I Lariulà

lariulaUn’altra eccellenza gioiese, in campo culturale e meritevole di menzione, per il pregevole sforzo che profonde  nel recupero delle tradizioni popolari della nostra gente, è costituita da gruppo folk I Lariulà.

Seguiamo dalle parole di uno dei cofondatori, presidente  e componente del quintetto gioiese, Tommaso Lillo, la genesi e il successo di questo brillante gruppo musicale.

Durante l'organizzazione della notte di San Lorenzo del 2007, su richiesta del direttivo della Pro Loco di Gioia del Colle, venne chiesto ad alcuni coristi di accompagnare i canti tradizionali gioiesi e pugliesi che Leonardo “Ninnì” Flavio soleva intonare durante le sue esibizioni improvvisate nella sua bottega di parrucchiere nel quartiere di “Minz o larije” ( borgo storico avvolto intorno a Piazza XX Settembre ).

Tra i musicisti e cantanti che aderirono vi erano Teresa Benincasa, Adele e Giuseppe Tramacere

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Frammenti dall’Imperatore

LocandinaPorte LOC 1Ancora una volta il Centro storico di Gioia del Colle è tornato a rivivere e ad animarsi con una nuova edizione de Le Porte dell’Imperatore, una manifestazione artistico-culturale che ha visto la partecipazione di giovani ed adulti. Dopo la prima e la seconda edizione de Le Porte dell’Imperatore nel 2011 e nel 2012 si è passati quest’anno alla terza edizione, che ha avuto come sottotitolo Frammenti dall’Imperatore.

La manifestazione proposta e realizzata, come le precedenti, dall’Associazione  artistico-culturale Artensione e con il patrocinio del Comune di Gioia del Colle, si differenzia dalle altre non solo perché, oltre a vedere in azione artisti professionisti, ha coinvolto anche artisti in erba e dilettanti, ma anche per le modalità di attuazione della stessa.

Infatti la partecipazione diretta alla performance artistica era estesa a coloro che avessero compiuto 15 anni di età  e fossero in possesso di buone basi nel campo del disegno.

Era prevista una quota di partecipazione di € 10,00 per ogni concorrente, il cui ricavato sarebbe servito per l’acquisto di due tavolette in legno per ogni partecipante, delle dimensioni di cm. 20×30, e per il restauro o manutenzione delle Porte dell’Imperatore. A carico dei partecipanti sarebbe stato l’acquisto dell’occorrente per disegnare e dipingere. Il tema da disegnare riguardava un immagine del mondo medievale o comunque  collegata alle vicende della vita di Federico II, della sua corte e del suo variegato mondo, costellato da principesse, dame, cavalieri, scrittori, poeti, cortigiane, falconi, medici, guerrieri.

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Il Museo di Angelo Pavoncelli

PavoncelliIn una rientranza del Centro storico di Gioia, in via Michele Petrera  n. 44 si trova  una Porta dell’Imperatore denominata “ Il volo di Federico “, dipinta  nel 2012, con un’atmosfera surreale, dal pittore gioiese  Mario Lozito.

Aprendo questa porta, però, si entra in un mondo reale, che per le giovani generazioni potrebbe avere qualcosa di surreale, ma che per chi è più avanti negli anni è quanto mai  reale e ci rimanda al passato: è un Museo particolarissimo, è la rievocazione di alcune nostre tradizioni che un nostro concittadino e proprietario della struttura edilizia, Angelo Pavoncelli, innamorato della sua e della nostra Gioia del Colle, con passione certosina e con tenacia e sacrificio ha voluto recuperare nel corso si qualche decennio; si tratta di  oggetti e materiali appartenenti alla nostra civiltà contadina, insieme ad altri oggetti tipici della nostra civiltà pre-industriale ed industriale.

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La treccia di fior di latte più lunga del mondo

TrecciaIl 14 luglio 2007  Gioia ha  vissuto una giornata indimenticabile.

I produttori della rinomata mozzarella Fior di latte gioiese qualche mese prima di quella data avevano pensato di tentare di azzerare il record detenuto dal Comune di Sala Consilina, città in provincia di Salerno, che qualche anno prima aveva prodotto una treccia di  latte di bufala della lunghezza di mt. 45.

La sfida che Gioia del Colle aveva deciso di lanciare, grazie ad una cordata di imprenditori locali del settore caseario capitanata da Pinuccio Capurso, titolare dell'omonimo caseificio Capurso, era quella di battere quel record detenuto dal Comune di Sala Consilina e produrre una treccia di fior di latte della lunghezza di mt. 100 in modo da realizzare il nuovo Guinness world record " La treccia più lunga del mondo ".

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Il Palio delle Botti

PalioAnche se ai diversi ingressi nella città di Gioia circa 20 anni fa furono posti sei segnali turistici con la scritta: Gioia del Colle,città federiciana del vino primitivo e della mozzarella,  non tutti, neppure molti gioiesi,  sanno che Gioia del Colle è la  patria del vino primitivo. Quando si parla di primitivo pugliese la mente corre subito a Manduria, paese a circa 95 Km da Gioia in provincia di Taranto, assurto agli onori delle cronache per essere produttore affermato del prezioso nettare.

Ad onor  del vero spetta al canonico gioiese Francesco Filippo  Indellicati ( 1767- 1831 ) il merito di aver impiantato  a Gioia  il primo vitigno di primitivo alla fine del ‘700, anche se si suppone che già nei secoli VIII-III a. C. nel territorio nei dintorni di Gioia si producesse vino, come farebbe pensare il ritrovamento di numerosi contenitori in argilla, ritrovati nell’antico sito peuceta di Monte Sannace  a 5 Km. da Gioia, destinati a contenere vino.

Per chi volesse maggiori informazioni sul primitivo di Gioia è possibile consultare su questo sito il post: www.gioiadelcolle.info/cantina-polvanera/.

Per  riscoprire e valorizzare le tradizioni e i prodotti di eccellenza del nostro paese, grazie ad un’idea di Claudio Santorelli, in collaborazione con il laboratorio di idee ‘ Il Faro ‘ e di Gioia del Colle Joha il 27 agosto 2016 si è tenuta la prima edizione del ‘ Palio delle Botti ‘ Trofeo  ‘ Città del primitivo ‘.

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Osservatorio Permanente Ospedale Paradiso

9 Agosto 2016 Autore:  
Categorie: Associazioni

OspedaleL’Osservatorio Permanente Ospedale Paradiso nasce nel 2008 per salvaguardare e garantire ai gioiesi  il diritto costituzionale alla salute.

Con il Piano di Riordino del Presidente della Regione Puglia, Fitto, del 2003 l’Ospedale Paradiso di Gioia veniva depotenziato, passando dai circa 150 a 107 posti letto. Inoltre  le Unità operative si riducevano drasticamente a tre: Geriatria, Medicina e lungodegenza e Pneumologia.

Il Piano Fitto non trovava piena applicazione poiché, nonostante la contestuale prevista chiusura di Reparti ( Urologia, Oculistica, Cardiologia, Ortopedia, Chirurgia ) e apertura di altri Reparti,  dopo alcuni anni  si riusciva ad ottenere solo 75 posti letto sui 107 previsti.

Poiché il Piano di Riordino Ospedaliero della Giunta Vendola prevedeva ulteriori tagli all’Ospedale Paradiso un gruppo di cittadini decise di mettere insieme le forze per richiedere e garantire ai gioiesi il diritto alla salute, come garantito dall’articolo 32 della  Costituzione italiana.

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Un ” Gate guardian ” a Gioia

aereoA chi si trova a passare per la vecchia statale 100, poche centinaia di metri dall’ingresso della base del 36° Stormo, nel punto in cui il vecchio tracciato si dirama per consentire l’accesso nel Comune di Gioia, nel triangolo che si forma con il proseguimento verso Bari, non sfuggirà di trovarsi di fronte un   gate guardian o gate guard  ( custode o guardiano del cancello). Si tratta di un monumento militare, costituito da  un velivolo, montato su un basamento, utilizzato, in mostra statica, come una simbolica guardia intenta a "sorvegliare" l'ingresso del paese.

E’ un aereo  radiato, precisamente un Aermacchi MB 326, appartenuto al gruppo di stanza nella base aerea di Gioia. L’aereo, infatti, riporta sulla fiancata della fusoliera i numeri 36-40 che corrispondono a quelli che potrebbero considerarsi la targa e il suo numero identificativo: il primo n.36 sta ad indicare la sua appartenenza al 36° Stormo di Gioia, mentre il 40 indica il numero progressivo e identificativo o di matricola dell’aeromobile  della base aerea di Gioia.

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Le Porte dell’Imperatore

PorteGrazie alla fantasia dei pittori gioiesi Mario Pugliese ( e alla collaborazione di Sergio Gatti  )  al loro amore per la nostra Gioia del Colle, artisti che hanno  pensato a far rivivere il Centro Storico, il primo  aprendo la sua  bottega artigianale, Studio Uno Tre, al n. 13 di Via Barba, anche per eventi culturali del giovedì, e poi ideando il progetto di abbellire il Centro Storico con opere pittoriche di altri artisti gioiese e non, a partire dalla I edizione del 2012, e il secondo aprendo il suo studio-laboratorio in  via Michele Petrera sempre nel Centro Storico, oggi la culla del nostro Paese si è arricchita di preziose opere che testimoniano quanto la nostra storia è legata alla presenza federiciana.

Sono appunto Le Porte dell’ Imperatore,  a cui nel 2013 si  sono aggiunte altre Porte e le sculture in pietra di un altro artista gioiese, Mario Vacca, sempre in tema con la presenza federiciana a Gioia.

I testi che corredano i dipinti sono a cura della dott.ssa Maria Marmontelli.

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Albo d’Onore

ALBO D'ONORE fotoIl 25 giugno 2009 presso l’Hotel Svevo di Gioia del Colle è stato presentato il volume Albo d’Onore , un percorso intrapreso nel corso dell’Anno Rotariano 2006/2007, con l’intento di “ Aprire la via “   con coloro che hanno tracciato  solchi  culturali, sociali, imprenditoriali e  umani nel  territorio del Rotary Club di Acquaviva delle Fonti – Gioia del Colle; un progetto nato durante quell’anno rotariano, sotto la Presidenza  del dott. Carlo Schiavone con la  collaborazione della Commissione Cultura del Club rotariano.

Il dott. Carlo Schiavone nella presentazione del volume afferma: “ In una dimensione temporale sempre più dilatata, in una foschia che si nutre di indifferenza, in un presente che incalza e rende tutto fugace, occorre soffermarsi un istante, fissare dei punti di riferimento, delle coordinate che consentano di ricostruire un percorso di memoria attraverso uomini che hanno lasciato un segno nelle nostre città, tracciato un solco culturale, professionale, politico, economico ed umano nell’humus sociale del territorio, “aprendo la via” con spirito rotariano al progresso. Solo alcuni tra i tanti che avrei voluto in questo Albo, un inizio cui spero sarà dato seguito, per non smarrire quel patrimonio di ricordi e testimonianze di personaggi noti e meno noti, che indistintamente, con onori eclatanti, in contesti provinciali, regionali, nazionali o con umiltà nell’entourage di amici e conoscenti, hanno dato lustro alla collettività”.

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Legature 2008 – Concerto del pianista Maksym Kulabukhov

Maksym KulabukhovNell'ambito della rassegna musicale Legature 2008, a cura dell'Associazione Musicale "Daniele Lobefaro", Teatro Rossini – Gioia del Colle – Venerdì 1° febbraio 2008 – ore 21.00 – RECITAL Pianistico del musicista ucraino Maksym Kulabukhov.

Maksym Kulabukhov  è nato a Mykolaiv (Ucraina ) nel  1980. Ha intrapreso lo studio del pianoforte a sette anni. Dal 1999 al 2004 ha frequentato l'Accademia Nazionale di Musica Tchaikovsky a Kiev, sotto la guida del Maestro Igor Ryabov. Contemporaneamente, dal 2001 è stato allievo del Maestro Bernd Goetzke e dal 2005 nella classe del Maestro Mati Raekallio presso l'Università di Musica e Teatro di  Hannover, Germania. Nel 2004 vince il premio assoluto nella sezione pianoforte solistico del Concorso internazionale  "XXI century Art" a Vorzel (Ucraina); nel 2005 il 3° premio al X Concorso dell'Accademia Internazionale di pianoforte Hamamatsu, Giappone; nel 2006 il 4° premio nel Premio Internazionale "Antonio Napolitano"  a Vietri sul Mare e il 1° premio nel Concorso Pianistico Internazionale "Vietri sul mare-Costa amalfitana", Italia. Nel 2007 è 1° premio nella categoria di esecuzione pianistica e "Premio della Critica" nel X Concorso internationale di musica Pietro Argento; vince il 1° premio nel Concorso internazionale pianistico Giovani talenti di Voghera, Italia. Frequenta regolarmente  Master Classes con Maestri di calibro quali: Hiroko Nakamura, Arie Vardi, Piero Rattalino, Michel Beroff

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