Il gas a Gioia del Colle
A Gioia del Colle si comincia a parlare di distribuzione del gas attraverso una rete cittadina sin dal 1956. Risale infatti al 25 giugno del 1956 una deliberazione della Giunta comunale riguardante l’esame dell’istanza della Società Sidergas di Milano contenente lo schema di convenzione e il regolamento per la costruzione e l’esercizio di un’officina e […]
A Gioia del Colle si comincia a parlare di distribuzione del gas attraverso una rete cittadina sin dal 1956.
Risale infatti al 25 giugno del 1956 una deliberazione della Giunta comunale riguardante l’esame dell’istanza della Società Sidergas di Milano contenente lo schema di convenzione e il regolamento per la costruzione e l’esercizio di un’officina e di un impianto per la distribuzione canalizzata di GPL (Gas di Petrolio Liquefatto), da erigersi a contatore, nel nostro Comune.La Società con tale istanza ricordava che non era la prima volta che si accingeva a realizzare un impianto del genere poiché uno simile lo aveva già realizzato nel Comune di Andria, al quale Ente gli amministratori comunali di Gioia del Colle avrebbe potuto chiedere informazioni sulla bontà, sulla validità e sulla convenienza del servizio reso dalla Sidergas.
La Giunta in quella data esprime parere favorevole a tale istanza, ma, siccome il suo mandato andava a scadere dopo circa un mese, invitava il nuovo Consiglio comunale, che sarebbe stato eletto e si sarebbe insediato a breve, di prendere in esame la proposta della Società Sidergas per una definitiva deliberazione.
il 10 ottobre 1946 il Commissario Prefettizio per la straordinaria amministrazione del Comune di Gioia, dott. Emanuele Loperfido, delibera la concessione a favore della Società Italiana Sidergas per la costruzione dell’impianto e l’esecuzione nel territorio del Comune di Gioia del servizio per la distribuzione di gas liquidi combustibili per uso domestico, per riscaldamento e per usi industriali, con relativa convenzione.
Non si conoscono le motivazioni per cui il nuovo Consiglio comunale di Gioia non si peritò di portare a temine l’esame di tale istanza, forse ritenendola inopportuna, dal momento che numerosi esercenti locali che vendevano gas in bombole avrebbero risentito del mancato guadagno derivante dalla costruzione di un impianto di distribuzione cittadina del gas e probabilmente sarebbe diminuita anche l’occupazione dei lavoratori addetti al trasporto e alla sostituzione delle bombole di gas.
Con il passare degli anni sia per ridurre le emissioni nocive in atmosfera, derivanti dall’utilizzo di idrocarburi ad uso di riscaldamento domestico e sia per la maggiore disponibilità di gas, per usi domestici e anche per motivi di sicurezza nell’utilizzo di un gas meno inquinante, si è avviato in molti Comuni d’Italia e soprattutto del Sud, un grosso piano di metanizzazione nazionale.
Bisognerà attendere i primi mesi del 1986 per dare inizio agli scavi per la metanizzazione a Gioia del Colle, uno dei primi Comuni tra i paesi limitrofi ad usufruire di questo servizio.
Dopo aver costruito l’impianto e la rete di distribuzione locale, gli utenti che hanno deciso di usufruire del metano hanno presentato domanda alla Società che avrebbe gestito il servizio: la Metano Città, il cui logo è ancora presente su alcuni tombini di ferro lungo alcune arterie stradali (uno è possibile osservarlo in via Armando Celiberti, nei pressi del Liceo classico statale “P. Virgilio Marone”)
Ancora oggi sono visibili i danni provocati dagli scavi per l’interramento delle tubazioni che trasportano il metano, soprattutto in alcune strade del Centro storico, fornite di basolato. Molte vecchie, grosse e spesse basole, infatti, dopo essere state divelte o andate in frantumi, sono state sostituite da lastre di marmo molto meno spesse e resistenti delle preesistenti, le quali mal si addicono a un corretto ripristino della primitiva pavimentazione e hanno creato un fondo stradale a macchia di leopardo.
Si spera che il Comune possa attingere a fondi statali per completare la pavimentazione del Centro storico, avviata qualche anno fa, ripristinando il fondo stradale con un nuovo basolato che valorizzerebbe i quartieri più antichi del nostro abitato.
La gestione della rete del metano, inizialmente portata avanti dalla Società Metano Città, oggi è tenuta dalla Società Italgas S.p.A., azienda specializzata nell’attività di distribuzione del gas.
Infatti nel 1993 sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Parte Seconda, n. 230 del 30-9-1993, viene pubblicata la proposta di fusione per incorporazione della Metano Città S.p.a. nella Società Italiana per il Gas per Azioni.
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16 Febbraio 2022