Le Opere Pie e la Congregazione di Carità a Gioia
Numerosi sono stati i benefattori di Gioia del Colle che hanno donato tutto o parte del proprio patrimonio ad Opere Pie per soccorrere poveri e malati. Come viene riportato dal professor Giovanni Carano Donvito, nella sua carica di Delegato Tecnico della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla condizione dei contadini nelle province meridionali, il Comune di Gioia […]
Numerosi sono stati i benefattori di Gioia del Colle che hanno donato tutto o parte del proprio patrimonio ad Opere Pie per soccorrere poveri e malati.
Come viene riportato dal professor Giovanni Carano Donvito, nella sua carica di Delegato Tecnico della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla condizione dei contadini nelle province meridionali, il Comune di Gioia del Colle risulta uno dei più ricchi per numero di dotazione di Opere Pie. Basti pensare che già nel secolo XIV a Gioia è operante il primo Ospedale, quello fondato dalla famiglia D’Andrano e altri due risultano quello dei Cavalieri Ospitalieri o di Malta e quello dei Paoli, nei secoli XV e XVI.
Il senso profondo della carità dei gioiesi si manifesta anche dalle donazioni di numerosi cittadini, a partire dalla signora Angela Maria Paradiso, che donò tutti i suoi averi per la fondazione di un Civico Ospedale (il primo dopo quello dei D’Andrano, dei Cavalieri di Malta e dei Paoli) cui seguirono nel 1853 la signora Aurelia Palmisano e la signora Anna Indellicati, sempre a favore dell’Ospedale. Seguirono nel 1862 l’abate Francesco Saverio Indellicati e successivamente la signora Dorotea Indellicati e la figlia Nicoletta.
Le Opere Pie istituite nel nostro paese sono state le seguenti: San Filippo, Maria di Costantinopoli, Gianrizzi, San Rocco, SS. Sacramento, Monte dei Pegni, Ricovero di Mendicità, Legato Fusco, Purgatorio, Legato Favale, Orfanotrofio femminile Francesco Stasi, Asilo d’Infanzia, Orfanotrofio maschile, Ospedale Paradiso.
Tra questi benefattori, oltre a Pasquale Favale (maritaggi per donzelle povere, mantenimento di un giovane in un Istituto Superiore Musicale e Asilo Infantile), vanno ricordati: la signora Angela Maria Paradiso (Ospedale), la signora Aurelia Palmisano (Ospedale), l’abate Francesco Saverio Indellicati (Ospedale), la signora Dorotea Indellicati e sua figlia Nicoletta (Asilo d’Infanzia, Ospedale e maritaggi per donzelle povere), la signora Camilla De Luca (Asilo Infantile), lo Scolopio don Cesare Soria (Ospedale), il signor Giovanni Girardi (Ospedale e Ricovero di Mendicità), il Primicerio don Michele Cassano (Ricovero di Mendicità), la signora Anna Taranto (Orfanotrofio femminile Francesco Stasi), il signor Nicola Serino Romano.
Le Opere Pie nel 1862, a seguito di apposita legge, furono concentrate nella Congregazione di Carità. Esse disponevano oltre che di lasciti per maritaggi ed altre forme di beneficenza, di un Ospedale con Dispensario oftalmico e Reparto chirurgico, affidato a specialisti, di un Ricovero di Mendicità, di un Orfanotrofio femminile, di un Asilo Infantile e dell’Orfanotrofio maschile, che formavano Enti distinti.
Riporto il verbale di passaggio e consegna dell’Amministrazione delle Opere Pie della Commissione di Beneficenza, sotto il nome di San Filippo, Gianrizzi, Madonna di Costantinopoli e San Rocco, alla Congregazione di Carità di Gioia.
L’anno 1863 al dì primo Gennaro in Gioia nell’Ufficio delle Opere Pie, riunita la Commissione di Beneficenza composta dei Signori D. Antonio Taranto Sindaco Presidente della medesima, D. Teodorico Iacobellis e D. Francesco Paolo Eramo, riunita la Commissione di Carità composta dal medesimo Presidente Sig. Taranto, e membri D. Lorenzo Ceppaglia, D. Tommaso Calabrese, D. Francesco Soria, D. Tommaso Sacerdote. Favale, D. Giuseppe Stasi, D. Francesco Sacerdote Montinari, D. Vito Pugliese, e D. Filippo Losito, con l’intervento ancora del Sig. D. Donato Colucci, Tesoriere delle Opere Pie, assistiti tutti dal Segretario Sig. D. Pompeo Lippolis, si è proceduto giusta la Legge sull’amministrazione delle Opere Pie del 3 agosto 1862 e rispettivo regolamento all’inventario di tutti gli atti, documenti, registri ed altre carte che costituiscono l’Archivio della Pubblica Beneficenza, nella rassegna della situazione attiva e passiva non che alla verifica della cassa e consegna di tutto ciò che si appartiene alle Opere Pie sotto la denominazione di S. Filippo, Gianrizzi, Costantinopoli, S. Rocco, le quali sin’oggi si sono amministrate dalla suddetta Commissione di Beneficenza, e che ora passano sotto l’amministrazione della Congregazione di Carità, immettendosi queste nel legale possesso di tutto ciò che si appartiene ad esse Opere Pie giusta la succitata Legge e Regolamento.
In esecuzione di tale disimpegno la Commissione di Beneficenza ha fatto la seguente consegna delle carte, documenti, registri e mobilio.
La Congregazione di Carità fu istituita in ogni Comune con la Legge 3 agosto 1862 con lo scopo di soccorrere i poveri tramite l’assistenza sanitaria, l’educazione e l’istruzione. La Congregazione amministrò a Gioia le rendite delle Opere Pie S. Filippo, Gianrizzi, Costantinopoli, S. Rocco, Monte dei Pegni, Orfanotrofio maschile Stasi, Ricovero di Mendicità, in parte quella del Purgatorio e dell’Ospedale Paradiso.
Nel 1866 le Opere Pie per elemosine e maritaggi di S. Filippo, S. Maria di Costantinopoli, Gianrizzi, S. Rocco e SS. Sacramento furono fuse nell’Ospedale Paradiso, con l’obbligo non solo di ampliarlo, ma anche di ricavarne due fondi: uno per elemosine e l’altro per il mantenimento del Ricovero di Mendicità.
Vanno ricordate anche le Opere Pie Legato Fusco (dote per donzelle povere ed orfane) e Purgatorio. Il Legato Fusco nel 1867 confluì nella Congregazione di Carità mentre l’Opera Pia Purgatorio nel 1897 fu trasformata in quella del Ricovero di Mendicità.
Nel 1926 il Legato Fusco è stato devoluto alla Federazione Provinciale a favore dell’Infanzia.
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16 Settembre 2024