Fortunato Matarrese
14 Agosto 2008 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Gioia Nota, Storia
Fortunato Matarrese nasce a Gioia del Colle il 26 febbraio del 1902 da una famiglia di commercianti. I suoi avi paterni, artigiani che esercitavano l'arte della tintoria, si distinsero come tenaci antiborbonici e sostenitori dell'indipendenza e dell'Unità d'Italia.
Dopo aver completato gli studi elementari e secondari nel suo paese, frequenta il Liceo Classico di Altamura.
Manifesta subito una varietà di interessi: compone versi, impara a suonare il pianoforte, tiene una conferenza nel Cinema Vittoria, nella quale commemora San Francesco nel VII centenario della morte, fonda e dirige una filodrammatica.
Volendo proseguire gli studi, in mancanza di un Ateneo in Puglia, si iscrive alla facoltà di Lettere nella Università di Firenze, dove segue i diversi corsi sotto la guida di insigni Maestri del tempo, come Guido Mazzoni, allievo prediletto del Carducci; Ernesto Giacomo Parodi; Giorgio Pasquali, il più valido grecista di quei tempi; Michele Barbi, principe dei dantisti; Pio Raina e di altri importanti studiosi, seguaci del metodo storico- filologico.
La Chiesa di San Domenico
8 Agosto 2008 Autore: Francesco Giannini
Categorie: Storia, Turismo
La Chiesa di San Domenico si trova in Corso Vittorio Emanuele e fa parte di un piccolo complesso annesso al Municipio. La tradizione vuole che sia sorta a devozione della famiglia Silva, estinta nel secolo XVI.
Per un certo periodo fu dedicata a Santa Maria delle Grazie, ora si venera la Madonna del Rosario.
Nell’ Apprezzo della Terra di Gioja del 1611, stilato dal tavolario Federico Pinto, si legge: ” Vi sono ancora in detta Terra (di Gioia ) due altre chiese, una nominata Santa Maria delle Grazie, servita da Monaci Domenicani, et ivi dimorano tre frati, più o meno secondo la volontà de Superiori, celebrandosi dalli detti continuamente e giornalmente la sacra messa, con molta frequenza dello Popolo, e devozione di particolari benefattori. Vivono detti Frati parte con elemosine, e parte con poche intrate che tengono. Vi è l’altare maggiore con la Cona della Madonna et altre Cappelle, delle quali ne sono Padronate “.
L’architetto e tavolario Honofrio Tangho, nell’Apprezzo di Gioia del 1640 dice: ” Vi è la chiesa ad una nave coverta con lamia. In testa vi è l’altare maggiore, dove risiede il santissimo, tiene l’apparati necessari, vi è la sacristia, et altre comodità “.
Edificata con il Convento dai Frati Domenicani tra il XVI e il XVII secolo, fu donata da Murat al Comune nel 1813, a seguito della soppressione del Convento, avvenuta nel 1809. Nella Chiesa ha sede la Confraternita della Madonna SS. del Rosario, approvata con Regio Decreto del 1838 del re Ferdinando II.