Partecipanti Al Palio delle Botti 2019. Esito finale.

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Le nove Cantine che in questa quarta edizione hanno partecipato al Palio delle Botti Trofeo "Città del Primitivo" sono le seguenti:

– Tenute Viglione, con la botte dipinta da Mario Pugliese, il cui tema è "Lo sposalizio",

– Cantine Coppi, con la botte dipinta  da Deborah Angelillo, il cui tema è " Dama in mescita", 

– Tenute Nettis, con la botte dipinta da Antonio Milano, il cui titolo è "Grazia",

– Cantine Polvanera, con la botte dipinta da Martina Petrelli, dal titolo " In vino veritas",

– Cantine Tre Pini, con la botte dipinta da Mario Lozito, dal titolo "Calice di rosa",

– Cantine Giuliani, con la botte dipinta da Sergio,Gatti, dal titolo "Baccanali",

– Cantine Varvaglione, con la botte dipinta da Andrea Gatti, dal titolo "Plenilunio su Cantine Varvaglione",

– Cantine Vigna Liponti, con la botte dipinta da  Carlo Casamassima, dal titolo "Pattern di Talento",

– Tenute Chiaromonte, con la botte dipinta da Francesco Ferrrulli, dal titolo "La compagnia di Federico".

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Al Palio "Piccoli spingitori crescono" hanno partecipato due gruppi di alunni degli Istituti Comprensivi San Filippo Neri-Losapio e Mazzini-Carano, con due botti ciascuno, dipinte dagli stessi alunni. Il Palio dei piccoli, disputato il 3 agosto se l'è aggiudicato la squadra della San Filippo Neri, che ha conquistato il Cencio dipinto da Domenico Procino..

Il Palio trofeo "Città del primitivo" disputato il 4 agosto se l'è aggiudicato la cantina Tenute Nettis, al cui titolare il pittore Sergio Gatti ha fatto dono di un suo quadro che raffigura la mitologica Aranna, alla cui figura femminile è associato il nome di Bacco. Il Cencio è stato dipinto da Antonella Lozito.

E' stata premiata anche la botte più bella; il premio è stato assegnato da una Giuria a quella dipinta da Carlo Casamassima per Vigne Liponti.

Quarta edizione del ‘Palio delle botti’

“L’Associazione Palio delle Botti col sostegno del comune di Gioia del Colle, il patrocinio della Regione Puglia e la collaborazione del Consorzio Tutela Vino DOC Gioia del Colle presenta la quarta edizione del Palio delle Botti – Trofeo “Città del Primitivo”.

La manifestazione si svolgerà sabato 3 e domenica 4 agosto e, oltre alla gara, comprende un ricco programma di animazione a tema medievale, musica, giochi e teatro. La direzione artistica è di Claudio Santorelli, l’organizzazione del corteo e degli allestimenti storici è di Marilena Limitone e l’appuntamento di apertura è previsto per domenica 28 luglio alle19:30 nel Chiostro del Municipio di Gioia del Colle (P.zza M. di Savoia 10) con la presentazione della manifestazione e delle botti dipinte.

Tra le novità dell’edizione 2019, la partecipazione delle cantine Varvaglione di Leporano, in provincia di Taranto, l’unica azienda esterna al Consorzio che raccoglie l’aerea delle Murge. Si contenderà il cencio con Tenute Nettis, Cantine Tre Pini, Coppi, Chiaromonte, Vigna Liponti, Giuliani, Polvanera e Viglione.

davSabato 3, a partire dalle 18, i mercatini, le aree a tema ed il Museo della tortura animeranno Corso Garibaldi ed il borgo vecchio per accogliere il Corteo Storico. Piazza Plebiscito ospiterà gli spettacoli di falconeria, i combattimenti in arme, gli sbandieratori, gli arcieri, i giocolieri, alle 20:15 il Palio “Piccoli spingitori crescono”, con la partecipazione dei circoli didattici Mazzini-Carano e S. Filippo Neri Losapio, e alle 21:15 le qualificazioni del Palio Trofeo “Città del Primitivo”. Concluderà la prima giornata della manifestazione l’esibizione del Gruppo folk “Cipurridd”, alle 22 in Piazza Plebiscito.

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Il Fungo Cinese

A partire dagli anni ’60 Gioia del Colle ha vissuto una fioritura musicale non solo per la presenza del pluripremiato Concerto Musicale Bandistico, ma anche per un consistente numero di gruppi musicali che hanno allietato serate in Gioia ed in altri Comuni della nostra regione.

Tra questi va annoverato, in modo particolare, il complesso denominato Fungo Cinese.

La sua storia risulta travagliata e complessa. Infatti nel 1963 nasce il Gruppo 63, precursore del Fungo Cinese. La formazione annoverava Franco Iacobellis, che si recò in America, alla chitarra e voce, Pippetto Procino alla batteria e voce, e i fratelli Guido e Alberto De Palma alla chitarra e contrabasso.  A questi  si aggiungono successivamente  Valerio Tango e Sandro Corsi, come musicisti, al posto dei fratelli De Palma, ed Elita Terribile, come voce solista .

Nel 1965 il gruppo cambia nome: da Gruppo 63  in Gli Scacchi.

Nel 1965 nasce a Gioia anche un altro gruppo musicale:  I Profani. Della prima formazione facevano parte Peppe Favale, chitarra e voce, Michele Buttiglione, chitarra solista e hawaiana, Peppe Procino, alla batteria e alla voce, Gino Campanale, cantante, e Leo Pomes, basso, ai quali presto si aggiunse alle tastiere Pino Paradiso. Il repertorio era incentrato sul rock melodico e ballabile. Grazie anche alla introduzione della  chitarra hawaiana di  Michele Buttiglione  i Profani riescono presto ad imporsi all’attenzione di impresari e pubblico divenendo una delle band protagoniste della scena locale degli anni 60. Con il passaggio al Fungo Cinese di Pino Paradiso, Peppe Procino e Peppe Favale nei Profani entra Carmelo Malvaso alla batteria. Il gruppo si riuniva in un locale nei pressi dell’Istituto Tecnico Industriale, chiamato “La Casetta”, dove si  incontrava per fare le prove  e parlare di musica. Continua la Lettura

I 150 anni del Circolo Unione di Gioia del Colle

Il Circolo Unione di Gioia del Colle,  per ricordare i 150 anni (1868-2018) della sua fondazione, sabato 13 aprile 2019 propone una conversazione con il prof. Francesco Giannini sul tema “Il Circolo Unione: Centocinquanta anni nella storia di Gioia del Colle”.

L’incontro, che  si terrà nel salone del Circolo Unione alle ore 18,30, prevede la proiezione di immagini e documenti che illustrano la storia del Circolo Unione negli anni della sua lunga vita, con riferimenti a risvolti nella vita sociale, economica e politica di Gioia del Colle durante la sua presenza nel nostro Comune. Una Storia nella Storia, che mira a recuperare il nostro passato e le nostre eccellenze sia in termini di risorse umane sia di sviluppo culturale e di positività nei vari settori della vita del nostro paese.

La cittadinanza è invita a partecipare.

L’UTE di Gioia presenta ‘La Passione e il Servo di Jahvè’

Come è consuetudine da alcuni anni il 17 aprile prossimo, in preparazione alla ricorrenza della Pasqua,  l’Università della Terza Età e del Tempo libero di Gioia del Colle presenta una rievocazione della Passione di Gesù sul tema ‘ La Passione e il Servo di Jahvè’, tratta da ‘ Il Vangelo secondo Matteo’ di P.P. Pasolini, ‘ Mathaus Passion’ di J.S.Bach, ‘Profeti’ dell’Antico Testamento.

I testi sono elaborati da Vito Mastrovito, che ne cura la regia.

La rappresentazione si terrà nel Chiostro del Comune di Gioia del Colle alle ore 19,00  e vedrà il coinvolgimento di  molti iscritti ai corsi UTE e che frequentano: il laboratorio corale con il prof. Francesco Lorusso, il laboratorio teatrale con il docente Ugo Maurino  e il corso di fotografia con il docente  Giovanni Addabbo.

Accompagneranno la rievocazione, al violino  la prof.ssa Vincenza Romano e al violoncello la prof.ssa Rossella Tinelli.

Consulenza e allestimento scenico a cura di Giovanni Addabbo e Francesco Giannini.

L’iniziativa messa in campo dall’UTE di Gioia si inserisce nell’alveo degli obiettivi educativi che sono peculiari dell’Università e ha preminentemente lo scopo di offrire alla città una valida occasione di riflessione durante la Settimana Santa, in preparazione alla ricorrenza della  Santa Pasqua.

L’evento, che gode del  patrocinio del Comune di Gioia del Colle, è offerto alla cittadinanza nel ricordo di don Vito Marotta, sacerdote gioiese, nella ricorrenza del decennale della sua morte, avvenuta il 2 aprile 2009.

L’ingresso è libero ed aperto a tutta la cittadinanza.

La Pro Loco di Gioia del Colle

L’associazione turistica Pro Loco fu costituita il 13 marzo 1961 grazie a un gruppo di gioiesi innamorati del nostro Comune e delle bellezze che esso ancora oggi presenta sia nell’abitato cittadino che nel suo  territorio di competenza, che si estende per  km²  206,47, costituendo il quarto Comune per estensione nella Provincia di Bari. Il suo logo raffigura il castello normanno-svevo di Gioia del Colle.

Le finalità dell’Associazione sono stabilite nell’art. 3 dello Statuto: L’Associazione si propone di svolgere localmente attività finalizzate alla promozione turistica di base e di sostegno tecnico operativo in favore di altri organismi interessati al settore turistico nel quadro generale e nel  rispetto della politica turistica del territorio pugliese attuata dalla Regione. Per il raggiungimento delle finalità generali dell’Associazione svolge le seguenti funzioni:

a) tutela e miglioramento delle risorse turistiche locali;

b) assunzione e promozione di iniziative e manifestazioni atte a favorire la conoscenza e la valorizzazione turistica e culturale delle risorse locali;

c) iniziative dirette a richiamare ospiti e a rendere confortevoli le condizioni di soggiorno;

d) assistenza e informazione ai turisti;

e) iniziative atte a sensibilizzare le popolazioni residenti nei confronti del fenomeno turistico;

f) iniziative di salvaguardia ambientale anche in collaborazione con l’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia: Comitato Regionale e  Comitati Provinciali), organo rappresentativo delle Pro Loco e di collegamento con l’Assessorato al Turismo;

g) attività sociali, di volontariato e di solidarietà, sia tra i Soci che tra Enti, e in particolare, nei confronti di quanti transitano dai territori di competenza;

h) collaborazione con l’Assessorato al Turismo  attraverso la comunicazione del programma delle manifestazioni organizzate dalla Pro Loco per l’anno successivo, nonché di quelle organizzate da altri organismi locali, al fine della predisposizione del calendario regionale. 

Inizialmente la Pro Loco si interessò esclusivamente della zona archeologica di Monte Sannace, dove già dal 1957 erano iniziate le operazioni di scavo per portare alla luce i resti dell’antico centro peuceta. Infatti nel 1960 era stato promosso e realizzato un convegno di studio  con la presenza delle maggiori autorità italiane e straniere per fare il punto della situazione e per uno scambio di informazioni sullo stato dell’arte del sito di Monte Sannace.

Trascorsero due anni di stasi perché l’associazione riprendesse la sua attività. Infatti il 5 settembre 1964 l’avvocato Gennaro Losito  viene eletto commissario straordinario con il compito di ricostituire la Pro Loco. Fu suo compito quello di  metter in atto lo Statuto dell’Associazione provvedendo a convocare l’assemblea generale dei soci e alla ricostituzione degli organi unitari. Sempre in linea con i dettami dello Statuto e delle prerogative delle Pro Loco si impegnò per la promozione e valorizzazione del patrimonio turistico di Gioia del Colle, in particolar modo del castello normanno-svevo e degli scavi archeologici di Monte Sannace.

Il 6 dicembre 1964 fu eletto il Consiglio direttivo dell’associazione che era composto da: Avv. Gennaro Losito come presidente,  e  il prof. Antonio Donvito, i sigg. Giovanni Favale, Pasquale Lazzarini, Vincenzo Rubino e Raffaele Vanwesterhout come componenti del direttivo.

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L’UTE di Gioia nel centenario della fine della Prima Guerra Mondiale

13 Novembre 2018 Autore:  
Categorie: Associazioni, Comunicati, Storia

Quest'anno ricorre il primo centenario della fine del Primo conflitto mondiale. Da molte parti si susseguono manifesrtazioni in ricordo dei tragici avvenimenti che hann sconvolto l'Itlia e l'Europa tutta, causando immani distruzioni e milioni di morti, feriti, dispersi.

Giovedì 15 novembre 2018 alle ore 17,30 l'UTE di Gioia del Colle, nella ricorrenza del centenario della conclusione della Prima Guerra Mondiale, organizza una commemorazione dell'evento dal titolo '1918-2018 Centenario della fine della ' Grande Guerra'.

La manifestazione si terrà nel Chiostro del Comune di Gioia del Colle. Interverranno: il prof. Sergio D'Onghia, che parlerà di Gioia del Colle nella 'Grande Guerra': indagine documentaria'  e il prof. Giacomo Leronni  con Il mondo che incontra la notte. Epifanie poetiche in trincea.

Gli interventi dei due professori, entrambi docenti dell'Università della Terza Età e del Tempo Libero di Gioia del Colle, saranno intervallati da Intermezzi del Coro della stessa Università, diretto dal M° Francesco Lorusso.

Saranno eseguiti i seguenti brani: La Tradotta, La Rivista dell'Armamento, Sul ponte di Bassano, Ta Pum!, Stelutis Alpinis, Il Canto degli Italiani.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

Il Circolo Unione di Gioia del Colle compie 150 anni

Quest'anno, dunque, ricorre il 150° anniversario della sua fondazione, un lungo periodo che ha visto i componenti del Circolo coinvolti nelle vicende locali legate al momento post-unitario ed essere particolarmente presenti nella storia risorgimentale e in quella politico-economica di Gioia del Colle, anche con figure significative nella conduzione della gestione comunale.
Inizialmente i soci aderenti al Circolo appartenevano a famiglie nobili, facoltose o del mondo agrario, come i Calabrese, Carano, Cassano, Monte, Pagano, Prisciantelli, Soria, Taranto, molti dei quali sono diventati medici, avvocati, professori e hanno preso parte attiva alla vita politica cittadina fino a ricoprire il ruolo di sindaco o di assessori. La fondazione del  Circolo Unione di Gioia del Colle risale al 1868 come Circolo Nazionalista Sannace, denominazione che condensava un doppio significato: da una parte sottolineava il sentimento antiborbonico e lo spirito unitario e nazionale della nuova Italia postrisorgimentale che si stava diffondendo anche nella nostra terra e dall’altra faceva emergere lo spirito campanilistico, legato  alla tradizione e alla storia locale ed in particolar modo alla presenzadel primo nucleo abitativo insediatosi nel territorio di Gioia, a Monte Sannace. 

Il Circolo, per motivi politici, nell'ultimo decennio dell'Ottocento si scinde in due: uno a sostegno del Partito Operaio, giolittiano, capeggaiato dal socio sindaco Marcellino Cassano, con sede in Piazza Plebisito nel palazzo De Bellis, e l'altro, sostenitore del Partito Agrario, capeggiato dal socio e sindaco  Daniele Eramo, sempre con sede in Piazza Plebiscito, ma nel Palazzo Monte. La ricomposizione dei due Circoli avverrà subito dopo l'elezione a deputato del candidato giolittiano gioiese Vito De Bellis quando si fusero dando origine al Circolo Nuovo, con sede nell'ex Convento dei Francescani in Piazza Plebiscito e sotto la presidenza di Filippo Monte.

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Inaugurazione XVII A.A. Università della Terza Eta’ di Gioia

Il giorno 23 ottobre 2018, alle ore 18,00,  nel chiostro del Comune di Gioia del Colle, in occasione dell'inaugurazione del XVII Anno Accademico 2018-2019 la prof.ssa Floriana Esposito, docente di Ingegneria della Conoscenza e Sistemi esperti, del Dipartimento  diInformatica dell'Università degli Studi  'A. Moro' di Bari, terrà una conferenza dal titolo " Intelligenza artificiale: scenari,sviluppi, campi di applicazione.

Palazzo Romano

E’ un palazzo storico gentilizio sito in via N. Sauro n.10 a Gioia del Colle, progettato dall’architetto gioiese Cristoforo Pinto per conto della famiglia Romano.

L'architetto Pinto (1837-1915)  dopo essere vissuto a Gioia, nel 1878 si trasferisce a Milano. Numerose sono le progettazioni da lui realizzate sia nella nostra che in altre regioni. Tra le opere progettate per Gioia ricordiamo: alcune ville dei signori Cassano, il Cimitero comunale, il Macello comunale, la Chiesa di Santa Lucia, i quattro plessi Gemmati-Castellaneta, la torre dell'orologio del palazzo San Francesco. Ha progettato anche il palazzo Cavallino ad Acquaviva delle Fonti, il palazzo De Sanctis a Santeramo, una Chiesa a Casamassima. A Milano, oltre che alla progettazione del Cimitero Musacco e di numerosi palazzi, riesce vincitore al concorso per il restauro del Duomo della città. Il 19 agosto 1869 la Reale Accademia delle Belle Arti di Milano lo giudica meritevole di una menzione onorevole per gli esperimenti eseguiti nel concorso assegnato alla Scuola Superiore di Architettura. A lui è stata intitolata la Villa comunale di Gioia del Colle con la relativa Piazza.

Tornando a parlare del Palazzo Romano, dai documenti dell'Achivio storico del Comune di Gioia del Colle veniamo a conoscenza che il 9 agosto 1934 la Giunta Comunale di Gioia prese in fitto questi locali dal signor Romano Giuseppe per allocarvi la Regia Scuola di Avviamento professionale, fitto rinnovato anche il 27 aprile 1936.

Il contratto fu stipulato tra il Direttore della Scuola, il prof. Giuseppe Antonicelli, e il rappresentante del Comune di Gioia, che in quel periodo era  il podestà, l' avv. Vincenzo Castellaneta.

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