La festa di San Lorenzo a Gioia del Colle

10 Agosto 2020 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

Chiesa di San Francesco. Gioia del Colle. Tela che raffigura San Lorenzo con la graticola in mano

Il X agosto è ricordato non solo perché si festeggia San Lorenzo, giorno in cui si alzano gli occhi al cielo in attesa di scoprire la caduta di una stella cadente e di esprimere un desiderio, con l’augurio che venga esaudito, ma è famoso anche per una poesia scritta da Giovanni Pascoli.

San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.

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E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh!, d’un pianto di stelle lo innondi
quest’atomo opaco del Male!

Nel Comune di Gioia del Colle in tempi passati una parte del territorio era occupato dalla contrada di San Lorenzo. Tale denominazione era giustificata dalla presenza di una cappella rurale dedicata a San Lorenzo. Come per numerose altre Chiese rurali non ci restano tracce della sua presenza, se non in alcuni documenti storici che ne attestano l’esistenza in tempi passati. Continua la Lettura

Memoria e festa liturgica di San Domenico di Guzman a Gioia del Colle.

Tra i vari culti professati in Italia e a Gioia spicca quello per San Domenico. Risalirebbe al 1460 circa l’edificazione del complesso conventuale domenicano di Gioia del Colle, ad opera di Federico da Silva, devoto di San Domenico.  Dopo alterne vicende, che registrano anche la soppressione nel 1652, a seguito delle disposizioni napoleoniche del 1809, che prevedevano la definitiva soppressione dei beni degli Ordini possidenti, Gioacchino Murat con decreto del 1813 il complesso conventuale di San Domenico fu concesso al Comune di Gioia per il seguente uso: padiglione e caserma delle Truppe di passaggio. Con successivo decreto del re Ferdinando IV del 1816 il Monastero dei Domenicani Conventuali viene destinato a caserma della Gendarmeria Reale, carcere e giustizia di pace.

Nel 1816 nel Convento dei Domenicani fu trasferita la Casa Comunale, la cui vecchia e cadente sede fu acquistata dal dott. Pietro Nicola Favale, che la demolì, costruendovi l’attuale Palazzo Favale, sita all’angolo tra Corso Vittorio Emanuele e Via Duomo, oggi Via Principe di Napoli.

A partire dal 1838, iniziò ad operare ufficialmente la Confraternita della Maria SS.  del Rosario, che prese possesso della Chiesa di San Domenico, possesso che continua a mantenere a tutt’oggi. Continua la Lettura

La festa patronale di San Filippo Neri a Gioia

23 Luglio 2020 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

san Filippo Neri, patrono di Gioia

Ufficialmente risulta il 13 maggio 1899 la data in cui l’arcivescovo di Bari, mons. Giulio Vaccaro, decreta che San Filippo Neri sia per la Città di Gioia patrono egualmente principale che S. Sofia.

Il culto per San Filippo Neri a Gioia è attestato dalle relationes ad limina che gli arcivescovi di Bari D’Alessandro e Pignatelli inviano a Roma rispettivamente nel 1755 e nel 1774. Da tali relazioni si evince che Patrona Principale della Terra di Gioia è Santa Sofia e che dall’anno 1703 è anche venerato un secondo patrono e protettore Particolare, San Filippo Neri.

I festeggiamenti duravano generalmente tre giorni ed erano accompagnati dallo svolgimento della Fiera di San Filippo, della durata di sette giorni.

Di seguito riporto una ricerca del nostro concittadino, l’insegnante Giuseppe Montanarelli, studioso di storia sacra e tradizioni religiose a Gioia del Colle. Continua la Lettura

La festa di Santa Maria Maddalena a Gioia

22 Luglio 2020 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

 

Interno della Chiesa di Santa Maria Maddalena

Il culto di S. Maria Maddalena a Gioia del Colle era operante nell’omonima cappella sita nella prima traversa di Corso Vittorio Emanuele. Singolare è la presenza a Gioia di tale cappella, che risalirebbe probabilmente al secolo X e che ci rimanda al mondo bizantino ed ebraico. Il nome Maddalena è legato all’ebraico Magdala, cittadina nei pressi del lago di Tiberiade, località nota anche come Genezaret. Anche la tecnica edificatoria della cappella, che utilizza per gli affreschi e per le murature moduli costruttivi tipici dei bizantini, ci rimanda a influenze orientali. Come mai il culto di quella Santa a Gioia?

Se analizziamo il culto della Santa, vissuta nel territorio ebraico, e operante a Gioia, si potrebbe pensare ad una importazione effettuata da Ebrei o da bizantini.

Maria Maddalena, vissuta in un territorio un tempo abitato dagli Ebrei, è una santa il cui culto nacque verso l’880, quando il monaco Badilone portò in Europa dalla Giudea delle reliquie della Santa, culto che poi si sviluppò a Vérzelay, in Francia, nel secolo XI. Continua la Lettura

La festa della Nascita e del Battesimo di San Filippo Neri a Gioia del Colle

21 Luglio 2020 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

Libro su San Filippo nel V centenario della nascita

In tempi passati i festeggiamenti in onore del nostro Patrono, San Filippo Neri, avevano inizio il 26 aprile, esattamente un mese prima della ricorrenza liturgica  e del dies natalis del Santo, e avevano termine il 21 luglio, giorno della sua nascita terrena, o a volte il 22 luglio, giorno del suo battesimo e del suo ingresso nella grande comunità del popolo cristiano.

Da qualche anno è stata ripristinata la consuetudine di celebrare liturgicamente anche il giorno della nascita terrena di San Filippo, a chiusura dei festeggiamenti per il Santo Patrono di Gioia.

Di seguito riporto due ricerche storiche del nostro concittadino, l’insegnante Giuseppe Montanarelli, sulla nascita e sul battesimo di san Filippo Neri.

La Festa della Nascita o Natività  di San Filippo Neri a Gioia del Colle. 21 Luglio. Continua la Lettura

Un menhir a Gioia del Colle

Il complesso megalitico di Stonehenge

Che il territorio di Gioia sia stato abitato sin dai tempi remoti è attestato dalla presenza di numerosi insediamenti preistorici sparsi nel suo agro, a cominciare da quelli adiacenti alla Masseria del Porto, Murgia San Francesco, Murgia San Benedetto, la Castelluccia, Murgia Giovinazzi, Murgia Fra Gennaro, per finire  a Toppa di Montursi, a Santo Mola e a Monte Sannace.

Fra le tante testimonianze sopravvissute all’incuria degli uomini e all’azione  demolitrice del tempo, oltre a dolmen, necropoli e insediamenti temporanei e stabili, a Gioia  va annoverata anche la presenza di un menhir.

Il menhir, parola derivata dal bretone men, pietra, e hir, lungo, è un megalite, cioè una pietra stretta e lunga di varia forma, che spazia da quella a parallelepipedo a quella conica o paracilindrica, infissa nel terreno, come se si trattasse di un obelisco in miniatura. Continua la Lettura

Viaggiatori in Puglia e a Gioia

23 Giugno 2020 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

Viaggio nel Regno di Napoli, di Carlo Ulisse De Salis Marschlins

La letteratura odeporica o  di viaggio è un campo molto vasto e sui viaggiatori stranieri in Puglia fra Settecento e Ottocento vi è una bibliografia abbastanza vasta.

Uno tra i primi e più importanti scrittori e viaggiatori nella nostra regione che ci ha lasciato una testimonianza del suo passaggio per la Puglia è il poeta latino Quinto  Orazio Flacco, lucano di nascita, terra confinante con la Puglia (Venosa, 65 a.C., Roma, 8 a.C.).  Nel 37 effettuò un viaggio da Roma a Brindisi, in compagnia di Mecenate e Virgilio, in occasione del rinnovo dell’accordo tra Antonio ed Ottaviano.

Di fronte allo stupore dei suoi compagni di viaggio che si accorsero che in Puglia, a differenza di Roma, dove abbondavano fontane ed acquedotti,  venit vilissima rerum hic aqua (qui si vende addirittura la più vile delle cose, l’acqua), Orazio rispondeva: siderum insedit vapor siticulosae Apuliae (dagli astri cala tanta arsura sull’assetata Puglia), considerandola una regione afosa ed assetata. Continua la Lettura

La Madonna Nera di Częstochowa

30 Maggio 2020 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Storia, Turismo

La Madonna Nera di Częstochowa

Possiamo senz’altro affermare che non esiste città, nei paesi di religione cristiana,  in cui non vi sia una chiesa intitolata alla Madonna.

A Gioia del Colle oltre alla Chiesa Madre, dedicata alla natività di Maria Vergine e Madre, abbiamo una chiesa intitolata  alla Madonna di Lourdes. In ogni chiesa abbiamo anche statue e dipinti raffiguranti la Madonna: nella chiesa di San Domenico ad ottobre si festeggia la Madonna del Rosario, nella Chiesa di Sant’Andrea  a dicembre si festeggia l’Immacolata Concezione di Maria ed in altre chiese, come in quella di San Francesco, di Sant’Angelo e del Crocifisso  si venera la Madonna Addolorata. Continua la Lettura

il Patronato di San Filippo a Gioia del Colle

26 Maggio 2020 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Storia, Turismo

statua di San Filippo Neri nella Chiesa Madre di Gioia

In due relazioni, una del 1755 e l’altra del 1774, sullo stato  della comunità ecclesiale di Gioia, conservate nell’ Archivio Segreto Vaticano, si dice: La Terra di Gioia gode di Chiesa Collegiata dedicata alla Natività  della Beata Vergine Maria. Patrona Principale  di tale Terra è S. Sofia e dall’ anno 1703 è anche venerato un secondo Patrono e protettore particolare, S. Filippo Neri.

Il 30 gennaio 1860 il Decurionato di Gioia, poiché non era ancora stata ottenuta l’approvazione canonica e legale del Patronato di S. Filippo, implora all’ unanimità dal re Francesco II e dal Papa Pio IX  la  dichiarazione Legale e Canonica di Compatroni di questa Città  S. Rocco e S. Filippo Neri.

Nella deliberazione  del Consiglio comunale di Gioia del Colle del  marzo 1899 si legge: Il Signor Presidente ricorda al Consiglio che da antico tempo si venera in questo Comune come Codesto Patrono S. Filippo Neri, la cui festività ricade ogni anno nel giorno 26 Maggio. Non sono mancate nei passati tempi deliberazioni della Rappresentanza del Comune per rifermare con solenne attestato l’antica divota consuetudine di venerare San Filippo Neri come Patrono del paese. Però tali deliberazioni non si vedono approvate dalle Superiori Autorità per tutti gli effetti civili e canonici. Continua la Lettura

Il “seggio” di San Filippo

San Filippo al seggio, 1995, Via Carlo III di Borbone-Arco San Nicola

Il 2020 passerà alla storia come il primo anno del terzo millennio in cui non si è festeggiato  San Filippo, come i gioiesi sono  soliti onorarlo negli altri anni.

Infatti il programma della festa di quest’anno, in osservanza delle norme vigenti per la sicurezza di tutti a causa dell’epidemia in corso, si riduce ai soli festeggiamenti religiosi. Dal 18 al 25 maggio si terranno le Celebrazioni Eucaristiche in Chiesa Madre, mentre per il giorno 26 sono previste quattro Celebrazioni Eucaristiche durante la mattinata ed una serale, con la partecipazione delle autorità civili e militari, portatori e comitato. Seguirà la Solenne Consegna delle Chiavi al Santo Patrono, non più in Piazza Plebiscito come era consuetudine negli ultimi anni, ma sul sagrato della Chiesa Madre.

La celebrazione della ricorrenza del Santo Patrono, limitata solo ai momenti religiosi, è un evento che si è verificato solo nel corso delle due Guerre Mondiali, durante le quali fu prevista la sospensione di ogni festeggiamento. Continua la Lettura

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