Presentazione del volume su don Giovanni Ingravallo
6 Luglio 2021 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Associazioni, Comunicati, Eventi & Tempo Libero, Storia
Il giorno 6 luglio 2021 alle ore 20,00, nella Chiesa di Maria SS. Immacolata di Lourdes di Gioia del Colle sarà presentato il volume ” Un prete senza strepito. Don Giovanni Ingravallo in alcuni suoi scritti”, pubblicato a cura di Pino Dentico.
Il testo gode del patrocinio del Comune di Gioia del Colle, Assessorato alla Cultura.
Il titolo, “Un prete senza strepito“, come lo stesso Pino Dentico riporta nel testo, si deve ad una felice quanto incisiva definizione dell’Arcivescovo di Bari, mons. Enrico Nicodemo: “sacerdote secondo il cuore di Dio che sa lavorare senza strepito”.
Numerosi i contributi per la realizzazione del volume, sia per quanto riguarda i ricordi scritti sia per il materiale iconografico messo a disposizione. Da ricordare. oltre al curatore del volume, che ha condiviso con don Giovanni molte tappe del suo ministero: il compianto Antonio Lippolis, Vito Mastrovito e Francesco Giannini, che hanno conosciuto don Giovanni e per diversi anni hanno collaborato con lui nella sua parrocchia e, quindi, grazie a Pino Dentico, hanno potuto lasciare una loro testimonianza all’interno della pubblicazione.
Don Giovanni Ingravallo è stato parroco della Chiesa Maria SS. Immacolata di Lourdes dal 1952 al 1996: 44 anni di ininterrotto sacerdozio al servizio di Gioia.
Oltre ad aver completato i lavori di costruzione della Chiesa don Giovanni ha avviato e portato a compimento nuove opere parrocchiali, tra cui un Asilo infantile, una nuova canonica con aule catechistiche, una sala per rappresentazioni cinematografiche e teatrali e dei campi da gioco per i giovani, non solo quelli della sua parrocchia.
Coloro che lo hanno frequentato ricorderanno il suo impegno di evangelizzatore, di perseverante amante della liturgia e della preghiera, di vicinanza ai malati dell’ospedale e a quelli della parrocchia, che visitava frequentemente, di predilezione per i più deboli e il suo continuo contatto con le famiglie, anche attraverso la benedizione delle case durante il periodo pasquale.
Attraverso i suoi scritti, alcuni dei quali Pino Dentico riporta nella pubblicazione, si percepisce la profonda cultura di don Giovanni e il suo stile curato nella forma e nell’appropriatezza del lessico, segno anche di sicura padronanza linguistica e lessicale.
Molti giovani lo ricordano come docente di religione nel locale Liceo classico, nel quale ha insegnato per molti anni.
Un giusto riconoscimento ad un autentico ed esemplare sacerdote, quello che Pino Dentico, con la sua pubblicazione, ha voluto tributare a don Giovanni Ingravallo, per il quale è stata effettuata una raccolta di oltre mille firme per intitolargli una via cittadina.
Sempre in tema di pubblicazione, la mia mente torna indietro di quasi 60 anni, alla vigilia del mio compleanno, giorno in cui don Giovanni mi fece dono del romanzo di Ettore Malot Senza famiglia, che conservo gelosamente, con la seguente dedica autografa: A Giannini Francesco auguro di cuore che si innamori sempre più delle verità della fede onde trovi in esse luce pace e conforto per la sua vita. Gioia del Colle 28-x-1962 Sac. Giovanni Ingravallo.
Un ulteriore tassello alla conoscenza di don Giovanni, che mette in luce la sua umanità e la sua attenzione verso i giovani, che cercava di educare cristianamente mantenendo viva in essi la fede, sforzandosi di tenerli impegnati in sane letture e in attività di socializzazione e di svago.
Per un approfondimento sulla figura e sull’opera di don Giovanni Ingravallo si può consultare l’articolo pubblicato su questo sito, al seguente link: https://www.gioiadelcolle.info/don-giovanni-ingravallo/.
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Primo centenario delle Parrocchie di Santa Lucia e Immacolata di Lourdes
25 Aprile 2020 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Comunicati, Primo Piano, Storia
Quest’anno ricorre il primo centenario dell’inizio dell’attività liturgico-pastorale di due Parrocchie di Gioia del Colle.
Fino al 1920 Gioia aveva una sola Parrocchia: l’antica Colleggiata di S. Maria Maggiore o Chiesa Matrice.
L’abate Francesco Paolo Losapio nel suo Quadro istorico-poetico sulle vicende di Gioia in Bari, detta anche Livia afferma: La chiesa di Gioja sotto il titolo di S. Pietro (denominazione precedente a quella attuale di Chiesa Matrice) avea inservito fin dalla sua origine a Riccardo Siniscalco fondatore di essa, ed all’Imperatore Federico II che l’arricchirono e la dotarono di vastissimi feudi serrati, demani aperti e ricche possessioni, facendone una Chiesa Palatina Collegiale, che ben tosto andremo a vederla anche Collegiata insigne, gloriosa e rispettabile…. Ma da una carta del 1591, che riporterà nella nota al ritratto dell’arciprete Polangelo, si rileva, che verso l’anno 1540, ella fu elevata per le cure di D. Mariano a collegiata insigne, e l’arciprete ottenne il grado di prima dignità, la di cui collazione fu riservata alla Santa Sede, come sempre si è mantenuta sino al presente. Continua la Lettura
Lorenzo Santoiemma
13 Aprile 2020 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Comunicati, Gioiesi nel Mondo
Nato a Gioia nel 1935, frequenta gli studi a Gioia, che conclude nel Liceo classico a Gioia; ciò gli permette di abbeverarsi di cultura di pensatori e scrittori latini e greci e di conseguire conoscenze che saranno a fondamento del suo periodo post lavorativo.
Il 2 agosto 1953 si trasferisce al Nord.
L’avevo conosciuto circa tre anni fa, grazie all’ing. Antonio Cirsella mentre tenevo un corso di storia locale all’Università della Terza Età di Gioia del Colle.
L’ing. Cirsella, essendo a conoscenza delle mie ricerche storiche miranti ad approfondire aspetti del nostro paese e della mia predilezione per la storia locale, volle consegnarmi il volume “ La Divina Commedia di Dante Alighieri, Inferno” nella libera traduzione in vernacolo gioiese a cura del concittadino Lorenzo Santoiemma, volume che era stato stampato nel marzo del 2017 e che in qualche copia aveva ottenuto dall’autore per distribuirlo alle Scuole di Gioia e a persone alle quali l’ing. ritenesse potesse risultare gradito ed interessante. Tra queste, indegnamente, risultò anche il sottoscritto.
Non conoscevo l’autore di sì titanica opera e chiesi all’ing. Cirsella di poter ringraziare l’autore per il dono ricevuto. Egli mi assicurò che sarebbe venuto a Gioia durante il periodo estivo e che in quella circostanza avrei avuto il piacere di incontrarlo.
Primo centenario del Gruppo di Volontariato Vincenziano a Gioia (1919-2019)
20 Settembre 2019 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Associazioni, Comunicati, Eventi & Tempo Libero, Storia
Quest’anno ricorre il centenario della fondazione del Gruppo di Volontariato Vincenziano di Gioia del Colle.
Per ricordare questa ricorrenza l'Associazione ha organizzato degli eventi commemorativi concentrati in tre giorni, a partire dal 26 settembre 2019, come da locandina a fianco riportata.
Purtroppo la documentazione presente nell’Archivio dell’Associazione e in quello storico del Comune di Gioia è scarsa e si riesce a ricostruire ben poco. Non si può comprendere il perché della nascita dell’Associazione e i compiti che ha svolto e svolge tuttora se non inquadriamo il periodo storico in cui si inserisce l’istituzione di cui quest’anno ricorre il Centenario. Il 1919 segue immediatamente quel 4 novembre 1918, data che segna per l’Italia la fine della Prima guerra mondiale. Una guerra disastrosissima non solo per i vinti, ma anche per i vincitori, che è costata in termini di vite umane un bilancio pesantissimo. La stima del numero totale di vittime della Prima Guerra Mondiale non è determinabile con certezza e varia molto: le cifre più accettate parlano di un totale, tra militari e civili, compreso tra 15 milioni e più di 17 milioni di morti, con le stime più alte che arrivano fino a 65 milioni di morti includendo nell' insieme anche le vittime mondiali della influenza spagnola del 1918-1919. In via del tutto approssimativa si può calcolare che la Prima Guerra Mondiale costò alla popolazione italiana, tra civili e militari:
1.280.000 – 1.780.000 morti, 462.800 – 1.300.000 invalidi permanenti.
Anche Gioia ha pagato un alto tributo, quantificabile in circa 1000 morti, oltre a dispersi e invalidi.
Presentazione e consegna alla Città di Gioia dei cartelli turistico-informativi PON I.T.T. ‘G. Galilei’
13 Settembre 2019 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Comunicati, Eventi & Tempo Libero, Prodotti Locali, Storia, Territorio & Ambiente, Turismo
Il 29 luglio sono stati posizionati due nuovi pannelli turistico-informativi: quello della Chiesa di Santa Maria Maddalena, presso il n. civico 6 dell'omonima strada e quello del Cippo del Primitivo, in contrada Liponti su via dele Carrare.
Martedì 17 settembre 2019, alle ore 18,00, sarà scoperto il pannello turistico-informativo della chiesa di Santa Maria Maddalena, sita nell'omonima strada. A seguire, alle ore 19,00, nel chiostro del Comune di Gioia del Colle, nell'ambito delle manifestazioni estive organizzate dall'Assessorato alla Cultura 'Joha aeSTAS 2019' saranno consegnati ufficialmente alla città i 12 pannelli turistico-informativi realizzati dagli studenti dell'I.T.T. 'Galileo Galilei' di Gioia del Colle, coordinati dalla prof.ssa Giuliana Notarnicola e dal prof. Francesco Giannini.
A breve saranno posizionati gli ultimi due pannelli: quello del Molino-Pastificio 'Pagano' su via Paolo Cassano, in prossimità dell'uscita del casello autostradale e quello del Caffeàus, sito in via Padre Semeria, nei pressi della piazzetta intitolata a san Padre Pio.
L'incontro della serata ha per tema: 'Alla riscoperta della Storia di Gioia del Colle. Siti, Uomini, Vicende, Cultura.
Dopo il saluto del sindaco, avv. Giovanni Mastrangelo e del Dirigente dell'I.I.S.S. 'Marone-Canudo-Galilei', prof. Rocco Fazio, introdurrà l'Assessore alla Cultura, avv. Lucio Romano.
La relazione sul lavoro svolto sarà tenuta dalla prof.ssa Giuliana Notarnicola e dal prof. Francesco Giannini.
Al termine della relazione sono previsti gli interventi del dott. Gianvito Masi, ricercatore presso il CREA e il Direttore del Consorzio Tutela Primitivo Gioia del Colle, dott. Vincenzo Verrastro.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
Partecipanti Al Palio delle Botti 2019. Esito finale.
6 Agosto 2019 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Associazioni, Comunicati, Prodotti Locali, Territorio & Ambiente, Turismo
Le nove Cantine che in questa quarta edizione hanno partecipato al Palio delle Botti Trofeo "Città del Primitivo" sono le seguenti:
– Tenute Viglione, con la botte dipinta da Mario Pugliese, il cui tema è "Lo sposalizio",
– Cantine Coppi, con la botte dipinta da Deborah Angelillo, il cui tema è " Dama in mescita",
– Tenute Nettis, con la botte dipinta da Antonio Milano, il cui titolo è "Grazia",
– Cantine Polvanera, con la botte dipinta da Martina Petrelli, dal titolo " In vino veritas",
– Cantine Tre Pini, con la botte dipinta da Mario Lozito, dal titolo "Calice di rosa",
– Cantine Giuliani, con la botte dipinta da Sergio,Gatti, dal titolo "Baccanali",
– Cantine Varvaglione, con la botte dipinta da Andrea Gatti, dal titolo "Plenilunio su Cantine Varvaglione",
– Cantine Vigna Liponti, con la botte dipinta da Carlo Casamassima, dal titolo "Pattern di Talento",
– Tenute Chiaromonte, con la botte dipinta da Francesco Ferrrulli, dal titolo "La compagnia di Federico".
Al Palio "Piccoli spingitori crescono" hanno partecipato due gruppi di alunni degli Istituti Comprensivi San Filippo Neri-Losapio e Mazzini-Carano, con due botti ciascuno, dipinte dagli stessi alunni. Il Palio dei piccoli, disputato il 3 agosto se l'è aggiudicato la squadra della San Filippo Neri, che ha conquistato il Cencio dipinto da Domenico Procino..
Il Palio trofeo "Città del primitivo" disputato il 4 agosto se l'è aggiudicato la cantina Tenute Nettis, al cui titolare il pittore Sergio Gatti ha fatto dono di un suo quadro che raffigura la mitologica Aranna, alla cui figura femminile è associato il nome di Bacco. Il Cencio è stato dipinto da Antonella Lozito.
E' stata premiata anche la botte più bella; il premio è stato assegnato da una Giuria a quella dipinta da Carlo Casamassima per Vigne Liponti.
Una Piazza intitolata al prof. Vito Antonio Donvito
5 Agosto 2019 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Comunicati, Storia
Il Centro Studi V. Antonio Donvito "genius loci" di Gioia del Colle, nelle persone dell'avv. Gennaro Losito e del prof. Francesco Giannini, in data 8 marzo 2019,
– tenuto presente che il prof. Vito Antonio Donvito, nato a Gioia del Colle nel 1914 e morto a Gioia nel 2002, nel corso della sua più che quarantennale missione di docente nella Scuola media e in quella superiore ha contribuito notevolmente a formare ai valori culturali, sociali ed umani, numerose schiere di studenti.
– tenuto presente che con i suoi accurati e preziosi studi e ricerche sulla storia del nostro territorio ha contribuito notevolmente alla conoscenza non solo del nostro paese, ma della Puglia in generale,
– considerato che, per le sue ricerche, che hanno trovato concretizzazione nella stampa di numerosi volumi e di numerose pubblicazioni ad ampio raggio, è stato chiamato a ricoprire importanti cariche a livello regionale in campo culturale, chiedeva al Commissario Prefettizio del Comune di Gioia del Colle, dott. Umberto Postiglione, di avviare la pratica per l'intitolazione di una strada comunale
Quarta edizione del ‘Palio delle botti’
2 Agosto 2019 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Associazioni, Comunicati, Eventi & Tempo Libero, Prodotti Locali, Storia, Turismo
“L’Associazione Palio delle Botti col sostegno del comune di Gioia del Colle, il patrocinio della Regione Puglia e la collaborazione del Consorzio Tutela Vino DOC Gioia del Colle presenta la quarta edizione del Palio delle Botti – Trofeo “Città del Primitivo”.
La manifestazione si svolgerà sabato 3 e domenica 4 agosto e, oltre alla gara, comprende un ricco programma di animazione a tema medievale, musica, giochi e teatro. La direzione artistica è di Claudio Santorelli, l’organizzazione del corteo e degli allestimenti storici è di Marilena Limitone e l’appuntamento di apertura è previsto per domenica 28 luglio alle19:30 nel Chiostro del Municipio di Gioia del Colle (P.zza M. di Savoia 10) con la presentazione della manifestazione e delle botti dipinte.
Tra le novità dell’edizione 2019, la partecipazione delle cantine Varvaglione di Leporano, in provincia di Taranto, l’unica azienda esterna al Consorzio che raccoglie l’aerea delle Murge. Si contenderà il cencio con Tenute Nettis, Cantine Tre Pini, Coppi, Chiaromonte, Vigna Liponti, Giuliani, Polvanera e Viglione.
davSabato 3, a partire dalle 18, i mercatini, le aree a tema ed il Museo della tortura animeranno Corso Garibaldi ed il borgo vecchio per accogliere il Corteo Storico. Piazza Plebiscito ospiterà gli spettacoli di falconeria, i combattimenti in arme, gli sbandieratori, gli arcieri, i giocolieri, alle 20:15 il Palio “Piccoli spingitori crescono”, con la partecipazione dei circoli didattici Mazzini-Carano e S. Filippo Neri Losapio, e alle 21:15 le qualificazioni del Palio Trofeo “Città del Primitivo”. Concluderà la prima giornata della manifestazione l’esibizione del Gruppo folk “Cipurridd”, alle 22 in Piazza Plebiscito.
Il maestro Giuseppe Montanarelli dona reliquie e inno di San Filippo Neri
23 Luglio 2019 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Comunicati, Eventi & Tempo Libero, Storia
Il giorno 23 luglio 2019 il maestro gioiese Giuseppe Montanarelli, attualmente in servizio nel Comune di Terlizzi, ha voluto far dono alla Confraternita di San Filippo, che opera nella chiesa di Sant'Angelo di Gioia del Colle, di tre reliquie indirette, provenienti dal sepolcro del Santo, ricevute in occasione della sua visita alla Chiesa di Santa Maria in Vallicella in Roma, dove sono custodite le spoglie del nostro patrono San Flippo Neri.
Nella stessa giornata il maestro ha donato alla Confraternita l'Inno a San Filippo Neri, Gloriso Patrono della Città di Gioia del Colle, dal titolo "Gioia Ti Invoca", Inno le cui parole e musica sono dello stesso Maestro Montanarelli. Il Maestro nella serata di presentazione dei suoi doni ha spiegato le motivazioni del gesto e della composizione dell'Inno al nostro Santo Patrono, che era privo di un suo Inno. Infatti quello attualmente in uso è stato adattato sul testo utilizzato per San Nicola di Bari, poiché presumibilmente quello ufficiale del Santo era andato perduto con il crollo del campanile della Chiesa Madre e del Cappellone di San Filippo, evento verificatosi il 23 febbraio 1942.
Tutto scaturisce dal profondo culto e dalla particolare venerazione che da tempo immemorabile il maestro Montanarelli nutre per San Filippo, non solo per essere da qualche decennio componente del Comitato Feste Patronali di Gioia, ma anche per aver dato il suo fattivo contributo di conoscenze e aver collaborato alla pubblicazione del volume di Francesco Giannini e Sebastiano Lagosante " A tutto tondo San Filippo Neri Patrono di Gioia del Colle 500° Anniversario della nascita 1515-2015" e, come lui ha riferito, per essere stato miracolato da San Filippo Neri. In quest'ultimo senso l'Inno viene a colmare un vuoto per l'assenza di un canto di lode e di ringraziamento per il nostro San Filippo,ed è il dono di un fervente imitatore dell'apostolato del Santo nell'apostolato verso i fratelli, ed in particolare per la cura dei piccoli, un Inno il cui testo è pensato soprattutto, ma non esclusivamente, per i piccoli, cioè per coloro che il Patrono di Gioia prediligeva particolarmente. L'Inno ha il pregio di essere un condendato della vita e delle virtu del Santo che ognuno dovrebbe imitare, per purificarsi già su questa terra delle mancanze e dei peccati che ognuno di noi quotidianamente compie e vivere in comunione con i fratelli e con Dio: un Inno di lode al Santo, alla Trinità ed un invito a seguire le orme e l'esempio del nostro Patrono.
Incontro con il sindaco Giovanni Mastrangelo
17 Giugno 2019 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Attualità, Comunicati
Il giorno 17 giugno 2019 l'avv. Gennaro Losito e il prof. Francesco Giannini, dopo richiesta scritta di udienza, hanno incontrato il neo sindaco di Gioia del Colle, avv. Giovanni Mastrangelo, per notiziarlo su alcune proposte presentate nel marzo scorso al Commissario Prefettizio, dott. Umberto Postiglione, proposte che non avevano ottenuto risoluzione poiché il Commissario aveva ritenuto essere di competenza della nuova amministrazione comunale.
All’incontro è stata presente anche la Direttrice della Biblioteca comunale, dott.ssa Arianna Addabbo.
1-I richiedenti hanno ricordato al sindaco che in data 8 marzo 2019 il "Centro Studi Antonio Donvito genius loci" aveva presentato al Commissario Prefettizio, dott. Umberto Postiglione, una richiesta per intitolazione di una strada cittadina al prof Antonio Donvito, studioso di storia di Gioia e autore di testi sul Castello Normanno-Svevo, sugli scavi archeologici di Monte Sannace e di numerose pubblicazioni inerenti il territorio di Gioia e dei dintorni. A tale richiesta era stata allegata una corposa scheda biografica, con l'indicazione degli studi e dei lavori pubblicati nonché degli incarichi ricoperti dal prof. Antonio Donvito, giustificativa di tale proposta.
Il sindaco, preso atto di tale richiesta, e, in virtù dei meriti e dell'impegno costante profuso dal prof. Donvito negli studi e nell'approfondimento delle origini di Gioia e della sua storia nel corso dei secoli, nonché dei meriti acquisiti in diversi campi e dei numerosi incarichi ricoperti, ha aderito a tale proposta e, alla presenza della dott.ssa Addabbo, ha affermato che avrebbe interessato l’ufficio preposto per avviare gli adempimenti consequenziali al conseguimento dell'obiettivo richiesto.
2-I presenti hanno altresì ricordato che il "Centro Studi A. Donvito" in data 7 marzo 2019 ha protocollato una richiesta di istituzione di solennità civile il giorno 14 febbraio, in ricordo della data dell’eccidio dei Martiri del 1799, citando la richiesta del Consiglio comunale de 24-11-1898. Tale evento, infatti, portò il Consiglio comunale di Gioia a deliberare in data 24-11-1898 sulle seguenti proposte: 1- Che in Piazza Jovia o Largo Castello, pel giorno 12 febbraio 1899, se sia possibile, sorga un piccolo monumento in marmo, o in bronzo, con una lapide portante i nomi dei Del Re, Losito, Filippo Petrera, Silvio Bonavoglia e don Michele Petrera. 2- Che detta Piazza prenda il nome di Piazza de' Martiri del 1799, nel giorno del centenario. 3- Che il giorno 12 febbraio 1799 sia solennemente commemorato.