Fra Serafino Melchiorre
Nasce a Gioia il 2 settembre 1932 in una modesta casa del centro storico, in Via Dei Mori n. 33. Grazie alle notizie che ci fornisce suo fratello Fabio possiamo ricostruire la storia di questo frate che sembra essere lontano dai nostri tempi, ma indiscutibilmente attuale. Terzo di sei figli, suo padre falegname lo avvia […]
Nasce a Gioia il 2 settembre 1932 in una modesta casa del centro storico, in Via Dei Mori n. 33.
Grazie alle notizie che ci fornisce suo fratello Fabio possiamo ricostruire la storia di questo frate che sembra essere lontano dai nostri tempi, ma indiscutibilmente attuale.
Terzo di sei figli, suo padre falegname lo avvia da piccolo alla scuola del maestro Domenico Procino, un bravo ebanista del suo tempo. Dopo aver completato gli studi presso la locale scuola elementare frequenta a Gioia la Scuola di avviamento professionale di tipo agrario e contemporaneamente segue i corsi di calligrafia e disegno, sotto la guida del maestro Iacobellis ed ha come compagni i fratelli Wanvesterhout.
Comincia a disegnare sul retro delle bollette esattoriali e si cimenta subito con lavoretti in terracotta creta, con il cui ricavato decide di partire dalla sua Puglia. Avendo manifestato buone doti artistiche, infatti, all'età di 14 anni
si trasferisce a Venezia, dove frequenta la Scuola d'Arte, non potendo permettersi di seguire i corsi all'Accademia delle Belle Arti.
Segue le lezioni di pittura, non trascurando di interessarsi delle altre materie artistiche; era attratto anche dalla lavorazione della ceramica, dalla scultura, dal mosaico, dalla scenografia, materia che cercava di apprendere intrufolandosi nelle sale in cui si svolgevano tali attività. Queste prime conoscenze di base gli serviranno nella sua successiva attività artistica.
Dopo tre anni si iscrive al Liceo artistico. E' allievo di Filippo De Pisis e comincia a dipingere.
Trascorre la sua gioventù nella miseria e nelle privazioni; non si può permettere una stabile dimora, ma spesso dorme nella stazione ferroviaria o in qualche vagone ferroviario finché conosce un bancario veneziano, padre di due figli che lo porta a casa, lo adotta e per due anni lo ospita nella sua soffitta.
Trova successivamente ospitalità presso una famiglia pugliese emigrata a Venezia.
Nel 1951 abbandona la sua inclinazione per l'Arte perché improvvisamente sente un'altra vocazione: quella religiosa. Diventa carmelitano scalzo, dedicando la sua vita a Dio e ai poveri. Con il carro e il cavallo diventa per un po' frate cercatore, andando in giro per chiedere elemosina per il convento e per i poveri.
Si trasferisce a Verona, dove continua il suo percorso religioso.
Quando nel 1955 approda alla Chiesa di S. Teresa D'Avila a Roma riprende la sua attività artistica, dedicandosi quasi esclusivamente all'arte sacra. La sua produzione soprattutto sacra, ma anche profana, spazia dalla ceramica alla pittura alla scultura.
E' autore di numerosi quadri di natura morta, di paesaggi e di soggetti religiosi.
Ha realizzato 22 portali bronzei per altrettante Chiese, tra i quali spiccano quelli della Chiesa di S. Rocco, qui a Gioia del Colle. Nella stessa Chiesa si può ammirare anche l'affresco da lui realizzato sul fondo della navata sinistra, a ridosso dell'altare del SS. Sacramento.
Per Gioia, in occasione del IV centenario della morte del Santo Patrono S. Filippo Neri ( 1995 ) ha anche realizzato un bassorilievo bronzeo raffigurante il Santo, che è stato posizionato nel 1997 nel settore est del giardino di Via Paolo VI.
Tra gli altri portali ricordiamo quello della Chiesa di S. Teresa d'Avila, Quella di Sammichele di Bari, quella della Basilica Stella Maris di Haifa ( Israele ), quella di S. Giusto a Trieste ( realizzata a seguito di vincita di un concorso ), quella del Duomo di Bolzano ( che si differenzia dagli altri per la presenza di un'apertura vitrea nell'immenso portale bronzeo, espediente insolito per tale tipo di scultura, ma che serve a dare un po' di luce ad una Chiesa buia ).
Ha anche realizzato lavori in oro e argento, come un reliquario espositore del Santissimo, per una chiesa di Alberobello.
Attualmente sta lavorando per completare alcuni pannelli di maiolica, delle dimensioni di mt. 3×2, al Santuario della Madonna della Neve.
Il suo impegno non ha confini; ha realizzato e continua a realizzare dei presepi, riproponendo la tecnica e lo stile del presepio romano, utilizzando materiale vario, che spazia dal legno alla terracotta.
Ogni anno per S. Lucia viene inaugurata una mostra di presepi di fra Serafino nell'interno del Convento- Parrocchia di S. Teresa a Roma.
Produce anche terrecotte policrome, di soggetto sacro.
Il 21 ottobre scorso l'Università Lateranense ha inaugurato l'auditorium e la biblioteca, nella quale è stato posto un busto bronzeo di circa cm.80, che ritrae Papa Benedetto XVI, opera di fra Serafino Melchiorre. In tale occasione il Papa stesso chiede di fare la sua conoscenza e lo ringrazia per il suo impegno e il suo dono.
Nonostante la sua notorietà, che spazia al di là dei confini nazionali, Fra Serafino non si esalta, ma conserva la sua umiltà di frate e si definisce un servo di Dio, un pennello e una mano nelle mani di Dio, senza del quale e senza la cui ispirazione nulla egli è in grado di realizzare. Dio si serve del suo debole servo per parlare al cuore degli uomini, per rivolgere all'uomo un messaggio spirituale, che va oltre quello pittorico o artistico più in generale e che colpisce a prima vista l'occhio dell'osservatore.
Nelle sue opere pittoriche Fra Serafino sembra voler riprodurre i " Colori di Dio " e in tutte le sue opere sembra riprodurre il " Sorriso del Creatore ".
A volte all'occhio di un osservatore superficiale di fronte alle sue opere sembra trovarsi in presenza di un artista senza personalità, semplice, che scolpisce e dipinge come un bambino, che non è capace di esprimere grossi sentimenti e forti passioni. Egli, infatti, non è mai ridondante, ampolloso, ma è essenziale e semplice, come solo può essere un bimbo che deve farsi comprendere, che deve andare direttamente al cuore dell'interlocutore.
Proprio per questo le sue opere sono apprezzate: per la semplicità, la spontaneità che esse offrono, che sono frutto non di superficialità, di un approccio dilettantistico all'arte, ma di una forte personalità e di una salda padronanza delle tecniche artistiche; queste sono sintonizzate con un forte credo religioso, che conferisce appunto alle stesse opere una credibilità e quel trasporto che viene da un'animo religioso, da un credente, non da un mestierante.
Tutte le opere, pur esprimendo al messaggio teologicamente corretto, anche quando tratta di aspetti delicati, dolorosi e tragici della religione cristiana, danno una visione di equilibrio, che trasmette serenità. E' il sorriso del Creatore, che non è la risata, ma uno sguardo di tenerezza nei confronti dell'umanità in cerca di amore, nel mare del dolore e della sofferenza.
Autore di opere significative quali i portali, ben 21 nel mondo, tra cui quello della Chiesa Carmelitana di Bolzano (in bronzo e cristallo del peso di 15.000 tonnellate e del valore di 120.000 euro), quello della Chiesa del Carmelo a San Silvestro (Pescara), quelli di Santa Teresa a Roma e della Basilica di San Giusto a Trieste (con un progetto preferito a quello di 150 partecipanti, tra cui il celebre Emilio Greco) e su tutti quello della Basilica di Stella Maris ad Haifa in Isdraele.Il Circolo Unione di Gioia del Colle, onorato per l'opera di fra Serafino, il 13 settembre 2007 lo ha nominato Socio Benemerito con la seguente motivazione: Per essersi particolarmente distinto a livello nazionale ed internazionale con la sua arte versatile, conferendo lustro alla Città.
Vive a Roma nella Parrocchia si S. Teresa, residenza che lascia solo per motivi di lavoro o per tornare di tanto in tanto nella sua Gioia, dove vive da carmelitano scalzo, nel rispetto della regola, della povertà, dell'esaltazione della bellezza e della grandezza del Creatore, con il suo quotidiano lavoro di umile servitore, di pennello e scultore nelle mani di Dio.
Tutte le foto dell'artista, delle opere ad olio e delle sculture sono state riprodotte dal sito personale di Frate Serafino che vi invitiamo a visitare clikkando sul link.
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Visita il Sito Ufficiale di Fra' Serafino su : http://www.frateserafino.it/home.html
24 Novembre 2007