Il gas a Gioia del Colle
16 Febbraio 2022 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia, Territorio & Ambiente
A Gioia del Colle si comincia a parlare di distribuzione del gas attraverso una rete cittadina sin dal 1956.
Risale infatti al 25 giugno del 1956 una deliberazione della Giunta comunale riguardante l’esame dell’istanza della Società Sidergas di Milano contenente lo schema di convenzione e il regolamento per la costruzione e l’esercizio di un’officina e di un impianto per la distribuzione canalizzata di GPL (Gas di Petrolio Liquefatto), da erigersi a contatore, nel nostro Comune. Continua la Lettura
Il “Parietone del Diavolo”
5 Gennaio 2022 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia, Territorio & Ambiente, Turismo
Per delimitare i confini di un appezzamento più o meno esteso di terreno i proprietari pugliesi, avendo a disposizione una gran quantità di pietre di cui il nostro territorio è ricco, ottenuti anche dallo spietramento di terre rocciose e calcaree per destinarle a diverse coltivazioni, provvedevano alla costruzione di parieti.
Tali opere murarie oltre ad avere una funzione di recinzione delle diverse proprietà, di difesa dagli attacchi di animali selvatici, servivano anche a delimitare le zone dedicate al pascolo degli animali da quelle votate alle coltivazioni di prodotti cerealicoli e ortofrutticoli.
Non sono rari i casi della costruzione di parieti o muretti a secco di grandi dimensioni, sia in altezza che in larghezza, denominati parietoni. Essi sono presenti sia in zone destinate alla realizzazione di ovili all’aperto, detti jazzi, che venivano utilizzati come luogo di raccolta all’aperto per le greggi del proprietario terriero sia per quelli che necessitavano di sosta o di pernottamento delle greggi nei periodi di transumanza. Continua la Lettura
Masseria e cappella Rosati, oggi masseria D’Onghia
7 Dicembre 2021 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia, Territorio & Ambiente
A circa 4 Km. da Gioia, in direzione ovest sulla via per Santeramo in Colle, in contrada Busciglio, un tempo zona ricoperta da numerosi boschi, la famiglia Rosati agli inizi del ‘700 costruì due abitazioni a poca distanza l’una dall’altra.
Quella che si affaccia sulla provinciale per Santeramo è indicata sulla carta topografica dell’Istituto Geografico Militare come Casino Rosati ed attualmente è proprietà del prof. Vito Antonio Lozito, mentre l’altra, ubicata a circa 500 metri dalla precedente, per la sua maggiore grandezza è indicata come masseria Rosati.
La famiglia Rosati ha dato i natali a personaggi famosi che hanno onorato Gioia e l’Italia.
Il notaio Carlo Rosati è stato sindaco di Gioia dal 1859 al 1860. Continua la Lettura
Presentazione del volume di Alberto Tria “Passeggiando per Gioia …”
23 Settembre 2021 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Attualità, Comunicati, Storia, Territorio & Ambiente
Il giorno 23 settembre 2021 nel chiostro comunale di Gioia del Colle, alle ore 18,00 sarà presentato il volumetto di Alberto Tria ” Passeggiando per Gioia …“, realizzato in collaborazione con l’artista Umberto Colapinto.
Il volume si avvale altresì della collaborazione di Francesco Giannini e di Enzo Diana.
Come si può evincere dal titolo il volume vuole farci percorrere alcuni punti importanti di Gioia, alla riscoperta di monumenti e palazzi che rivestono una certa importanza nella storia del nostro Comune.
Il signor Tria, ha realizzato diciotto plastici in scala, che rappresentano: il palazzo Covella, la Scuola elementare San Filippo Neri, il Teatro comunale “Rossini”, il vecchio Mercato Coperto, il palazzo Pagano, il Convento di San Francesco, la Chiesa di San Francesco, l’Edificio scolastico Mazzini, il palazzo Favale, il B&B Giordani (palazzo Milano), l’ex albergo Italia, il Liceo classico, la villa Tateo, la villa Cassano, la villa Girardi, la villa D’Ayala, la Scuola elementare di via Eva, l’edificio del Circolo Unione.
Nel volume sono riportate le foto dei plastici , che sono accompagnate da una breve storia dei relativi edifici. Continua la Lettura
La villa De Bellis Girardi
21 Settembre 2021 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia, Territorio & Ambiente
La villa quando venne edificata sorgeva alla periferia di Gioia, in aperta campagna. Con l’espansione demografica e la costruzione di nuove abitazioni la villa restò inserita nel contesto cittadino su un’arteria stradale di notevole importanza, qual è via Regina Elena.
Fu fatta costruire da un componente della famiglia De Bellis, Vito, deputato gioiese nel parlamento italiano e titolare della medesima Banca sita sul lato ovest di Piazza Plebiscito, sotto l’omonimo palazzo, abbattuto negli anni ’60 per far posto ad un grosso complesso condominiale.
Il figlio dell’onorevole, l’avvocato Angelo De Bellis, probabilmente a causa del dissesto e del fallimento della Banca paterna, avvenuto nel 1929, si narra che si suicidò, lanciandosi nel pozzo della villa in costruzione, in via Regna Elena. Secondo quanti riporta una deliberazione del giorno 11 gennaio 1943 anche un altro componente della famiglia De Bellis, l’ingegnere comunale Filippo, che aveva ceduto il posto all’ingegnere Cirsella Umberto Sergio perché richiamato alle armi, si era suicidato il 20 maggio 1942.
L’immobile, che entrò tra i beni posti all’asta, fu venduto ed acquistato dal sig. Natale Girardi. Questi sposò una signora nativa di Casamassima dalla quale ebbe quattro figli, tre maschi e una donna. Uno dei figli maschi morì prematuramente. Continua la Lettura
Mario Vacca
7 Settembre 2021 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Eventi & Tempo Libero, Prodotti Locali, Territorio & Ambiente
Tra un mese compirà 80 anni, ma è ancora un uomo dall’animo giovanile e forte, nonostante l’età. Mario Vacca, infatti, è nato a Gioia il 7-10-1941 e, seguendo l’attività di famiglia, ha dedicato il suo tempo lavorativo al settore edilizio, insieme ai fratelli. Diventa maestro costruttore e lavora nella costruzione di complessi edilizi soprattutto nel nostro Comune.
Quando decide di ritirarsi dall’attività lavorativa scopre di avere una particolare inclinazione, alla quale dà sfogo: quella di scolpire. Inizia con la scultura maneggiando il materiale ligneo locale e poi alterna lavori in pietra, utilizzando prevalentemente quella leccese a anche materiali più malleabili.
Il suo laboratorio è situato in via Carlo III di Borbone n. 17 a Gioia del Colle, nel quale è possibile incontrarlo durante le fasi di lavorazione delle sue sculture.
Oltre alle sculture di personaggi legati alla storia di Gioia, in particolare immagini di Federico II, di Bianca Lancia, di personaggi della sua corte e di riproduzione di rapaci, lavori che ha donato al Comune di Gioia e che abbelliscono molti punti del Centro storico e sono esposti nel cortile del castello normanno-svevo, si è dedicato alla produzione di immagini sacre, alcune delle quali sono state esposte nel museo diocesano di Bari e in altre mostre provinciali. Continua la Lettura
Villa Colombo
12 Agosto 2021 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia, Territorio & Ambiente
Una delle ville più belle di Gioia, nel periodo della sua edificazione, che era ubicata alla periferia del paese e che attualmente è in una zona di forte espansione edilizia, è senza dubbio quella che viene conosciuta come ‘Villa Colombo’.
Questa denominazione è presente sulle due colonne che sostengono il cancello di accesso alla Villa.
In realtà il progetto della Villa, costruita alla fine dell’Ottocento su indicazione dell’architetto gioiese Cristoforo Pinto, fu commissionata dai proprietari dei terreni, la famiglia Cassano, per essere da essa utilizzata. Continua la Lettura
Largo Scarpetta
9 Agosto 2021 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia, Territorio & Ambiente
Anche nelle migliori famiglie a volte è presente una “pecora nera” ovvero un componente che non ha onorato il buon nome del suo casato.
Questa affermazione calza anche per la famiglia Scarpetta, che annovera tra i suoi rappresentanti alcuni individui che hanno dato lustro a Gioia ed altri di cui sarebbe meglio perderne memoria.
Numerosi sono gli Scarpetta che Gioia del Colle può annoverare tra i suoi figli.
Dal Catasto Onciario di Gioia del Colle del 1750 veniamo a conoscenza di un reverendo Canonico don Francesco Paolo Scarpetta, di un legato del fu don Onofrio Scarpetta e di Lonardantonio Scarpetta, sacerdote.
Un tale Domenico Scarpetta, detto Scarpettullo, e Donato Scarpetta li troviamo coinvolti, insieme ad altri rivoltosi, negli avvenimenti del 14 febbraio 1799 che portarono alla strage di alcuni Martiri gioiesi, e precisamente nella uccisione del magnifico Filippo Petrera.
Tra i rappresentanti “positivi” della famiglia Scarpetta va annoverato Vincenzo, fisico, che subì il saccheggio della sua casa il 13 febbraio del 1799. Il suo nome compare anche in uno “strumento” rogato il 20-5-1804, all’indomani dei sanguinosi eventi del 1799.
Scarpetta Vincenzo fu tra coloro che firmarono l’attestazione indirizzata il 24-7-1806 al Governo francese dai gioiesi, per ribadire la fede filofrancese dell’avvocato Pasquale Soria.
Tra i testi contro Francesco Soria, da questi citati nella sua supplica, tra i sanfedisti figura Scarpetta Domenico.
Nell’elenco degli appartenenti alla sezione di Gioia della Carboneria, “La Costanza dei Bruti”, nel periodo 1820-21 compare Filippo Scarpetta, barbiere, che fu Sergente della Legione.
Un altro componente della famiglia Scarpetta, di nome Gervasio, esercitò la professione di notaio e rogò molti atti a favore della Chiesa Madre di Gioia.
Nel Centro storico di Gioia nei pressi della Chiesa Madre e di Sant’Angelo vi è un Largo, intitolato alla famiglia Scarpetta, in particolare a due suoi nobili rappresentanti, Donatantonio e Vincenzo Scarpetta, rispettivamente padre e figlio, fisici, cioè medici, i quali oltre ad essere esperti nelle discipline connesse agli studi relativi alla loro professione, godevano di notevole considerazione pe essere acculturati anche in altre scienze.
La piazzetta, non solo dagli abitanti del borgo, ma da tutti i gioiesi, nel linguaggio popolare era chiamato il largo de “Le quattro fontane” per la presenza, al centro della stessa, di una fontana dotata di quattro rubinetti da cui quattro persone potevano attingere contemporaneamente l’acqua dell’acquedotto pugliese fino a quando non ottennero l’allacciamento della propria abitazione alla rete idrica cittadina.
All’inizio del nuovo millennio, la pavimentazione del quartiere è stata restaurata e anche la vecchia e tradizionale fontana è stata sostituita con un’altra più moderna e meno artistica di quella precedente, conservando, però, i quattro rubinetti previsti dal primitivo progetto.
Nel largo sono state inserite delle panchine in pietra e sono stati piantati alcuni alberi per consentire ai passanti o agli abitanti del quartiere di trascorrere alcuni momenti di relax, o, come avveniva in passato, di svolgere alcune attività collegate alla vocazione agricola cittadina, come la stagionatura e la pulitura delle mandorle, delle noci o dei legumi.
Sembra in questo modo perpetuarsi l’antica consuetudine degli abitanti del quartiere di posizionare le sedie nei pressi dell’uscio delle proprie abitazioni per dedicarsi a quelle attività, per intrattenere i bambini con giochi e racconti e per socializzare con i membri del vicinato.
Nel corso del secolo scorso, come si nota da alcune foto dell’epoca, questo sito ha subito delle trasformazioni, con un nuovo look delle facciate e con la sopraelevazione di alcune abitazioni. Nonostante questi cambiamenti si conserva ancora oggi la popolare denominazione di questa piazzetta come “Largo delle quattro fontane”.
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Villa Carano
10 Luglio 2021 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia, Territorio & Ambiente
A circa un chilometro da Gioia, lungo la strada Vicinale Vecchia Matera, in contrada Coticcia, su una ridente collinetta che spazia all’orizzonte e domina il Basso della Gaudella, è ubicata una graziosa villa.
Il pittore gioiese Raffaele Van Westerhout, tra la sua produzione artistica annovera anche la riproduzione di questa villa.
Essa è stata realizzata negli anni ’30 per volere del prof. Giovanni Carano Donvito per essere utilizzata, soprattutto durante i mesi estivi, dalla sua famiglia, come luogo di villeggiatura, di riposo e di studio, lontano dai disturbi cittadini.
La famiglia Carano, oltre a possedere una casa padronale in paese, era proprietaria di masserie e di possedimenti terrieri. Continua la Lettura
Le contrade di Gioia del Colle
4 Giugno 2021 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia, Territorio & Ambiente
Il Comune di Monopoli passa per essere famoso anche per la presenza di 99 contrade (anche se in realtà sarebbero 91).
Il Comune di Gioia del Colle, senza contare il numero di quelle di cui si è persa la denominazione, può vantare ancora oggi 96 contrade.
Dal Catasto Onciario del 1750 relativo al Comune di Gioia del Colle e da altri documenti di archivio apprendiamo dell’esistenza di un centinaio di contrade, per definire meglio l’ubicazione delle diverse proprietà dei cittadini nell’agro gioiese.
Da tenere presente che il territorio gioiese fino al Settecento era più ampio di quello attuale. Infatti gli abitanti di Sammichele, Turi, Noci e Putignano si impadronirono di porzioni di territorio gioiese, ubicato in massima parte a nord, nord-est del paese.
Alcune contrade prendono il nome da una famiglia lì residente; di non tutte, però, conosciamo la motivazione della denominazione.
Si seguito si elencano le contrade di Gioia in ordine alfabetico, anche se di alcune di esse si è perduta memoria. Continua la Lettura