Festa dell’apertura di San Filippo Neri a Gioia
È ormai tradizione consolidata a Gioia del Colle quella di ‘aprire’ le celebrazioni per la festa del Santo Patrono il giorno 26 aprile, trenta giorni prima della festività di San Filippo Neri. Una serie di fuochi d’artificio segnala l’apertura delle celebrazioni civili, mentre una Messa solenne e la traslazione della Statua di San Filippo dalla […]
È ormai tradizione consolidata a Gioia del Colle quella di ‘aprire’ le celebrazioni per la festa del Santo Patrono il giorno 26 aprile, trenta giorni prima della festività di San Filippo Neri.
Una serie di fuochi d’artificio segnala l’apertura delle celebrazioni civili, mentre una Messa solenne e la traslazione della Statua di San Filippo dalla Chiesa Madre ad una parrocchia di Gioia dà l’avvio ai festeggiamenti religiosi.
Durante il mese che precede la festività di San Filippo si sussegue una serie di manifestazioni civili, culturali e religiose in preparazione alla solennità del Santo Patrono.
Negli ultimi anni anche gli studenti della Scuola elementare e quelli della Scuola media sono stati coinvolti in progetti e ricerche, con lo scopo di far conoscere loro la figura del nostro patrono, San Filippo, educatore modello delle giovani generazioni del suo tempo, valido anche per il nostro tempo, ed esempio di dedizione verso il prossimo e di santità.
La pandemia ha rallentato questo processo di approfondimento di un aspetto importante per la società gioiese, quello della conoscenza delle nostre tradizioni e della nostra storia plurisecolare, che ha influito positivamente sulle coscienze individuali e sui comportamenti della società gioiese.
Di seguito riporto una ricerca storica del nostro concittadino, l’insegnante Giuseppe Montanarelli.
La festa dell’apertura di San Filippo Neri.Da tempo immemorabile i Gioiesi hanno omaggiato San Filippo Neri e San Rocco con un mese preparatorio alla festa liturgica.
Il 26 aprile era la festa dell’apertura di San Filippo, caratterizzata dalla solenne processione pomeridiana con gli abiti festivi, che culminava con l’intronizzazione della Statua del Santo nell’apparato, cioè un sontuoso ed imponente trono effimero che annualmente veniva cambiato e che destava lo stupore dei fedeli.
Anticamente due erano gli apparati in Chiesa Madre, uno collocato nell’altare maggiore ed uno minore collocato nel Cappellone patronale.
Nel pomeriggio dopo la Messa solenne si snodava la processione che toccava tutti i territori parrocchiali ed era accompagnata dalla Banda delle Fave Bianche, dalle confraternite, dal Capitolo, dai lampari, dal baldacchino, dalle autorità e dai fedeli.
Dopo la seconda guerra mondiale la processione della apertura fu ridotta al solo anello extra murale cittadino, con l’immagine del Santo in abiti feriali.
L’apparato venne dismesso, fino alla soppressione della processione cittadina.
La festa dell’apertura venne sminuita e ridotta alla sola Messa in Chiesa Madre.
Nel 1995 la Commissione del IV Centenario della morte di San Filippo Neri, presieduta da Mario Girardi, Mimmo Donvito, Giovanni Lamanna, don Mimì Ciavarella e Giuseppe Montanarelli, volle realizzare la peregrinatio di San Filippo Neri in tutte le Chiese di Gioia.
In quell’occasione, per sensibilizzare i Gioiesi, si pensò di realizzare la peregrinatio del Santo, ogni anno a turno in una parrocchia diversa; infatti nel passato la statua venva portata in processione nel mese dell’apertura, prima della novena. Il mese dell’apertura era denso di manifestazioni liturgiche, popolari e devozionali, ora perdute.
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26 Aprile 2021