La Scuola elementare San Filippo Neri
Quest'anno ricorre il novantesimo anno dalla deliberazione di istituzione della Scuola Elementare San Filippo Neri. Infatti il 21 giugno 1919 la Giunta comunale di Gioia prende atto che l'Edificio scolastico esistente è insufficiente ai bisogni della popolazione; ha 32 aule con 52 alunni, oltre il massimo consentito dalla legge. Si avverte quindi l'esigenza di costruire […]
Quest'anno ricorre il novantesimo anno dalla deliberazione di istituzione della Scuola Elementare San Filippo Neri.
Infatti il 21 giugno 1919 la Giunta comunale di Gioia prende atto che l'Edificio scolastico esistente è insufficiente ai bisogni della popolazione; ha 32 aule con 52 alunni, oltre il massimo consentito dalla legge. Si avverte quindi l'esigenza di costruire un nuovo Edificio scolastico a Nord di Corso Vittorio Emanuele per la provinciale che per Acquaviva porta a Bari. Il suolo è libero, si può impiantare la scuola; c'è la possibilità di una palestra all'aperto e quella di utilizzare un campicello ad uso scolastico. Occorrono non meno di 20 aule, destinate a crescere in futuro, almeno a 27, oltre a sale varie. C'è già un il progetto dell'ingegnere Giovanni Milano che prevede una spesa di £.700.000 comprese £.19.602,70 per esproprio e £. 20.071,23 per spese impreviste. La Cassa DD. PP. finanzia entro il 30-6-1919 con mutuo al 3% e il Ministero della Pubblica Istruzione corrisponde ai Comuni sussidi pari alla metà della spesa prevista, non superiore però a £. 50.000. E' approvato il progetto e si chiede alla Cassa DD. PP. Un mutuo di £. 650.000 al 3% estinguibile in 35 anni e il sussidio di £. 50.000 al Ministero della P. I. Si avrà così il lavoro per fronteggiare la disoccupazione.
Il 19-1-1920 nella Giunta comunale si parla di un mutuo di £.900.000 senza interessi per l'Edificio Scolastico.
A seguito delle osservazioni fatte dal Genio Civile ( 24 aule e non 27, alleggerire le volte, abbellire la facciata, ampliare la palestra, eliminare il muro di cinta, ridurre l'area da occupare, portare il costo da 900.000 a £.950.000 ), il 27 -3-1920 la Giunta apporta le variazioni al progetto del nuovo Edificio Scolastico.
In Consiglio comunale il 7-12-1920 si afferma che c'è una legge obbligatoria per l'istruzione pubblica. Si chiede di costruire un nuovo Edificio Scolastico all'estremo di via Bari, per servire altri quartieri del paese. C'è infatti un solo Edificio scolastico e ci sono anche 70 e più bambini in aule inadeguate, con 2 o più classi nello stesso locale, con orario ridotto o alternato. Il 27-12-1920 il Consiglio delibera di contrarre un mutuo senza interessi per l'Edificio scolastico. Il 27-9-1921 e il 28-11-1921 il Consiglio delibera la richiesta di mutuo di £. 950.000 per costruire il nuovo Edificio scolastico e l'Asilo Infantile. Il 20-3-1924 il Consiglio modifica il progetto dell'edificio scolastico.
Nonostante queste decisioni i lavori di costruzione del nuovo Edificio scolastico non vanno in porto; bisogna aspettare la riunione del 29-8-1931 perché il Podestà deliberi l'accensione di un mutuo di £.1.500.000 per la costruzione del secondo Edificio Scolastico per le scuole elementari, in quanto l'unico esistente aveva 27 aule, ma funzionavano 50 classi con circa 2000 alunni.
Il 16-10-1931 il Consiglio approva il nuovo progetto, per la costruzione del secondo edificio scolastico, dell'ingegnere comunale Filippo De Bellis, che prevede un costo di £. 1.500.000. Il relativo mutuo di pari importo, da contrarsi con la Direzione Regionale della Cassa DD. PP. viene deliberato dal Consiglio in data 26-10-1931; l'istruttoria è deliberata il 5 novembre successivo.
Nella delibera consiliare del 30-1-1932 con la quale si discute dell'appalto dei lavori della nuova Scuola, si parla per la prima volta di Edificio Scolastico Mussolini. L'appalto dei lavori viene deciso nei Consigli del 22 marzo e del 22 aprile 1932. Il contratto di appalto è sottoscritto il 16-5-1932 con la Cooperativa Arte Muraria di Gioia e prevede un ribasso del 25,80% sul progetto elaborato dall'ingegnere De Bellis, per un importo di £. 1.244.769,20, delle quali £. 923.618,75 al netto del ribasso.
Il 3-2-1932 il Consiglio delibera l'acquisto del suolo per l'Edificio Scolastico Mussolini, delibera successivamente rettificata dal Consiglio nella seduta del 21-5-1934. Il 20 luglio 1932 il Consiglio nomina un assistente ai lavori di costruzione dell'Edificio. Il 22 novembre 1933 il Podestà delibera di eseguire dei lavori aggiunti all'Edificio Scolastico Mussolini, ratificando una delibera della Giunta del giorno 20 novembre.
Il 21 maggio 1934 viene ratificata la delibera del 1932 riguardante l'acquisto di suolo per l'edificio scolastico Mussolini.
Il 15 ottobre 1934 si delibera sulla costruzione di un impianto di acqua per l'Edificio.
Poiché i lavori di costruzione del nuovo Edificio volgono al termine il Consiglio comunale nella seduta del 25-6-1934 delibera l'impianto di luce, di campanelli e degli impianti igienico-sanitari e il 15 ottobre delibera la costruzione dell'impianto di acqua per la scuola. Un contratto suppletivo viene sottoscritto in data 16-7-1934. Il 26-11-1934 viene decisa la proroga dell'appalto dei lavori per la costruzione dell'Edificio scolastico Mussolini.
Il 6-4-1935 il Consiglio delibera di far eseguire lavori aggiunti all'Edificio Mussolini.
I lavori terminano e per dare avvio al nuovo anno scolastico nel nuovo Edificio il 18-10-1935 la Giunta delibera di far eseguire le pulizie alla nuova Scuola e il 5 novembre provvede a nominare un bidello provvisorio per la sua apertura.
Il 5 novembre 1935 per la prossima apertura della Scuola si nominano le bidelle provvisorie. Il 6-11-1935 la Giunta delibera lo spostamento di un apparecchio telefonico dal comando delle Guardie Urbane ai locali dell'Edificio Scolastico Mussolini. Il 16 novembre la Giunta autorizza lo scavo di 24 fosse per piantare altrettanti alberi di gelso intorno all'Edificio Mussolini. Il 12-4-1937 il Podestà delibera l'acquisto di un apparecchio radio e di un impianto altoparlante all'Edificio Mussolini e il 15 maggio l'acquisto di un candelabro.
Il 22-5-1937 la Giunta delibera di far effettuare il collaudo al nuovo Edificio, il cui contratto di costruzione risale al 16 maggio 1932 con appalto aggiudicato alla Cooperativa L'Arte Muraria di Gioia.
Nel 1938 la Giunta provvede ad acquistare materiale elettrico per la nuova Scuola, cassette di pronto soccorso e arredi e mobili nuovi; il 5 marzo viene deciso di trasportare arredi e mobili al nuovo Edificio.
Avendo chiuso la contabilità, la Giunta nella seduta del 15-3-1938 delibera di ridurre il mutuo contratto per la costruzione dell'edificio Mussolini da £. 1.500.000 a £. 1.345.320; a tanto ammontava la spesa finale comprensiva del collaudo.
Per la sistemazione delle immediate vicinanze dell'Edificio il Podestà il 4-4-1938 decide di contrarre un mutuo di £. 20.824 con la Cassa DD.PP., richiesta reiterata il 12-6-1939 ed elevata a £. 120.800 e il 10 novembre successivo.
Sembrava giunta la conclusione dell'opera, ma il 4 luglio del 1838 il Podestà prende atto che l'impresa costruttrice ha avanzato al Comune delle riserve per l'intonaco decorativo esterno dell'edificio Mussolini, in quanto di spessore doppio rispetto a quello stabilito e che per questo ha richiesto un interesse del 5% sulle zone dovute in base al collaudo e per il ritardo del collaudo e quindi del conseguente saldo dei lavori.
Il 21 gennaio del 1939 il Comune decide l'acquisto di 9 stufe per l'Edificio Mussolini. Il 12 giugno 1939 si delibera di contrarre un mutuo di £.120.800 per sistemare le immediate adiacenze dell'Edificio.
Il 17 novembre 1939 sono deliberati i lavori di dipintura delle finestre dell'Edificio.
Il 5 agosto 1940 viene deliberata la spesa per lo sgombero dell'Edificio per trasformarlo in Ospedale militare.
Il 7 luglio 1941 viene decisa la liquidazione delle spese per i lavori di sistemazione dello spiazzale antistante l'Edificio, lavori eseguiti nel 1940.
Il 3 novembre 1942 viene approvato lo schema di contratto tra il Comune e l'Amministrazione militare per l'affitto dell'edificio Mussolini, adibito ad Ospedale militare di riserva; esso è adibito a tale scopo dal 3 luglio 1940.
Il 21 novembre è approvato il computo metrico e la stima dei lavori di revisione del terrazzo e copertura dell'Edificio, adibito a ospedale, per la somma di £. 106.215,50, cifra portata a £. 52.305,95 e £. 5194,05 per imprevisti, con l'approvazione degli atti tecnici, in data 26 febbraio 1943.
Il 10 luglio1943 viene nominato come collaudatore dei lavori di sistemazione delle adiacenze dell'Edificio l'ingegnere Umberto Cirsella; il pagamento dell'onorario è effettuato con delibera 2 febbraio 1944.
Il 24 agosto 1943 il Commissario Prefettizio Cesare Svelto delibera sulle nuove intitolazioni di Edifici e vie pubbliche, ritenuta la necessità di dover sostituire la intitolazione del nuovo Edificio scolastico e di alcune vie dell'abitato riferentesi al vecchio regime. Dopo aver chiesto la relativa autorizzazione alla R. Prefettura e al superiore Ministero delibera di chiedere l'autorizzazione al Ministero dell'Interno di effettuare, tra le altre, la variazione da Edificio Scolastico Mussolini a Edificio Scolastico Mazzini, nome che poi verrà dato all'Edificio di Piazza Umberto I.
La scuola viene requisita per essere utilizzata come Ospedale militare di riserva, durante la seconda guerra mondiale dal 3 luglio 1940 fino al 6 giugno 1945 e come Ospedale Convenzionato CRI dal 7 maggio 1945 fino al 15 dicembre 1950. Viene derequisita a dicembre del 1950 per essere riadattata e trasformata a Edificio Scolastico nel 1952.
Il 2 dicembre 1954 la Giunta autorizza la trattativa privata per i lavori di restauro dell'Edificio Scolastico ex Mussolini per la somma di lire 6 milioni, alla ditta geometra Alessandro Santoiemma, in attesa del visto dell'autorità e del mutuo da assumere. Il 25 gennaio 1955 vengono aggiudicati i lavori al Santoiemma.
Il 31 marzo 1955 la Giunta approva una perizia suppletiva di £. 2.600.000 per i lavori di restauro.
Il 23 luglio 1955 la Giunta delibera sugli arredi per la scuola, che è stata chiusa dal 1950 per lavori e sarà restituibile per il successivo anno scolastico.
Nel 1961 il consigliere comunale Marvulli chiede al Consiglio di intitolare l'Edificio Scolastico di Piazza De Gasperi a San Filippo Neri, patrono e figura di educatore, di maestro e di Santo. Qualche consigliere riferisce che i professori avrebbero voluto l'intitolazione all'insegnante Giovanni Modugno, altri a Edmondo De Amicis. E' approvata l'intitolazione a San Filippo Neri, nome che l'Edificio tuttora conserva.
L'Edificio è stato oggetto di ristrutturazione e di messa a norma di recente e la Piazza antistante ha cambiato denominazione: da Piazza Alcide De Gasperi a Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa.
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16 Settembre 2009