L’atto di patronato di San Filippo Neri
Un tempo era consuetudine, prima della solenne processione di San Filippo, recitare l’atto di patronato di Gioia al Santo protettore. Questa consuetudine è stata interrotta nel secolo scorso. Il Comitato della festa patronale e soprattutto l’allora Presidente Sandro Cortese, nel 2015, quinto centenario della nascita di San Filippo Neri, ha voluto chiudere i festeggiamenti del […]
Un tempo era consuetudine, prima della solenne processione di San Filippo, recitare l’atto di patronato di Gioia al Santo protettore.
Questa consuetudine è stata interrotta nel secolo scorso.
Il Comitato della festa patronale e soprattutto l’allora Presidente Sandro Cortese, nel 2015, quinto centenario della nascita di San Filippo Neri, ha voluto chiudere i festeggiamenti del Santo Patrono con un atto devozionale di rilevante risonanza: la riconoscenza dei gioiesi per San Filippo, con la concessione ufficiale a Lui del titolo di concittadino.
Il testo del documento che attesta tale avvenimento recita: Comune di Gioia del Colle. Nel quinto centenario della sua nascita, data la notevole importanza della sua figura nella storia della Chiesa Cattolica, modello evangelico pedagogico e sociale di virtù e solidarietà, monito storico vivente per le odierne e future generazioni, preso atto della plurisecolare profonda devozione sempre manifestata nei suoi confronti dalla Comunità di Gioia del Colle, testimoniata dall’averlo scelto come “Principal Protettore”, siamo onorati di considerare Nostro Concittadino San Filippo Neri. Gioia del Colle 21 luglio 2015.
In nome della cittadinanza gioiese Il Commissario Straordinario Rossana Riflesso.Di seguito riporto una ricerca storica del nostro concittadino, l’insegnante Giuseppe Montanarelli.
A Gioia del Colle, l’atto di patronato era una formula vocativa scritta a mano su di una pergamena ed acclamata dall’Autorità o podestà, sul sagrato della Chiesa Madre, prima della consegna delle chiavi della città a San Filippo Neri.
L’atto di patronato popolare sanciva il patto di amore, affidamento e protezione tra la città di Gioia del Colle e il suo Santo patrono Filippo Neri.
La formula settecentesca è stata più volte rimaneggiata a seconda delle vicende storiche e poi a partire dalla seconda metà dell’Ottocento divenne fissa e regolativa.
Agli inizi del Novecento la formula venne abolita e sostituita con la preghiera propria del Santo.
L’antica formula:
Ave San Filippo Neri, nostro Padre della fede cristiana e Patrono della città di Gioia del Colle, in Terra di Bari.
Gioia del Colle si inchina davanti alla Vostra immagine gloriosa e si prostra ai vostri piedi, acclamandovi nostro strenuo avvocato e salvatore.
Proteggete, curate e guardate la nostra Città e tutti i suoi abitanti.
Scampateci da ogni pericolo, dell’anima e del corpo.
Intercedete per noi presso la gran Madre di Dio la Vergine Maria e la Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo.
A Voi con fiducia affidiamo le chiavi di Gioia del Colle e soprattutto vi porgiamo le chiavi del cuore di tutti i gioiesi, come ieri, oggi, domani e sempre. Amen.
© È consentito l’utilizzo del contenuto di questo articolo per soli fini non commerciali, citando la fonte ed i nomi degli autori.
8 Giugno 2021