Le masserie di Gioia Parte I
20 Dicembre 2010 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Territorio & Ambiente, Turismo
Masseria, dal latino massa, termine che deriva dalla parola greca μαζα (maza) che indica l’impasto per fare il pane, nell’alto medioevo significava un grande possedimento terriero costituito da un insieme di fondi o poderi, ” pars massaricia ” , dati in affitto per un certo tempo a un conduttore il quale lo faceva coltivare da coloni e servi , in opposizione alla ” pars dominica ” , terre coltivate dal signore ), è l’azienda rurale diretta da un contadino, massaro, secondo un contratto di colonìa.
Sin dal suo sorgere la massaria indicava delle realtà economiche ed insediative diversificate, pur costituendo in generale un insediamento umano nel territorio rurale, che si configura come centro di produzione, organizzazione del lavoro agrario e dell’allevamento.
Le masserie, infatti, si possono raggruppare in quattro categorie:
Due gioiesi a New York
11 Settembre 2010 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Gioiesi nel Mondo, Turismo
Produce di sicuro un certo effetto e una piacevole sensazione di benessere e l'impressione di ritrovarsi a casa, incontrare, mentre si è in giro per il mondo, nostri concittadini, affermati in diversi settori o positivamente impegnati in alcune attività lavorative o produttive.
Mi piace, oggi, giorno in cui ricorre il 9° anniversario dell'attacco terroristico alle Torri Gemelle di New York, portare all'attenzione dei lettori una realtà positiva che ho riscontrato in quella metropoli.
A Long Island, in una zona immersa nel verde e a poca distanza dal mare di Long Beach, a circa 30 minuti da Manhattan, due gioiesi, Beppe e Tiziana Resta, qualche tempo prima di quel tremendo avvenimento che oggi richiamiamo alla mente, hanno dato vita ad una attività ricettivo-turistica, mettendo a disposizione una serie di appartamenti sia per studenti italiani e internazionali che vogliono approfondire la conoscenza dell'inglese sia per famiglie che vogliono trascorrere le loro vacanze in America e visitare la " Grande Mela ".
I sepolcri di tipo dolmenico di Masseria della Madonna
15 Giugno 2010 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia, Territorio & Ambiente, Turismo
A sud-ovest di Gioia in località Masseria della Madonna, a circa due chilometri da un analogo sito, Murgia Giovinazzi, il 1980 il prof. Antonio Donvito negli anni ottanta individua tra la vegetazione steppica e cumuli di pietre una zona interessata alla presenza di dolmen a galleria e sepolcri di tipo dolmenico a tumulo.
L’area colpisce l’attenzione del prof. Donvito perché si presentava come una grande specchia con un gran cumulo di pietre disposte in forma circolare ed enormi lastroni litici piatti che facevano pensare alla presenza di sepolcri dolmenici del tipo a tumulo circolare. Ben altri individui avevano precedentemente effettuato tale scoperta; infatti l’area appariva già violata da frettolosi e clandestini scavatori.
Dopo averne ottenuta segnalazione il Ministero dei Beni Culturali e Ambientali nel 1985 autorizza una campagna di scavi nella zona di proprietà del signor Giuseppe Serino e dai signori eredi Giannico. Continua la Lettura
Le necropoli dolmeniche di Masseria del Porto: la Castelluccia e Murgia San Benedetto
3 Giugno 2010 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia, Turismo
A differenza dell’insediamento di Santo Mola, abbastanza esteso e vicino all’abitato di Gioia, caratterizzato dalla presenza di cave di calcarenite, che vengono utilizzate per ricavarne materiale da costruzione, altri antichi siti, posti tutti a sud ovest del paese sono localizzati in un’area molto vasta, poco distanti tra di loro, in località Masseria del Porto, a circa 10 Km. da Gioia, ai confini tra il Comune di Gioia e quello di Castellaneta, in un lembo di territorio gioiese tra i più affascinanti da un punto di vista naturalistico.
Con Masseria del Porto vengono indicati anche gli insediamenti e le necropoli dolmeniche, risalenti al II-I millennio avanti Cristo, di Murgia Giovinazzi, Murgia San Benedetto, Murgia San Francesco, Masseria San Benedetto e Masseria della Madonna, che sono territorialmente limitrofi e connotati da ritrovamenti di diverse epoche e di varie tipologie.
Le grotte nel territorio di Gioia
17 Maggio 2010 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Territorio & Ambiente, Turismo
La presenza del fenomeno carsico in Puglia ha generato la formazione di doline, inghiottitoi lame, gravine e grotte nella nostra regione.
Tra queste manifestazioni della natura le più popolari sono le grotte; le più note e sicuramente le più varie, più belle e suggestive a livello mondiale sono quelle di Castellana Grotte.
Anche il territorio di Gioia non sfugge al fenomeno del carsismo e agli effetti che esso produce.
A conferma di questo fenomeno ci sono i nomi di alcune contrade di Gioia: Grotta Caprara, Grotta Sorressa, Lama dei Preti, Lama delle Vigne, Lama Frascella e il nome dato ad una masseria ( Masseria La Grotta ).
La ” passata a Monte Rotondo “
18 Aprile 2010 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Gioia Nota, Storia, Turismo
In località Monte Rotondo, più nota come Monte Sannace, i cittadini di Gioia l’ottava di Pasqua, il giovedì e la domenica in Albis si ritrovano intorno alla Chiesetta rurale dell’Annunziata per celebrare un rito, noto come ” passata al Monte “.
E’ un’ antica festa che ha tutto il sapore di un rito magico-pagano e religioso nello stesso tempo e che si svolge agli esordi della primavera, stagione del risveglio della natura e della ripresa della vita dei campi e della rinnovata vegetazione degli alberi.
La constatazione che la cerimonia si svolge intorno ad un luogo sacro dovrebbe far propendere per una interpretazione della stessa come una rinascita dello spirito e come un rito di ringraziamento per il rafforzamento fede cristiana.
E’ molto probabile che però la Chiesa in tempi recenti sia intervenuta a modificare in sacro un rito che originariamente aveva un significato magico-pagano.
Un tale rito lo si trova descritto anche presso i Romani e in alcune zone della Francia e della Gran Bretagna e, poiché era ritenuto contrario ai principi del cristianesimo, sappiamo che viene anche condannato come culto idolatrico da parte di alcuni religiosi, tra cui spicca la figura di San Bernardino da Siena.
Le Chiese rurali Parte II
23 Marzo 2010 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia, Territorio & Ambiente, Turismo
Altre chiese rurali, di minore importanza e dimensione, meno ricche di arredi, sono presenti nell'agro gioiese, a riprova della vocazione agricola del nostro territorio e del fatto che una notevole parte della popolazione era dedita alle attività del settore primario e quindi legata alla coltivazione della terra e alla residenza rurale.
Alcune di queste chiese sono indicate con il nome del Santo che vi si venera, altre prendono la denominazione dalla famiglia che ne era originariamente proprietaria.
Chiesetta Sacra Famiglia
La chiesetta denominata Sacra Famiglia sorge poco distante dalla via che porta a Laterza. Si trova a circa 3 chilometri dal centro abitato di Gioia. Fa parte di una grande masseria, quella della famiglia Soria in contrada Marzagaglia, ma è situata all'esterno del complesso edilizio. La sua fondazione risale all'anno 1761. In quel tempo i padroni erano Laurentame Maria e Nardelli Francesco. Le ultime messe si sono celebrate in questa Chiesetta sino alla fine del 1800. Prima dello sviluppo urbanistico di Gioia, i contadini del quartiere, all'alba, si recavano alla Chiesetta per partecipare alla messa, prima di avviarsi al duro lavoro dei campi. Attualmente la chiesetta non è in buone condizioni.
Due lapidi presenti su una facciata della chiesetta riportano le seguenti due iscrizioni.
Insieme al retaggio degli avi illustri che intesero ogni fortuna non mai disgiunta dal favore divino Cesare di Leonardo Soria volle conservare con assidua e ansiosa cura questo oratorio campestre all'esercizio della pietà, al conforto della preghiera
Ed oltre al retaggio antico con tenace abnegazione serbato intatto egli lasciò il patrimonio prezioso delle virtù sue di cittadino, di magistrato, dipadre esemplare. I figli riconoscenti questo ricordo alla venerata memoria dell'amatissimo padre posero nel XIV anniversario della morte di lui XIV marzo MCMXIV.
Le Chiese rurali Parte I
22 Marzo 2010 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia, Territorio & Ambiente, Turismo
Nell'Apprezzo di Gioia di Federico Pinto del 1611 si dice: E fuori di detta Terra su una pianura vi sono tre Chiese, e cappelle antiche posti in diverse parti della campagna, che hanno del guasto de numero 300 e più, e per questa quantità ed antichità di Chiese dinota detta Terra essere stata di Popolatissimo numero di gente, e di molta grandezza, che non è adesso.
L'Arcidiacono della Chiesa di Bari, Michele Garruba, nel libro Serie Critica de' Sacri Pastori Baresi ( 1844 ) dice: A futura memoria diremo pure che molte Capelle rurali esistono nelle diverse contrade del vasto territorio di Gioja. Il signor Losapio, appoggiato all'apprezzo di Gioja, che nell'anno 1611 fu eseguito dal Tavolario Pinto, e poi nel 1612 riveduto e confirmato dall'altro Tavolario De Marinis, notò che a quell'epoca nel vasto agro giojese vi erano nientemeno che trecento Cappelle rurali: Noi crediamo che siavi stato un errore nella enumerazione, dappoichè negli atti di S. Visita eseguita in Gioja a 12 maggio 1595 il numero delle Cappelle rurali non oltrepassava venticinque. Ora non sono che tredici note sotto le denominazioni di Vallata- 2- di Bosco- 3- di Milano-Nardulli- 4- di Rosati- 5- di S. Candida- 6- di Marzagaglia- 7- del Vero Zelo- 8- della Croce- 9- della Torre- 10- di San Donato- 11- di San Domenico- 12- di Gigante- 13- di
Gli Archi Parte II
24 Febbraio 2010 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia, Turismo
Vi sono degli archi che, piuttosto che fungere da chiusura, con portone attraverso il quale si entra nella corte, sono delle volte a botte che reggono una abitazione soprastante. Anche questi archi hanno la funzione di immettere in un largo.
Alcuni archi, quelli più antichi ed in pietra sono di particolare pregio architettonico, altri costruiti in tempi a noi più recenti, sono in tufo, costituiscono la base di edifici sovrastanti e non sono di particolare pregio. Tra questi sono da segnalare: Arco San Nicola, Arco Paradiso, Arco su Vico Spada, Arco di Vico Sardella, Arco di Vico Serpente, Arco Arcobaleno, Arco di Via Palude.
ARCO SAN NICOLA
E' localizzato nell'omonimo antico rione, che venne così chiamato perché Gioia faceva parte della diocesi della Chiesa di San Nicolò di Bari e nel secolo XII e nei successivi nel nostro Comune risiedeva una rappresentanza della Basilica barese.
Si affaccia su una piazzetta, delimitata da via Carlo III di Borbone, vico Santa Maria Maddalena e vico Chiuso e addossato a due edifici, che presenta complessivamente cinque scalinate per accedere ad altrettante abitazioni.
Gli Archi Parte I
22 Febbraio 2010 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia, Turismo
Il primo nucleo di Gioia risale al periodo bizantino e normanno, in pieno periodo medievale.
Nel nostro centro storico sono tuttora presenti numerosi archi. Essi fungevano, caratteristica che mantengono ancora oggi, da porta di accesso in uno spiazzo, che in tempi recenti è stato chiamato " Largo ". Tale spiazzo, che è caratterizzato dalla presenza di una serie di scale esterne e di piccoli loggiati, nel periodo medievale era chiamato " corte ", perché racchiudeva alcuni edifici di proprietà di un unico signore, tra i quali spiccava quello, più ampio e artisticamente più raffinato, abitato dal signore stesso.
La funzione della corte era anche quello di difesa dell'abitazione del nobile ( come dimostra il portone ligneo o metallico originariamente presente e che fungeva da chiusura dell'arco ), la quale era già difesa dai primi assalti nemici dalle esistenti mura cittadine.
In tempi più vicini a noi la corte perde la connotazione di unica proprietà e di luogo di residenza del signore, per diventare un piccolo borgo o caseggiato di proprietà di più famiglie; ciò è evidenziato dalla scomparsa del portone che originariamente serviva a chiudere l'arco e dalla presenza al suo interno di costruzioni abitate da diverse famiglie.