1925 Acquisto del palazzo del Ginnasio a Piazza Umberto I
Cento anni fa, nel 1925, il Comune di Gioia del Colle decideva di acquistare il palazzo De Bellis per allocarvi le classi del Ginnasio. Con testamento del 30 ottobre 1841, rogato dal notaio Raffaele Taranto di Gioia, l’abate Francesco Paolo Losapio lasciava i suoi averi per il pubblico stabilimento di una Biblioteca scelta ad uso […]

Piazza Umberto I e a destra il palazzo sede del Ginnasio
Cento anni fa, nel 1925, il Comune di Gioia del Colle decideva di acquistare il palazzo De Bellis per allocarvi le classi del Ginnasio.
Con testamento del 30 ottobre 1841, rogato dal notaio Raffaele Taranto di Gioia, l’abate Francesco Paolo Losapio lasciava i suoi averi per il pubblico stabilimento di una Biblioteca scelta ad uso de’ miei concittadini … e tre scuole primarie di Umanità minore con insegnamento di Grammatica Italiana e Latina e di Umanità maggiore con Insegnamento di Geografia Universale e Particolare, ed un corso di belle Lettere, Poesia ed Eloquenza, con insegnamento di Storia Universale e particolare nel corso che durerà ogni classe, ed ogni scuola.
Mentre per la Biblioteca fu lo stesso Losapio a provvedere, facendo ampliare e sopraelevare a sue spese alcune stanze nell’ex complesso conventuale dei Francescani Riformati, presso la chiesa del Crocifisso, pochi giorni prima della sua morte, avvenuta nel 1842, per l’apertura delle nuove Scuole ginnasiali, sponsorizzate dallo stesso abate Losapio, occorrerà pazientare fino al 1868.

Pianta del Ginnasio Losapio
Al 25 agosto del 1868 risale l’approvazione, da parte della Giunta Municipale, della proposta di chiedere al Prefetto la convocazione straordinaria del Consiglio comunale per l’impianto delle scuole ginnasiali.
Il 19 settembre successivo vengono nominati il Direttore, i Maestri e viene deliberato lo stipendio annuo da corrispondere agli stessi e la durata triennale della nomina. Il 6 ottobre del 1868 la Giunta Comunale delibera che detto istituto porterà il nome ed il titolo di Ginnasio Tecnico Losapio.
Dai documenti dell’archivio comunale apprendiamo che il 17 novembre 1868 nella sede della Scuole Tecniche e Ginnasiali, ubicate nel Convento degli ex Padri Francescani Riformati, accanto alla chiesa di Sant’Antonio o del Crocifisso, vengono trasferite le Scuole elementari maschili, sia per concatenamento di materie che per facilitare il lavoro della Commissione vigilatrice, sia per utilizzare un unico bidello per le due scuole e per promuovere tra i diversi Maestri l’emulazione a far bene e assoggettarli tutti alla più immediata sorveglianza del Rettore dell’Istituto.
Nel mese di novembre 1868, quindi, il Comune dà vita all’Istituzione voluta dal Losapio.
Il giorno 1 giugno 1869 viene inaugurato il Ginnasio tecnico Municipale Losapio, con sede provvisoria nel Convento degli ex Padri Riformati.

Il Ginnasio , anni ’50
Nel 1871 il Consiglio comunale delibera il trasferimento delle Scuole Elementari, Tecniche e Ginnasiali nei locali dell’ex Convento di San Francesco in Piazza Plebiscito dal successivo anno scolastico.
Il Consiglio comunale il 10 giugno 1898 delibera l’impianto delle prime tre classi ginnasiali a partire dal 15 ottobre 1898, completandole nell’anno 1900.
Per allocare le classi del Ginnasio, essendo la vecchia sede insufficiente ai bisogni della scuola e poiché il Provveditore agli Studi aveva trovato assolutamente inadeguati i locali che si volevano adibire come sede del Ginnasio, nell’ex Convento di San Francesco, il Consiglio comunale il 30 agosto 1898 delibera di trovare altri locali da prendere in locazione per 4 o 5 anni.
La Giunta municipale, sulla scorta di tale deliberato consiliare, il 20 settembre dà mandato al Sindaco di stipulare un contratto di fitto per 5 anni con la signora Giovannina Bellacicco, proprietaria di un immobile ubicato in Piazza Umberto I.
Il 15 novembre 1900 il Consiglio comunale propone la riduzione dei locali dell’ex Convento di San Francesco per collocarvi le scuole ginnasiali, al fine di risparmiare un fitto ed avere concentrate le scuole in un’unica sede.

La Scuola Media Losapio, anni ’60
Nell’anno scolastico 1905-1906 viene disposto dal Ministero della P.I. il pareggiamento provvisorio del Ginnasio Losapio, che con Decreto del 20 gennaio 1908 viene definitivamente pareggiato ai regi dal 1 ottobre 1907. Il 21 febbraio 1910 viene pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il Decreto di regificazione del Ginnasio.
Il 5 gennaio 1924 il preside del Ginnasio Losapio, prof. Antonio Quinto, scrive al sindaco di Gioia e gli propone l’istituzione del Liceo Classico Comunale, che poi andrebbe pareggiato o regificato per formare un unico Istituto col Ginnasio esistente, ad alleviare il disagio economico e fisico dei giovani gioiesi costretti a frequentare il Liceo fuori della città natia, e a creare anche una utile risorsa economica per Gioia.
Sempre al fine di non pagare inutilmente fitti per il Ginnasio e in vista dell’istituzione del Liceo Classico comunale, come richiesto dal Preside prof. Quinto, e per ospitare in futuro in un’unica sede i due cicli di studi superiori, il 28 febbraio 1925 il Consiglio Comunale delibera l’acquisto del palazzo dei fratelli De Bellis, precedentemente appartenuto alla famiglia Tateo, ubicato in piazza Umberto I, per il Regio Ginnasio, per un costo di L. 210.000.
Dopo aver ospitato le classi ginnasiali fino al 1934, anno in cui terminò la costruzione del Liceo Ginnasio in Via Roma, il palazzo, oltre ad ospitare alcuni depositi ed esercizi commerciali al piano terra, è stato sede della Scuola Media “Losapio” fino ad oltre il primo decennio del nostro secolo.
Infatti il calo demografico e il conseguente decremento di studenti aveva portato all’occupazione di sole tre aule nell’edificio di Piazza Umberto I mentre il plesso adiacente la Scuola Media Carano, pur ospitando le rimanenti classi della Losapio, presentava un surplus di aule non utilizzate.
La necessità di contenere i costi delle utenze (luce, acqua, telefono, pulizie, riscaldamento) e accorpare in un’unica sede le classi della scuola Losapio, così come si era verificato nel 1868 e nel 1900, spinse l’Amministrazione comunale a trasferire aule, presidenza e segreteria nel plesso adiacente la Carano liberando l’immobile per un diverso utilizzo.

La Scuola Media Losapio dopo la ristrutturazione ad uso della Biblioteca
Si pensò di utilizzare la storica sede della Scuola media Losapio per allocarvi la Biblioteca comunale, alla luce del fatto che l’immobile di Corso Vittorio Emanuele non solo era insufficiente per quell’utilizzo, ma presentava anche problemi dal punto di vista della staticità. L’Ufficio Tecnico del Comune, dunque, elaborò un progetto per riqualificare gli ambienti ex Losapio ad uso della Biblioteca e Gioia partecipò ad un bando per ottenere fondi per ristrutturarli. Il progetto ottenne l’approvazione dalle competenti autorità e il relativo finanziamento. I lavori sono da tempo conclusi e si attende finalmente l’apertura della nuova sede della Biblioteca.
La ricorrenza del Centenario dell’acquisto del palazzo De Bellis ad uso del Ginnasio potrà essere ricordato e festeggiato con l’apertura della Biblioteca comunale?
Già nel 2018 con un PON condotto da docenti dell’IIS “Galileo Galilei” di Gioia del Colle in collaborazione con il sottoscritto, che credevano fortemente nell’utilizzo dell’immobile ex Losapio come Biblioteca comunale, a dispetto di molti detrattori esterni all’ambito scolastico, abbiamo ripercorso la storia di questo edificio e abbiamo elaborato un pannello turistico-informativo nel quale si dava per certo l’utilizzo della struttura come Biblioteca; tale pannello è stato apposto accanto al portone di ingresso dell’edificio per informare cittadini gioiesi e turisti di un periodo della storia di Gioia e di questo palazzo.
Una domanda mi sorge spontanea: con la prossima apertura della Biblioteca comunale nel palazzo ex De Bellis, ex Scuola media Losapio, si potrebbe integrare la denominazione di questa istituzione comunale con l’aggiunta del nome dell’abate Losapio, che con un suo Legato donò tutti i suoi beni al Comune di Gioia, compresi i circa 80 volumi della sua biblioteca, vincolandoli prioritariamente all’istituzione di una Biblioteca comunale e successivamente anche di scuole ginnasiali?
Sarebbe il giusto riconoscimento dato a due illustri figli di Gioia che si sono distinti nel campo dell’istruzione e della produzione letteraria, quello della doppia intitolazione della Biblioteca comunale: Losapio-Angelillo.
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20 Marzo 2025