“Il Sorriso del Creatore” – L’arte di Fra Serafino

21 Settembre 2007 Autore:  
Categorie: Gioia Nota

Fra’ Serafino Melchiorre"Il sorriso del creatore"- L'arte di Fra Serafino. Questo il titolo della manifestazione in onore dell'artista Serafino Melchiorre che il Circolo Unione ha organizzato per sabato 15 settembre 2007 alle ore 19.30 presso il Salone del Circolo in via Roma. Una serata alla presenza del noto frate gioiese e di alcune delle sue opere con la partecipazione della dott.ssa Stefania Severi, giornalista e critico d'arte, per celebrare un figlio di Gioia del Colle, un grande artista famoso in tutto il mondo, ma qui mai adeguatamente ricordato, come capita di frequente in questa città, che troppo spesso dimentica di onorare i suoi talenti.
Pittore e scultore, frate carmelitano scalzo della Basilica di Santa Teresa D'Avila a Roma, Serafino Melchiorre nasce a Gioia del Colle nel 1932, primo di sei figli. Ed è proprio per le strade della sua città, a cui ancora oggi è legatissimo, che sboccia, precocissima, la sua passione per l'arte. Grazie alla guida e alla bottega di Domenico Procino, ebanista di grande esperienza, Serafino comincia a disegnare rose, mele, peperoni sul retro delle bollette della luce.

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Paolo Falcicchio

16 Settembre 2007 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Storia

Paolo FalcicchioPaolo Falcicchio nasce ad Alessano ( LE ) il 21 giugno 1879 da Giuseppe e da Vincenza Cosi.

Suo nonno era originario di Altamura, allievo del Maestro Saverio Mercadante. In occasione di una stagione lirica al Politeama di Lecce conosce una nobildonna di Alessano, Orsi Elisabetta, che sposa. Si trasferisce ad Alessano e svolge la funzione di  Direttore d'orchestra. E' nominato Cavaliere della Corona d'Italia dal Re Vittorio Emanuele II.

Suo figlio Giuseppe non eredita la passione per la musica, mentre il nipote Paolo in tenera età, a 6 anni, è avviato alla scuola di Capece, di Maglie, fino al Liceo classico.

Terminati gli studi liceali si trasferisce a Napoli, dove, per volere del padre, si iscrive alla facoltà di Chimica farmaceutica, studi che abbandona subito dopo. All'insaputa del padre, infatti, frequenta il Conservatorio di San Pietro a Maiella, dove consegue il diploma di Direttore d'orchestra.

Inizia la sua carriera come violinista e dal 1900 al 1902 è uno dei primi violini del Teatro San Carlo di Napoli, il secondo Teatro lirico d'Italia  dopo La Scala di Milano.

Nel 1905 torna alla nativa Alessano, dove dirige il locale Concerto musicale.

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Mario Rosini: Be My Love

bemylove2La parte nota di un artista è una risultante di influenze, di emozioni, di vissuto. A seconda dei momenti storici, ogni lavoro raffigura, come in un'istantanea, l'artista in quel momento e non c'è da meravigliarsi se a volte lo si scopre completamente diverso da come si conosceva in precedenza, l'importante è che ogni volta esso risulti schietto, autentico, senza compromessi. Non è affatto facile che ciò accada in un mondo di "dotti, medici e sapienti" pronti a consigliare, a dire cosa è giusto o sbagliato, bello o brutto e non è affatto consueto che l'artista riesca nell'impresa di ascoltare soltanto se stesso. Perché questa premessa? Perché Mario Rosini, pianista, cantante, divenuto famoso per le sue collaborazioni professionali nel mondo della musica pop e per la sua partecipazione a Sanremo, ma da sempre appartenente anche al mondo musicale jazzistico, ha deciso che oggi la sua istantanea debba raffigurare proprio la musica jazz che è in lui. Egli serba un amore smisurato per questa musica, per i suoi idoli del passato, maestri di una tecnica rubata e fatta propria attraverso notti di studio continuo.

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Francesco Romano

11 Giugno 2007 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Storia

Francesco Romano nasce a Gioia del Colle il 9 settembre 1880 in strada Calzolaio n.37, da Giovanni, Francesco Romanocalzolaio, e Antonia Rosa Benedetto, filatrice. Il padre, che gestiva anche un modesto negozio di calzature desiderava che il figlio continuasse ad esercitare il suo lavoro e che per ricavare maggiori proventi  si trasformasse da artigiano in venditore bottegaio. Il piccolo Francesco, però sin da tenera età mostra una innata predilezione e predisposizione per il disegno, tanto che tappezzava con vari disegni le pareti della bottega di suo padre.

Il prof. Gennaro Minei, direttore della locale Scuola Popolare di Disegno, constatando in quei disegni uno spiccato talento artistico convince il padre ad iscriverlo alla sua Scuola, nella quale  avrebbe conseguito una preparazione professionale per la futura attività lavorativa.

La natura non fu benigna nei suoi confronti, perché all'età di 12 anni, a causa di una forma di tubercolosi ossea, ritenuta allora incurabile, gli viene amputato il braccio sinistro.

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Il professore Orazio Svelto

2 Giugno 2007 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Primo Piano

Orazio SveltoNasce il 21 febbraio 1936 a Maglie, in provincia di Lecce, da genitori gioiesi: Cesare e Giannico Anna. Suo padre, docente di scuola superiore si era lì trasferito per motivi di lavoro.

All’età di quattro anni la famiglia rientra a Gioia e il giovane Orazio inizia qui i suoi primi studi per proseguirli fino agli esami liceali.

Mostra subito una particolare inclinazione per gli studi scientifici ed in particolare per la Fisica, tanto che nel tempo libero ” divora ” testi universitari di matematica e fisica e si cimenta nella risoluzione di complicati esercizi.

Si iscrive al locale Ginnasio Liceo ” P.V. Marone “, nel quale istituto completa i suoi studi in maniera più che brillante. Agli esami di maturità infatti ottiene 10 sia in matematica che in fisica, risultato che fece scalpore per quei tempi, dato che, per quelle materie, era stato nominato come commissario esterno il prof. Pucci, docente di Matematica dell’Università di Bari, notoriamente “stretto di voti “.

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Il pianista gioiese Eugenio Macchia finalista al Premio Internazionale Massimo Urbani

Premio Internazionale Massimo UrbaniIl giovane pianista gioiese Eugenio Macchia si è qualificato nella finale del prestigioso concorso jazz Premio Internazionale Massimo Urbani.

Dopo Cinzia Eramo, vincitrice di una borsa di studio nel 2005, un altro gioiese si qualifica nella fase finale del concorso. Ecco l'elenco dei selezionati che si contenderanno il premio a Camerino (MC), presso la Sala Della Muta del Palazzo Ducale nei giorni 6 e 7 giugno 2007.

All'annuncio dell'elenco dei finalisti, ecco cosa ha dichiarato Paolo Piangiarelli, direttore artistico del Concorso: Continua la Lettura

Don Vincenzo Angelillo

don-vincenzo-angelilliSi può leggere da diverse angolazioni la figura e l'opera del sacerdote poeta e critico letterario Vincenzo Angelilli; tanto ricca e complessa è la sua opera. Una di queste prospettive è quella che lo lega ai protagonisti di tutti gli eventi civili della nostra città, dai gloriosi ai luttuosi, dagli artistici (pittura, musica) ai sociali (la tragedia di Marzagaglia, il problema dell'occupazione e del lavoro, l'elevazione allo studio di famiglie umili, l'opera del "Convitto Manzoni").

Il sacerdozio non impedì all'intellettuale Angelilli la partecipazione alle storie civili e militari (le due guerre mondiali, le guerre coloniali) nella veste di cantastorie patriottiche ed eroiche che lo trovavano sempre ardito patriota ed innografo: dall'epopea dannunziana all'eroismo dei Rosati, dei Surico, del Duca d'Aosta, di don Sante Milano. Continua la Lettura

Linkati dal Comune di Treville (Alessandria) !!!

treville

Comune di Treville – Parrocchia di S. Ambrogio

L’articolo sul Maestro Pietro Argento, redatto dal Prof. Francesco Giannini, grazie anche all’interesse del Sig. Paolo Argento, nipote del Maestro, continua a riscuotere grande successo.

Il sito ufficiale del Comune di Treville in Provincia di Alessandria, ha inserito un link al nostro articolo, nella pagina di quel sito dedicata al Maestro Angelo Surbone, (Treville, 8.12.1892 – Torino, 10.5.1969), musicista, compositore e concertista tra l’altro delle stagioni sinfoniche della RAI, in cui ebbe modo di distinguersi suonando musiche di Haendel e Franck in concerti diretti da famosi direttori quali: Mario Rossi, Nino Sanzogno, Pietro Argento, Ruggero Maghini e Vittorio Gui.

Abbiamo ricevuto  dal Dott. Alfredo Frixa, webmaster del sito comunale di Treville, la seguente lettera che ci onoriamo di pubblicare.

Gent.ma Redazione di gioiadelcolle.info

Mi chiamo Alfredo e sono il webmaster del sito ufficiale del Comune di Treville, un piccolo paese sulle colline del Monferrato, in provincia di Alessandria.  Continua la Lettura

Francesco Paolo Losapio

2 Aprile 2007 Autore:  
Categorie: Gioia Nota, Storia

Busto di Francesco Paolo LosapioFrancesco Paolo Losapio nasce a Gioia del Colle il 20 ottobre 1762  e vi muore all'età di 80 anni il 5 febbraio 1842. Fu sepolto nella Chiesa dei Riformati, oggi nota come chiesa di Sant'Antonio o del SS. Crocifisso.

Suo nonno, nativo di Sammichele di Bari, ma residente a Putignano, si stabilisce a Gioia a seguito del suo matrimonio, celebrato in Gioia il 21 maggio 1724, con Lucia Spada.

Nel 1740  lo stesso aveva ottenuto al carica di Sindaco di Gioia e si era distinto nella lotta antifeudale.

Il giovane Losapio, invece, non aveva seguito le orme del nonno, anzi aveva optato per gli studi religiosi.

Come uomo di cultura si distingue a tal punto negli studi letterari, matematici e filosofici che, appena ordinato sacerdote, è chiamato ad insegnare nel seminario di Chiaromonte, in provincia di Potenza. Il clima del luogo, poco favorevole al suo fisico, lo costringe ad abbandonare l'insegnamento per andare a curarsi a Napoli. Lì viene a contatto con illustri maestri del suo tempo e, sotto la loro guida, continua proficuamente gli studi, tanto da avere l'onore di insegnare nelle locali scuole superiori.

Eredita dal nonno paterno un animo gentile, l'amore per la libertà e l'insofferenza per il dispotismo borbonico. Durante il suo soggiorno a Napoli, frequentando un circolo di patrioti che si opponevano alla nobiltà feudale, si rinsaldano in lui gli ideali di giustizia e di libertà, tanto che si trova coinvolto nelle vicende del 1973/74, che portano all'arresto dei fratelli Del Re e di Emanuele De Deo.

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Enrico Carano

Pagellina funebre di E. CaranoEnrico Carano nasce a Gioia del Colle il 18 agosto 1877 da Francesco Carano e da Carmela Donvito, nello stesso anno in cui viene alla luce Ricciotto Canudo.

Frequenta con particolare distinzione le classi ginnasiali nel R. Ginnasio ” Archita ” di   e successivamente il Liceo a Macerata, per seguire il fratello Giovanni (nato il 30 giugno 1873 e morto il 23 aprile 1949, in seguito avvocato e Professore Ordinario di Scienze politiche ed economiche dell’Università di Bari), che lì studiava Giurisprudenza.

La sua aspirazione era quella di laurearsi in Agraria, ma per seguire l’altro fratello, Vito, che studiava Medicina, si iscrive alla facoltà di Scienze presso l’Università di Roma, dove consegue a pieni voti  la laurea in Scienze naturali nel 1901.

Segue altresì presso la stessa Università di Roma molti Corsi facoltativi, propri di Agraria, con il proposito di continuare gli studi e di laurearsi anche in Scienze Agrarie presso la Scuola Superiore di Portici.

Il professore Romualdo Pirotta, Direttore dell’Istituto Botanico di Roma, profondo conoscitore degli uomini, apprezzando le sue attitudini di ricercatore, la sua cultura e la sua indole, gli propone, a pochi mesi della laurea, di diventare suo assistente. Infatti il Pirotta non prendeva mai le sue decisioni senza aver interpellato questo suo braccio destro, nel quale riponeva massima fiducia. Il Carano, avendo accettato tale proposta, decide di dedicarsi completamente agli studi di Botanica e quindi alla scienza delle piante.

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