La Chiesa di Santa Lucia

13 Dicembre 2008 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

santaluciagioiaLa Chiesa di S. Lucia è stata un tempo una modesta Cappella rurale, di rito greco, costruita alla periferia del paese probabilmente nel secolo XVI. Nel verbale della prima Santa Visita dell’Arcivescovo di Bari Antonio Puteo, tenutasi a Gioia il 24 ottobre 1578 si parla del culto di Santa Lucia de’ Greci.

La Confraternita di S. Lucia, istituita il 15 luglio 1882 dall’Arcivescovo Pedicini, che tra i suoi scopi statutari  si occupa di culto  e di attività caritative, il 6-12-1881 ottiene la concessione di un suolo al Camposanto per costruirvi dei loculi per i suoi confratelli.

Da una delibera della Giunta comunale del 19-6-1882  veniamo a conoscenza della decisione di migliorare alcune piazze di Gioia e tra queste  il marciapiede che dalla Cappella di S. Lucia porta alla stazione ferroviaria.

Nel 1885 la Cappella viene distrutta dal terremoto; si salva solo una immagine della Santa, che viene portata nella Cappella dell’Addolorata, di proprietà della famiglia Buttiglione, che si trovava all’inizio di via Bartolomeo Paoli. Tale Cappella  viene sconsacrata nel 1921.

Della vecchia Cappella oggi non restano che le fondazioni sulle quali sono stati costruiti gli ambienti della casa canonica e una piccola statua in pietra raffigurante S. Lucia, in via Cappellini strada adiacente al  lato destro della chiesa, situata sul tetto della costruzione  addossata all’abside.

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La Chiesa dell’Immacolata Concezione di Lourdes

8 Dicembre 2008 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

ImmacolataL’Arcivescovo di Bari, Mons.Giulio Vaccaro, il 19 novembre 1919, tenuto conto che Gioia contava oltre 23.000 abitanti  e che un nuovo quartiere si stava sviluppando nella zona orientale del Paese ed era il caso che si dotasse di una chiesa, provvede ad acquistare circa 2.000 mq. di suolo su cui erigere la nuova chiesa..

Il 16 dicembre 1919 lo stesso Arcivescovo di Bari eleva a Parrocchia sia la zona orientale che quella occidentale di Gioia le future chiese dell’Immacolata e di Santa Lucia.

Il 3 febbraio 1920 Mons. Domenico Del Buono, Ausiliare dell’Arcivescovo di Bari conferisce il canonico possesso parrocchiale a don Sante Milano, sacerdote nato a Gioia del Colle il 7 luglio  1884 e rettore della chiesa di Sant’Andrea.

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Il Convento dei Francescani Riformati

24 Novembre 2008 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

ConventoFrancescaniPiù certa, documentata, rispetto agli altri Conventi di Gioia, è la fondazione del Convento di Sant'Antonio o dei Frati Minori Riformati, anche perché questo è il più recente della città.

I Frati Riformati nascono dal ramo dei Frati Minori nel 1526 e professavano la povertà, la penitenza, la preghiera e la meditazione, sull'esempio di San Francesco.

Padre Bonaventura Da Lama nella sua "Cronaca de' Minori Osservanti Riformati della Provincia di S. Nicolò", nella ricognizione, da lui effettuata, dei Conventi dei Riformati della Provincia di Bari, pubblicata a Lecce nel 1724, dopo aver affermato che quello di S. Antonio della Terra di Gioja, l'anno 1633, è il 27° Convento fondato dai Riformati, così ne descrive la fondazione:  Oltre la divozione di questa Terra ( di Gioia ) alli due Santi Compadriarchi Domenico, e Francesco, ove sono de loro figli non disprezzabili Monasterj, viveva pur divotissima della nostra Riforma.  Ricevute dal Padre Clemente ( Caroli ) da Martina allora Custode, ch'era il

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Il Convento di San Domenico

13 Novembre 2008 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

municipioL'Ordine dei Domenicani è stato fondato da San Domenico di Guzman ( 1170-1221 ) intorno al 1175  in Spagna, nella provincia di Burgos, con l'intento di estirpare  la propaganda dei movimenti eretici, attraverso la predicazione e una vita austera improntata  al cristianesimo delle origini e all'imitazione della vita degli apostoli.   Per  tale  motivo i  suoi  seguaci  vengono  chiamati  anche " Frati Predicatori ".     

La Regola dell'Ordine viene approvata da Papa Onorio III nel 1216.

I primi documenti della presenza dei Domenicani in Italia risalgono  con certezza alla prima metà del 1200.
Nel 2006/7 la Famiglia Domenicana ha celebrato l'ottavo centenario della fondazione del primo Monastero di claustrali.
I Conventi domenicani maschili in Puglia nascono e si diffondono in epoca sveva e successivamente sotto gli Angioini, grazie alla loro munificenza. Questi ultimi  ne cambiano l'architettura. Infatti  fino al 1280 vigeva il voto di povertà per l'Ordine ( la chiesa doveva essere piccola  e così anche le celle per i frati ); gli Angioini, invece, affermano che il vincolo della povertà era imposto ai frati e non all'architettura, che  poteva anche essere splendida.

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La Chiesa di ” Sant’Antonio “, detta anche del ” Crocifisso “

14 Settembre 2008 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

crocifisso1Sulle origini di questa Chiesa non si hanno notizie certe; si sa solo che quella attuale fu ricostruita verso la fine del 1640 dai Padri Riformati, grazie alla carità dei Gioiesi in onore del Santo di Padova e fu portata a termine nel 1652. 

Un' iscrizione sull'architrave della porta di accesso alla Chiesa  ricorda che una Croce fu innalzata il giorno della festività di San Francesco d'Assisi, il 4 ottobre 1633 e che la prima pietra della Chiesa fu posata e benedetta il 13 aprile 1636.

La Chiesa detta anche di Sant'Antonio, forse perché edificata sui resti di una primitiva chiesa dedicata al Santo di Padova, oggi è chiamata Chiesa del Crocifisso, sembra per l'omonima sacra immagine scultorea, ritenuta miracolosa, a cui i fedeli rivolgevano le loro suppliche nei periodi di siccità e che in tali circostanze portavano in processione.

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La Chiesa di San Domenico

8 Agosto 2008 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

Chiesa San Domenico La Chiesa di San Domenico si trova in Corso Vittorio Emanuele e fa parte di un piccolo complesso annesso al Municipio. La tradizione vuole che sia sorta a devozione della famiglia Silva, estinta nel secolo XVI.
Per un certo periodo fu dedicata a Santa Maria delle Grazie, ora si venera la Madonna del Rosario.
Nell’ Apprezzo della Terra di Gioja  del 1611, stilato dal tavolario Federico Pinto, si legge: ” Vi sono ancora in detta Terra (di Gioia ) due altre chiese, una nominata Santa Maria delle Grazie, servita da Monaci Domenicani, et ivi dimorano tre frati, più o meno secondo la volontà de Superiori, celebrandosi dalli detti continuamente e giornalmente la sacra messa, con molta frequenza dello Popolo, e devozione di particolari benefattori. Vivono detti Frati parte con elemosine, e parte  con poche intrate che tengono. Vi è l’altare maggiore con la Cona della Madonna et altre Cappelle, delle quali ne sono Padronate “.

L’architetto e tavolario Honofrio Tangho, nell’Apprezzo di Gioia del 1640 dice: ” Vi è la chiesa ad una nave coverta con lamia. In testa vi è l’altare maggiore, dove risiede il santissimo, tiene l’apparati necessari, vi è la sacristia, et altre comodità “.

Edificata con il Convento dai Frati Domenicani tra il XVI e il XVII secolo, fu donata da Murat al Comune nel 1813, a seguito della soppressione del Convento, avvenuta nel 1809. Nella Chiesa ha sede la Confraternita della Madonna SS. del Rosario, approvata con Regio Decreto del 1838 del re Ferdinando II.

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La Chiesa di San Francesco

23 Giugno 2008 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

chiesadisfrancescoDa un testamento, rogato in Gioia dal notaio Nicola De Capite il 14 settembre 1292, risulta che Reone Guarnita, di Gioia, morendo lasciò alla Chiesa di S. Francesco un bue tra i migliori. Tale testamento era firmato  dal frate Angelo e dal  Padre Guardiano dei Frati Minori, che si chiamava Fra’ Giacomo, il quale nel 1349 fu eletto vescovo della soppressa Chiesa di Lettere, in provincia di Napoli.

Un diploma del 1363 ci dice che nella Chiesa di S. Francesco vi era il sarcofago della famiglia D’Andrano, che era chiuso da una lastra di marmo raffigurante la moglie di Nicolò D’Andrano, Giacchina, in posizione supina e con le mani giunte.

” La famiglia D’Andrano diede alla nostra città cavalieri, capitani, magistrati e con il suo mecenatismo l’arricchì di chiese, conventi e ospedali. Niccolò D’Andrano, padre di Luca, fece erigere la Chiesa ed il Convento di S. Francesco. All’interno della Chiesa vi era una cappella, detta Arca D’Andrano, in cui venivano sepolti i membri di quella famiglia.

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Il Convento di san Francesco

16 Giugno 2008 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

Convento San FrancescoIl Comune di Gioia del Colle può vantare la presenza sul suo territorio di ben tre Conventi: quello dei Francescani  Conventuali, quello dei Domenicani e quello dei Francescani Riformati.

Imprecisabile è la data di fondazione del Convento di S. Francesco. Il Losapio ne farebbe risalire la fondazione  alla famiglia D'Andrano, nei primi anni del secolo XIV, anche se probabilmente è apocrifo il documento su cui tale opinione si fonderebbe. Tuttavia dall'osservazione di ciò che è sopravvissuto di antiche costruzioni si può pensare che la sua fondazione debba risalire alla famiglia D'Andrano,  o forse anche prima di tale periodo, secondo una  tradizione locale.

L'ex Convento dei Minori Francescani Riformati fiancheggia la chiesa di S. Francesco, in Piazza Plebiscito. Da quanto si rileva dal testamento del rocco ( arcivescovo ) Reone Guarnita, che, dal 1292, lasciò un bue alla chiesa di S. Francesco dei Frati Minori, fu edificato nei primi anni del secolo XVI.

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La Chiesa dell’Annunziata a Monte Rotondo

6 Febbraio 2008 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

Chiesa dell'Annunziata A 6 Km. da Gioia, sull’altura di Monte Rotondo, a  380 mt.  s.l.m., a circa un Km. dagli scavi archeologici di Monte Sannace, nell’omonima contrada, domina l’antica Chiesetta dell’Annunziata.

Il sito, così come quello venuto alla luce su Monte Sannace, è stato abitato e urbanizzato in tempi remoti, poiché, trovandosi in uno dei punti più elevati dello spartiacque tra il mare Adriatico e quello Ionio, era un luogo strategico e importante dal punto di vista viario e per le possibilità difensive che offriva. Inoltre ancora oggi è inserita in un’area boschiva protetta, per la presenza di essenze arboree particolari e in via di estinzione.

Il territorio rurale  su cui insiste la Chiesa venne assegnato alla Chiesa di Bari dal duca di Puglia Ruggiero e prese il nome di Feudo di Monte Sannace.

La Chiesa costituisce una testimonianza  dell’arte del XIV secolo in Terra di Bari, importante non solo sotto l’aspetto architettonico, ma anche  sotto quello pittorico.

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Il monumento a Giuseppe Garibaldi

21 Luglio 2007 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

Monumento a Giuseppe GaribaldiIl 4 luglio 2007 ricorre il 2° centenario della nascita dell'Eroe dei due Mondi: Giuseppe Garibaldi.

Il nostro Comune ha voluto ricordare ed onorare questo grande personaggio, sostenitore e fautore dell'Unità d'Italia, non solo intitolandogli una delle strade più importanti del Paese, ma dedicandogli anche un busto marmoreo, posizionato in una piazza centrale, proprio nei pressi della piazza principale, nella quale, il 21 ottobre 1860 la popolazione gioiese fu chiamata ad esprimere la propria adesione al Regno D'Italia, dopo l'impresa dei Mille, capitanata da Garibaldi.

Quando infatti si diffonde la notizia della morte di Garibaldi, avvenuta a Caprera il 2 giugno 1882, all'età di 75 anni, anche il Consiglio Comunale di Gioia si riunisce e nella seduta del 17 giugno 1882 decide di tributare solenni onoranze per il defunto Eroe, tra le quali figurava  l'erezione di un busto per l'estinto. Tale deliberazione, venne approvata appena sedici giorni dalla morte di Garibaldi. 

Il 24 agosto 1882 il Comune dà l'autorizzazione all'architetto Cristoforo Pinto di commissionare allo scultore Primo Giudici, di Milano, un busto raffigurante Garibaldi, da poggiare su un alto basamento costituito di uno zoccolo sormontato da due colonne squadrate a forma di parallelepipedo che si rastremano verso l'alto. Il prezzo stabilito per l'opera, grazie all'intermediazione del Pinto venne stabilito in £. 2.750.

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