Orazio Svelto – Il senso di una biografia, destino, dovere, passione
Orazio Svelto: Il Sottile Fascino del Laser. Un titolo seducente per narrare in forma biografica una Vita al servizio della Scienza che a sua volta è al servizio della Vita, scindere tale legame è al di là di ogni legge chimica… Una perfetta fusione tra mente geniale, intuito, senso del dovere, cordialità, ed un'aura di […]
Orazio Svelto: Il Sottile Fascino del Laser.
Un titolo seducente per narrare in forma biografica una Vita al servizio della Scienza che a sua volta è al servizio della Vita, scindere tale legame è al di là di ogni legge chimica… Una perfetta fusione tra mente geniale, intuito, senso del dovere, cordialità, ed un'aura di sensibile, generosa e sommessa umanità che di gran lunga brilla più di un raggio laser. Le affinità sono tante e nella biografia "Orazio Svelto: Il Sottile Fascino del Laser" curata da Di Renzo Editore di Roma, in una riuscitissima formula già testata su luminari dello spessore di Edoardo Bancinelli e Margherita Hack, l'intreccio tra il vissuto umano e quello professionale che tanto ha donato alla ricerca, tra il percorso culturale, sociale e i meritati riconoscimenti, tra dedizione, impegno, sacrificio e tanta, tanta passione per la conoscenza, ha dato vita ad una narrazione avvincente e stimolante. Una misteriosa scintilla dalle azzurre tonalità "laserine", pervade a tratti, sul filo conduttore delle emozioni, la narrazione, generando un campo magnetico in cui Scienza e Fede
nell'Umanità si sovrappongono divinamente. Il primo capitolo di questa coinvolgente biografia si conclude con un accorato appello agli studenti, un invito ad aver fiducia in sé stessi, "…a non lasciarsi mai fuorviare nella scelta della propria carriera, da argomentazioni di carattere venale o da pressioni familiari" riversando negli studi il massimo impegno, puntando "all'approfondimento personale", portando avanti le proprie idee "con convinzione, ma anche con spirito critico" e lasciandosi guidare dalle aspirazioni e dall'amore verso "la ricerca, perché in essa è racchiuso il futuro non solo della nostra nazione ma di tutta l'umanità.". Nel finale un'analisi scientifica del malessere che mina l'economia italiana, in cui "tecnocrazia e lobbycrazia" tendono a distruggere il valore del merito, in quanto il potere è meglio gestito nella mediocrità culturale. Un investimento in questo settore non solo è auspicato ma indispensabile. Se la Max Plank (una sorta di CNR tedesco) si avvale di 15 premi Nobel per finanziare l'eccellenza, il nostro CNR versa nell'indigenza più assoluta, perdendo ottimi ricercatori letteralmente "scippati" da chi al merito sa dare valore. Tra le soluzioni suggerite non arrendersi, non addossarsi "politicamente" le colpe "tanto sono di tutti", riportare il merito nella scuola e su di esso basare lo stanziamento di ogni finanziamento, così come avviene nelle università inglesi, consapevoli che in un contesto cristallizzato "molte sono e saranno le resistenze al cambiamento", da qui l'urgenza di denunciare coraggiosamente quello che non funziona puntualizzando gli aspetti positivi.
Un'opera presentata nei giorni scorsi in conferenza rotariana, distante "anni luce" da intenti celebrativi, scaturita da un casuale incontro per dare voce ad una sentita ed ancora inespressa esigenza interiore: non lasciar spegnere la luce della conoscenza, non mercificarla, valorizzarla nel tempio "vestale" dell'onestà, difenderla dai tanti, troppi interessi che "attentano" a quei valori morali ed etici che "geneticamente" ne attestano l'indipendenza e la rendono dono eccelso, speranza per tutta l'umanità. Orazio dedica pagine di appassionata ricerca non solo"scientifica", ai suoi nipotini Alessandro e Stefano (6 e 3 anni), a loro il merito di aver "gettato una nuova luce" sulla sua vita, dalla trama intessuta di lucenti raggi laser ed ancor più luminosi riconoscimenti. Una luce che scientemente decide di rifrangersi nel caleidoscopio delle emozioni trapela dalle pagine di questa biografia, un testo propedeutico distribuito dalla libreria Minerva, assolutamente da proporre alle giovani menti che decideranno di sfidare il buio per aprire nuovi, fulgidi orizzonti nella ricerca.
22 Gennaio 2008