Il Carro trionfale in onore del Sacro Cuore di Gesù
Il culto per il Sacro Cuore di Gesù era già praticato nel Medioevo, ma la sua diffusione si ebbe soprattutto con sembra risalire alla suora francese Santa Margherita Maria Alacocque (1647-1690). Sembra che la festa del Sacro Cuore sia stata celebrata per la prima volta in Francia, presumibilmente nel 1685. A Gioia furono i Padri […]
Il culto per il Sacro Cuore di Gesù era già praticato nel Medioevo, ma la sua diffusione si ebbe soprattutto con sembra risalire alla suora francese Santa Margherita Maria Alacocque (1647-1690).
Sembra che la festa del Sacro Cuore sia stata celebrata per la prima volta in Francia, presumibilmente nel 1685.
A Gioia furono i Padri Barnabiti ad introdurla all’ inizio del ‘900, nella chiesa annessa all ’Orfanotrofio per gli orfani di guerra, poi divenuta Chiesa del Sacro Cuore.
La devozione per il Sacro Cuore di Gesù a Gioia è attestata anche dalla presenza di un complesso statuario, raffigurante il Sacro Cuore e Santa Margherita Maria Alacocque, allocato sull’altare presente sulla parete laterale sinistra della chiesa di Santa Lucia.
In occasione della ricorrenza del Sacro Cuore, a cura della parrocchia veniva organizzata una grande festa; dopo la celebrazioni eucaristica mattutina nel pomeriggio si teneva la processione con il grande carro trionfale addobbato di fiori sul quale veniva posta la statua del Sacro Cuore.
Alla preparazione del carro provvedeva, per quanto riguarda l’intelaiatura il legno, la ditta di lavorazione del legno di Giovanni Santoiemma, che aveva il laboratorio artigianale nei locali ubicati di fronte alla chiesa del Sacro Cuore, mentre l’addobbo floreale era curato dal fiorista Wilson Risplendente.
Un ruolo importante sul carro avevano un gruppo di paggetti, bambini con le spade sguainate e il più numeroso gruppo di angioletti, composto da bambine di diversa età. Le più piccole erano sedute nella parte anteriore del carro, quella più bassa, e con le braccia incrociate; seguiva un gruppo intermedio, che si disponeva lateralmente, seduto su appoggi metallici, mentre l’ultimo gruppo, composto da angeli più grandi, prendeva posto più in alto in prossimità della statua del Sacro Cuore.
A completamento dell’articolo pubblicato in data 19 giugno 2009 “La Chiesa del Sacro Cuore”, riporto la ricerca effettuata dall’insegnante Giuseppe Montanarelli dal titolo: Il carro trionfale in onore del Sacratissimo Cuore di Gesù, presentata a giugno del 1997 in collaborazione con l’Associazione turistica Pro Loco e il C.R.S.E.C. Regione Puglia, di Gioia del Colle.
Il culto per Gesù Salvatore, a Gioia del Colle, è sempre stato particolarmente sentito e praticato.
Fino agli inizi del Novecento la pubblica venerazione per il Figlio di Dio era omaggiata da una serie di manifestazioni liturgiche prevedenti: le processioni ordinarie e straordinarie del Santissimo Crocifisso, la processione di Gesù Risorto del Sabato Santo, il “Corteo dei Puri”, in occasione dell’Ascensione, l’”infiorata” del Corpus Domini ed infine l’allestimento dell’apparato e del “Carro Trionfale” in onore del Sacro Cuore di Gesù.
Il venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini, la Chiesa Universale ha sempre festeggiato il Sacro Cuore di Gesù, di cui l’Eucarestia fu appunto l’ultimo e più prezioso dono.
Nella seconda metà del Seicento Santa Margherita Maria Alacocque, monaca della Visitazione ed apostola della devozione del Sacro Cuore, promosse l’istituzione della speciale festa liturgica in suo onore, il Venerdì successivo alla Domenica del Corpus Domini. Il Sabato seguente invece era dedicato al Sacro Cuore di Maria Santissima.
Il culto per il Sacro Cuore venne reintrodotto liturgicamente nella nostra città, con la venuta dei Padri Barnabiti, i quali costruirono dal 1900 al 1912 una Chiesa sulla via di Bari, adibita ad oratorio pubblico della casa religiosa, sul tracciato di una cappella dedicata al SS. Salvatore.
Più anticamente la festa del Sacro Cuore si celebrava nella Chiesa Madre. Più tardivamente la festa venne anche celebrata liturgicamente nella Chiesa parrocchiale di Santa Lucia.
La devozione cittadina al Sacro Cuore culminava con lo svolgimento di una apposita festa celebrantesi inizialmente l’ultima domenica di giugno e poi riportata all’ultimo venerdì del mese.
La festa liturgica prevedeva, oltre all’ artistica illuminazione, ai fuochi pirotecnici ed ai concerti musicali, una particolare processione. La statua del Sacro Cuore di Gesù, conservata nell’ omonima Chiesa, veniva intronizzata su di un grande carro trionfale a forma di arca, adorno di fiori e lampadari votivi.
Il carro di Gesù era abbellito da sontuosi drappeggi e decorazioni floreali a tema. Su di esso prendeva posto un gruppo di fanciulli vestiti da paggetti con le spade sguainate ed un altro gruppo di bambine vestite da angioletti e disposte secondo tre categorie, dalle più piccole alle più grandi, con diverse mansioni: alcune lanciavano i fiori, altre cantavano ed altre ancora pregavano, rispettando precisi turni. L’immagine, attorniata alcuni anni anche da bambini vestiti da arcangeli, sfilava lungo corso Vittorio Emanuele per transitare nelle vie extramurali che circondano il borgo antico, per poi rientrare nella medesima Chiesa, dove, prima della benedizione solenne, avveniva la consacrazione dei bambini e dei fedeli al Sacro Cuore di Gesù.
Emozionante era la salita e la discesa a mano della statua dal carro, mediante scale di legno.
Con la nuova regolamentazione dei sacri riti, la processione con la sfilata del carro devozionale venne abrogata.
Attualmente la festa liturgica viene celebrata nella Parrocchia del Sacro Cuore l’ultima domenica di giugno. La parrocchia fu eretta canonicamente il 26 marzo dell’anno 1932 dall’ arcivescovo di Bari Mons. Curi che nominò come primo parroco, in data 7 gennaio del 1938 il sacerdote Don Vitangelo Dattoli.
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5 Maggio 2020
Ringrazio l’amico Giuseppe Rizzi, confratello di San Rocco, il quale mi comunica: Il culto del Sacro Cuore a Gioia del Colle non nasce con i Padri Barnabiti, ma nasce nella nostra Chiesa di San Rocco. Dagli inventari che ho trovato, ho appreso che la pala d’altare centrale della Chiesa raffigurava proprio il Sacro Cuore ed era opera di un certo Raffaele Maccagnani del 1880.
Anche il culto per la Madonna di Lourdes nasce in San Rocco dal momento che era la tela a fianco a quella del Sacro Cuore sull’altare maggiore ed a cui i gioiesi portavano in dono oro e argento da quanto risulta sui documenti.
Purtroppo di queste tele oggi non abbiamo traccia e non abbiamo trovato foto.