Il Centenario dell’istituzione del Liceo Classico di Gioia

21 Marzo 2025 Autore:  
Categorie: Scuola, Storia

Planimetria del piano terra del Palazzo De Bellis sede del Ginnasio Losapio e del Liceo Classico comunale in Piazza Umberto I, redatta dall’ing. comunale De Bellis il 26 gennaio 1927

Quest’anno cade il centenario dell’istituzione del Liceo Classico di Gioia del Colle.

Nel mese di novembre del 1868 il Comune di Gioia dà vita alla Istituzione voluta dall’abate Francesco Paolo Losapio, che con testamento del 30 ottobre 1841 legava al nostro Comune i suoi averi con l’obbligo dello stabilimento di una Biblioteca scelta ad uso de’ miei concittadini e medio della stessa lo formerà la mia piccola Biblioteca attuale, e tre Scuole primarie di Umanità minore con insegnamento di Grammatica Italiana, e Latina, e di umanità maggiore con Insegnamento di Geografia Universale, e Particolare, ed un corso di belle lettere, Poesia ed Eloquenza, con insegnamento di Storia Universale, e particolare nel corso che durerà ogni classe, ed ogni scuola…(il cosiddetto Ginnasio Losapio).

Il Ginnasio Comunale Losapio ottenne il pareggiamento provvisorio ai regi per l’a. s. 1905-06 e quello definitivo il 1° ottobre 1907. Il Decreto di regificazione del Ginnasio, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 21 febbraio 1910, valeva a partire dal 1° ottobre 1909. Continua la Lettura

1925 Acquisto del palazzo del Ginnasio a Piazza Umberto I

20 Marzo 2025 Autore:  
Categorie: Senza categoria

Piazza Umberto I e a destra il palazzo sede  del Ginnasio

Cento anni fa, nel 1925, il Comune di Gioia del Colle decideva di acquistare il palazzo De Bellis per allocarvi le classi del Ginnasio.

Con testamento del 30 ottobre 1841, rogato dal notaio Raffaele Taranto di Gioia, l’abate Francesco Paolo Losapio lasciava i suoi averi per il pubblico stabilimento di una Biblioteca scelta ad uso de’ miei concittadini … e tre scuole primarie di Umanità minore con insegnamento di Grammatica Italiana e Latina e di Umanità maggiore con Insegnamento di Geografia Universale e Particolare, ed un corso di belle Lettere, Poesia ed Eloquenza, con insegnamento di Storia Universale e particolare nel corso che durerà ogni classe, ed ogni scuola.

Mentre per la Biblioteca fu lo stesso Losapio a provvedere, facendo ampliare e sopraelevare a sue spese alcune stanze nell’ex complesso conventuale dei Francescani Riformati, presso la chiesa del Crocifisso, pochi giorni prima della sua morte, avvenuta nel 1842, per l’apertura delle nuove Scuole ginnasiali, sponsorizzate dallo stesso abate Losapio, occorrerà pazientare fino al 1868. Continua la Lettura

L’Arco di Costantinopoli tra storia e leggenda

L’Arco di Costantinopoli

Sull’edificazione di questo manufatto di Gioia del Colle storia e leggende si fondono al punto tale che non sappiamo esattamente a quale di queste dare maggiore credito.

Già sulla intitolazione di questo Arco non abbiamo notizie certe. Di certo c’è che l’Arco è ubicato nel nucleo più antico di Gioia del Colle, quello bizantino, dove sono presenti quasi tutti gli altri Archi più antichi del nostro paese: Mastrocinto, Serpente, Nardulli, Gelso, Cimone, San Nicola.

Su questo argomento a febbraio del 2010, su questo stesso sito, avevo riportato le seguenti notizie, consultabili digitando: https://www.gioiadelcolle.info/gli-archi-parte-i/.

Verso il secolo XVII, sotto quest’arco gli abitanti della zona avevano fatto dipingere in una nicchia l’icona della Madonna di Costantinopoli, che veneravano con particolare devozione. Per questa particolare circostanza l’arco, che inizialmente probabilmente era denominato del Catapano, prende il nome della Madonna di Costantinopoli.

La suddetta immagine, rovinata dal tempo è stata dipinta su tavola nell’anno 2005, sul disegno originale, da parte del pittore Sergio Gatti e, dopo essere stata da lui donata a nome dell’Associazione Artistica e Culturale Artensione, è stata riposta nella nicchia che conteneva il primitivo affresco. Continua la Lettura

Benito Tateo

Benito Tateo a lavoro nel suo laboratorio

Quest’anno ricorre il centenario della nascita di un nostro illustre concittadino: il maestro intagliatore e intarsiatore Benito Tateo.

È nato a Taranto il 6 ottobre del 1925 da Antonia Castellaneta, sarta, e Giovanni, di professione tipografo, il quarto di sette figli (Maria Luigia, Rocco, Maria, Adriana, Elvira, Vanda). Il nome Benito, dopo l’avvento di Mussolini al potere, era una consuetudine presso la popolazione italiana, per onorare quel personaggio.

La sua naturale inclinazione lo avvia alla professione che da grande svolgerà con grande passione e con eccellenti risultati; infatti a 13 anni, nel 1938, comincia a lavorare come apprendista nel rinomato mobilificio di Carlo Curione (in via Roma), maestro d’Arte diplomato alle Belle Arti di Venezia, che gli insegnò i segreti dell’intaglio. Resterà nella bottega del Curione per 14 anni, fino all’epoca del suo matrimonio.

Lavora dapprima come apprendista ebanista, poi come intagliatore. Per meglio apprendere i segreti di quell’Arte si intratteneva in bottega ben oltre le dieci ore di lavoro, ricevendo in cambio piccoli regali in prossimità delle feste.

Nello periodo di apprendistato, di sera, per arrotondare i suoi magri guadagni, lavora come operatore cinematografico presso il Cinema Vittoria. Questa attività gli consente di sviluppare un carattere gioviale e scherzoso e di acquisire un’abilità particolare nell’imitazione degli attori e delle loro battute. Continua la Lettura

Il culto di Maria S.S. di Costantinopoli a Gioia del Colle

4 Marzo 2025 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

Icona della Madonna di Costantinopoli, presente sotto l’Arco di Costantinopoli

Il culto per la Madonna di Costantinopoli è stato sempre sentito a Gioia del Colle. Infatti in diverse chiese si venerava l’immagine di questa Madonna e nell’Arco di Costantinopoli era ed è presente un’icona della Madonna, mentre sulla facciata di una costruzione presente nell’Arco Mastrocinto è visibile una formella sulla quale è raffigurata in rilievo la Madonna Odegitria. Tutto ciò confermerebbe l’origine bizantina del primo nucleo abitato di Gioia del Colle.

L’antica chiesa di Sant’Angelo, quella di Sant’Andrea sembrano essere state intitolate inizialmente alla Madonna di Costantinopoli, fondate dai bizantini che intorno all’anno mille si sarebbero insediati nel nostro territorio.

Il primitivo nome di S. Maria di Costantinopoli e quello di Sant’Angelo sono sottolineati dalla presenza di numerosi quadri che li raffigurano.

La prima patrona di Gioia, Santa Sofia e la presenza a Gioia di una Chiesa intitolata a Santa Maria Maddalena, costituiscono un’ulteriore conferma della presenza dei bizantini nell’edificazione del primo nucleo abitato gioiese.

La chiesa di Sant’Andrea probabilmente risale al secolo X ed originariamente sembra essere stata chiamata S. Maria del Casale e successivamente dedicata a S. Maria di Costantinopoli. Continua la Lettura

La lettera di addio di Emanuele De Deo

21 Febbraio 2025 Autore:  
Categorie: Gioiesi nel Mondo, Storia

Emanuele De Deo

Emanuele De Deo, nato a Minervino Murge nel 1772, dall’età di 5 anni fino al 1793, anno precedente la sua morte, visse a Gioia del Colle, dove il padre si era trasferito con la famiglia per ricoprire la carica di Governatore per conto del re di Napoli, Ferdinando di Borbone.

Il giovane De Deo, tradito dal malprete Pietro Nicola Patarino e da lui accusato come cospiratore contro lo Stato, il 9 gennaio 1794 fu arrestato e rinchiuso nel carcere di Napoli.

L’avvocato difensore di De Deo, F. Mario Pagano, durante il processo disse ai giudici: mancano gli estremi della congiura, mancano gli estremi del reato, non si è neppure nell’ipotesi del tentativo perché nessun atto idoneo e diretto in modo non equivoco a commettere un delitto punito con la pena capitale è stato compiuto.
I giudici, invece, ravvisando la sussistenza del delitto di ribellione contro l’autorità costituita, applicheranno la legge vigente nel Regno di Napoli e condanneranno a morte il giovane De Deo, definito il primo martire della libertà morto per l’ingiusta scure di Ferdinando il Tiranno.

Il processo si concluse il 3 ottobre 1794 con la condanna a morte, preceduta  da tortura (quattro tratti di corda, secondo il dispositivo della sentenza), che fu eseguita il 18 ottobre 1794. L’imputazione era di ribellione al sovrano, di reato di opinione e di diffusione di pericolosa droga mentale, quale la diffusione di testi di ispirazione rivoluzionaria. Continua la Lettura

“L’Angelo della Storia” del prof. Vito Antonio Lozito

Locandina della presentazione del libro “L’Angelo della Storia” del prof. Vito Antonio Lozito

Sabato 22 febbraio 2025 nel salone del Circolo Unione di Gioia del Colle sarà presentato il libro “L’Angelo della Storia, il romanzo sulla porta dell’ultimo sguardo” del prof. Vito Antonio Lozito.

Dopo i saluti del Presidente del Circolo Unione, Romolo Di Brino, dialogheranno con l’autore Dalila Bellacicco, Francesco Giannini e Mario Guagnano con intermezzi musicali di Marco Lozito e letture da parte di Giulia Grippa e Erick Bronze.

Il prof. Lozito è abbastanza noto per sintetizzarne vita e opere. Notizie su di lui è possibile attingerne su questo sito digitando il seguente link: https://www.gioiadelcolle.info/index.php?s=lozito.

L’amico Antonio Lozito, che familiarmente chiamerò Antonio per accostamento ad un un altro Antonio, tolse da un suo cassetto e mi fece leggere il manoscritto del volume che stasera viene presentato, oltre 15 anni fa, in un periodo in cui collaboravamo e insieme preparavamo incontri e conferenze su temi e personaggi diversi, alcuni dei quali presentati anche in questa sede, per chiedermi un giudizio su quel suo lavoro.

In quell’occasione mi colpì il fatto che Antonio avesse anticipato e previsto ciò che puntualmente si verificò negli USA qualche anno dopo (l’elezione di un afroamericano Barak Obama a Presidente nel 2009). Lo invitai allora a pubblicare subito il suo lavoro non solo perché il libro mi pareva frutto di un sognatore, anzi una profezia, ma anche per il bel messaggio che, con il suo scritto, affidava a tutti gli uomini della Terra.

Quello che viene presentato stasera, secondo me, non è un romanzo tout court, anzi non lo definirei affatto un romanzo, è piuttosto una Storia, una Storia nella Storia dell’evoluzione del continente africano, il sogno che si tramuta in realtà e dunque il segno o la certezza del superamento dell’idea di superiorità della razza bianca sulle altre razze e in particolare su quella africana, e la possibilità di coltivare il sogno dell’integrazione tra i popoli e la nascita di un nuovo ordine mondiale. Continua la Lettura

L’UTE di Gioia per la Giornata della Memoria 2025


 

Locandina della Gionata della Memoria 2025

Il 27 gennaio, “Giornata della Memoria”, come è consuetudine dalla sua fondazione, l’Università della Terza Età e del Tempo Libero di  Gioia del Colle organizza un evento che rinnova il ricordo dello sterminio degli ebrei nei campi di concentramento istituiti dai tedeschi.

Questa Giornata quest’anno riveste una particolare importanza perchè  si commemora in un momento storico molto travagliato e ugualmente tragico a causa di altri genocidi che si verificano in diverse parti del mondo.

L’evento vuol ricordarci il messaggio e la lezione che quei tragici fatti ci hanno insegnato e consegnato: “Mai più la guerra e l’odio razziale, ma la pacifica convivenza tra i popoli”.

L’appuntamento è al Teatro Rossini alle ore 20,30, per seguire “La battaglia della Memoria immemore”, uno spettacolo musicale di Giovanni Chiapparino, con Collettivo “Incantus” Giovanni Chiapparino, Domenico Lopez, Antonello Losacco, Ilaria Stoppini, feat. Lisa Manosperti – Roberto Ottaviano.

L’evento gide del patrocinio del Comune di Gioia del Colle e della locale sede dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia).

 

“La corsa dell’umanità verso la fratellanza”, murale del GRIDAS

Il murale del GRIDAS andato perduto per l’abbattimento del muro di cinta della Scuola materna di Via Carlo Soria

Camminando lungo Via Giovanni XXII, giunti al luogo confinante con la Scuola Materna di Via Carlo Soria, fino a due anni fa, era visibile una piazzetta nella quale erano installate alcune panchine dipinte, sulle quali i passanti, piccoli e adulti, potevano soffermarsi e trascorrere qualche minuto di relax. Un paio di alberi di pino ad alto fusto regalavano sprazzi d’ombra ai frequentatori del luogo, che avevano l’opportunità di ammirare un grande e lungo dipinto sulla parete del muro di cinta della Scuola.

Nel 1997 l’Amministrazione comunale di Gioia fece eseguire nel nostro Comune tre murales dal GRIDAS (Gruppo Risveglio Dal Sonno): uno sulla facciata del mercato coperto, il secondo sulle pareti dei locali che ospitano gli uffici dei servizi sociali (parzialmente distrutto a seguito di lavori di ampliamento) ed il terzo sul muro di cinta del plesso scolastico di via Carlo Soria, intitolato “La corsa dell’umanità verso la fratellanza”.

Anche quest’ultimo murale è stato smantellato lo scorso anno a causa dell’ampliamento del plesso scolastico, del giardino di pertinenza e della ristrutturazione dello stabile. Continua la Lettura

I murales del Mercato coperto di Gioia

I murales sulla facciata del Mercato coperto, in via Regina Elena

Tra le iniziative messe in cantiere nel 1997 dall’assessore ai Servizi sociali del Comune di Gioia, prof. Michele Pavone, per tenere impegnati i ragazzi durante le vacanze estive, rientra il progetto “GRIDAS-murales”, consistente nel tenere loro un laboratorio di murales. Si trattava di proiettare diapositive di murales  realizzati dal GRIDAS (Gruppo Risveglio Dal Sonno), per sollecitare una conoscenza reciproca e stimolare la fantasia per progettare insieme cosa dipingere sul muro, e propriamente sulla facciata del Mercato coperto.

Dopo essersi messi a dipingere, visto che in tre giorni si era ultimato il grosso del lavoro, si  decise di dipingere anche un altro muro, quello di cinta della Scuola materna di via Enrico Soria, prospiciente via Giovanni XXIII.

Ancor prima della costruzione del nuovo Mercato Coperto in Via Regina Elena, inaugurato il 22 maggio 1996, la vendita dei prodotti ortofrutticoli, oltre ai negozi appositamente riservati, era riservata al vecchio Mercato coperto, abbattuto nel 1972, e al mercato giornaliero che si svolgeva in Piazza Luca D’Andrano e lungo Via Flora. Continua la Lettura

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