La famiglia Stallone e Gioia
Sono molti Comuni a contendersi la nascita della famiglia Stallone, vista la risonanza che, uno dei suoi appartenenti, il più noto, Sylvester, ha raggiunto in campo internazionale. Dai dati anagrafici del Comune di Gioia del Colle risulta chiaramente che la famiglia Stallone ha origini gioiesi, anche se il bisnonno era nativo di Palo del Colle. […]
Sono molti Comuni a contendersi la nascita della famiglia Stallone, vista la risonanza che, uno dei suoi appartenenti, il più noto, Sylvester, ha raggiunto in campo internazionale.
Dai dati anagrafici del Comune di Gioia del Colle risulta chiaramente che la famiglia Stallone ha origini gioiesi, anche se il bisnonno era nativo di Palo del Colle. Il nonno Silvestro nasce a Gioia nel 1883 in vico Giglio 5 e svolge la professione di barbiere. Nel 1909 sposa a Gioia Pulcheria Nicastri, una casalinga di 19 anni, anche lei nativa di Gioia del Colle.
Lo stesso Sylvester ha più volte ribadito pubblicamente in numerose interviste e video che la sua famiglia è originaria di Gioia del Colle.
In una intervista rilasciata nel 1987 ad Osvaldo Bevilacqua, giornalista Rai, durante la registrazione di una puntata del programma ‘Sereno Variabile’, Silvester Stallone disse: Mi piacerebbe andare a Gioia del Colle andando a 200 chilometri all’ora circa. Ho poi giurato a mia zia Titina (Maria Giuditta Stallone, sposata con Filippo Nettis), che ora mi sta certamente ascoltando, che mi sarei fermato la prossima volta. Infatti forse fra cinque o sei mesi verrò in Italia e questa volta prometto di fermarmi.Questa certezza sulla ‘gioiesità’ della famiglia Stallone è confermata altresì da una ricerca effettuata a cura di Lorenzo Cirelli, segretario dello Studio Araldico Genealogico Italiano, scritta sulla pagina facebook di Italian Heraldry – Araldica Italiana, il 16 settembre 2019, qui di seguito riportata.
L’ALBERO GENEALOGICO DI SYLVESTER STALLONE
Vi presento con immenso piacere il frutto di diversi giorni di lavoro: l’albero genealogico patrilineare della star italo-americana Sylvester Stallone, meglio conosciuto con i protagonisti dei film Rocky (1976) e Rambo (1982).
La famiglia paterna, come ben sapete, è d’origine italiana, precisamente di Palo del Colle (BA), almeno fino a Silvestro Stallone (1883-1963) il quale risulta nato a Gioia del Colle (BA), perché probabilmente il padre Domenico (1857-?) si spostò ivi per lavoro o a conseguenza del matrimonio con la moglie.
Dalle ricerche è emerso che il nome Silvestro è stato tramandato per diverse generazioni, come potete ben vedere, dunque Sylvester porta il nome di tanti dei suoi antenati diretti.
Altra particolarità è il mestiere dei suoi avi: sono tutti o quasi ebanisti, cioè artigiani specializzati nell’esecuzione di lavori, come mobili, quadri ed altri elementi d’arredo, in ebano e in altri legni pregiati. Molto interessante, non trovate?
Silvestro Stallone (1883-1963) e Pulcheria Nicastri (1890-1973), originari di Gioia del Colle (BA) e nonni di Sylvester sono emigrati negli USA nel 1930, dando così inizio alla stirpe degli Stallone in America.
Questo è quanto emerso dalla ricerca nello Stato Civile di Bari sugli Stallone.
Di Sylvester Stallone e della sua famiglia si sta interessando un gruppo di Lavoro costituito dal sig. Luca Pastore e alcuni ragazzi dell’Accademia di Bari.
E’ lo stesso sig. Pastore che ci parla del suo progetto.
Con passione e serietà stiamo effettuando alcune ricerche storiche, coinvolgendo alcune associazioni culturali del territorio gioiese per collaborare, informando l’assessore del Comune di Gioia, il quale ha trovato l’iniziativa interessante. Attualmente stiamo cercando di trovare piccole storie e risorse per realizzare un corto Dear Silvestro, un docu-film socio culturale, ovviamente tramite i relativi consensi. Questa importante ricerca è fondamentale per scriverne una sceneggiatura sul Sig. Silvestro Stallone, sulle basi di persone sensibili che ci possano aiutare nel raccontare alcune vicende del nonno, una sorte di biografia creata da fotografie notizie sull’ abitazione, dove lavorava, storie del paese, ed aneddoti come l’importantissima testimonianza che potrebbe darci il figlio della sorella del nonno Silvestro Stallone. Pensiamo ad una storia inedita ed importante che parla dell’emigrazione Italiana, come quella quando il Sig. Silvestro partì come tanti dall’Italia meridionale per le Americhe. Sarebbe bello onorare anche con la realizzazione di una statua o un ricordo tramite un affresco e valorizzandone il ricordo delle origini non solo artistiche dalla quale è nato il nipote Sylvester, ma anche sociali e culturali del paese, esprimendo una riconoscenza di come molti Italiani partirono dall’Italia in cerca di fortune ed i loro figli e nipoti si riscattarono divenendone tra i più famosi attori e registi internazionali di origini Italiane.
Nel mese di aprile 2020 Frank Stallone, fratello di Sylvester ha inviato questo messaggio a “Mattino Cinque” per l’emergenza Coronavirus: Ciao. Sono Frank Stallone, fratello di Sylvester, dalla California. Amici e famiglie italiane siate forti durante questa dura prova che sono certo che supererete. So che noi italiani amiamo stare insieme, uscire ed abbracciarci, ma questo è invece il momento di stare a casa, di non uscire e di essere forti. Un abbraccio alla mia famiglia a Gioia del Colle e dall’ America vi auguriamo salute e felicità.
Suo nonno svolgeva l’attività di barbiere in un locale ubicato in via Santeramo, oggi via Dante. Emigrò in America in cerca di fortuna e quasi tutti i suoi parenti più tardi seguirono il suo esempio. A Gioia rimase solo una zia di Sylvester, la signora Titina Stallone Nettis.
Sylvester nasce il 6 luglio del 1946 presso un istituto di carità di Hell’s Kitchen, un quartiere di Manhattan (New York), da Frank Stallone (1919-2011), un barbiere statunitense, figlio degli immigrati italiani Silvestro Stallone (1883-1963) e Pulcheria Nicastri ( 1890-1973), originari di Gioia del Colle ed emigrati negli USA nel 1930.
La sua famiglia, di origine italiana, è la testimonianza di come le condizioni dell’Italia nel Primo dopoguerra, e del Sud in particolare, hanno spinto intere famiglie e uomini, animati da orgoglio e dalla voglia di lavorare e di affermarsi, a spostarsi oltre Oceano in cerca di fortuna, per guadagnarsi il pane e garantire un futuro più sereno ai propri cari e in particolare ai figli.
Sylvester è noto come attore, come produttore cinematografico e come pittore, come autore di libri e romanzi, ma è principalmente conosciuto per l’interpretazione di due tra i più celebri personaggi della storia del cinema, Rocky Balboa e John Rambo, protagonisti di due popolari saghe cinematografiche iniziate con le pellicole Rocky (1976) e Rambo (1982).
La sua carriera cinematografica vanta oltre un centinaio di film; inoltre Sylvester è stato regista, sceneggiatore e coreografo.
Ha vinto il Golden Globe per il miglior attore non protagonista nel film Creed – Nato per combattere ed è stato candidato a due nomination ai Premi Oscar 1977 nella categoria miglior attore e migliore sceneggiatura originale per il primo Rocky e successivamente nel 2016 è stato candidato ai Premi Oscar nella categoria di migliore attore non protagonista.
Dal 14 giugno 1984 il suo nome figura tra le celebrità della nota Hollywood Walk of Fame di Los Angeles.
Nel 1999 gli viene conferita la laurea in recitazione dall’Università di Miami (Bachelor of Fine Arts) per la sua lunga carriera artistica.
Ha avuto una vita molto avventurosa non solo dal punto di vista familiare e sentimentale, ma anche come attore. Durante le riprese di numerosi film ha subito gravi incidenti che gli hanno causato diversi danni fisici. Il male peggiore, però, è stato la morte, avvenuta nel 2012, del primo figlio, Sage, all’ età di 36 anni. Il figlio aveva anche recitato con lui in alcuni film.
Sylvester per distogliere la mente dal dolore per questa grossa perdita familiare si dedica alla pittura. I suoi quadri hanno una considerevole quotazione per chi li acquista.
Parlando di questi momenti tristi Sylvester ha detto: Sono addolorato, voglio che speculazioni e affermazioni discutibili terminino. Quando un genitore perde un figlio, non c’è dolore più grande…
I dipinti che sto facendo in questo periodo non sono molto allegri, ma c’è qualcosa di straordinario nel processo perché ciò che verrà fuori della tela è così profondo. È molto terapeutico dipingere, vi dico. Cado a pezzi di tanto in tanto, un po’ alla volta. Devi solo tenerti occupato. Si tratta di un ciclo con cui devi avere a che fare, come un virus che continua a tornare. Puoi sempre e solo pensare. È davvero orribile, poi ti rendi conto che non c’è molto che si possa fare al riguardo e nulla da perdonare a te stesso… Poi però arriva un altro periodo in cui non riesci a perdonare te stesso… È solo una cosa in corso e non credo che se ne andrà mai via.
Attraverso la sua vita privata e professione si potrebbe pensare che Sylvester sia un personaggio burbero, tutto muscoli e forte; in realtà al di là di quello che di primo acchito ci colpisce, sotto quella massa di muscoli si nasconde un lato poco conosciuto del suo carattere, da parte di molti: quello di un personaggio sensibile, che ha dato e continua a dare il suo contributo per sconfiggere alcune malattie. A questa sua disponibilità e sensibilità hanno contribuito probabilmente anche alcuni problemi di salute di un altro suo figlio.
Infatti ha partecipato a raccolte fondi per varie iniziative benefiche. Sostiene economicamente diverse iniziative per la cura di malattie rare o comuni, come quelle promosse dalle associazioni Canadian Diabetes Association e Pediatric Epilepsy Project. Dopo la scoperta della malattia del secondogenito ha dato vita ad una fondazione per la ricerca contro l’autismo, la Stallone Fund for Autism Research. Dagli anni ottanta collabora con la United Way of America, una associazione no-profit che raccoglie fondi soprattutto a beneficio dei bambini meno fortunati.
Durante le fasi del produzione del film Rambo 3 nel deserto isdraeliano, nel 1988 il giornalista Osvaldo Bevilacqua, in esclusiva mondiale, intervistò Sylvester Stallone. Alla domanda: Quale potrebbe la città italiana più congeniale al tuo carattere? Stallone rispose: Sì, è vero che talvolta mi piace stare da solo perché credo che soltanto stando da solo nella tranquillità un individuo riesca a scoprire la pace con se stesso. In quel momento non c’è nessun altro, non esistono distrazioni e devi per forza affrontare i tuoi problemi e le tue qualità. Nella solitudine arrivi a una profonda conoscenza di te. A me sembra di diventare più carico, più forte quando sto da solo, dopo di che esci in mezzo alla gente e dai questa energia e poi ritornare un’altra volta da solo. Mi piacerebbe un giorno poter venire in Italia da solo. In quell’occasione potrei percorrere il luogo e studiarlo a fondo. Probabilmente preferirei recarmi nella cittadina dove la mia famiglia ha le sue radici, cioè a Gioia del Colle, e ci farei una passeggiata dicendo: Ecco dove ha vissuto il mio bisnonno e invece lì abitava la nonna e così potrei penetrarci fino in fondo senza che la gente impazzisca a vedermi. Insomma, piuttosto che andare a Roma o a Venezia, preferirei visitare un paese come il mio, dove ho le mie radici, le mie vere radici. Ciò mi farebbe un enorme piacere.
Della presenza degli Stallone a Gioia del Colle abbiamo alcune notizie riguardanti altri componenti di detta famiglia.
Il 23 giugno 1886 la Giunta municipale esprime parere favorevole per l’apertura di un’osteria e vendita di vino a corso Vittorio Emanuele n. 123, da parte di un tale Stallone Domenico.
L’8 gennaio 1894 la Giunta municipale delibera le spese per il servente Stallone Domenico.
Il 10 novembre 1916 la Giunta delibera un compenso all’ usciere Stallone per il servizio straordinario da lui prestato.
Nonostante sia venuto spesso in Italia, sia per trascorrere un periodo di vacanza, sia per motivi professionali e per partecipare a qualche Concorso Internazionale cinematografico, abbiamo riscontro di una sua sola presenza a Gioia del Colle, città dalla quale 90 anni fa suo nonno, Silvestro come lui, partì per l’ America in cerca di fortuna. Infatti una fotografia scattata nel 1965 lo ritrae in una Piazza di Gioia insieme al padre Frank e al fratello Frank junior.
AGGIORNAMENTO
In data 5 settembre 2023 ho ricevuto il seguente link https://storiedifamiglia.com/2023/09/05/dalla-puglia-agli-usa-gli-antenati-di-sylvester-stallone/, che mi è stato inviato da Storie di Famiglia, da Alessandro Lavopa.
Il 6 settembre 2023 il sindaco di Gioia, dopo l’approvazione all’unanimità di una delibera consiliare, in Piazza Plebiscito, alla presenza di un folto pubblico, ha consegnato una pergamena con la concessione della cittadinanza onoraria ai fratelli Frank e Sylvester Stallone unitamente ad una medaglia che raffigura l’Arma Ioe dell’Universitas gioiese, cioè lo stemma del Comune di Gioia, come appare nel bassorilievo scolpito dal primicerio Giovanni De Rocca nel 1480, bassorilievo che è murato nel palazzo comunale.
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4 Maggio 2020