La Chiesetta della Madonna della Croce tra i “luoghi del cuore” del FAI
21 Settembre 2022 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Associazioni, Comunicati, Storia, Territorio & Ambiente
Il FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, da qualche anno ripropone il progetto “I Luoghi del Cuore”, una campagna nazionale per i luoghi italiani da non dimenticare. È il più importante progetto italiano di sensibilizzazione sul valore del nostro patrimonio che permette ai cittadini di segnalare al FAI attraverso un censimento biennale i luoghi da non dimenticare. Dopo il censimento il FAI sostiene una selezione di progetti promossi dai territori a favore dei luoghi che hanno raggiunto una soglia minima di voti.La prima testimonianza documentale della sua esistenza risale al 1695.
Che cosa sono i Luoghi del Cuore? E’ come se infinite piccole fiammelle venissero accese nelle città, nei paesi aggrappati alle colline, lungo le frastagliate coste, attraverso le pianure, in mezzo agli alberi dei boschi, lungo i fiumi…sono quei luoghi che gli uomini hanno amato, vissuto, intravisto, sognato, con nostalgia ricordato. – Giulia Maria Mozzoni Crespi
Tra questi “Luoghi del cuore” sul sito del FAI è presente anche la nostra Chiesetta Madonna della Croce, che riporta le seguenti notizie. La piccola chiesa appartiene alla famiglia Fiorentini. Proprio a devozione di Pasquale Fiorentini Senior e Junior è stato oggetto di restauri negli anni ottanta, ma oggi versa in condizioni critiche.
La chiesetta è circondata da un giardino. Dopo aver oltrepassato un cancello in ferro, una scalinata di pietra, in leggera salita, fiancheggiata da alberi, porta alla chiesetta. Il piccolo sagrato è racchiuso da una balaustra in pietra calcarea traforato. Continua la Lettura
Gli orologi pubblici a Gioia del Colle
12 Settembre 2022 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia
Sin dal Medioevo nelle città le ore venivano scandite dal suono delle campane. Le città erano quasi tutte cinte da mura, nelle quali si aprivano un certo numero di porte di accesso agli abitati; queste erano aperte all’alba e venivano chiuse al tramonto del sole, per impedire a gente nemica di entrare con intenzioni poco piacevoli ed impadronirsi della città.
Ancora oggi Gioia è un paese prevalentemente agricolo, nonostante la presenza di numerose industrie meccaniche, come è attestato soprattutto dalle pregiate produzioni di vino Primitivo Doc di Gioia del Colle, della mozzarella DOP di Gioia del Colle e di altri prodotti ortofrutticoli.
Al mattino il suono delle campane indicava ai lavoratori agricoli che era giunto il momento di uscire dal paese per recarsi a lavoro in campagna (suono della campana mattutina). A mezzogiorno il suono ricordava che era il momento di sospendere il lavoro per ristorare il fisico (suono dell’Angelus) mentre al tramonto il suono delle campane ricordava di far rientro nel paese perché veniva chiuse le porte di accesso e ricordava altresì ai fedeli di recarsi in Chiesa per pregare e assistere alle funzioni religiose (era il suono dell’Ave o Ave Maria). Un antico detto recitava: All’Avemaria o a casa o per la via. Continua la Lettura
La famiglia De Mari e Gioia
1 Settembre 2022 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia
Ironia della sorte! I Romani (l’Italia) dopo aver conquistato gran parte del mondo allora conosciuto ha subito a sua volta continue invasioni da parte di popoli europei.
La storia di Gioia è contrassegnata dalla presenza di numerosi popoli che l’hanno governata e da numerosi signori e feudatari che in vari modi ne sono venuti in possesso.
A Giosia, l’ultimo degli Acquaviva d’Aragona feudatario di Gioia, feudo caduto sotto sequestro, nel 1612 era succeduto nel possesso del feudo gioiese il marchese Paride Pinnelli.
A costui, a causa dei debiti crediti che aveva contratto per la vita dispendiosa che conduceva a Napoli, subentrarono i suoi creditori. La vendita del feudo gioiese non fu effettata a causa delle contese sorte tra gli eredi e i creditori del marchese, anche dopo la morte del Pinnelli, avvenuta nel 1623. Continua la Lettura