Il Pastificio Marella al SIAL di Parigi
19 Ottobre 2024 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Comunicati, Prodotti Locali, Territorio & Ambiente
Da tempi immemorabili Gioia del Colle è rinomata per le sue produzioni agro-agroalimentari: vino, olio, mozzarelle, pasta, ortofrutta.
Nei secoli scorsi Gioia del Colle era conosciuta e apprezzata oltre che per la produzione di vini e di distillati anche per i mulini e pastifici che operavano in loco e commerciavano i loro prodotti anche a livello internazionale.
Oggi gli antichi mulini e pastifici sono in disuso e fanno parte dell’archeologia industriale gioiese; al loro posto sono operanti pastifici più moderni e innovativi, quali il pastificio Svevo, il pastificio Del Colle e il pastificio Marella. Tali industrie producono svariati formati di pasta, alcuni dei quali di diversi colori e decori.
Per avere un barlume di conoscenza delle tradizioni e delle eccellenze agro-alimentari del nostro territorio un nostro concittadino, il dott. Vito Santoiemma, nel corso di un quarantennio ha raccolto strumenti, attrezzi, materiali utilizzati da diversi artigiani e operatori del settore agricolo e zootecnico, tra cui spiccano torchi, macine, mulini, che ha raccolto in un Museo della Civiltà Contadina o meglio un Museo Etnografico del Mediterraneo, che si spera possa trovare una collocazione più idonea per l’esposizione del vastissimo patrimonio che è riuscito a salvare dalla distruzione del tempo. Continua la Lettura
La “partaggia”
26 Settembre 2024 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia, Territorio & Ambiente
La partaggia, termine utilizzato nei secoli scorsi nel vernacolo dei contadini delle nostre contrade, mutuato dall’italiano partaggio, è un appezzamento di terreno pari a 6554 m², circa un tomolo. Ricaviamo tale dato da testo Misure locali per le superfici agrarie, pubblicato dall’Istituto Centrale di Statistica, A.BE.T.E., Azienda Beneventana Tipografia Meridionale, Roma 1950, nel quale per Gioia del Colle si riporta la superficie del tomolo = are 65,54.
La parola partaggia/o deriva dal francese partage (a sua volta dal latino partire), termine che significa ripartizione, divisione, spartizione. Il termine fu introdotto in Puglia durante il periodo dei Napoleonidi, passato alla storia come “Il Decennio Francese” (1805-1815).
Fino al 1805, cioè prima dell’abolizione della feudalità del 1806, insieme ai beni feudali ed ecclesistici figurava la proprietà privata, costituita da concessioni o donazioni di terreni in colonìa; il territorio di Gioia del Colle, in definitiva, era fortemente frammentato ed era diviso in sette categorie terriere:
-Terre demaniali feudali, la gran parte delle quali appartenevano al Principe Carlo de Mari, feudatario di Gioia del Colle e di Acquaviva,
-terre demaniali ecclesiastiche, proprietà della Mensa Arcivescovile di Bari, della Chiesa di S. Nicola di Bari, del Sovrano Ordine Militare di Malta, del Rev. Capitolo della Collegiata e Chiesa Matrice di Gioia del Colle e proprietà dei Conventi di S. Francesco e S. Domenico di Gioia del Colle,
-terre demaniali universali, cioè di proprietà del Comune di Gioia del Colle, Continua la Lettura
Via Catapano
22 Settembre 2024 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia, Territorio & Ambiente
Non tutte le dominazioni delle strade sono legate ad un personaggio di spicco locale, nazionale o internazionale.
Nel Centro storico di Gioia, esattamente nel Borgo degli Albanesi, la strada che si dipana con un percorso curvilineo tra Via via Fusco, adiacente Piazza Livia, e Via Arciprete Gatta, prende la denominazione di Via Catapano.
Catapano, termine di origine bizantina è un’ulteriore conferma della presenza dei Bizantini a Gioia del Colle.
Questo nome, infatti, è stato attribuito per ricordare i Catapani (o con il termine antico Catepani), titolo concesso ai governatori locali dei territori che i Greci avevano in Puglia a partire dal secolo X.
Il termine deriverebbe dal latino medievale catapanus, catepanus, che a sua volta deriverebbe dal greco bizantino κατεπάνω, propr. «soprintendente», colui che sta sopra, oppure dall’avverbio κατ’ἐπάνω «sopra» da κατά (katà) ed ἐπάνος (epànos). Continua la Lettura
Via Fusco
14 Settembre 2024 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia, Territorio & Ambiente
Come in alcune denominazioni di strade di Gioia del Colle (ad esempio via Bernal), anche in questo caso non conosciamo il nome del titolare della intitolazione di questa Via e confinante Largo nei pressi della Chiesa di Sant’Angelo, zona più nota come Borgo degli Albanesi.
Non è un caso questa denominazione stradale in quel borgo; infatti nella sua ricerca Onomastica slava di Gioia, pubblicata i Gioia una città nella storia e civiltà di Puglia, vol. III, Schena editore, Fasano, 1922, Francesco Saverio Perillo cita tra i nomi e cognomi Sclavoni ed Albanesi presenti a Gioia un un Serius Fuscus.
Esaminando in ordine alfabetico nomi e cognomi di sicura o probabile origine slava rilevata nelle diverse fonti, cerca di definire l’ambito linguistico-culturale al quale appartengono. Continua la Lettura
Via Pignataro
11 Settembre 2024 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Prodotti Locali, Storia, Territorio & Ambiente
Siamo abituati a pensare che le vie di una città siano intitolate a uomini di cultura o a personaggi di spicco locale o internazionale, che si sono distinti nel settore professionale o lavorativo, tanto da tramandarne il ricordo ai posteri.
L’odonomastica, ossia il complesso delle denominazioni delle strade di una città, e quindi anche di Gioia, rispecchia non solo i nomi di cittadini illustri che hanno operato nel paese di origine o nella nazione, ma si rifà anche ad attività lavorative che in passato hanno caratterizzato la vita di una comunità.
Tra queste figurano: via Albergatore, via Cacciatore, via Calzolai, via Contadino, via Giardiniere, via Ortolani, via Spazzacamino e via Tagliapietre.
Una di queste attività artigianali che ha contraddistinto la nostra comunità cittadina, a vocazione essenzialmente agro-pastorale, è quella del pignataro, il laborioso, paziente ed estroso artigiano, che manipolava la creta per produrre stoviglie, soprattutto le pignate o pignatte, che le massaie utilizzavano per la cottura dei cibi. Continua la Lettura
Un cortometraggio animato sui Peucezi
24 Giugno 2024 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Associazioni, Storia, Territorio & Ambiente, Turismo
Il 18 aprile 2024 a Bari nel palazzo della Provincia, a cura del Lions Club Patto di Amicizia “Terra dei Peucezi”, Distretto della Puglia, è stato presentato il cortometraggio “Alla scoperta della Peucezia con Plàturo e Medella”.
Sono intervenuti il sindaco della Città Metropolitana di Bari, Antonio De Caro, il Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, Aldo Patruno, il Delegato Direzione Regionale Musei Puglia, Francesco Longobardi, il Direttore del Museo Archeologico e del Castello di Gioia del Colle, Fabio Galeandro, il Docente di Archeologia dell’Università degli Studi di Bari e Direttore dello scavo archeologico di Monte Sannace Paola Palmentola, il Fondatore del Patto di Amicizia Lions “Terra dei Peucezi”, Giuseppe D’Aprile, il Governatore Lions Puglia, Leonardo Potenza.
Il cortometraggio è opera del nostro concittadino, il regista Gianni Donvito.
Come ha sottolineato Aldo Patruno, la Regione Puglia, insieme al Ministero dei Beni Culturali e all’Università degli Studi di Bari, è orgogliosa di presentare questo cortometraggio di animazione dedicato alla scoperta della Peucezia. Un modo per far cooperare le Istituzioni intorno alla valorizzazione del patrimonio archeologico, alla conoscenza delle radici. E per altro verso ringraziare il Patto di Amicizia Terra dei Peucezi e i Lions, 32 Club addirittura che hanno lavorato a questo progetto straordinariamente importante sia a fini divulgativi perché è un prodotto per le scuole, facilmente divulgativo, scaricabile attraverso un QR code e quindi facilmente diffondibile, ma per altro verso è un prodotto scientificamente, accademicamente e culturalmente di grande rilievo che serve ad accompagnare questo processo di riscoperta delle nostre origini, di valorizzazione della memoria delle radici che nella nostra strategia sono fondamentali per proiettarci nel futuro con le ali dell’innovazione. Ecco, un linguaggio contemporaneo per andare a fondo alle radici di che cos’è la Puglia, di perché oggi la Puglia è così di successo. Continua la Lettura
La libertà di volare in ogni forma
11 Aprile 2024 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Associazioni, Eventi & Tempo Libero, Storia, Territorio & Ambiente
Grazie alla fantasia dei pittori gioiesi Mario Pugliese (e alla collaborazione di Sergio Gatti ) al loro amore per la nostra Gioia del Colle, artisti che hanno pensato a far rivivere il Centro Storico di Gioia, il primo aprendo la sua bottega artigianale, Studio Uno Tre, al n. 13 di Via Barba e poi ideando il progetto di abbellire il Centro Storico con opere pittoriche di altri artisti gioiese e non, a partire dalla I edizione del 2012, e il secondo aprendo il suo studio-laboratorio in via Michele Petrera sempre nel Centro Storico, la culla del nostro Paese si è arricchita di preziose opere che testimoniano quanto la nostra storia è legata alla presenza federiciana. Sono appunto Le Porte dell’Imperatore, alle quali nei tre anni successivi si sono aggiunte altre Porte.
Facendo seguito all’originale volontà di abbellire il Centro Storico di Gioia con la creazione delle Porte dell’Imperatore, per rendere più vivo e fruibile il nostro nucleo abitativo originario, un altro artista locale si è cimentato in un’opera volta a rievocare il nostro passato e a rendere più bella questa parte del nostro paese.
Le sculture in oggetto sono bassorilievi in pietra, eseguiti nel 2012 dal nostro concittadino, maestro costruttore, che, quando ha posto fine alla sua attività lavorativa, ha riscoperto di possedere un vero talento artistico: lo scultore Mario Vacca.
Questi lavori, eseguiti su pietra, nella sua bottega artigianale sita nel Centro Storico di Gioia, in via Carlo III di Borbone n. 17, sono stati donati al Comune di Gioia nel 2013 e sono stati inseriti sul prospetto di alcune abitazioni del Centro Storico. Hanno quasi tutti per soggetto Federico II, Bianca Lancia, falchi, elementi questi ultimi legati anch’essi all’illustre personaggio Normanno-Svevo. Continua la Lettura
Prima di tutto l’uomo
4 Aprile 2024 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Scuola, Storia, Territorio & Ambiente
Con la Legge n. 211 del 20 luglio 2000 viene istituita la Giornata della Memoria. La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati…
Per ricordare la giornata del 27 Gennaio 1945, nel 2011 un nostro corregionale, Elio Scarciglia, ha prodotto il docufilm “Prima di tutto l’uomo”. Il titolo prende il nome dai versi di un’intensa poesia del più importante poeta turco del ‘900, Nazim Hikmet.
In questo docufilm Scarciglia partendo dai campi di internamento La Casa Rossa di Alberobello e il Mulino e Pastificio Pagano di Gioia del Colle arriva alla Risiera di San Sabba di Trieste, unico vero campo di concentramento in Italia, che vide la morte di numerosi ebrei che vi erano rinchiusi.
Il regista, attraverso una carrellata di fatti e misfatti dello scorso secolo, ci guida con creatività artistica e scelta rigorosa delle testimonianze, dalla Casa Rossa di Alberobello alla Risiera di San Sabba di Trieste, unendo le drammatiche vicende del Sud con quelle ancora più angosciose del Nord. Il film si sviluppa tra il presente intriso di razzismo contro il “diverso” e il passato visto dall’unico campo di concentramento di Trieste. Il regista effettua questo lungo viaggio dal Sud e il Nord del nostro paese, per risvegliare la memoria e le nostre coscienze. Continua la Lettura
Il Museo della Civiltà Contadina di Gioia del Colle approda in TV
14 Marzo 2024 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Comunicati, Prodotti Locali, Storia, Territorio & Ambiente
Dal mese di gennaio 2024 la TV privata Telenorba, nell’ambito del programma Mezzogiorno e dintorni sta trasmettendo, anche con numerose repliche, un servizio dedicato a due settori importanti dell’economia gioiese, le cui testimonianze del passato sono presenti nel Museo della Civiltà Contadina di Gioia del Colle.
Il servizio è stato realizzato nella prima settimana di dicembre del 2023 da una troupe di Telenorba, che cura il programma Mezzogiorno e Dintorni, durante la visita al Museo in un giorno piovoso in cui era venuta a Gioia per documentare alcuni aspetti del nostro Centro storico. Casualmente e fortunatamente, l’inclemenza del tempo ha però dirottato la troupe verso il Museo, così come consigliato da qualche nostro concittadino.
Mezzogiorno e Dintorni è un programma di Telenorba scritto e condotto da Nick Difino con la partecipazione di Mayra Pietrocola, che parla del Territorio. Nick Difino, noto food performer, parlando di questo suo programma ha detto: Sono un esploratore del cibo, un curioso di pratiche agricole e mi piace raccontare storie di luoghi e persone che incontro. Amo il Mezzogiorno d’Italia e ho voglia di scoprirne i Dintorni. Continua la Lettura
Battenti antichi a Gioia del Colle
8 Marzo 2024 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia, Territorio & Ambiente
In passato, quando non era ancora disponibile l’energia elettrica nei nostri paesi, per poter accedere alle abitazioni monofamiliari di parenti ed amici, era necessario dotare i portoni delle abitazioni di congegni che segnalassero la presenza di qualcuno che avesse bisogno di entrare.
Questi congegni vengono chiamati in diversi modi: picchiotto, perché bisogna farlo battere o picchiare su un pezzo di metallo, battaglio, batacchio, battente, battiporta, battiportone o bussatoio perché occorreva farlo battere oppure occorreva bussare sul portone.
Sono composti di due parti snodabili applicate sul portone di accesso all’abitazione. Una parte è costituita da un supporto fisso sulla porta e l’altra da una parte mobile, collegata al supporto con una cerniera, che si impugna, si solleva e si lascia cadere o battere sul supporto fisso, la cui azione produce un suono che richiama l’attenzione di chi abita all’interno dell’edificio e annuncia la presenza di una persona, all’ingresso dell’abitazione, che chiede di entrare.
Sono variamente decorati ed erano utilizzati sin dal tempo degli antichi Romani, come possiamo osservare nei musei archeologici che ne conservano vari esemplari. Continua la Lettura