Il professore Giovanni Santoiemma
Il 13 luglio, all’età di 82 anni, ci ha lasciati il prof. Giovanni Santoiemma, conosciuto da tutti come “Gianni il professore”. Dopo aver conseguito la maturità classica presso il Liceo classico di Gioia nell’anno scolastico 1959-60 è stato uno dei primi studenti gioiesi ad iscriversi alla facoltà di Lingue e letterature straniere e a conseguire […]
Il 13 luglio, all’età di 82 anni, ci ha lasciati il prof. Giovanni Santoiemma, conosciuto da tutti come “Gianni il professore”.
Dopo aver conseguito la maturità classica presso il Liceo classico di Gioia nell’anno scolastico 1959-60 è stato uno dei primi studenti gioiesi ad iscriversi alla facoltà di Lingue e letterature straniere e a conseguire la laurea con specializzazione quadriennale nella lingua inglese.
In un periodo in cui nelle scuole di Gioia si insegnava quasi esclusivamente la lingua francese, pensare di studiare la lingua inglese per poi insegnarla agli studenti sembrava una scelta azzardata e rischiosa; non per Gianni, che, con uno sguardo rivolto al domani, aveva previsto che il futuro per la società sarebbe stato quello di conseguire la conoscenza della lingua inglese. I fatti hanno dimostrato che Gianni aveva visto bene e che la lingua inglese sarebbe diventata la lingua degli scambi internazionali e della tecnologia.Quante generazioni di studenti si sono avvalsi della sua professionalità e del suo aiuto nella conoscenza e nell’approfondimento della lingua inglese! Era infatti molto preparato e tutti gli studenti che gli chiedevano aiuto riuscivano a recuperare velocemente le lacune che presentavano.
Aveva un ottimo metodo di insegnamento, che, unito alla perfetta conoscenza della lingua, oltre che ad un carattere cordiale, al sorriso che non mancava mai sul suo volto, a quel suo atteggiamento paziente, al tono incoraggiante e mai di rimprovero verso i suoi studenti, colpiva e affascinava quanti venivano contatto con lui.
Mia moglie, pof.ssa Rosa Donvito, laureatasi il Lingue e letterature straniere, con studio della lingua inglese quadriennale, circa un decennio dopo il prof. Santoiemma così lo ricorda: Anch’io vorrei rilasciare la mia testimonianza di gratitudine per il collega prof. Gianni Santoiemma. Essendo lui più grande di me per età e più esperto nell’attività di docente, nei primissimi anni di insegnamento della lingua inglese, una volta ebbi modo di consultarmi con lu circa il mrtodo più efficace per insegnare alcune regole grammaticali agli studenti. Si trattava del periodo ipotetico di I, di II e di III tipo. Il prof. Santoiemma mi tracciò subito uno schema riassuntivo e con un sorriso affabile me lo consegnò. Confesso che lo conservo ancora da qualche parte e che si è rivelato efficace ogni volta che ne ho avuto bisogno nelle mie classi. Gliene sono grata perchè è stato un buon modello e maestro per me.
Oltre all’amore per l’insegnamento non ha fatto mancare quello per la famiglia, una famiglia allietata dalla presenza di due bravi e sensibili figli Rosangela e Giuseppe. Infatti gli insegnamenti di Gianni hanno sortito ottimi risultati anche nella formazione umana dei suoi figli, che hanno ricambiato i gesti di amore del loro papà. In particolare Rosangela, con la sua allegria, con la sua voglia di impegnarsi nel suo lavoro, con il suo ottimismo, come le ha trasmesso e insegnato il padre, è riuscita a coinvolgere Fabio in un’avventura che li unisce sia dal punto di vista affettivo che da quello professionale.
Se da una parte l’amore di Gianni per i figli si è sublimato con l’investimento dei suoi risparmi in due attività che vedono impegnati i suoi cari, anche i figli da parte loro, non solo come segno di riconoscenza e di amore, ma anche per rendere sempre presente il suo insegnamento e il suo messaggio di concordia, di pace e di gioia condivisa, hanno voluto dare alle due attività la connotazione che ricordasse la missione svolta dal genitore, chiamandole: “Il Caffè letterario il Professore” e “Il Professore in salumeria”.
Anche dopo la sua scomparsa, quindi, la sua figura sarà sempre davanti ai nostri occhi, eternata nel logo del Caffè Letterario, che campeggia sulla relativa insegna e che riproduce il suo volto di profilo.
Ci mancherai, caro Gianni; mi mancheranno il tuo cordiale saluto, le chiacchierate che intavolavamo quando ci incontravamo e il tuo dolce e rasserenante sorriso che contribuiva a rendere serena la nostra giornata.
Di seguito riporto la commemorazione, scritta dalla figlia Rosangela, letta dal dott. Tommaso Donvito durante la celebrazione del rito funebre per Gianni.
Che grande uomo il Professore!
Dotato di un’intelligenza sì rara e viva, ma al contempo di grande umiltà, dote assai rara, è riuscito a tessere rapporti e riconoscimenti trasversali che oggi siamo qui a raccogliere.
Dapprima figlio modello e orgoglio per i suoi cari genitori, fratello esemplare e generoso, diviene ben presto un giovane curioso e intraprendente che sceglie negli anni ’60 di apprendere le lingue straniere e di viaggiare per il mondo per arricchire il suo bagaglio culturale e di esperienze, questo in un periodo storico in cui era così raro farlo, volare oltreoceano per vedere gli Stati Uniti di America.
Non manca di coltivare le amicizie e di vivere la sua gioventù con estrema gioia e spensieratezza: è il tempo della goliardia universitaria e degli anni del Circolo.
Senza mai dimenticare la passione per la lingua inglese e per il mondo anglosassone che riusciva a sentire più vicini grazie all’ascolto puntuale dei canali radio in lingua originale, incontra il grande e unico amore della sua vita, Tonia, e lotta dapprima per far valere il loro sentimento e poi per affrontare le sfide che il loro rapporto duraturo ha presentato lungo il cammino.
Non poche sfide, devo ammettere, sempre affrontate con estrema forza, dedizione unica e pazienza illimitata.
Che storia d’amore profonda quella di Gianni e Tonia! Amore che hanno saputo trasmettere ai due adorati figli Giuseppe e Rosangela ed ai figli acquisiti Fabio e Marianna.
Così hanno formato il loro nido tanto caldo e confortevole che i figli non hanno mai voluto abbandonare.
Una famiglia unita, forse troppo unita, ma pregna di amore incondizionato e di valori che siamo certi riusciranno a portare avanti, anche senza la presenza terrena della loro guida, il grande papà Gianni.
Ed è proprio per dimostrare la loro gratitudine nell’aver avuto un papà così speciale che circa dieci anni fa decidono di dedicare a lui due attività nel campo del BAR-RISTORAZIONE, “Il Professore” appunto.
Che gioia e che sorpresa leggere il tuo nome su quell’insegna, ma è solo una piccola goccia rispetto a ciò che il caro Gianni è riuscito a donare a loro in vita.
Il suo esempio, i suoi insegnamenti saranno il faro che saprà guidarli per poter uscire dal buio delle tenebre della morte in cui sono piombati in queste ore.
Continueranno ad amare ed accudire la loro mamma così come ha fatto Gianni fino alle sue ultime ore. Cercheranno di condurre una vita irreprensibile come ha fatto il loro papà per continuare a mantenere vivo e alto il suo ricordo.
Ora ci chiedono solo di pregare per lui, di pregare per loro, perché venga accolto al più presto tra le braccia del Signore così come un uomo tanto buono merita.
Fai buon viaggio Professò!!
20 Luglio 2023