I 30 anni del Comitato della C.R.I. di Gioia del Colle
Quest’anno ricorrono due importanti avvenimenti legati alla Croce Rossa. Il 27 marzo, in data di oggi, ricorre il 30° anniversario della costituzione della delegazione Croce Rossa di Gioia del Colle. Il 15 giugno la Croce Rossa Italiana festeggerà il 160° anniversario della sua fondazione. La Croce Rossa Italiana venne fondata con il nome di Comitato […]
Quest’anno ricorrono due importanti avvenimenti legati alla Croce Rossa.
Il 27 marzo, in data di oggi, ricorre il 30° anniversario della costituzione della delegazione Croce Rossa di Gioia del Colle.
Il 15 giugno la Croce Rossa Italiana festeggerà il 160° anniversario della sua fondazione.
La Croce Rossa Italiana venne fondata con il nome di Comitato dell’Associazione Italiana per il soccorso ai feriti ed ai malati in guerra a Milano il 15 giugno 1864 ad opera del Comitato Medico Milanese dell’Associazione Medica Italiana, due mesi prima della firma della Convenzione di Ginevra.
In realtà, come si può evince da una deliberazione del Consiglio comunale dell’8 gennaio 1883 che approvava un contribuito che il Comune di Gioia erogava alla Croce Rossa, i rapporti tra il nostro Comune e la C.R.I. risalgono ad oltre 140 anni fa.La Croce Rossa ha avuto il compito di assistere i soldati feriti durante la seconda guerra mondiale.
Infatti durante il secondo conflitto mondiale, dall’intervento italiano fino al termine delle ostilità (1940-1945) la Scuola elementare “Benito Mussolini”, attualmente Scuola “San Filippo Neri”, venne requisita dall’Amministrazione militare per essere utilizzata come Ospedale Militare di Riserva, per accogliere e curare ammalati e feriti in guerra, sia militari che civili.
Tale scelta era dettata non solo dalla posizione baricentrica di Gioia, al centro tra Bari, Taranto e Matera, dalla presenza di due linee ferroviarie e di una rete di strade disposte a 360°, ma anche per essere uno dei paesi più popolati tra quelli limitrofi e per la presenza di un obiettivo sensibile come l’aeroporto militare, che avrebbe potuto portare a ferimento di soldati, posti a difesa della regione e del presidio militare.
Alla fine della guerra, dal 1945 al 1950 la Scuola elementare venne concessa alla Croce Rossa Italiana, che gestiva alcuni Ospedali Territoriali. Prese la denominazione di Ospedale Speciale n. 6 della Croce Rossa Italiana e fu adibito ad Ospedale Convenzionato, funzionando anche come tubercolosario. In questo Ospedale operarono sia ufficiali medici che medici civili, ma anche infermieri volontari civili e militari, farmacisti volontari, impiegati civili, contabili, donne di fatica e un cappellano militare. Tra i 76 operatori operarono in questa struttura va ricordato il medico gioiese Tommaso Rizzi.
Alla fine del 1950 l’Ospedale venne derequisito e riconsegnato al Comune di Gioia per riprenderne l’utilizzo a Scuola elementare, non prima di aver provveduto a ripararlo dai danni che aveva subito e ai lavori necessari per riportarlo alla originaria funzione.
Nel 1995 nel corso dei lavori di manutenzione del Cimitero comunale furono rinvenuti nell’Ossario cimiteriale 31 cassette che contenevano resti di militari che erano deceduti nell’Ospedale della Croce Rossa Italiana. L’Amministrazione Comunale di Gioia deliberò di istituire un Sacello Militare e nel 1996 pose una targa marmorea, nel secondo lotto del Cimitero nuovo, che riporta la seguente iscrizione: Ai soldati che nell’Ospedale Speciale della Croce Rossa Italiana di questa città si spensero mentre nasceva l’Italia repubblicana perché il loro giovane ed estremo contributo sia monito e memoria per le future generazioni. La comunità e l’Amministrazione comunale di Gioia del Colle questa lapide pose XXV aprile MCMXCVI.
Anche sulla facciata della Scuola elementare San Filippo Neri il 4 maggio 2013 il Comitato locale di Gioia del Colle della Croce Rossa Italina ha apposto una targa commemorativa a ricordo dell’Ospedale Speciale n.6 della CRI a Gioia. L’iscrizione riporta: Croce Rossa Italiana. In memoria dell’Ospedale Speciale n. 6 (1945-1950) in questo edificio furono curati feriti e malati di guerra militari e civili. 4 maggio 2013. Comitato Locale C.R.I. Gioia del Colle.
Il Comune di Gioia, così come aveva fatto nel lontano 1883, ha sostenuto l’impegno della C.R.I. a favore della nostra comunità; infatti ha elargito una donazione alla Delegazione gioiese della CRI per l’’acquisto di una autoambulanza e ha concesso in comodato gratuito alcuni locali, inizialmente facenti parte dell’Ospedale Paradiso e successivamente utilizzati come sede INAM fino al trasferimento nel complesso ASL di via L. Ariosto, come sede della CRI locale.
Presidente del Comitato Locale C.R.I è l’insegnante Maria Teresa Tracquilio, che è stata tra i soci fondatori dell’Associazione e che ricopre anche cariche a livello nazionale.
La C.R.I. di Gioia, oltre a svolgere compiti legati al settore medico infermieristico, come trasporto di ammalati e di pazienti con handicap e con necessità di dialisi e di altre prestazioni specialistiche, interviene a livello cittadino anche in occasione di eventi, come feste, spettacoli all’aperto, attività sportive, e di soccorso per qualche incidente stradale, spingendosi anche fuori regione in occasione di eventi catastrofici, come terremoti, inondazioni, frane, che richiedono l’intervento di molti volontari. Tutto ciò in sintonia con le finalità previste dall’Associazione. Infatti sulla targa che indica la presenza della sede della Delegazione gioiese della C.R.I. si può leggere: Croce Rossa Italiana V D S, sigla che sta ad indicare Volontari del Soccorso.
La CRI di Gioia, inoltre, organizza corsi di formazione per volontari, da aggregare a quelli già operativi nella Delegazione Locale.
Oltre alle citate attività il Comitato gioiese, nell’ambito della sua azione di volontariato, svolge attività di formazione ed informazione a livello cittadino e nelle Scuole e organizza periodicamente convegni ed incontri su temi riguardanti la solidarietà, la salute, i nuovi orizzonti medici, invitando, come relatori, medici specialisti ed esperi del settore.
A livello nazionale C.R.I. vanta circa 150mila volontari e 1000 sedi. In tutti questi anni, nei momenti di emergenza e difficoltà, i volontari della Croce Rossa hanno rappresentato un punto di riferimento e sono sempre scesi in campo per aiutare il bisognoso, chiunque esso fosse. Lo spirito con cui agiscono è quello della solidarietà dove ogni persona da aiutare ha un valore inestimabile da rispettare e da tutelare.
Dal 21 aprile 2023, il Presidente Nazionale dalla C.R.I. è l’Avv. Rosario Maria Gianluca Valastro, a seguito delle consultazioni elettorali associative tenutesi a Roma in data 16 aprile 2023.
Nell’intervista che ha rilasciato subito dopo il suo insediamento ha voluto sottolineare i valori dell’Associazione, soprattutto ai giovani.
“Innanzitutto vorrei raccontare una storia fatta di umanità. Dai nostri padri ad oggi la Croce Rossa ha sempre avuto come priorità assoluta l’assistenza ai bisognosi, qualsiasi fosse la loro necessità. Le persone che in tanti anni abbiamo soccorso e aiutato sono state molte e ognuna di loro aveva la propria storia. Siamo passati dalle vittime di guerra a quelle delle tante catastrofi naturali, passando anche tra chi soffre per condizioni socio-sanitarie difficili. É importante capire che quando bisogna dare risposte a chi ha perso tutto o moltissimo, non esistono mai sfide facili e sfide difficili e che noi siamo chiamati ad affrontarle tutte mostrando lo spirito che contraddistingue la nostra vocazione.
La nostra mission è quella di non sminuire mai i bisogni di chi abbiamo di fronte. Solo così possiamo essere preparati e capaci di affrontare ogni tipo di difficoltà. In tanti anni le esigenze sono cambiate e di recente abbiamo visto crescere il bisogno all’ascolto che può colpire un anziano rimasto solo, come anche un giovane che non riesce a trovare la strada giusta. Noi dobbiamo saper cogliere questi nuovi bisognosi con attenzione perché come ha detto Papa Francesco di fronte alle sofferenze non basta solo vedere, ma è necessario anche sentire e toccare.
La Croce Rossa riesce ad attirare un sacco di giovani perché diamo risposte pratiche e perché siamo una comunità capace di portare un sorriso laddove la sofferenza è il pane quotidiano delle persone. Con noi un giovane si sente utile e riesce a vedere concretamente il senso del suo impegno. Per questo non è semplice diventare un volontario della Croce Rossa ed è un percorso che presuppone un iter formativo durante il quale si capisce se davvero si è in grado di abbracciare questo stile di vita”
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27 Marzo 2024