Cristoforo Pinto
Cristoforo Pinto (architetto) nasce a Gioia del Colle il 10 maggio 1837 in Via Strada San Nicola, da Pietro e da Antonicelli Giuseppa Rosa. Dopo aver completato gli studi esercita la professione di architetto nella sua terra e dopo l’Unità d’Italia, precisamente il 5-10-1878, si trasferisce a Milano, dove sposa la contessa De Rosa Carolina. Numerose […]
Cristoforo Pinto (architetto) nasce a Gioia del Colle il 10 maggio 1837 in Via Strada San Nicola, da Pietro e da Antonicelli Giuseppa Rosa.
Dopo aver completato gli studi esercita la professione di architetto nella sua terra e dopo l’Unità d’Italia, precisamente il 5-10-1878, si trasferisce a Milano, dove sposa la contessa De Rosa Carolina.
Numerose sono le progettazioni da lui realizzate sia nella nostra che in altre regioni.
Tra le opere progettate per Gioia ricordiamo: alcune ville dei signori Cassano, il Cimitero comunale, il Macello comunale, la Chiesa di Santa Lucia, i tre plessi Gemmati, Castellaneta, Surico, la torre dell’orologio del palazzo San Francesco.
Ha progettato anche il palazzo Cavallino ad Acquaviva delle Fonti, il palazzo De Sanctis a Santeramo, una Chiesa a Casamassima.
A Milano, oltre che alla progettazione del Cimitero Musacco e di numerosi palazzi, riesce vincitore al concorso per il restauro del Duomo della città.
Il 19 agosto 1869 la Reale Accademia delle Belle Arti di Milano lo giudica meritevole di una menzione onorevole per gli esperimenti eseguiti nel concorso assegnato alla Scuola Superiore di Architettura.
Il Consiglio Comunale di Gioia del Colle in data 9 giugno 1951, orgoglioso per il fatto che il Pinto aveva dato lustro al paese natio, ma anche e principalmente perché di natali umili e come uomo dotato di tale forza e di tale tenacia – caratteristica della nostra gente – da elevarsi da semplice scalpellino ad artista geniale, e quindi modello per le future generazioni, delibera di denominare a lui una piazza.
Tale piazza era precedentemente conosciuta come Largo o Giardino Sannelli, dal nome della proprietaria del terreno, signora Giuseppina Sannelli, dalla quale l’Amministrazione Comunale, nella persona del Podestà Vincenzo Castellaneta, aveva acquistato il suolo per costruirvi un giardino comunale. Ancora oggi tale piazza costituisce l’area verde più importante ed estesa del paese.
Alla sua morte, verificatasi a Milano il 22 giugno 1915, il suo consistente patrimonio va solo in parte ad un ristretto numero di parenti gioiesi, mentre sembra che gran parte dei suoi beni patrimoniali sia finito in beneficenza al ” Fatebenefratelli ” di Milano.
Queste volontà testamentarie, però, furono impugnate da alcuni parenti, che sospettavano che il proprio congiunto fosse stato costretto a prendere quelle decisioni dietro indicazione di terzi o che il Pinto, nel momento in cui dettava i suoi ultimi voleri, non fosse nel pieno delle sue capacità di intendere e volere.
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12 Aprile 2007