Il campo sportivo di Gioia del Colle
Risale al 1911 la formazione della prima squadra di calcio a Gioia del Colle, con il nome di Unione Sportiva Pro Gioia, che aveva la sede sociale in via Principe di Napoli, l’attuale via Ricciotto Canudo. Il vessillo del Circolo Sportivo Pro Gioia ebbe il battesimo ufficiale il giorno 1-9-1914. L’Unione Sportiva Pro Gioia nel 1916, […]
Risale al 1911 la formazione della prima squadra di calcio a Gioia del Colle, con il nome di Unione Sportiva Pro Gioia, che aveva la sede sociale in via Principe di Napoli, l’attuale via Ricciotto Canudo.
Il vessillo del Circolo Sportivo Pro Gioia ebbe il battesimo ufficiale il giorno 1-9-1914.
L’Unione Sportiva Pro Gioia nel 1916, secondo anno dell’entrata in guerra dell’Italia, organizzò una manifestazione di beneficenza.
Al termine del conflitto, e precisamente nel 1919, furono istituite altre società calcistiche: la Società Sportiva Fulgor e quella Alessandro Manzoni, voluta dal sacerdote don Vincenzo Angelillo, che al grande scrittore italiano intitolò una Scuola-convitto da lui gestita.A fine dicembre del 1923 il Consiglio comunale di Gioia è chiamato a deliberare su un’istanza presentata dall’Unione Sportiva Pro Gioia, che chiede la concessione di un’area al Campo della Fiera per l’impianto di un Campo chiuso per i giochi sportivi; per la precisione il luogo indicato era il piazzale che serviva per battere le spighe nella stagione del raccolto. Altre associazioni gioiesi, tra cui la Fulgor, avevano inoltrato la stessa richiesta.
Nel 1927 una squadra di calcio di Gioia, i cui colori sociali sono il giallo e il nero, per la prima volta partecipa ad un campionato provinciale.
Per permettere alla squadra di disputare un regolare torneo calcistico nel 1928 l’Amministrazione comunale provvede alla sistemazione di un primo campo sportivo, che prende la denominazione di campo Littorio. Questo fu utilizzato per disputare incontri di calcio della Pro Gioia e della Fulgor.
Il 10 febbraio 1929 la Giunta comunale di Gioia delibera su un mutuo da contrarre per la costruzione del campo del Littorio.
Il Campo sportivo viene costruito in via Tarantino, detta anche Via della Fiera, perché in quel luogo si svolgevano le fiere cittadine. Ancora oggi, a ricordo di quelle manifestazione la strada conserva la denominazione di Via della Fiera.
Il 24 aprile 1931 il Consiglio comunale delibera la costruzione degli spogliatoi al Campo sportivo del Littorio.
Il 7 settembre 1931 il Consiglio comunale decide di pagare il fitto dell’ortale Sannelli per uso della Fiera e del Mercato settimanale poiché il campo della Fiera era stato occupato per la costruzione del Campo sportivo del Littorio.
Il primo aprile 1932 il Consiglio comunale delibera sul contributo dell’Amministrazione Provinciale per la costruzione del Campo sportivo.
L’8 ottobre 1932 il Consiglio comunale approva ulteriori lavori per il Campo sportivo.
Il 6 novembre 1933 la Giunta delibera la sopraelevazione del muro di cinta del Campo sportivo e il 9 novembre il Consiglio comunale conferma e approva tale sopraelevazione.
Il 6 dicembre 1933 il Consiglio delibera lavori al Campo sportivo.
Nel 1949 l’Amministrazione comunale pensa di far costruire una copertura alla tribuna del campo sportivo.
L’area del vecchio Campo sportivo, di mq. 12.350, viene assorbita dal comparto 1 del Piano di Zona PEEP (Piano di Edilizia Economica Popolare) e destinata a verde di quartiere, come si evince dalla Relazione preliminare, variante di adeguamento alla Legge regionale 56/31-05-1980 del PRG di Gioia.
Non essendo stata realizzata questa variante di adeguamento alla suddetta Legge regionale, il sedime del vecchio Campo sportivo nell’ultimo decennio del secolo scorso è rientrato nella pianificazione della realizzazione della 167, quartiere di Edilizia Economica Popolare ed è stato dismesso. Su parte del sedime era stata prevista la costruzione di appartamenti con l’obbligo per la ditta appaltatrice di provvedere a dotare di strutture sportive (campi di calcetto o da tennis) altri comparti della zona 167.
Nel frattempo l’Amministrazione comunale, dopo aver inserito l’opera nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche, già dal 1997 aveva già appaltato all’A.T.I. (Associazione Temporanea di Imprese) S.M.E. srl di Perilli e Partipilo di Carbonara la costruzione del nuovo campo sportivo comunale nella zona a nord del paese, zona riservata ad impianti sportivi. Il nuovo stadio poteva ospitare 2000 spettatori ed era omologabile per la categoria dilettantistica ed era fornito di tutti gli ausili per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Bisogna ricordare che nell’ultimo ventennio del secolo scorso il Comune di Gioia aveva provveduto ad elaborare un faraonico progetto per la realizzazione di una Cittadella dello Sport, del costo di circa 7 miliardi di lire, che prevedeva, tra l’altro, la costruzione di piscina, campo sportivo, palazzetto e campi da gioco per tennis, pallavolo e basket.
Nel 2002 l’Amministrazione comunale delibera la copertura a verde del nuovo campo di calcio. Infatti il terreno da gioco non era praticabile poiché presentava un difetto nella miscelazione dei materiali che costituivano la terra battuta e il successivo strato di materiale drenante. Per renderlo praticabile e adatto al gioco del calcio l’Ufficio Tecnico aveva redatto un progetto per pavimentare il campo da calcio di un manto di erba sintetica di terza generazione, che comportava una spesa di € 258.201,57
Il campo sportivo, quindi, è stato dotato di un tappeto di erba sintetica. Per questo tipo di impianto era prevista l’omologazione da parte della Lega Nazionale Dilettanti Gioco Calcio.
Lo stadio è dotato di pista di atletica intorno al campo di gioco, di tribune per 2000 persone, spalti, due spogliatoi per le squadre ed uno per gli arbitri e impianto di illuminazione, che garantisce la fruibilità anche di notte.
Di quello che era il vecchio Campo sportivo in Via della Fiera è rimasta la sola tribuna scoperta, che viene utilizzata per gli spettatori che assistono a manifestazioni estive di quartiere all’aperto e una parte della recinzione esterna, edificata con blocchi di cemento.
Dove un tempo erano ubicati gli spogliatoi del vecchio campo sportivo, all’angolo tra Via della Fiera e Via Pertini, l’Amministrazione comunale ha provveduto a ristrutturare l’immobile, effettuando anche gli adeguamenti funzionali ed impiantistici della struttura, per utilizzare i locali per il centro cottura e come mensa sociale che garantisse un pasto a 30 cittadini che vivevano in condizioni disagiate nel Comune di Gioia, consentendo loro di vivere questo momento in un ambiente confortevole, adatto anche alla socializzazione.
Infatti il 6 ottobre 2016 viene inaugurato il primo centro di ristorazione sociale dopo l’incendio doloso che il 5 febbraio precedente lo aveva in parte distrutto. Il centro di cottura, che ha una elevata capacità di produzione di pasti, potrebbe essere utilizzato anche per altri servizi per il territorio gioiese, come la fornitura per la mensa per le scuole. Infatti il centro cottura è costituito da una cucina dotata delle più moderne attrezzature, di magazzini frigo per la conservazione delle derrate alimentari, un self service e una sala mensa per consentire il consumo del pasto. Attualmente la struttura è utilizzata come Centro di ristorazione sociale.
Il 9 settembre 2004 viene inaugurato il nuovo Stadio comunale, che qualche mese prima la Giunta comunale aveva intitolato a Pasquale Martucci, un nostro concittadino che era stato un punto di riferimento per i giovani sportivi. In tale occasione si è svolto un torneo giovanile, seguito dalla proiezione di un cortometraggio sulla figura di Pasquale Martucci, con successivo scoprimento della targa lapidea. La serata si è conclusa con un triangolare di Calcio tra le squadre Pro Gioia, che militava in serie Promozione, Nuovo Calcio Gioia, che militava in I Categoria e Caribù, impegnata in III Categoria, con la vittoria della Nuova Calcio Gioia.
Qualche notizia su alcune squadre calcistiche locali.
L’A.S. Pro Gioia nasce nel 1911 con il nome di Associazione Sportiva Calcistica Repasard F.B.C.I. Nel 1913 alcuni dirigenti, in disaccordo con a politica sportiva portata avanti dalla Società, si dissociano e fondano la Società Sportiva Ardor. Nel 1914 la società prende la denominazione Unione Sportiva Pro Gioia, che nomina Matteo Ventrella come presidente.
Partecipa ai campionati regionali del 1927 vincendo la Terza Divisione Pugliese e cambiando nome in Società Sportiva Gioiese nel 1928.
Nel 1938 con il nome G.I.L. Gioia torna in prima serie regionale, la Prima Divisione.
Nel 1942, come Avio Calcio ottiene la seconda posizione nel campionato pugliese di Prima Divisione e viene ammesso in Serie C.
Nel 1943, nel corso di un incontro di calcio disputato durante lo svolgimento dei giochi paramilitari di guerra tra le squadre Pro Gioia e Lecce, disputatasi a Largo Sannelli, dove era stato allestito un campo di calcio, si verificò una invasione di campo, accompagnato, si dice, dallo sradicamento e lancio di una fontana sul terreno di gioco. La squadra, a seguito di questi inqualificabile gesto dei tifosi locali, venne radiata dal novero delle squadre di calcio.
Per tornare a disputare incontri di calcio l’anno successivo si fuse con l’Associazione Sportiva Valenzano.
Nel 1949 la nuova Società Sportiva Pro Gioia partecipa al campionato di Prima Divisione Pugliese e l’anno successivo vince il campionato, allenato dal gioiese Dino Castellano, e ha il diritto a partecipare alla Promozione, l’attuale Serie D.
Nel 1950 cambiò nuovamente denominazione in Società Sportiva Pro Gioia e riuscì a conquistare il titolo di Campione Pugliese di 1° Divisione.
Ha disputato 12 campionati di calcio di Promozione, ottenendo due Promozioni nelle stagioni 1975-76 e 1984-85. Ha conquistato una Coppa Italia nel 2001.
Nel 2006 retrocede volontariamente e non torna più in Promozione, giocando nei tornei di Prima Categoria fino a quando non vi s’iscrive nel 2012 e cessa di esistere.
Alla non iscrizione della Pro Gioia l’ASD Partizan Gioia si fonde con la più blasonata squadra locale e prende la denominazione di ASD PARTIZAN PRO GIOIA e partecipa al campionato di Seconda Categoria.
L’altra squadra calcistica locale, la società sportiva Gioiese è stata operativa fino alla stagione1985-86. Nel 1997 venne rifondata con il nome di Gioia Nuova Gioiese e disputò incontri nella stessa categoria della più blasonata squadra locale, la Pro Gioia.
Pasquale Martucci (1934-1995) svolgeva il mestiere di meccanico di biciclette nella sua bottega in via Scaletta Monte, la prima traversa di Via Monte Sannace. Appassionato oltre che di ciclismo anche di calcio nel 1963 fondò la squadra Gli ‘Esso Boys’, per avviare alla pratica sportiva i ragazzi che abitavano nel borgo di San Vito e Piazza XX Settembre, quello che veniva indicato con la denominazione Mmjnz o’ larij. La squadra assunse nel 1967 la denominazione di A.S. Gioiese, affiancando l’altra squadra di calcio locale, la Pro Gioia. Il suo impegno sportivo non si limitò alla costituzione di una squadra di calcio, ma sconfinò in quello di direttore tecnico, di allenatore e soprattutto di massaggiatore. Per tenere impegnati i ragazzi del Borgo San Vito-Piazza XX Settembre organizzò anche numerose competizioni sportive, che videro impegnati centinaia di giovani in gare ciclistiche, corse campestri, gare podistiche e di atletica.
Tra i personaggi del panorama calcistico gioiese vanno ricordati il giocatore Tutuccio Castellana, che ha giocato anche nel Bari calcio, Giovanni Emiliano, padre del governatore della Puglia e, tra gli allenatori, va ricordato Oronzo Pugliese.
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10 Dicembre 2020