Villa Colombo
Una delle ville più belle di Gioia, nel periodo della sua edificazione, che era ubicata alla periferia del paese e che attualmente è in una zona di forte espansione edilizia, è senza dubbio quella che viene conosciuta come ‘Villa Colombo’. Questa denominazione è presente sulle due colonne che sostengono il cancello di accesso alla Villa. […]
Una delle ville più belle di Gioia, nel periodo della sua edificazione, che era ubicata alla periferia del paese e che attualmente è in una zona di forte espansione edilizia, è senza dubbio quella che viene conosciuta come ‘Villa Colombo’.
Questa denominazione è presente sulle due colonne che sostengono il cancello di accesso alla Villa.
In realtà il progetto della Villa, costruita alla fine dell’Ottocento su indicazione dell’architetto gioiese Cristoforo Pinto, fu commissionata dai proprietari dei terreni, la famiglia Cassano, per essere da essa utilizzata.Come per le altre costruzione affidate alla progettazione dell’architetto Pinto, anche questa villa conserva le caratteristiche costruttive del progettista. Infatti notiamo la doppia scalinata e le merlature sul terrazzo, che ritroviamo in altre ville progettate dal Pinto, come si può notare nella Masseria Soria a Marzagalia, l’utilizzo del carparo locale, le balaustre traforate come si notano nella villa Cassano su via Roma e nella masseria Gigante sulla via per Acquaviva.
Anche su u Via Vicinale Milano, di fronte allo stabilimento ex Termosud, è ubicato il villino Cassano, ex villino Milano. Questa costruzione, che fu ristrutturata da Cristoforo Pinto, presenta elementi che ritroviamo nella Villa Colombo, tra cui spiccano le terminazioni del terrazzo con fregi a forma di merli e le balaustre traforate.
I due corpi di fabbrica laterali, simili a due torri, danno a prima vista l’impressione di una costruzione fortificata.
Una foto di Oronzo Minei, risalente al 1922, che riporta l’iscrizione ‘Villa Comm. Cassano’, ci conferma la paternità del progetto della Villa.
La Villa fu venduta ed acquistata dalla famiglia Pagano.
Probabilmente dopo il fallimento dell’attività molitoria e di produzione di pasta da parte della famiglia Pagano l’immobile passò definitivamente in possesso della famiglia Colombo, che la acquistò negli anni ’50.
Il signor Colombo era un mediatore di vini e produttore di vino primitivo, disponendo anche di uno stabilimento enologico ubicato non molto distante dalla Villa.
Il prospetto della villa presenta due scalinate di accesso, contrapposte, che immettono in un portico coperto sorretto da due colonne sulle quali insistono tre archi. Sia la scalinata che le balaustre sono finemente decorate e traforate.
La villa è immersa in un parco lussureggiante, con alberi secolari, in gran parte querce, palme e con piante ornamentali, siepi e piante particolari, disposte lungo i viali interni, oltre a zone ricoperte da prati.
L’impressione che si coglie passeggiando all’interno della villa è quella di una pace e di un sano e rigenerante riposo, la qual cosa fa ipotizzare l’utilizzo della struttura come un’oasi di riposo, lontani dalla frenetica vita cittadina
Probabilmente delle pertinenze della villa doveva far parte anche il Caffeàus, una costruzione di tipo arabeggiante, utilizzata come punto di ristoro per la famiglia di appartenenza, che si trova a qualche decina di metri dall’ingresso della Villa.
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12 Agosto 2021