I murales del Mercato coperto di Gioia

I murales sulla facciata del Mercato coperto, in via Regina Elena

Tra le iniziative messe in cantiere nel 1997 dall’assessore ai Servizi sociali del Comune di Gioia, prof. Michele Pavone, per tenere impegnati i ragazzi durante le vacanze estive, rientra il progetto “GRIDAS-murales”, consistente nel tenere loro un laboratorio di murales. Si trattava di proiettare diapositive di murales  realizzati dal GRIDAS (Gruppo Risveglio Dal Sonno), per sollecitare una conoscenza reciproca e stimolare la fantasia per progettare insieme cosa dipingere sul muro, e propriamente sulla facciata del Mercato coperto.

Dopo essersi messi a dipingere, visto che in tre giorni si era ultimato il grosso del lavoro, si  decise di dipingere anche un altro muro, quello di cinta della Scuola materna di via Enrico Soria, prospiciente via Giovanni XXIII.

Ancor prima della costruzione del nuovo Mercato Coperto in Via Regina Elena, inaugurato il 22 maggio 1996, la vendita dei prodotti ortofrutticoli, oltre ai negozi appositamente riservati, era riservata al vecchio Mercato coperto, abbattuto nel 1972, e al mercato giornaliero che si svolgeva in Piazza Luca D’Andrano e lungo Via Flora. Continua la Lettura

Il Pastificio Marella al SIAL di Parigi

Filippo Cazzolla a lavoro nel suo laboratorio

Da tempi immemorabili Gioia del Colle è rinomata per le sue produzioni agro-agroalimentari: vino, olio, mozzarelle, pasta, ortofrutta.

Nei secoli scorsi Gioia del Colle era conosciuta e apprezzata oltre che per la produzione di vini e di distillati anche per i mulini e pastifici che operavano in loco e commerciavano i loro prodotti anche a livello internazionale.

Oggi gli antichi mulini e pastifici sono in disuso e fanno parte dell’archeologia industriale gioiese; al loro posto sono operanti pastifici più moderni e innovativi, quali il pastificio Svevo, il pastificio Del Colle e il pastificio Marella. Tali industrie producono svariati formati di pasta, alcuni dei quali di diversi colori e decori.

Per avere un barlume di conoscenza delle tradizioni e delle eccellenze agro-alimentari del nostro territorio un nostro concittadino, il dott. Vito Santoiemma, nel corso di un quarantennio ha raccolto strumenti, attrezzi, materiali utilizzati da diversi artigiani e operatori del settore agricolo e zootecnico, tra cui spiccano torchi, macine, mulini, che ha raccolto in un Museo della Civiltà Contadina o meglio un Museo Etnografico del Mediterraneo, che si spera possa trovare una collocazione più idonea per l’esposizione del vastissimo patrimonio che è riuscito a salvare dalla distruzione del tempo. Continua la Lettura

Il World Grand Prix 2003 di pallavolo femminile a Gioia del Colle

Il World Gran Prix 2003 disputato a Gioia del Colle. Incontro tra Russia e Olanda.

Tra le eccellenze di Gioia del Colle, che rafforzano la richiesta del titolo di Città al nostro paese, come proposto da una mia precedente proposta, va annoverata una manifestazione internazionale tenutasi in loco 21 anni fa.

Nel 2003, infatti, la FIVB (Federazione Internazionale di Palla a Volo) ha affidato alla FIPAV (Federazione Italiana Palla a Volo) l’organizzazione della manifestazione mondiale del World Grand Prix di pallavolo femminile, che per la prima volta si è disputato in Europa.

Il responsabile della FIVB, sig. Franz Schmied, dopo aver svolto il 3 luglio 2003 un sopralluogo nei Comuni di Gioia del Colle, Matera e Andria, ha deciso che la manifestazione si svolgesse dal 21 al 30 luglio nei Comuni di Gioia e di Matera e il 2 e il 3 agosto nel Comune di Andria. A tale scopo furono incaricate le Federazioni Regionali della Puglia e della Basilicata di curarne l’organizzazione e in quella circostanza furono coinvolti i Comuni interessati, tra cui quello di Gioia del Colle.

Hanno partecipato alle manifestazioni dodici nazioni: Cuba, Germania, Giappone, Olanda, Stati Uniti, Italia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Russia, Tailandia. Continua la Lettura

Carlo Curione

1 Ottobre 2024 Autore:  
Categorie: Prodotti Locali, Storia

Carlo Curione in divisa militare

Un tempo Gioia del Colle, oltre che per il castello normanno-svevo, il sito archeologico di Monte Sannace, il vino primitivo, per le mozzarelle, per i mulini, i pastifici e le distillerie, per l’olio e l’ortofrutta, era nota anche per valenti artigiani che producevano mobili di pregio.

Numerosi sono gli artigiani locali che hanno onorato Gioia anche al di fuori delle mura cittadine e tra questi figura Carlo Curione.

Ciò in parte è dovuto anche all’istituzione nel 1884 nel nostro Comune, di una Scuola di Disegno e Calligrafia, trasformata successivamente in Scuola di Arti e Mestieri, diventata municipale e diretta da Gennaro Minei e poi da Enrico Castellaneta.

Questa Scuola, oltre a fornire ai frequentanti una istruzione tecnica, è servita alla formazione del senso estetico, della precisione, del gusto delle proporzioni, negli artigiani, qualità riconosciute ed apprezzate anche da persone al di fuori del contesto cittadino.

Figlio di Giuseppe e di Rosa Nico, Carlo (Gioia 7 agosto 1880-19 maggio 1960) è stato avviato sin da piccolo alla scuola del maestro Nicola Serino, titolare di una falegnameria sita in via della Stazione e maestro di molti operai. Infatti Carlo è stato un artista del legno per inclinazione naturale: sin da piccola intagliava utilizzando mezzi rudimentali.

Per le sue qualità e inclinazioni fu poi ammesso a frequentare la Scuola di Arti e Mestieri diretta da Gennaro Minei, Scuola che fu frequentata anche da altri futuri artisti tra i quali vanno annoverati il pittore Francesco Romano, lo scultore Giuseppe Masi, l’artigiano del ferro Cristoforo Castellaneta, Gaudiomonte, costruttore di mobili, Benito Tateo, intagliatore.  I migliori lavori eseguiti dagli allievi di quella Scuola annualmente venivano scelti ed esposti in alcune Mostre cittadine. Continua la Lettura

Via Pignataro

Via Pignataro a Gioia del Colle

Siamo abituati a pensare che le vie di una città siano intitolate a uomini di cultura o a personaggi di spicco locale o internazionale, che si sono distinti nel settore professionale o lavorativo, tanto da tramandarne il ricordo ai posteri.

L’odonomastica, ossia il complesso delle denominazioni delle strade di una città, e quindi anche di Gioia, rispecchia non solo i nomi di cittadini illustri che hanno operato nel paese di origine o nella nazione, ma si rifà anche ad attività lavorative che in passato hanno caratterizzato la vita di una comunità.

Tra queste figurano: via Albergatore, via Cacciatore, via Calzolai, via Contadino, via Giardiniere, via Ortolani, via Spazzacamino e via Tagliapietre.

Una di queste attività artigianali che ha contraddistinto la nostra comunità cittadina, a vocazione essenzialmente agro-pastorale, è quella del pignataro, il laborioso, paziente ed estroso artigiano, che manipolava la creta per produrre stoviglie, soprattutto le pignate o pignatte, che le massaie utilizzavano per la cottura dei cibi. Continua la Lettura

Un mestiere scomparso: l’acquaiolo

Quantità di acqua presente nel corpo umano. Immagine tratta da “Il Fatto Alimentare”

L’acqua è un elemento importante per la vita dell’uomo e della natura. Se tra due persone una possiede solo acqua e l’altra possiede solo cibo riuscirà a sopravvivere chi ha con sé una riserva di acqua rispetto a chi ha solo cibo.

Le nostre tradizioni sono essenzialmente contadine, legate all’utilizzo della terra, la quale per produrre ha bisogno del lavoro di contadini, di artigiani e di acqua.

L’acqua è un elemento indispensabile per la nostra sopravvivenza. Circa l’80% del corpo umano è composto di acqua.

L’acqua è utilizzata in grande quantità non solo per produrre utensili e macchinari, ma anche per produrre cibo. Per costruire un’automobile servono circa 150.000 litri d’acqua, 235.000 litri per produrre una tonnellata di acciaio. Per fabbricare una maglietta, occorrono 1.500 litri circa di acqua, per produrre un Kg. di grano ne occorrono da 1000 a 2000, per un Kg. di carne ne occorrono 5000 litri. L’acqua serve anche per produrre energia. Continua la Lettura

Il Museo della Civiltà Contadina di Gioia del Colle approda in TV

Un momento della trasmissione di Telenorba “Mezzogiorno e Dintorni” relativa al Museo della Civiltà Contadina di Gioia

Dal mese di gennaio 2024 la TV privata Telenorba, nell’ambito del programma Mezzogiorno e dintorni sta trasmettendo,  anche con numerose repliche, un servizio dedicato a due settori importanti dell’economia gioiese, le cui testimonianze del passato sono presenti nel Museo della Civiltà Contadina di Gioia del Colle.

Il servizio è stato realizzato nella prima settimana di dicembre del 2023 da una troupe di Telenorba, che cura  il programma Mezzogiorno e Dintorni, durante la visita al Museo in un giorno piovoso in cui era venuta a Gioia per documentare alcuni aspetti del nostro Centro storico. Casualmente e fortunatamente, l’inclemenza del tempo ha però dirottato la troupe verso il Museo, così come consigliato da qualche nostro concittadino.

Mezzogiorno e Dintorni è un programma di Telenorba scritto e condotto da Nick Difino con la partecipazione di Mayra Pietrocola, che parla del Territorio. Nick Difino, noto food performer, parlando di questo suo programma ha detto: Sono un esploratore del cibo, un curioso di pratiche agricole e mi piace raccontare storie di luoghi e persone che incontro. Amo il Mezzogiorno d’Italia e ho voglia di scoprirne i Dintorni. Continua la Lettura

Un lanificio a Gioia

Reperti di Monte Sannace, presenti nel Museo Archeologico di Gioia del Colle, tra cui anche pesi per telai

Sin dai tempi dei primitivi insediamenti a Monte Sannace, sito facente parte del territorio di Gioia, ricco di boschi e di pascoli, era presente una fiorente pastorizia e in particolare allevamenti di pecore e capre, come è testimoniato dal rinvenimento di numerosi reperti, a seguito di regolari campagne di scavo.

Numerosissimi sono stati i ritrovamenti di pesi utilizzati per mettere in funzione i telai a mano, che servivano per la trasformazione del manto delle pecore in indumenti in lana per ripararsi dal freddo nelle stagioni fredde.

Alla fine dell’Ottocento a Gioia, sulla via che conduce a Noci, opera un  grande lanificio a livello industriale, che dà occupazione ad oltre duecento dipendenti.

Ancor prima dell’impianto del Lanificio Lattarulo un altro lanificio, ben più piccolo, era funzionante a Gioia, ad opera dei locali frati Francescani Riformati che operavano nella chiesa di Sant’Antonio e che per l’occasione utilizzavano parte del loro adiacente Convento.

Molto vivace è stata la storia della Chiesa di sant’Antonio e dell’annesso Convento dei Francescani Riformati o, come viene citato nell’Apprezzo della Terra di Gioia del 1640, Convento di Padri Zoccolanti Reformati di S. Francesco. Continua la Lettura

L’artista gioiese Giorgio Masi

Giorgio Masi e un presepe da lui realizzato

Con l’arrivo di dicembre in tutte le case e per le strade si comincia a respirare aria natalizia. In casa ogni famiglia, specialmente se è allietata dalla presenza di figli e di nipoti, pensa ad allestire l’albero di Natale e soprattutto un presepe dalle dimensioni più varie, in base allo spazio disponibile. Spesso si fa a gara per realizzare un presepe spettacolare da mostrare con orgoglio anche a parenti ed amici e si svolgono concorsi per premiare il presepe più bello, più artistico e più suggestivo.

Da sempre Gioia del Colle è stato un paese di “artisti”. Per citarne alcuni ricordo lo ”Scriptor Iohensis”, uno scrittore di Gioia che operava alla corte del principe Manfredi, figlio di Federico II, autore dell’opera manoscritta La Bibbia di Manfredi, finemente miniata, presente nella  Biblioteca Vaticana e di un’altra Bibbia presente nella Biblioteca Nazionale di Parigi.

Nel 1480 il primicerio Giovanni Rocca scolpì un bassorilievo tripartito che raffigurava anche l’Arma Ioe, cioè lo stemma dell’Università (Comune) di Gioia, consistente in uno scudo che racchiude una coppa contenente delle “gioie”,  con un coperchio sovrastante, contornata da spighe di grano e l’iscrizione Universitas Ioe.

Da quei tempi passati innumerevoli sono stati gli artisti gioiesi che si sono distinti nelle diverse arti e professioni, dalla pittura alla scultura, dalla musica al teatro,  dal cimema  all’architettura, e che hanno dato, e continuano ancora oggi a dare lustro al nostro paese non solo a livello locale e regionale, ma anche a livello nazionale ed internazionale. Continua la Lettura

L’antico cioccolato di Gioia del Colle

Zuccotto al cioccolato, Lounge Bar di Gioia del Colle

Un tempo Gioia del Colle, oltre ad essere un centro conosciuto per la produzione del vino Primitivo, delle mozzarelle fior di latte, per l’attività della  Banda musicale, per la presenza di distillerie, di mulini e pastifici, era anche un rinomato produttore di cioccolato.

Questo prezioso prodotto dopo la lavorazione artigianale veniva confezionato in diversi formati, dando forma a cioccolatini, stecche di cioccolato di diverse dimensioni, uova, dolci.

La preziosa presenza di numerose neviere nel nostro territorio consentiva inoltre la produzione di gelati al gusto di cioccolato, il quale conservava una buona consistenza  grazie all’utilizzo del ghiaccio che si estraeva dalle locali neviere.

È un vero peccato che  ai nostri giorni  a Gioia non  siano più operanti  fabbriche di cioccolato, alla luce del fatto che le ultime ricerche sottolineano gli effetti benefici di questo prodotto nell’alimentazione umana.

Secondo studi recenti, infatti,  il cioccolato non solo fa bene all’umore, per il fatto che contribuisce alla secrezione della serotonina, l’ormone del benessere,  ma ha anche effetti positivi sul sistema immunitario ed è un potente antinfiammatorio; la feniletilamina e la serotonina, in particolare, svolgono anche un’ azione antidepressiva ed eccitante, favorendo la diminuzione del fenomeno della depressione. Continua la Lettura

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