La festa patronale di San Filippo Neri a Gioia
Ufficialmente risulta il 13 maggio 1899 la data in cui l’arcivescovo di Bari, mons. Giulio Vaccaro, decreta che San Filippo Neri sia per la Città di Gioia patrono egualmente principale che S. Sofia. Il culto per San Filippo Neri a Gioia è attestato dalle relationes ad limina che gli arcivescovi di Bari D’Alessandro e Pignatelli […]
Ufficialmente risulta il 13 maggio 1899 la data in cui l’arcivescovo di Bari, mons. Giulio Vaccaro, decreta che San Filippo Neri sia per la Città di Gioia patrono egualmente principale che S. Sofia.
Il culto per San Filippo Neri a Gioia è attestato dalle relationes ad limina che gli arcivescovi di Bari D’Alessandro e Pignatelli inviano a Roma rispettivamente nel 1755 e nel 1774. Da tali relazioni si evince che Patrona Principale della Terra di Gioia è Santa Sofia e che dall’anno 1703 è anche venerato un secondo patrono e protettore Particolare, San Filippo Neri.
I festeggiamenti duravano generalmente tre giorni ed erano accompagnati dallo svolgimento della Fiera di San Filippo, della durata di sette giorni.
Di seguito riporto una ricerca del nostro concittadino, l’insegnante Giuseppe Montanarelli, studioso di storia sacra e tradizioni religiose a Gioia del Colle.La grande e lunga festa patronale di san Filippo Neri a Gioia del Colle.
Fino agli inizi del Novecento la festa patronale in onore di San Filippo Neri a Gioia del Colle era considerata la più grande e la più lunga dopo quella di San Rocco e di Santa Sofia. I festeggiamenti patronali si inauguravano il 26 Aprile con la festa dell’Apertura e la processione dell’immagine grande o a grandezza naturale del Santo, chiamata “San Filippo Grande” o “San Flipp Grann”, in abiti feriali.
Durante il mese di Aprile si svolgevano le processioni “Casa per Casa” di San Filippo Neri Grande il abiti feriali.
Il 03 Maggio si celebrava la Festa dell’Onomastico di San Filippo Neri, con la processione della piccola statua a manichino del Santo chiamata “San Filippo Piccolo” o “San Flipp Mninn”, che partendo e rientrando nella Chiesa Madre effettuava tre giri intorno alla medesima Chiesa Matrice e tre giri intorno alla Chiesa di Sant’Angelo.
Questa ricorrenza si svolgeva anche in concomitanza della Festa agreste della Madonna della Croce o del “Vero Zelo”.
Seguiva il 17 Maggio, giorno della Festa della Novena, con il relativo novenario e la vestizione della statua di San Filippo Grande con gli abiti sacerdotali festivi. Al termine della novena iniziavano i tre giorni principali della festa patronale.
Il 25 maggio si concludeva la novena ed era il giorno della Festa della Vigilia con la processione del busto ligneo di San Filippo Neri, chiamato “San Flippud o Segg”, che dalla Chiesa Madre era collocata nel “seggio” in Piazza XX Settembre.
Il 26 Maggio era il giorno solenne della festa, con l’atto di patronato, la consegna delle chiavi della città e la processione di gala di San Filippo Neri, con gli abiti sacerdotali festivi. Questo giorno o capodanno cittadino ricordava il patrocinio su Gioia del Colle e il Dies Natalis o nascita al cielo del Santo.
Il 27 maggio era il giorno della Festa della Stanchezza o della “Fatuaria”, con la processione del busto ligneo del Santo, che dal seggio o sedile ritornava in Chiesa Madre.
Il 02 Giugno era la Festa dell’Ottava di San Filippo Neri, con la processione dell’immagine grande del Santo con gli abiti festivi, che percorreva tre giri intorno alla Chiesa Madre. In occasione della festa solenne del Corpus Domini, dietro al Santissimo Sacramento sfilava in processione l’immagine grande di San Filippo Neri con gli abiti sacerdotali festivi.
Il 26 Giugno era la Festa della Chiusa o dei trenta giorni dopo la festa patronale, con la processione del busto ligneo del Santo dalla Chiesa Madre alla Chiesa di Sant’Angelo, dove permaneva fino al 22 Luglio.
Il 06 luglio ricorreva la Festa del Secondo Onomastico di San Filippo Neri e cioè la memoria liturgica di San Romolo da Fiesole vescovo e martire. Questa ricorrenza era celebrata in forma privata dalle famiglie nobili gioiesi, con la Santa Messa ed il panegirico.
Il 21 Luglio era la Festa della Nascita o Natività di San Filippo Neri e si assisteva alla processione della piccola immagine a manichino del Santo o ”San Flipp Mninn”, che percorreva il borgo antico e dopo aver sostato nella Chiesa di Sant’Angelo, rientrava nella Chiesa Madre.
Il 22 Luglio in concomitanza della Festa liturgica di Santa Maria Maddalena, si svolgeva la Festa del Battesimo di San Filippo Neri, con la processione del busto ligneo del Santo, che rientrava in chiesa Madre. Dopo le due guerre mondiali e con la regolamentazione liturgica dei sacri riti, le celebrazioni patronali sono state in parte soppresse o ridimensionate.
Quest’anno il 21 luglio nella Chiesa di Sant’Angelo si è verificato un evento straordinario, come ricorderanno i fedeli presenti alla celebrazione eucaristica e come ha riportato in uno scritto lo stesso Giuseppe Montanarelli, a futura memoria dei gioiesi.
Una gradita ed inaspettata presenza. 21 luglio 2020.
Evento storico straordinario a Gioia del Colle, Martedì 21 Luglio 2020, presso la Chiesa rettoria di Sant’Angelo. Durante i ringraziamenti e i saluti conclusivi effettuati dalla pregiatissima Signora Enza, Priore della Confraternita di San Filippo Neri di Gioia del Colle, in occasione della celebrazione liturgica per la memoria della nascita storica del nostro celeste Patrono, in Chiesa improvvisamente è entrata una colomba grigia, antico simbolo biblico di pace e cristiano dello Spirito Santo. Curiosamente la colomba è entrata direttamente dal portale, posandosi ai piedi della statua di Gesù Morto, sull’altare dedicato alla Madonna Addolorata, rendendo il momento ancora più sacro, toccante e commovente. Sembrava che la colomba volesse entrare nella teca. poi on estrema delicatezza il devoto animale è stato liberato. Considerando che San Filippo Neri è un Santo pentecostale, certamente l’evento singolare ha un significato cristiano e divino, con la presenza simbolica del Paraclito. In questa occasione gli antichi Gioiesi avrebbero visto tangibilmente la spirituale e propiziatoria presenza di San Filippo Neri, che avrebbe mandato la colomba nella sua Chiesa di Sant’Angelo. Anticamente da questo evento il popolo Gioiese avrebbe tratto auspici positivi, pacifici, protettivi e provvidenziali di buon augurio e prosperità.
La foto sopra riportata, scattata da Giuseppe Montanarelli è la testimonianza vivente della colomba che si è posata ai piedi di Gesù morto e della Madonna Addolorata, nella Chiesa di Sant’Angelo.
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23 Luglio 2020