Eccellenze scolastiche di ieri e di oggi a Gioia del Colle
Sia nel passato che al presente le Scuole di Gioia si sono distinte per impegno degli studenti, per professionalità dei docenti, per l’ampia offerta formativa realizzata. Nella Biblioteca Vaticana è presente la cosiddetta Bibbia di Manfredi, opera manoscritta firmata dallo scriptor Iohensis, uno scrittore di Gioia che operava alla corte del principe Manfredi. Lo stesso […]
Sia nel passato che al presente le Scuole di Gioia si sono distinte per impegno degli studenti, per professionalità dei docenti, per l’ampia offerta formativa realizzata.
Nella Biblioteca Vaticana è presente la cosiddetta Bibbia di Manfredi, opera manoscritta firmata dallo scriptor Iohensis, uno scrittore di Gioia che operava alla corte del principe Manfredi. Lo stesso Iohensis ha firmato una Bibbia presente nella Biblioteca Nazionale di Parigi.
Non sappiamo con certezza se una scuola di scrittori amanuensi fosse presente a Gioia in epoca sveva; è certo però che in quel periodo un gioiese svolgeva il compito di scrittore e amanuense.
L’istruzione elementare con la legge Casati del 1859 venne introdotta nel Regno di Sardegna; entrò in vigore nel 1861 ed estesa al Regno d’Italia.Prevedeva un ciclo biennale inferiore ed un altro biennale superiore, quest’ultimo solo nei Comuni con più di 4.000 abitanti. Successivamente tale legge fu estesa a tutta l’Italia.
Dopo l’Unità d’Italia la legge Coppino nel 1877 portava a cinque anni le classi della scuola elementare, che rendeva gratuita, ma soprattutto elevava l’obbligo scolastico a tre anni.
A Gioia non si aspettarono quelle date per avviare l’alfabetizzazione della popolazione.
Ancor prima dell’introduzione dell’istruzione obbligatoria nell’allora Regno d’Italia Gioia poteva vantare la presenza di un Maestro, l’abate Francesco Paolo Losapio, stipendiato dal Comune sin dal 1806. In data 3 ottobre 1819 il Decurionato si motivò di doversi supplicare S.M. il Re, nostro Signore, per la fondazione di un Collegio delle Scuole Pie, in questo Comune, onde aversi il bene di una istituzione avente per oggetto l’istruzione pubblica della pietà e delle lettere, potendosi a questo fine destinare il locale del soppresso Monastero dei Padri Conventuali, che fu donato al Comune al tempo della occupazione militare.
La richiesta era motivata dal fatto che il paese è popolato di circa 10.000 anime; che manca d’ogni sorta d’insegnamento; che produce naturalmente abitanti di molto spirito e talento; Che, messo il paese sulla nuova strada consolare che da Bari, passando per Taranto, va a Lecce, merita di essere elevato ad un grado di coltura corrispondente; che per situazione geografica, trovandosi ai confini delle tre provincie di Terra di Bari, Terra d’Otranto e Basilicata, può dare il comodo e la facilità alle tre provincie suddette di profittare del nuovo istituto; che, privato per le passate disastrose circostanze del Regno dei due Monasteri posseduti, dei Domenicani e dei Conventuali, pare giusto che abbiamo un compenso nella istituzione desiderata.
Il 1° maggio 1829 passava a miglior vita la signora Angela Maria Paradiso, maestra delle fanciulle, la quale donava il suo patrimonio, consistente principalmente in una palazzina posta di fronte al palazzo Campanella, oggi Biblioteca comunale, per la fondazione di un civico Ospedale.
Nel 1841 il Sovrano comunica la sua Risoluzione per la destinazione nel Comune di Gioia di un Maestro di Agronomia, in cui oltre alla teoria si insegnasse la pratica, obbligandolo all’acquisto del Catechismo d’Agricoltura del prof. Luigi Granata.
Nel 1845 i Francescani Neri avanzarono la richiesta al Decurionato per ottenere l’ex Convento di San Francesco con l’obbligo, da parte loro, di istruire i fanciulli e di istituire scuole superiori alle elementari.
L’abate Losapio con testamento del 30-10-1841 affermava: Istituisco mio Legatario Universale S. E. il Presidente della Pubblica Istruzione, residente in Napoli, e l’intera Commissione della stessa coll’obbligo, ed incarico di spiegar tutta la sua protezione, e zelo a far valere, e sussistere il seguente pubblico stabilimento di una Biblioteca scelta, ad uso de’ miei concittadini, e medio della stessa lo formerà la mia piccola Biblioteca attuale, e tre Scuole primarie di Umanità minore con insegnamento di Grammatica Italiana, e Latina, e di umanità maggiore, con insegnamento di Geografia Universale, e Particolare, ed un corso di belle lettere, poesia, ed Eloquenza, con insegnamento di Storia Universale, e particolare nel corso che durerà ogni classe, ed ogni scuola, e tutto ciò che forma nel mio fondo dell’Orticello detto della porta del Casale, alla via dei Riformati, e dell’estruzione capace a detti usi, … e con quest’ordine progressivo, cioè primo erigersi, ed edificarsi il locale, e l’edificio della Biblioteca, e delle scuole suddette, poi acquistarsi fino alla somma di docati cinquemila di libri scelti con scaffali, nicchie, scanzie, panconi da leggere, e scanni da sedere, ed altra mobilia per gli usi corrispondenti.
Con successivo atto dell’11-1-1842 il Losapio vende al sig. Francesco Cassano, per la somma di ducati 6.000, tutti i beni di sua pertinenza: una masseria in contrada Gravistello (sulla via per Putignano), due partite di terre per la via che porta ad Acquaviva, due partite di terre in contrada Canale, un piccolo fondo vicino all’abitato, alla via nuova dei Riformati, somma da utilizzare per la fondazione della Biblioteca e delle Scuole.
Nel novembre del 1868 a Gioia si dà vita alla istituzione del Ginnasio Tecnico Comunale, che sarà parificato nel 1906 e regificato nel 1910.
Nel 1868 il Decurionato gioiese deliberò l’impianto di un Asilo Infantile, che avrebbero accolto 50 bambini e 50 bambine.
Nel 1884 viene istituita a Gioia la Scuola Popolare di Disegno e di Calligrafia, dalla quale sono usciti diversi artisti locali, come il pittore Francesco Romano e lo scultore Giuseppe Masi. La Scuola nel 1928 ottenne il conferimento della medaglia d’oro da parte dell’Ente Pugliese di Cultura Popolare e successivamente si trasformò in Scuola di Arti e Mestieri.
Nel 1886 fu istituita una Scuola Enologica per i istruire i giovani contadini nella buona pratica della viticoltura, insegnare, attuare, rendere popolari i migliori processi di vinificazione e conservazione dei vini. Inoltre serviva ad istruire i giovani provenienti dalle scuole tecniche, per ridurli adatti a condurre, a migliorare sia la propria vigna che l’altrui, sia la propria che l’altrui industria vinifera, ridurre gradatamente e nella cerchia dei propri mezzi a tipi commerciali costanti le diverse qualità dei vini della nostra regione.
Nel 1890 il Ministero della Pubblica Istruzione, su proposta dell’Ispettore e del Consiglio Scolastico Provinciale, decreta una medaglia d’argento al Comune di Gioia, quale benemerito della Educazione Nazionale, per l’istruzione elementare.
Nella Esposizione Nazionale di Torino del 1898 le Scuole primarie di Gioia, partecipano alla manifestazione e vengono dichiarate Scuole modello.
Nel 1899 il nostro Comune, unico tra quelli della provincia, insieme a quelli di Livorno e di Torino, è invitato dal Ministero della Pubblica Istruzione, su proposta del Provveditore agli Studi, il quale venne personalmente a Gioia a porgere l’invito, e del Consiglio Scolastico Provinciale, a rappresentare l’Italia alla Esposizione Internazionale di Parigi nel 1900 ( 51 milioni di visitatori) .
In tale circostanza, oltre all’esposizione di lavori degli alunni della Scuola elementare e foto del castello di Gioia, viene mostrato il progetto dell’edificio scolastico, oggi intitolato a Mazzini, apprezzato come Scuola modello. Le scuole elementari erano così bene ordinate e frequentate da oltre 1600 alunni e furono premiate con medaglia a Parigi.
Nella scuola elementare si insegnava la lingua francese già dal 1909.
Nel 1907 fu istituita la Refezione scolastica nelle scuole elementari e un ricreatorio per solo alunni a pagamento.
Nel 1925 il Consiglio Comunale delibera l’istituzione del Liceo Classico comunale. Da questa Scuola sono stati licenziati tantissimi studenti non solo gioiesi, ma anche dei paesi limitrofi, che si sono affermati in diverse professioni.
Ricordiamo i docenti universitari Orazio, Vito e Maria Svelto e il dott. Prof. Vincenzo Oliva, il Rettore dell’Università di Pavia, prof. Francesco Svelto, numerosi medici, avvocati, ingegneri, magistrati.
Nell’anno scolastico 1959-60 per decisione del Ministro della Pubblica Istruzione è istituito il Liceo Scientifico, a titolo sperimentale.
L’ITIS inizia a funzionare il 1° ottobre 1961 in alcuni locali presi in fitto dalla parrocchia del Sacro Cuore, mentre la sede della Scuola viene inaugurata il12-12-1962, come sezione staccata dell’Istituto tecnico Industriale ” Marconi ” di Bari.
Tutte le succitate Scuole nel corso degli anni hanno ottenuto numerosi riconoscimenti dalle Autorità scolastiche per le attività svolte e per i risultati conseguiti da parte degli studenti che le hanno frequentato.
Sarebbe troppo lungo segnalare la lista dei premi e dei riconoscimenti che tutte le Scuole di Gioia nel corso degli anni hanno conseguito a livello nazionale, ben figurando con le migliori Scuole europee e mantenendo alta la tradizione e il buon nome dei relativi Istituti.
A titolo dimostrativo, anche se può apparire molto riduttivo, voglio citare gli ultimi riconoscimenti, ottenuti nel 2019, anno in cui l’IISS Canudo – Marone – Galilei di Gioia del Colle è entrato a far parte delle 9 scuole italiane statali – tra elementari, medie e superiori – premiate presso la residenza privata di Villa Wolkonsky a Roma dall’Ambasciatrice britannica Jill Morris in occasione della quinta edizione degli Italian Preparation Centre Awards, organizzati da Cambridge Assessment English e con la presenza del MIUR, per essersi impegnate nell’insegnamento della lingua inglese e distinte nell’accompagnare gli studenti verso il conseguimento di certificazioni linguistiche riconosciute in tutto il mondo. Le 9 scuole vincitrici sono state scelte tra le oltre 5.000 scuole statali (circa un terzo di quelle totali) che nel nostro Paese offrono percorsi di preparazione alle certificazioni di Cambridge English. Oltre che per la didattica, sono state premiate per l’impatto educativo del progetto linguistico proposto e per la dedizione alla preparazione a certificazioni internazionali che permettono agli studenti di diventare cittadini del mondo.
In particolare l’IISS Canudo–Marone–Galilei di Gioia del Colle ha scelto di dare democraticamente e gratuitamente a tutti la possibilità di apprendere l’inglese, realizzando percorsi anche per gli studenti con disturbi nell’apprendimento.
I risultati di Eduscopio 2019, il progetto della Fondazione “Giovanni Agnelli” che da 5 anni monitora le scuole superiori d’Italia assegnando loro un indice (FGA, acronimo della Fondazione), calcolato in base ai risultati ottenuti dagli studenti nel primo anno universitario, vede il Liceo Scientifico di Gioia al 7° posto tra quelli operanti in tutta la Puglia.
I numerosi riconoscimenti e apprezzamenti che tutte le Scuole di Gioia continuano a collezionare a livello regionale, nazionale ed internazionale sono il segno dell’impegno profuso da tutto il personale docente nell’attuare una didattica innovativa e offrire un vasto ventaglio dell’offerta formativa, in linea con le brillanti esperienze realizzate in passato, i cui risultati e risvolti sull’utenza scolastica continuano a dare frutti eccellenti in ogni campo dello scibile umano. Uno fra tutti, ma non l’unico, mi piace ricordare uno studente formatosi nel Liceo Scientifico Canudo di Gioia, oggi prof. Roberto Cazzolla Gatti, Ph.D. Biologo ambientale ed evolutivo, Biological Institute, Tomsk State University, Russia, con esperienza di ricercatore anche negli Stati Uniti d’America e in Austria.
Accanto alle Scuole primarie e secondarie Gioia può vantare anche la presenza di una U.T.E.
Il Consiglio Comunale, aderendo ad una proposta avanzata da alcuni docenti, nel 2002 istituisce un Progetto pilota Università della Terza Età e del Tempo Libero, che quest’anno ha concluso il 18° Anno Accademico. Essendo una Scuola a tutti gli effetti, è riconosciuta come tale dalla Regione Puglia. Con i suoi oltre 50 corsi svolge attività di educazione permanente, di socializzazione e di servizio sociale.
Per due volte consecutive, nel 2014 e nel 2017, per la bontà dei corsi, per i programmi svolti, la competenza dei docenti ed i risultati conseguiti e per aver dato attuazione a tutti i punti previsti dal Comitato Nazionale Auser per ottenere il riconoscimento di qualità del servizio reso, l’Università della Terza Età di Gioia ha ottenuto il massimo riconoscimento di qualità: il bollino blu.
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2 Giugno 2020