80 anni dalla regificazione del Liceo Classico di Gioia
Risale a 90 anni fa, nel 1932, l’approvazione il progetto per la costruzione dell’edificio ad uso del Ginnasio. Con testamento del 30 ottobre 1841, rogato dal notaio Raffaele Taranto di Gioia, l’abate Francesco Paolo Losapio lasciava i suoi averi per il pubblico stabilimento di una Biblioteca scelta ad uso de’ miei concittadini … e tre […]
Risale a 90 anni fa, nel 1932, l’approvazione il progetto per la costruzione dell’edificio ad uso del Ginnasio.
Con testamento del 30 ottobre 1841, rogato dal notaio Raffaele Taranto di Gioia, l’abate Francesco Paolo Losapio lasciava i suoi averi per il pubblico stabilimento di una Biblioteca scelta ad uso de’ miei concittadini … e tre scuole primarie di Umanità minore con insegnamento di Grammatica Italiana e Latina e di Umanità maggiore con Insegnamento di Geografia Universale e Particolare, ed un corso di belle Lettere, Poesia ed Eloquenza, con insegnamento di Storia Universale e particolare nel corso che durerà ogni classe, ed ogni scuola. Oggi parleremmo di Biblioteca comunale e di Scuole ginnasiali.Mentre per la Biblioteca fu lo stesso Losapio a provvedere, facendo ampliare e sopraelevare a sue spese alcune stanze nell’ex complesso conventuale dei Francescani Riformati, presso la chiesa del Crocifisso, pochi giorni prima della sua morte, avvenuta nel 1842, per l’apertura delle nuove Scuole ginnasiali occorrerà pazientare fino al 1868.
Al 25 agosto del 1868 risale l’approvazione, da parte della Giunta Municipale, della proposta di chiedere al Prefetto la convocazione straordinaria del Consiglio Comunale per l’impianto delle Scuole ginnasiali. Il 6 ottobre del 1868 la Giunta Comunale delibera che detto istituto porterà il nome ed il titolo di Ginnasio Tecnico Losapio.
Nel mese di novembre del 1868 il Comune dà vita all’Istituzione voluta dal Losapio. Il giorno 1 giugno 1869 viene inaugurato il Ginnasio tecnico Municipale Losapio, con sede provvisoria nel Convento degli ex Padri Riformati.
Nel 1871 il Consiglio comunale delibera il trasferimento delle Scuole Elementari, Tecniche e Ginnasiali nei locali dell’ex Convento di San Francesco dal successivo anno scolastico.
Il Consiglio comunale il 10 giugno 1898 delibera l’impianto delle prime tre classi ginnasiali a partire dal 15 ottobre 1898. Per allocare le classi del Ginnasio, essendo la vecchia sede insufficiente ai bisogni della scuola, la Giunta municipale stipula un contratto di fitto per 5 anni con la signora Giovannina Bellacicco, proprietaria dell’immobile ubicato in Piazza Umberto I.
Nell’anno scolastico 1905-06 viene disposto dal Ministero della P.I. il pareggiamento provvisorio del Ginnasio Losapio, che con Decreto del 20 gennaio 1908 viene definitivamente pareggiato ai regi dal 1 ottobre 1907. Il 21 febbraio 1910 viene pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il Decreto di regificazione del Ginnasio.
Il 5 gennaio 1924 il preside del Ginnasio Losapio, prof. Antonio Quinto, scrive al sindaco di Gioia e gli propone l’istituzione del Liceo Classico Comunale, che poi andrebbe pareggiato o regificato per formare un unico Istituto col Ginnasio esistente, ad alleviare il disagio economico e fisico dei giovani gioiesi costretti a frequentare il Liceo fuori della città natia, e a creare anche una utile risorsa economica per Gioia.
Il 28 febbraio 1925 il Consiglio Comunale delibera l’acquisto del palazzo dei fratelli De Bellis, ubicato in piazza Umberto I, per il Regio Ginnasio, per un costo di L. 210.000.
Il Consiglio comunale, a seguito di un o.d.g. sottoscritto da 381 cittadini che chiedono l’istituzione del Liceo Classico, nella seduta del 12 maggio 1925 delibera di istituire il Liceo Classico Comunale, limitatamente alle prime due classi per l’a.s. 1925-26, con l’impianto di due gabinetti di fisica e chimica e di scienze naturali. Il Commissario Prefettizio del Comune, Mineccia, il 24 luglio 1926 delibera di istituire, con effetto dall’a. s. 1926-27, la terza classe del Liceo Classico Comunale, in aggiunta alla due esistenti.
Il 19 maggio 1927 il Ministro della P.I. decreta il pareggiamento del Liceo Classico Comunale di Gioia a partire dal 16 settembre 1927. Per l’occasione, prima dell’inizio del nuovo a.s., vengono appaltati i lavori per la pavimentazione di sei vani al palazzo del Ginnasio, per renderlo idoneo e per continuare ad ospitare le classi del Liceo.
Il Podestà, Francesco Sciscio, il 10 dicembre 1930 delibera, tra gli altri tagli alle spese comunali, la soppressione dal 1 ottobre 1931 del Liceo Classico pareggiato. Questa decisione non ha attuazione a seguito di un esposto, a firma di alcuni cittadini, che chiedono la revoca del provvedimento di soppressione del Liceo Classico.
Per di più l’Amministrazione pensa di dare una degna sede al Liceo ed infatti il 4 dicembre viene approvato il progetto per la costruzione di un edificio ad uso del Regio Ginnasio Losapio, da edificarsi in contrada Acquaro.
Il 31 dicembre 1931 il preside del Liceo Classico Pareggiato, Lucio De Palma, invia una lettera al Podestà, Castellaneta, nella quale comunica che il Collegio dei Professori propone l’intitolazione del Liceo Classico Pareggiato al più grande poeta latino, Publio Virgilio Marone, proposta che viene deliberata positivamente il 7 gennaio 1932.
Il 15 febbraio il collegio dei Professori approva il Regolamento interno del Liceo pareggiato P.V. Marone.
Il 26 febbraio 1932 il Comitato Tecnico Amministrativo del Provveditorato alle Opere Pubbliche per la Puglia, visto il nuovo progetto del 23 febbraio, redatto dall’ing. De Bellis, a causa della scelta della nuova area da utilizzare, ritiene meritevole di approvazione il progetto per la costruzione dell’edificio ad uso del Ginnasio, per l’importo di L. 1.030.000. Il suolo, di mq. 3.095, fu acquistato dal proprietario, il commendatore Paolo Cassano.
Il 22 marzo il Consiglio Comunale delibera di appaltare i lavori della costruzione dell’edificio del Ginnasio, per il quale era stato ottenuto un mutuo dalla cassa DD.PP. per L. 1.030.000. L’avviso di appalto è pubblicato il 6 maggio, mentre il 16 maggio viene espletata l’asta ed è sottoscritto il contratto di aggiudicazione e affidamento dei lavori. Risulta vincitore il signor Donatone Michele, con un ribasso del 20% sul prezzo di progetto, il quale si impegnava a portare a termine i lavori in trenta mesi.
Il Preside del Liceo il 5 agosto scrive alla nobildonna Amalia Cassano perché si facesse capofila per l’acquisto di una bandiera per la Scuola e il 22 agosto si rivolge all’on. Marchese Orazio de Luca resta di Noci, perché disponesse un’opportuna offerta per il completamento del Gabinetto di Scienze Naturali.
Il Podestà il 25 ottobre chiede al Presidente della Provincia di Bari un sussidio di L. 20.000 per provvedere ad una migliore e più adeguata attrezzatura dei gabinetti di Fisica e Chimica. A tale richiesta la Provincia rispose con un contributo di L. 10.000.
Sin dai primi lavori di scavo per le opere di fondazione dell’edificio si verificano le prime difficoltà; infatti per una maggiore staticità della scuola si eseguono lavori non previsti dal capitolato di appalto, per una spesa di L. 27.202,77.
A gennaio del 1933 il Podestà, Vincenzo Castellaneta, tenuto conto della posizione baricentrica di Gioia e il numero degli studenti che frequentavano il Liceo, nel numero di 78, molti dei quali provenienti dalle città viciniori, delibera di chiedere all’on. Ministro dell’Educazione Nazionale la regificazione del Liceo Comunale pareggiato. Tale richiesta fu reiterata al Ministro il 13 gennaio 1934 e al Provveditorato agli Studi di Bari in data 17 gennaio. Quest’ultimo in data 14 marzo comunica al Podestà che la Giunta pe l’Istruzione Media nell’adunanza del 10 marzo aveva espresso parere favorevole alla regificazione del Liceo pareggiato e che Lui stesso aveva disposto l’ispezione prevista dalla legge per tale adempimento.
I lavori procedevano e anche gli acquisti le attrezzature occorrenti e per ampliare la biblioteca.
Poiché la ditta Donatone aveva affermato che i lavori effettuati sarebbero stati consegnati entro il 20 novembre 1934, in data 23 ottobre il Preside del Liceo pareggiato invia al Comandante Gabriele D’Annunzio, al Vittoriale degli Italiani, a Gardone Riviera, il seguente o.d.g. che il Consiglio dei professori del Liceo Marone aveva redatto in data 20 ottobre 1934: Il Collegio dei Professori del Liceo Classico di Gioia del Colle, radunatosi in adunanza ordinaria quest’oggi 20 ottobre 1934-XII, nell’imminenza dell’inaugurazione del nuovo edifizio della Scuola, sorto per esplicita volontà sua, sull’area della Villa Cassano che fu fervente e ardimentosa officina di preparazione dello storico volo della Vittoria su Cattaro per la volontà ferrea e l’eroismo purissimo di Gabriele D’Annunzio, esprime il desiderio, se non di chiedere al poeta condottiero della nuova Italia di ritornare nell’occasione a Gioia della Vittoria per rivivere e far rivivere alla sua popolazione le epiche indimenticabili giornate della storica Vigilia, di eternare sul marmo la grande gesta ardimentosa quale monito quotidiano per la gioventù studiosa del luogo e fa voti che il Poeta Condottiero della Nuova Italia, ardito Beffatore di Buccari, aquilotto indomito di Cattaro, passionale difensore dell’italianissima Fiume, si degni di dettare egli stesso le parole più precise e più appassionate da incidere a caratteri quadri sul marmo che adornerà l’androne del Nuovo Edificio della scuola. Forte, nell’umiltà della preghiera, della passione della richiesta, chiedo scusa e porgo i più veraci sensi di riverenza miei e di questo Collegio dei Professori.
Gabriele D’Annunzio fu impossibilitato a venire a Gioia, ma un busto che lo raffigura, opera dello scultore gioiese Giuseppe Iacobellis, è presente nell’atrio di ingresso del Liceo.
Nel frattempo si susseguono numerose richieste per la regificazione del Liceo; bisognerà attendere il 1941, come apprendiamo dalla comunicazione, in data 14 luglio, del Provveditorato agli Studi di Bari al Podestà di Gioia: Il Ministero ha accolto con decorrenza 16 ottobre prossimo, la domanda da Voi presentata per la regificazione di codesto Liceo Classico… Vi invito ad adottare subito tutti i provvedimenti necessari … affinché la nuova scuola possa regolarmente funzionare dall’inizio del nuovo anno scolastico.
Ad oggi sono dunque trascorsi 80 anni scolastici dalla regificazione del Liceo Classico.
Il 15 settembre 1941 il Podestà, probabilmente ignorando che la scuola era stata intitolata a P.V. Marone, invia al Preside del R. Liceo di Gioia questa lettera: È intendimento di questa Amministrazione e desiderio della Popolazione che il R. Liceo Ginnasio venga denominato a Losapio, il quale, col suo lascito, rese possibile la creazione di detti Istituti. Invito pertanto tener presente tale principio nell’espletamento della relativa pratica a svolgersi da codesta Presidenza.
Questa richiesta fu esaudita, come appare dalla leggenda che fu esposta sul portone d’ingresso della Scuola.
Durante il periodo bellico il Liceo viene requisito e trasformato in sede delle truppe; viene derequisito al termine della seconda guerra mondiale.
Nel 1967 il Liceo Classico si è ampliato con la sopraelevazione dell’ala sud-est ed è stato dotato di una palestra coperta, che è stata utilizzata a partire dall’a. s. 1969-70.
Consistente è il patrimonio librario della Scuola, che è raccolto in due biblioteche: una dei Professori e l’altra degli alunni.
Nel 1996 l’Amministrazione Comunale ha appaltato i lavori di ristrutturazione e messa a norma dell’edificio utilizzato dal Liceo Classico.
Mentre erano in corso i lavori di ristrutturazione, a partire dal 1996, a seguito della Legge 23 “Norme sull’ediliza scolastica”, alle Province sono assegnate le funzioni di: manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici: messa in sicurezza degli edifici, messa a norma degli impianti, costruzione di nuove scuole, spese per le utenze elettriche e telefoniche, per la provvista dell’acqua e del gas, per il riscaldamento ed per i relativi impianti; spese varie di ufficio e per l’arredamento delle aule: banchi, sedie, aule multimediali, laboratori, etc.. Conseguentemente anche per il Liceo Classico di Gioia venne effettuato il passaggio di consegne dall’Amministrazione comunale di Gioia alla Provincia di Bari.
Agli inizi del nostro millennio, a causa del decremento neonatale e della diminuzione del numero degli studenti iscritti il Liceo Classico “Marone” si è ridimensionato nel numero degli iscritti.
Ironia della sorte: il Liceo Classico che nell’a. s. 1959-60 aveva ospitato nei suoi locali le classi del Liceo Scientifico, appena istituito a Gioia per decisione del Ministero della Pubblica Istruzione, per rendersi autonomo nell’a.s.1972-73, a partire dall’a. s. 1997-98 è stato accorpato al Liceo Scientifico “R. Canudo”, che è diventato Istituto Comprensivo.
A ricordo del benefattore che aveva lasciato il suo patrimonio per l’attivazione delle scuole ginnasiali a Gioia, nell’interno dell’Istituto è presente il busto dell’abate Losapio che poggia su un sostegno che riporta la seguente iscrizione: Francesco Paolo Losapio 1762-1842 sacerdote di varia cultura, animo aperto alle nuove idee. Legò parte di suoi beni alla fondazione di questa Scuola classica.
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21 Giugno 2022