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Il nostro amico (ma possiamo ormai chiamarlo nostro collaboratore esterno), Paolo Argento nipote del celebre Pietro Argento, sapendo quanto il Maestro era così amato in Russia, ha seganalato il nostro sito ed in particolare l’articolo di Francesco Giannini, all’e-zine http://www.russianecho.net/ che, prontamente, ha pubblicato tale segnalazione all’indirizzo : http://www.russianecho.net/astbk/view.asp?id=235 . “Vi segnalo il portale della città […]
Il nostro amico (ma possiamo ormai chiamarlo nostro collaboratore esterno), Paolo Argento nipote del celebre Pietro Argento, sapendo quanto il Maestro era così amato in Russia, ha seganalato il nostro sito ed in particolare l’articolo di Francesco Giannini, all’e-zine http://www.russianecho.net/ che, prontamente, ha pubblicato tale segnalazione all’indirizzo : http://www.russianecho.net/astbk/view.asp?id=235 .
“Vi segnalo il portale della città pugliese di Gioia del Colle https://www.gioiadelcolle.info/ “, così comincia la sua segnalazione e continua : “Lo trovo molto interessante per lo spirito che lo anima: svegliare l’interesse per una sana crescita sociale condivisa. Nella rubrica “Gioia nota” vengono ricordati quei personaggi del passato che hanno dato lustro alla città ed all’Italia. Uno di quei personaggi trattati è Pietro Argento, mio avo, morto nel 1994…
Ve lo segnalo perché, quale direttore dell’Orchestra Sinfonica della RAI e di altre note istituzioni, ha portato quell’orchestra soprattutto in Unione Sovietica dove riscosse ampi consensi di pubblico e di critica … Mi piacerebbe che, una volta visitato, inseriste in quel portale un commento, facendo magari riferimento a questa mia segnalazione e, se proprio lo riteniate meritevole, inserendo il link https://www.gioiadelcolle.info/2007/03/16/pietro-argento/ per consentire ai vostri lettori altrettanto fedeli ed affezionati di conoscere il Maestro Pietro Argento, che in Georgia, a Tblisi , stante anche la sua somiglianza a Stalin, lo chiamavano наш”.
La risposta del portale RussianEcho.net, a voce di Maurizio Lo Passo, non si è fatta attendere : “Caro amico, ti ringrazio per le tue belle parole e per l’affetto con cui dimostri di seguirci. Ho trovato la tua segnalazione molto interessante ed ho inserito nel nostro “gostevaja kniga” un breve appunto per i nostri lettori. Confido che la cosa ti risulti gradita; inoltre, se ritieni, aggiungo che siamo disposti ad ospitare nelle nostre pagine un tuo eventuale pezzo sull’attività del tuo avo, ovviamente per la parte riferita alla Russia. Immagino che tu possa raccontarci qualcosa di non ufficiale, aneddoti, impressioni e quant’altro che renda i fatti ma anche le sensazioni personali sulla Russia e su quel mondo sicuramente diverso, ma affascinante e misteriosamente vicino alla nostra sensibilità, come anche le accoglienze al Maestro Argento ampiamente dimostrano”.
RussianEcho.net è l’e-zine ufficiale dell’Associazione Culturale “Eco”, costituita il 1 febbraio 1996, nei locali messi a disposizione dall’Oxford College di Messina, da un gruppetto di giovani, alcuni italiani, altri russi, tutti, così come si sono definiti, “con un pallino: la Russia…..ma senza idealizzazioni di sorta. Solo amore, senza troppe spiegazioni”. Indubbiamente quel mondo, così lontano ma altrettanto inspiegabilmente vicino esercita un fascino misterioso, pienamente ricambiato, in special modo su noi occidentali d’Italia.
Il 14 marzo del 1996 l’associazione “Eco” tenne una serata di studio dedicata al ricordo di Iosif Aleksandrovic Brodskij, nato a Leningrado il 24 maggio 1940, deceduto il 28 gennaio 1996 a New York, Premio Nobel nel 1987 per la letteratura, costretto all’esilio a causa del suo anticonformismo, sepolto per sua espressa volontà a Venezia, città da lui tanto amata, e definita “personale forma di Paradiso” e “citta’ di acqua e canali come la sua Leningrado“.
RussianEcho.net non poteva nascere se non a Messina. Nel 1908, la città fu letteralmente sconvolta dal terremoto. Stime ufficiali parlarono di almeno 60.000 morti e decine di migliaia di senza tetto ed i primi soccorsi giunsero dai marinai russi dalle due corazzate Slava e Cesarevic, degli incrociatori Makarov e Bogatyr della flotta imperiale dello Zar di tutte le Russie Nikolaj Aleksandrovich Romanov, Nicola II Romanov. Grande ed ammirevole fu l’altruismo col quale quei marinai si adoprarono in quella calamità, pur continuando le scosse di assestamento, a vantaggio dei sopravvissuti tanto che del loro provvidenziale intervento parlarono tutti i giornali europei. La municipalità di Messina, grata, a ricordo dell’eroismo di quei marinai russi pose una targa. L’evento venne commemorato anche dall’Unione Sovietica con l’emissione di un francobollo sul quale è riportata la frase : 70° anno dell’impresa eroica dei marinai russi durante il terremoto di Messina.
PAOLO ARGENTO
30 Aprile 2007