio Vaccaro, il 19 novembre 1919, tenuto conto che Gioia contava oltre 23.000 abitanti e che un nuovo quartiere si stava sviluppando nella zona orientale del Paese ed era il caso che si dotasse di una chiesa, provvede ad acquistare circa 2.000 mq. di suolo su cui erigere la nuova chiesa. Il […]

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Chiesa dell’Immacolata di Lourdes

L’Arcivescovo di Bari, Mons.Giulio Vaccaro, il 19 novembre 1919, tenuto conto che Gioia contava oltre 23.000 abitanti e che un nuovo quartiere si stava sviluppando nella zona orientale del Paese ed era il caso che si dotasse di una chiesa, provvede ad acquistare circa 2.000 mq. di suolo su cui erigere la nuova chiesa.

Il 16 dicembre 1919 lo stesso Arcivescovo di Bari eleva a Parrocchia sia la zona orientale che quella occidentale di Gioia le future chiese dell’Immacolata e di Santa Lucia.

Il 3 febbraio 1920 Mons. Domenico Del Buono, Ausiliare dell’Arcivescovo di Bari conferisce il canonico possesso parrocchiale a don Sante Milano, sacerdote nato a Gioia del Colle il 7 luglio 1884 e rettore della chiesa di Sant’Andrea.

Agli inizi degli Anni Venti don Sante presenta alla Curia di Bari, per la debita approvazione, il progetto riguardante la costruzione di una nuova Chiesa a Gioia, nei pressi di quella Cappella, progetto dell’ingegnere gioiese Giuseppe Colacicco.

Mons. Augusto Curi, Arcivescovo di Bari, considerò un’utopia la realizzazione di quel progetto, il cui costo sarebbe stato proibitivo, per la maestosità del Tempio che si voleva erigere e per i costi relativi anche al suo artistico arredamento.

Per nulla scoraggiato da quelle parole, don Sante Milano mostra tenace perseveranza nel suo proposito.

La richiesta di costruzione della Chiesa approda per due volte in Consiglio comunale, il 22 e 27 settembre 1921. I consiglieri respingono la richiesta e invitano il richiedente a presentare un nuovo progetto.

Don Sante, però, il 14 novembre 1921 dà inizio ai lavori di costruzione della nuova Chiesa in via Mazzini, con la cerimonia della posa della prima pietra della nuova Chiesa, senza richiedere un ulteriore regolare permesso del Comune.

I lavori vengono sospesi per ordine del Comune e don Sante Milano presenta domanda per ottenere l’autorizzazione per costruire la nuova Chiesa con annesso ricreatorio e casa del parroco. Il 5 dicembre 1921 viene discussa anche una interrogazione sulla abusiva costruzione della nuova Chiesa.

Bisognerà attendere 25 anni di ansie e di perseveranti suppliche, perché la Chiesa sia definitivamente consacrata dall’Arcivescovo di Bari, S.E. Mons. Marcello Mimmi, il 23 aprile 1946, intitolata alla Bianca Regina dei Pirenei  ”Maria SS. Immacolata di Lourdes” e contemporaneamente venga aperta ufficialmente al culto.

Di seguito riporto una ricerca storica del nostro concittadino, l’insegnante Giuseppe Montanarelli.

La festa di Santa Bernadetta Soubirous a Gioia del Colle. 16 aprile.

Marie Bernarde Soubirous, primogenita di sei figli, nacque da genitori poverissimi il 07 Gennaio dell’anno 1844 a Lourdes in Francia e cominciò da piccola a fare la pastorella. Di salute cagionevole, assistette a diciotto apparizioni della Madonna tra l’11 Febbraio e il 16 Luglio dell’anno 1858. Tuttavia solo alla sedicesima apparizione la Madonna rivelò la sua identità con queste parole: ‘ Io sono l’Immacolata Concezione’.

In seguito alle visioni di Bernadetta, cominciò uno straordinario afflusso di pellegrini a Lourdes, sul luogo in cui la Madonna era apparsa.  Entrata a far parte della Congregazione delle Suore della Carità di Nevers con il nome di suor Maria Bernarda e trattata con freddezza dalle sue consorelle, svolse i lavori più umili fino a quando la malattia la costrinse al letto. Santa Bernadetta morì il 16 aprile dell’anno 1879 a Nevers in Francia.

Statua dell’Immacolata di Lourdes nell’omonima Chiesa di Gioia

A Gioia del Colle fino al 1921, anno in cui iniziò la costruzione della Chiesa dell’Immacolata di Lourdes, c’era una cappella rurale inizialmente dedicata a Gesù Buon Pastore e poi consacrata alla Madonna dei Pastori, con riferimento alla Natività del Signore. Dalla cappella ebbe origine la Chiesetta dell’Immacolata di Lourdes voluta dalle famiglie di origine francese e dalle pastorelle locali.

In occasione della dedicazione della cappella alla Santa Vergine dei Francesi, vennero realizzate due statue lignee della Madonna e di Santa Bernadetta Soubirous che venivano portate in processione l’11 Febbraio, festa che ricordava la prima apparizione della Madre di Dio a Lourdes.

In occasione della festa del 16 Aprile, la sera della vigilia, dopo un triduo liturgico, solo la statua di Santa Bernadette veniva portata dai pastori nella Chiesa Conventuale di Sant’Antonio da Padova presso il Santissimo Crocifisso, dove permaneva tutta la notte. Il mattino seguente si officiavano due Sante Messe solenni, una celebrata nella Chiesetta e l’altra nella Chiesa Conventuale del Crocifisso miracoloso.

Al termine dei sacri riti, si realizzavano due processioni, una della Madonna di Lourdes che partiva dalla Chiesetta percorrendo l’anello viario extra murario avviandosi verso la Piazza della Porta o l’attuale Piazza XX Settembre e l’altra di Santa Bernadetta che partiva dalla Chiesa del Crocifisso, avviandosi verso Piazza San Francesco d’Assisi o l’attuale Piazza Plebiscito, in senso opposto, accompagnata dagli agnellini non macellati a Pasqua e ricoperti di sonagli e nastrini azzurri.

La statua della Madonna di Lourdes veniva portata a spalle dalle Figlie di Maria, mentre quella di Santa Bernadetta veniva portata dalle pastorelle o dalle massaie. Le processioni si incontravano in Piazza San Francesco d’Assisi a mezzogiorno, dove veniva recitata la supplica, con la benedizione mariana. Al termine avveniva l’incontro delle due statue. Dopo averle avvicinate per tre volte, in onore alla Santissima Trinità, le statue venivano fissate su una stessa base e, così riunite, proseguivano il percorso processionale verso la Chiesetta.

Nel pomeriggio si svolgeva la vendita della lana.

A causa di contrasti organizzativi la festa di Santa Bernadetta venne abolita, in quanto le statue vennero danneggiate da un incendio e sepolte in terra consacrata.

In seguito, con la costruzione della nuova Chiesa parrocchiale venne realizzato un gruppo statuario in cartapesta della Scuola Leccese del Manzo che raffigura la Madonna sulla rupe ed ai suoi piedi, inginocchiata, Santa Bernadetta Soubirous.

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16 Aprile 2021

  • Scuola di Politica

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