Gioia…in lastricato “Bianco” e “Verde”….speranza.

logo emailRiceviamo da Andrea Santoiemma.

In qualità di cittadino, sottopongo all'attenzione i cambiamenti in atto da alcuni anni degli spazi verdi. Resta vivo nella mia mente quel "ricordo storico" della forza creativa e della bellezza che un tempo li caratterizzava.

Chi ricorda, non senza nostalgia, quel gioco delle siepi, l'armonia delle linee di costruzioni che ne ritagliava gli spazi, quella pavimentazione in tinta rossa che in contrasto col verde esaltava il colore e la luce. Quella era Piazza Pinto.

Chi ricorda di quel grigio che dava un tono cromatico al selciato, concordava con le linee che ripartivano gli spazi ed esaltava i toni cromatici della fontana recintata.

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Il mondo dell’infanzia della Puglia antica in mostra al castello

Battiti d’ali. Storie di bambini nella Puglia anticaIl giorno 12 maggio, alle ore 18.00 sarà inaugurata, nel Museo Nazionale Archeologico di Gioia del Colle sito nel Castello Normanno Svevo, la mostra titolata: "Battiti d'ali. Storie di bambini nella Puglia antica". La mostra sarà l'evento di punta della Settimana della Cultura 2007 (12-20 maggio) e sarà aperta al pubblico fino 31 dicembre di quest'anno.

L'esposizione è stata curata dell'archeologa Angela Ciancio, direttrice del Museo di Gioia, e finanziata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia e patrocinata dal Comune di Gioia del Colle. L'allestimento, realizzato dalla Cooperativa ARES di Gravina in Puglia, occupa due sale poste al piano terra del Castello Normanno Svevo ed espone numerosi reperti archeologici databili dal VII secolo a.C. e IV secolo d.C. provenienti sia dagli scavi più recenti effettuati a Monte Sannace e Santo Mola presso Gioia del Colle, sia dalle collezioni di diversi musei di Puglia quali: il Museo Nazionale Archeologico di Taranto, Museo Civico S. Benedetto di Conversano, Palazzo Sinesi e il Museo Civico di Canosa, il Museo Civico e la Fondazione Ettore Pomarici Santomasi di Gravina in Puglia, il Museo Nazionale Archeologico di Egnazia (BR) e il Museo Civico di Minervino Murge.

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Gioiesi nel Mondo – La testimonianza di Barbara Tatiana Anzalone

Barbara Tatiana AnzaloneAbbiamo ricevuto da Bendorf in Germania, questa testimonianza di Barbara Tatiana Anzalone, ci fa molto piacere pubblicarla.

Ciao "Bella Gioia"
 
faccio parte di uno dei tanti nomi iscritti nelle pagine dell`AIRE, quindi residente all`estero e precisamente a Bendorf(Germania) nella Renania Palatinato. Vivo da 23 anni in questo paesetto nelle vicinanze della città di Coblenza(dal latino Confluentia),dove il Reno e la Mosella s'incontano.

Sono nata nella Grande Mela italiana cioè Milano, ma il mio cuore, le mie radici, i miei ricordi più belli e i più cari amici sono a Gioia dove ho vissuto parte della mia infanzia e gli anni più belli della gioventù. I ricordi che ho di Gioia sono infiniti e non tutti belli, ma perchè soffermarsi sui brutti se i belli sono molto piu`numerosi e ovviamente piacevoli?

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Resoconto del 46° Congresso Nazionale della Fidas a Bari

Gruppo FidasPer tre giorni Bari, è stata la capitale della donazione del sangue con il motto "Solidarietà senza Confini", tra i presenti il giornalista Antonio Caprarica che è stato ospite della sezione FIDAS di Gioia del Colle.

Abbiamo ricevuto da Maria Stea, presidente della sezione di Gioia del Colle e Vice Presidente Regionale, il resoconto della manifetazione.

Si è svolto, il 46° congresso Nazionale della Fidas (Federazione Italiana Associazioni Donatori Sangue), presso l'Hotel Palace di Bari nei giorni 28 e 30 aprile. Il tutto è cominciato già dal 27 aprile, presso la sala consiliare del comune di Bari, con la conferenza stampa di presentazione dell'evento, alla presenza delle maggiori cariche associative Fidas tra cui il presidente nazionale Aldo Ozino Caligaris, il presidente della Federazione Pugliese Donatori Sangue, Domenico Dileo e la presidente Fidas Puglia, prof.ssa Rosita Orlandi,

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Il Museo Archeologico Nazionale di Gioia

5 Maggio 2007 Autore:  
Categorie: Storia, Turismo

Reperto Museo ArcheologicoNel 1959 il Comune di Gioia, dopo aver ottenuto il benestare della Soprintendenza alle Antichità della Puglia e del Materano, con sede a Taranto, istituisce un Museo Comunale, che ha come sede l'ex Convento di S. Francesco, in Piazza Plebiscito, dove era stata allocata anche la Biblioteca Comunale.

Questo primo Museo raccoglieva oltre a reperti rinvenuti negli scavi dell'insediamento peuceta di Monte Sannace, anche corredi tombali rinvenuti nella necropoli antica della località Santo Mola, sempre nel territorio di Gioia, attraverso una serie di scavi effettuati tra  il 1940  e  il 1953.

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Festa del Primo Maggio a Montursi

Primo MAggio 2007Si è svolta regolarmente a Montursi, nonostante la pioggia, la festività del 1° Maggio, legata a San Giuseppe Lavoratore. La festività rappresenta da più di quarant'anni un appuntamento fisso, nell'ambito del folclore e delle tradizioni locali gioiesi. Una festività rurale assai nota nel circondario e a cui l'intera cittadinanza gioiese difficilmente rinuncia insieme alla notevole comunità che vive stabilmente in quel luogo.

Anche quest'anno la festa è cominciata con l'apertura degli spazi espositivi, all'interno del perimetro della pineta, proseguendo con la celebrazione della Santa Messa in pineta, presso la chiesa di San Giuseppe Lavoratore. E' proseguita nel pomeriggio con lo Show musicale con il DJ BARTY ed l'animazione di STELLA e con l'esibizione dell'imitatore GIGI DISTASO.

Presenti stand espositivi di attrezzature e mezzi agricoli del passato e del presente, e di promozione delll'enogastronomia del territorio murgiano.

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I Santi Patroni di Gioia del Colle: S. Sofia, S. Rocco e S. Filippo

2 Maggio 2007 Autore:  
Categorie: Primo Piano, Storia, Turismo

Il nostro Comune, unico forse  tra quelli italiani e stranieri, può vantare tre Santi Protettori: S. Sofia, S. Rocco di Immagine2Montpellier e S. Filippo Neri.

Il documento più antico che attesta il culto di S. Sofia a Gioia è il resoconto di una Visita Pastorale effettuata il 24 ottobre del 1578 dall'Arcivescovo di Bari, Antonio Puteo,  che imponeva al Cappellano di S. Sofia nella via di Matera di riparare entro un anno quella Cappella. Essendo diventata diruta la Cappella, nel 1717 l'arcivescovo di Bari, Muzio Gaeta, la dichiara sconsacrata.

Per la presenza della suddetta Cappella sorse l'abitudine di denominare contrada S. Sofia  sia le terre che la strada che conduceva alla stessa.

Già nel secolo XV, però,  è attestato a Gioia il culto popolare di S. Sofia, che, dagli abitanti del nostro Paese viene innalzata a Patrona unica e principale della città.

La solennità, che si festeggiava inizialmente l' 8 settembre, giorno in cui la Chiesa  celebra la festa della natività della B. V. Maria, alla quale è intitolata la Chiesa Matrice, detta anche della Natività della Vergine o di Maria SS. Bambina, attualmente è anticipata al 7 settembre.

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