Reliquie di Santi a Gioia del Colle
Numerose in passato erano le Chiese presenti nel territorio di Gioia, tra quelle ubicate nel centro cittadino e quelle rurali. Il tabulario Federico Pinto nell’Apprezzo della Terra di Gioja, stilato nel 1611, afferma: E fuori di detta Terra su una pianura vi sono tre Chiese, e cappelle antiche posti in diverse parti della campagna, che […]
Numerose in passato erano le Chiese presenti nel territorio di Gioia, tra quelle ubicate nel centro cittadino e quelle rurali.
Il tabulario Federico Pinto nell’Apprezzo della Terra di Gioja, stilato nel 1611, afferma: E fuori di detta Terra su una pianura vi sono tre Chiese, e cappelle antiche posti in diverse parti della campagna, che hanno del guasto de numero 300 e più, e per questa quantità ed antichità di Chiese dinota detta Terra essere stata di popolatissimo numero di gente, e di molta grandezza, che non è adesso.
In molte delle Chiese ancora esistenti si conservavano reliquie di Santi cui tali Chiese o Cappelle erano dedicate.
Tra quelle più vicine alla spiritualità dei gioiesi vanno ricordate le reliquie appartenenti ai due comprotettori, San Filippo Neri e san Rocco, presenti nelle Chiese a loro dedicate, quella di San Vito, presente nell’omonoma parrocchia, un pezzo del legno della Croce di Gesù e un dito dell’evangelista Marco, presenti nella Chiesa Madre.
A proposito di San Marco bisogna ricordare che una delle prime Chiese costruite a Gioia era dedicata appunto a questo Santo, costruzione sacra che veniva scambiata con l’antica Chiesa Madre.
Infatti una Memoria sul titolo di Collegiata di S. Maria Maggiore, presente nell’Archivio della suddetta chiesa, redatta verosimilmente durante l’arcipretura di Giovanni Miraglia (1827-1852) riporta: Il Comune di Goia vanta una remota antichità, che si perde nel buio dei tempi. Nondimeno da un’antica lapide, che si conserva anche oggi giorno, rilevasi che la prima Chiesa Cristiana fu eretta magnificamente in quel Comune sotto il titolo di S. Marco fin dall’anno 506.
Tale notizia, anche se non sembra sufficientemente suffragata da documentazioni storiche oggi consultabili, è ripresa dall’abate Francesco Paolo Losapio, che la darebbe per certa, il quale nel suo testo Quadro istorico-poetico sulle vicende di Gioja in Bari detta anche Livia, riporta: La nostra prima Chiesa sotto il titolo di S. Marco rimonta al principio del sesto secolo, giusta la lapide ‘a nativitate Christi 506’.
In questo mese di novembre, che si apre con la festività di Ognissanti e segue con la giornata del due dedicata al culto dei morti, nella Chiesa Madre di Gioia sono state esposte alla venerazione dei fedeli 24 reliquie appartenenti ad altri Santi, racchiuse in un’apposita teca, accanto alla quale sono presenti una pergamena recante i nomi dei relativi Santi, e una foto contenente i nomi e le immagini di 9 Santi identificati.
Ad ogni reliquia è assegnato un numero progressivo al quale corrisponde una didascalia con il corrispondente nome del Santo, così come riporto di seguito.
- San Celestino
- frammenti ossei di Santi non identificati
- frammenti lignei di Santi non identificati
- frammenti polverizzati in carta di Santi non identificati
- frammenti polverizzati in carta con sigillo in ceralacca di Santi non identificati
- frammenti polverizzati in carta con sigillo in ceralacca di Santi non identificati
- Beato Leonardo da Porto Maurizio
- San Luminato Martire
- Santa Chiara Lampi
- Santo non identificato
- San Deodato Martire
- Santo non identificato
- San Filippo Neri
- Santa Luisa De Marillac
- Santa Bianca Martire
- San Celso Martire
- San Donato Martire
- San Generoso di Tivoli
- San Secondo Martire
- San Vittorio Martire San Exuperantis Martire
- San Felice Martire
- Sant’Aurelio Martire Santa Gioconda Martire
- borsa in tela per la custodia di reliquie di Santi non identificati
- tela a forma di pianta di piede umano con didascalia ‘Impronte del piede di Nostro Signore Gesù Cristo presa sul Monte Oliveto’.
Alcuni studiosi di storia sacra locale, tra i quali spiccano il prof. Mario Girardi e l’insegnante Giuseppe Montanarelli, avanzano l’ipotesi che tra le reliquie di Santi non identificati, esposte nella Chiesa Madre, ci sarebbero alcuni frammenti attribuibili alla prima Patrona di Gioia del Colle, e cioè a Santa Sofia.
Si tratta di una giusta scelta operata dalla parrocchia della Chiesa Madre, con la quale si offre ai fedeli la possibilità di festeggiare tutti i Santi in questo mese loro dedicato, compresi quelli meno noti, le cui reliquie sono state esposte, e si rinnova il ricordo dei defunti, tra i quali vanno annoverati non solo i nostri cari, ma anche gli stessi Santi i cui resti sono presenti nella teca suddetta.
È un momento non solo per onorare quei Santi e per imitarne le virtù eroiche, ma anche per chiedere loro protezione e invocare il loro aiuto perchè gli uomini del nostro tempo si ravvedano, pongano fine alle lotte e alle guerre e favoriscano la convivenza civile tra tutti i popoli.
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18 Novembre 2024