La Casa di cura ‘Villa Lucia’ a Gioia del Colle
La Casa di cura Villa Lucia è stata aperta a Gioia del Colle dal dottor Caliandro Vito Modesto, ostetrico e ginecologo. Era originario di Mottola, dove nacque l’11 ottobre 1920. Dopo aver compiuto gli studi liceali presso il liceo nel Collegio ‘Giovanni Pascoli’ di Salerno si iscrive alla facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università […]
La Casa di cura Villa Lucia è stata aperta a Gioia del Colle dal dottor Caliandro Vito Modesto, ostetrico e ginecologo.
Era originario di Mottola, dove nacque l’11 ottobre 1920. Dopo aver compiuto gli studi liceali presso il liceo nel Collegio ‘Giovanni Pascoli’ di Salerno si iscrive alla facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bari e consegue la laurea con il massimo dei voti. Subito dopo il conseguimento all’abilitazione della professione medica, presta servizio in qualità di tenente medico, presso l’Ospedale militare di Bari.
Agli inizi degli anni ’50 si iscrive alla Scuola di Specializzazione di Ostetricia e Ginecologia presso l’Università di Pisa. Nel corso della specializzazione diviene assistente del direttore della Scuola, il prof. Cassano, che ricopriva anche la carica di Rettore dell’Ateneo. Il professor Cassano era uno dei massimi esperti per quanto riguarda gli studi sulla sterilità di coppia.Conseguita la specializzazione il dott. Caliandro rientra in Puglia e nel 1952 sposa Maria Vita Nettis, figlia di Pasquale, noto industriale gioiese titolare dell’omonimo molino e pastificio ubicato in via Santeramo, subito al di là del passaggio a livello delle Ferrovie dello Stato.
Trasferitosi a Gioia assume l’incarico di primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Paradiso. Nel frattempo continua i suoi studi medici e consegue la specializzazione di Igiene e di sterilità della coppia presso l’Università degli Studi di Lucca.
In quegli anni quasi tutte le donne partorivano in casa, con l’assistenza dell’ostetrica condotta o della ‘mammara’ o levatrice, e a volte andavano incontro a gravi complicazioni.
Da tempo il dott. Caliandro, precorrendo i tempi, accarezzava il sogno di gestire una sua clinica privata, per offrire la necessaria sicurezza e assistenza sanitaria alle partorienti. Il suo sogno si realizza agli inizi degli anni ’60, allorquando acquista un suolo nei pressi del passaggio a livello di via Dante e affida il compito di costruire un immobile alla impresa edile gioiese Covella.
Al termine dei lavori, nel 1962 il dottor Caliandro ottiene dal Medico Provinciale l’autorizzazione per l’apertura della Casa di cura, che chiama ‘Villa Lucia’, in onore della figlia maggiore, con capienza di circa 40 posti letto.
Assume l’incarico di direttore sanitario e di chirurgo della struttura, che inizialmente era dedicata all’attività ostetrica e ginecologica, essendo dotata di sala parto, sala chirurgica, di laboratorio di analisi, di sala radiologica e più tardi anche di apparecchiatura TAC.
La struttura sarà ricordata come casa di cura per l’assistenza alle partorienti e quindi come centro ostetrico e ginecologico di rilievo. Dopo enormi sacrifici iniziali i risultati confermano la validità della scelta operata dal dottor Caliandro e la bontà delle prestazioni erogate, al punto che, per venire incontro alle necessità di pazienti affetti da altre tipologie, viene ampliata l’offerta sanitaria con ulteriori prestazioni specialistiche, come Chirurgia eseguita dal prof. Buonsante e Chirurgia plastica eseguita dal prof. Pollice.
Molte partorienti non solo abitanti a Gioia, ma anche provenienti dai paesi limitrofi e dalle regioni circostanti, in gran parte Basilicata e Calabria, hanno scelto di dare alla luce ai propri figli nella Villa Lucia, segno della fiducia nell’operato dei medici e della bontà della struttura.
Tra il personale medico, oltre a quelli interessati alla gestione dei vari reparti vi erano anche un anestesista, un cardiologo e un internista, oltre ad un adeguato numero di paramedici ed inservienti.
La clinica era convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale e per questo offriva ai pazienti una ulteriore possibilità di cura oltre a quelle erogate dall’Ospedale Paradiso. La convenzione, inizialmente, riguardava 24 posti letto per la medicina generale a orientamento geriatrico. Per arrivare ai 44 ospitati bisogna aggiungere gli altri 20 autorizzati per decreto dalla Regione Puglia nell’ anno 1986 relativi a “riabilitazione neurologica e ortopedica”.
Il dott. Caliandro è venuto a mancare nel 1981. Successivamente Villa Lucia è stata presa in gestione dalla MEDICOL, che ha organizzato la clinica in tre reparti: medicina generale, ortopedia-traumatologia e riabilitazione.
Poiché per allinearsi agli standard previsti delle norme e disposizioni sanitarie era indispensabile adeguare la struttura, dotarla di ascensore, di scale di emergenza, di servizi nelle stanze di degenza, di rinnovo del nulla osta per la prevenzione degli incendi da parte dei Vigili del Fuoco, di una zona parcheggi, di un’area recintata scoperta per degenti e parenti, la proprietà ridusse il numero dei posti, con due letti in ogni stanza e relativi servizi igienici e impiantò un ascensore a misura di lettighe.
Poiché tali lavori eseguiti non soddisfacevano i requisiti per operare a norma e si richiedevano ulteriori interventi di adeguamento, con ingenti spese per la ristrutturazione dell’immobile, la società MEDICOL nel 1997 chiese al Comune di Gioia ed ottenne l’autorizzazione per costruire una nuova struttura, più ampia di quella che gestiva, nella zona tipizzata in cui il piano regolatore prevedeva “zona ospedaliera F/4”, servizi sanitario-ospedalieri, su un suolo ubicato di fronte all’ingresso dell’Ospedale Paradiso, al di là della vecchia statale 100.
A marzo del 1998 la Medicol otteneva dall’Ufficio tecnico comunale di Gioia la concessione edilizia per la costruzione della nuova clinica privata Santa Lucia.
A seguito di tale concessione edilizia, il 9 marzo 1998 si opponevano in giudizio le sorelle Lucia e Filomena Caliandro, che citavano in giudizio il dirigente dell’Ufficio Tecnico di Gioia del Colle, ing. Pietro Milella, 1) per aver esaminato la relativa pratica con priorità ingiustificata e contraria al disposto dell’art. 4 L. 493/93, modificato dall’art. 2 co. 60 punto 1 L. 662/96, 2) per quel rilascio senza attendere il parere della Commissione edilizia, 3) senza rispettare la prescrizione dell’art. 2 L. 118768 e art. 4 L. 10/97, per la zona su cui insisteva la costruzione autorizzata da ritenersi ‘Bianca’, con indice di edificabilità di metri cubi 0,03 al mq., procurando così alla MEDICOL s.r.l. intestataria della concessione, un ingiusto vantaggio patrimoniale.
Il Tribunale di Bari, I Sezione Penale, il 12 marzo 2002 pronuncia la seguente sentenza nella causa penale di primo grado contro l’ing. Pietro Milella: Assolve Milella Pietro dal reato ascrittogli perché il fatto non sussiste.
Dopo aver iniziato i lavori di scavo e di fondazione della struttura, la MEDICOL, forse ritenendo troppo onerosa la spesa, interrompeva i lavori e, si dice, forte degli accreditamenti ottenuti dalla Regione, decideva di spostare la propria attività in un immobile a norma, ubicato nel Comune di Conversano, continuando ad utilizzare per quella struttura la stessa denominazione di Villa Lucia.
In realtà sembra sia stata l’azione politica locale ad orientare la Medicol a lasciare Gioia per emigrare altrove.
Infatti in un articolo apparso sul quotidiano La Repubblica del 22 febbraio 2002, si legge: «Fummo noi a bloccare quest’ iniziativa, con un ricorso – spiega Gianni Vasco, vicesindaco diessino di Gioia del Colle – La concessione edilizia da parte della Regione, infatti, si basava sull’ accreditamento accordato ai proprietari di “Villa Lucia”, i Caliandro, che tuttavia hanno ingaggiato da anni un contenzioso legale con i gestori, la Medicol».
A quel punto i proprietari della Villa Lucia di Gioia del Colle, nella persona della figlia Lucia, avvocatessa e della figlia Lena, medico che insieme al marito, il dott. Giovanni Masi, responsabile del reparto di medicina di Villa Lucia, impiantavano un contenzioso con la MEDICOL, sostenendo che la convenzione con la Regione era stata concessa alla famiglia Caliandro e che quindi era nulla l’attività in convenzione messa in atto nella struttura di Conversano.
Nel 2010 Report, popolare trasmissione d’inchiesta televisiva di RAI 3 si è occupata di alcune vicende della sanità pugliese e in particolare anche dei trasferimenti degli accreditamenti che vedeva coinvolta la Casa di cura Villa Lucia, di proprietà degli eredi Caliandro e la Medicol s.r.l., probabilmente a seguito del pronunciamento del Consiglio di Stato, la cui sentenza era favorevole agli eredi Caliandro, come titolari degli originari accreditamenti.
La struttura di Gioia da quel momento è stata inutilizzata e tuttora versa in condizioni tali da richiedere interventi di ristrutturazione per evitare un ulteriore degrado dell’immobile.
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26 Gennaio 2021